Regno Unito

Se la barriera del Tamigi non riuscirà più a difendere Londra

Inaugurata nel 1982, in più di quarant'anni ha salvato la capitale inglese più di 200 volte dalle inondazioni – L'aumento del livello dei mare ora ne mette in discussione l'efficacia a lungo termine
© Shutterstock
Red. Online
01.07.2023 23:00

L'innalzamento del livello del mare preoccupa persino Londra. È quanto si evince dalle previsioni dell'Agenzia per l'Ambiente (EA) sulla barriera del Tamigi. Barriera che da più di 40 anni protegge la capitale inglese dalle inondazioni, e che nella migliore delle ipotesi avrebbe dovuto continuare a farlo fino al 2100. Il condizionale, però, è diventato d'obbligo. Perché come rivela il Guardian, servendosi dei dati dell'agenzia, la barriera dovrà necessariamente essere modificata – o addirittura sostituita – molto prima. Senza un aggiornamento della struttura entro il 2070, la protezione di Londra potrebbe vacillare. Come accadde già in passato, prima della costruzione della barriera.

I precedenti

Andiamo con ordine. La barriera del Tamigi, considerata un progetto ingegneristico colossale, è stata ultimata nel 1982. Negli ultimi 41 anni si stima abbia protetto quasi un milione e mezzo di londinesi (e circa 320 miliardi di sterline di proprietà) da oltre 100 possibili inondazioni. Un lavoro eccellente, se consideriamo le tragedie avvenute negli anni.

Tra le più recenti, c'è quella del 7 gennaio 1928. A quell'epoca, la città era difesa unicamente dagli argini del Tamigi. Argini che, in seguito a una violenta tempesta, si ruppero, lasciando il centro della città completamente inondato. Vennero segnalati livelli record dell'acqua da Greenwich e Woolwich, fino a Hammersmith. Da est, a ovest. In quell'occasione, morirono quattordici persone, mentre migliaia persero la proprio casa.

Ma non solo. Diversi anni dopo, nel 1953, un'altra terribile tempesta del Mare del Nord causò inondazioni ancor più letali lungo la costa orientale dell'Inghilterra. Causando la morte di più di 300 persone. 

Fu in quel momento che nacquero le prime discussioni sulla necessità di proteggere Londra dalle inondazioni. Discussioni che, dopo tre decenni, portarono al completamento della Barriera. Che in più di quarant'anni, ha salvato la capitale in diverse occasioni. Nel caso di forte maltempo, i cilindri idraulici della struttura ruotano le paratoie, creando un muro d'acciaio che impedisce all'acqua di trapassare. Ma più il tempo passa, più la struttura invecchia e perde efficacia. E più il livello del mare si alza, portando a nuovi rischi.

Aumentano le chiusure

Secondo diversi esperti interpellati dal Guardian, la faccenda è molto più seria di quanto si possa pensare. In primo luogo, perché la barriera è stata progettata in un periodo in cui le proiezioni sull'innalzamento del livello del mare non erano così preoccupanti come quelle attuali. E per questo motivo, non sarebbe in grado di reggere un numero esagerato di chiusure. Che secondo i dati dell'Agenzia per l'Ambiente, negli ultimi anni sarebbero stati decisamente troppi. Negli anni 80, appena la barriera entrò in funzione, fu necessario chiuderla solamente quattro volte. Negli anni '90, i casi furono 35. Numero che raddoppiò per i decenni successivi: negli anni 2000 la barriera venne chiusa 75 volte. Dal 2010 al 2020, 74. 

Ed è proprio qui che nasce il problema. Secondo quanto indicato dalle linee guida dell'EA, la barriera non è progettata per venir chiusa così tante volte. E aprirla e chiuderla ripetutamente potrebbe rendere difficile riuscire a mantenerla in buone condizioni. Non solo. Se, come accaduto tra il 2013 e il 2014 quando la barriera venne chiusa 50 volte, gli interventi dovessero aumentare a dismisura, si potrebbe verosimilmente andare incontro a cedimenti della struttura. Che porterebbero, va da sé, a situazioni potenzialmente disastrose. 

Il futuro della barriera

Come dicevamo, quindi, sostituzioni e aggiornamenti della struttura sono molto più che probabili, e in breve – ma non brevissimo – tempo. A 77 anni di distanza dal 2100, anno in cui – secondo le prime stile –  la barriera non sarebbe più in grado di funzionare correttamente, i tempi di revisione sono stati modificati. Ora, una decisione andrà presa entro il 2040. Sperando che i tempi siano sufficienti, per evitare ulteriori catastrofi nella capitale inglese.