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Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale USA, Jake Sullivan, in un briefing con la stampa – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:24
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«Il Congresso deve decidere se continuare la battaglia per la libertà in Ucraina»
«Senza un'azione del Congresso, gli Stati Uniti finiranno i fondi per gli aiuti militari all'Ucraina entro la fine dell'anno e Vladimir Putin prevarrà». Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale USA, Jake Sullivan, in un briefing con la stampa.
«Il Congresso deve decidere se continuare la battaglia per la libertà in Ucraina... Non esiste una riserva magica di fondi disponibile per affrontarla», ha sottolineato.
18:55
18:55
Bulgaria, veto del presidente a donazione blindati a Ucraina
Il presidente della Bulgaria Rumen Radev ha posto oggi il veto sulla fornitura gratuita di oltre cento mezzi blindati all'Ucraina, decisa dalla cosiddetta «maggioranza euroatlantica» del parlamento bulgaro.
Si tratta dei mezzi corazzati Btr di produzione sovietica a disposizione del ministero dell'Interno, definiti «ormai obsoleti» dalla maggioranza parlamentare che ha approvato la donazione all'Ucraina il 22 novembre scorso.
La donazione comprende anche i rispettivi armamenti e pezzi di ricambio. Nelle motivazioni del veto si rileva che i parlamentari non sono stati informati in maniera approfondita circa i parametri concreti della donazione per poter valutare oggettivamente se i mezzi blindati fossero veramente «obsoleti».
Secondo il presidente Radev, i Btr potrebbero essere assai utili per proteggere i confini della Bulgaria dalle ondate di migranti clandestini, nonché per la protezione civile in casi di calamità naturali. «Non vale la pena commentare il veto del presidente in quanto sarà sicuramente superato in parlamento», ha detto il premier Nikolay Denkov. Secondo la Costituzione della Bulgaria, quando un veto del presidente viene respinto dai deputati, la maggioranza approva nuovamente e definitivamente la decisione contestata.
18:02
18:02
Putin, «pronti a relazioni costruttive con tutti»
La Russia «non ha intenzioni ostili verso nessuno» ed è «aperta ad una partnership costruttiva con tutti i Paesi», che abbiano un simile atteggiamento reciproco verso Mosca. Lo ha affermato il presidente Vladimir Putin ricevendo al Cremlino gli ambasciatori di 21 Paesi per la presentazione delle credenziali, tra cui quelli di Gran Bretagna, Germania, Svezia e Grecia.
Putin, citato dalle agenzie russe, ha sottolineato in particolare che «l'attuale congelamento delle relazioni» tra Russia e Germania «non è vantaggioso» per nessuna delle due parti, ma «soprattutto per la Germania». Il presidente ha anche detto che l'attuale stato delle relazioni fra i due Paesi non è stato voluto da Mosca.
Putin ha affermato di sperare che le relazioni fra Mosca e Londra «cambino in meglio, a beneficio dei nostri due Paesi e due popoli». Mentre sui rapporti con l'Australia ha espresso «preoccupazione» per quella che ha definito «l'attiva partecipazione di Canberra nelle strutture dei blocchi che vengono creati nella regione dell'Asia-Pacifico, che non aiuta assolutamente a rafforzare l'atmosfera di fiducia e cooperazione in questa parte del mondo».
16:54
16:54
«Divisioni fra USA e Ucraina in pianificazione controffensiva»
Divisioni e calcoli sbagliati hanno contrassegnato la pianificazione da parte di Stati Uniti e Ucraina della controffensiva di Kiev contro la Russia. Lo riporta il Washington Post narrando il retroscena del confronto fra Washington e Kiev nella stesura dei dettagli delle mosse ucraine.
Gli Stati Uniti hanno «calcolato male quanto le forze ucraine potessero essere trasformate in truppe occidentali in un breve periodo di tempo, soprattutto in mancanza del potere aereo che è parte integrante degli eserciti moderni», osserva il Washington Post citando alcuni funzionari che hanno parlato con il quotidiano richiedendo l'anonimato.
Gli americani e gli ucraini avevano inoltre ampie divergenze sulla «strategia, le tattiche e la tempistica» delle operazioni, con gli USA che spingevano per un «assalto concentrato sull'asse meridionale mentre la leadership ucraina riteneva che le sue forze dovessero attaccare in tre punti distinti», aggiunge il quotidiano.
14:17
14:17
«I fondi per l'Ucraina finiranno entro fine anno»
Gli Stati Uniti finiranno i fondi per aiutare l'Ucraina entro le fine dell'anno e se il Congresso non approverà nuovi aiuti il rischio è quello di mettere in ginocchio Kiev. È l'avvertimento lanciato dalla Casa Bianca in una lettera inviata ai leader del Congresso.
«Senza un'azione entro la fine dell'anno finiremo le risorse per le armi e le apparecchiature all'Ucraina», ha scritto Shalanda Young, la direttrice del budget della Casa Bianca.
13:42
13:42
Tra Varsavia e Kiev cresce la tensione sull'autotrasporto
Le pratiche ucraine che ostacolano il rientro degli autotrasportatori polacchi che si recano in Ucraina sono concorrenza sleale. È l'accusa lanciata dal vice ministro delle infrastrutture polacco, Rafał Weber, al suo arrivo alla riunione dei ministri dei Trasporti Ue in cui verrà discussa la richiesta di Varsavia affinché la Commissione europea esamini gli effetti dell'accordo tra Ue e Ucraina per il trasporto delle merci su strada che, tra le altre cose, ha abolito il sistema di permessi d'ingresso, provocando le proteste dei camionisti polacchi al confine con l'Ucraina.
Weber, citato dall'agenzia di stampa polacca (Pap) ha lamentato «un impatto molto forte» dell'intesa, voluta all'indomani dell'invasione russa dell'Ucraina, sul mercato dei trasporti in Ue, in particolare quello polacco, slovacco e ungherese.
Durante la riunione, il ministro chiederà, in linea con quanto previsto dall'accordo, la convocazione di una commissione mista perché effettui «un'analisi rapida e urgente» sui permessi dei vettori ucraini per il trasporto commerciale. Il viceministro polacco ha quindi lamentato il mal funzionamento del sistema attuale, sostenendo che gli autisti polacchi devono aspettare «12-14 giorni» per tornare in Polonia dall'Ucraina. «Ciò chiaramente non è redditizio - ha spiegato - si tratta di concorrenza sleale».
09:38
09:38
«La regione di Kherson colpita 117 volte in 24 ore»
Nelle ultime 24 ore l'esercito russo ha bombardato la regione di Kherson per 117 volte, uccidendo due civili e ferendone altri otto. Lo ha dichiarato in un post su Facebook Oleksandr Prokudin.
Il capo dell'amministrazione militare regionale di Kherson, citato da Ukrinform, ha riferito che «nell'ultima giornata il nemico ha lanciato 117 attacchi, sparando 691 proiettili da mortai, artiglieria, Grad, armi guidate anticarro, carri armati, aerei e uav, tra cui tre Shahed.
Mosca ha inoltre sparato 43 proiettili contro la città di Kherson», ha affermato Prokudin, secondo il quale l'esercito del Cremlino ha preso di mira i quartieri residenziali della regione. Inoltre sono state colpite strutture sanitarie, un edificio amministrativo a Kherson, un istituto di ricerca e un istituto di ingegneria
08:41
08:41
Il punto alle 8.30
Durante la notte l'esercito russo ha attaccato l'Ucraina con 23 droni Shahed e un missile teleguidato, 18 droni e il missile sono stati abbattuti, ha reso noto su telegram l'Aeronautica militare. I lanci sono avvenuti dalla Crimea e dalla parte occupata della regione di Kherson.