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«Settanta palestinesi uccisi e più di 200 feriti a Khan Younis»

Lo fa sapere il ministero della Salute di Gaza: aerei e carri armati dell'esercito israeliano hanno colpito la città per eliminare i terroristi di Hamas – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Settanta palestinesi uccisi e più di 200 feriti a Khan Younis»
Red. Online
22.07.2024 06:21
19:36
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«Settanta palestinesi uccisi e più di 200 feriti a Khan Younis»

Secondo il ministero della Salute di Hamas, settanta palestinesi sarebbero stati uccisi e più di 200 feriti dal fuoco israeliano sulla città di Khan Younis, nel sud di Gaza, nei combattimenti iniziati già questa mattina presto con l'esercito israeliano.

Il ministero sottolinea che alcuni dei feriti sono gravi, ma non chiarisce se si tratti di civili o di miliziani della fazione islamica.

Le forze di difesa israeliane (Idf) di primo mattino hanno indicato ai civili di evacuare i quartieri della parte orientale di Khan Yunis temporaneamente nella zona umanitaria di Mawasi, sulla costa. Secondo l'Idf l'area «è diventata pericolosa», dopo aver ricevuto precise informazioni di intelligence locale secondo cui Hamas ha piazzato infrastrutture terroristiche nella zona definita «umanitaria», lanciando da lì anche razzi verso Israele.

Frattanto, in una nota, l'Idf ha fatto sapere che, in seguito alle operazioni di Hamas per rimettere insieme le sue brigate a Khan Younis e al lancio di razzi dall'area, aerei e carri armati dell'esercito israeliano hanno colpito ed eliminato i terroristi nell'area.

Da questa mattina, l'aeronautica militare israeliana e l'artiglieria hanno colpito più di 30 siti di infrastrutture a Khan Yunis, compresa l'area da cui è stato lanciato un proiettile verso Nirim, nel sud di Israele, nella giornata di oggi. L'Idf ha aggiunto che gli aerei militari hanno colpito un deposito di armi, postazioni di osservazione, tunnel e strutture utilizzate da Hamas.

14:04
14:04
«30 morti negli attacchi israeliani a Khan Younis»

Secondo il canale Palestine al-Yum della Jihad islamica, gli attacchi dell'aeronautica e dei tank israeliani di questa mattina nell'area di Khan Yunis, nel sud di Gaza, hanno provocato 30 morti, mentre i residenti stanno lasciando i quartieri orientali della città.

Nelle prime ore del mattino l'esercito israeliano (Idf) ha chiesto ai residenti dei quartieri della parte orientale di Khan Yunis di evacuare temporaneamente nella zona umanitaria di Mawasi, sulla costa, poiché precise informazioni di intelligence hanno indicato che Hamas ha installato «infrastrutture terroristiche nell'area definita come zona umanitaria» lanciando da lì razzi verso Israele.

L'Idf ha inoltre avvertito che opererà contro queste «minacce». Nel primo pomeriggio, le stesse fonti da Gaza hanno segnalato l'attività dei carri armati israeliani nella nuova Abbasan e a Bnei Sohaila, ad est di Khan Younis.

13:53
13:53
Truppe e tank d'Israele in zone est di Khan Yunis

Fonti a Gaza - riprese dai media israeliani - hanno riferito che tank e truppe dell'Idf stanno entrando nei quartieri orientali di Khan Yunis, nel sud della Striscia.

Le stesse zone da cui questa mattina l'esercito aveva chiesto ai residenti di evacuare visto che era diventata «una zona pericolosa» a causa della presenza di infrastrutture di Hamas e di lanci di razzi verso Israele. L'Idf aveva quindi preannunciato che avrebbe cominciato ad operare nell'area.

12:38
12:38
Il Kibbutz Nirim annuncia la morte di uno degli ostaggi a Gaza

Il kibbutz israeliano Nirim ha annunciato che l'ostaggio Yagev Buchshtab, 35 anni, è stato assassinato mesi fa da Hamas a Gaza, come riferisce Haaretz. Il giovane era stato rapito il 7 ottobre nella comunità di confine con Gaza del Kibbutz Nirim.

Sua moglie, Rimon Kirsht, era stata presa prigioniera con lui e rilasciata il 28 novembre come parte di un accordo di cessate il fuoco temporaneo.

Buchshtab era un musicista e costruiva anche strumenti musicali. La sorte sembra accomunarlo al bisnonno che fu rapito in gioventù e costretto a prestare servizio per lo zar russo, ha raccontato ai media israeliani la madre Esther.

10:18
10:18
Netanyahu è partito per gli USA, vedrà Biden, Harris e Trump

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu è da poco partito per gli Usa dove incontrerà alla Casa Bianca sia il presidente Joe Biden sia la vice Kamala Harris. Il premier il 24 luglio parlerà davanti al Congresso e vedrà, secondo i media, anche il candidato repubblicano alle presidenziali Donald Trump.

09:33
09:33
«Stati Uniti e Israele alleati sempre»

«In questo periodo di guerra e incertezza, è importante che i nemici di Israele sappiano che America e Israele sono uniti, oggi, domani e sempre». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu alla vigilia del suo viaggio negli Usa, dopo la rinuncia del presidente Joe Biden alla candidatura democratica alle presidenziali statunitensi.

Nel primo commento pubblico dopo la decisione del presidente Usa di abbandonare la campagna elettorale, Netanyahu ha aggiunto: «Ho intenzione di vedere il presidente Biden, che conosco da oltre quarant'anni. Sarà un'opportunità per ringraziarlo per le cose che ha fatto per Israele durante la guerra e durante la sua lunga e illustre carriera nel servizio pubblico, come senatore, vicepresidente e presidente».

Il primo ministro israeliano ha inoltre sottolineato che «questa sarà anche un'opportunità per discutere su come portare avanti nei mesi critici a venire gli obiettivi che sono importanti per entrambi i Paesi: ottenere il rilascio di tutti gli ostaggi, sconfiggere Hamas, affrontare l'asse terroristico dell'Iran e garantire che tutti i cittadini di Israele possano tornare sani e salvi alle loro case nel nord e nel sud», ha detto Netanyahu.

08:06
08:06
«Ieri entrati a Gaza 236 camion aiuti umanitari»

Il Cogat, l'ente israeliano di governo dei Territori, ha fatto sapere che ieri sono entrati nella Striscia 236 camion di aiuti umanitari, 7 cisterne per carburante e 6 cisterne per gas da cucina.

Inoltre - secondo la stessa fonte, citata dai media - «per la prima volta da settimane, camion di aiuti dell'Onu sono arrivati dall'Egitto e sono stati scaricati sul lato di Kerem Shalom a Gaza, grazie ad uno sforzo congiunto delle organizzazioni umanitarie delle Nazioni Unite per raccogliere gli aiuti che erano lì».

Il Cogat ha sottolineato che secondo il ministero della Difesa «il contenuto di oltre 550 camion è ancora in attesa di essere ritirato».

08:05
08:05
«I residenti dei quartieri est di Khan Yunis vadano verso l'area di Mawasi»

L'esercito israeliano ha chiesto ai residenti dei quartieri della parte orientale di Khan Yunis nel sud della Striscia di evacuare «temporaneamente» nella zona umanitaria di Mawsi sulla costa.

Lo ha fatto sapere il portavoce militare sottolineando che l'area «è diventata pericolosa» in base a precise informazioni di intelligence che indicano che «Hamas ha posto infrastrutture terroristiche nell'area definita come zona umanitaria» con lanci di razzi verso Israele dalla città. La stessa fonte ha detto che presto l'Idf opererà contro queste «minacce».

08:04
08:04
In 24 ore distrutte 4 imbarcazioni Houthi senza pilota

Nelle scorse 24 ore il il Comando centrale delle Forze armate statunitensi (Centcom) ha distrutto quattro imbarcazioni senza pilota (Usv) nel Mar Rosso appartenenti agli Houthi.

«Gli Usv rappresentavano una minaccia imminente per gli Usa, per le forze della coalizione e per i mercantili nella regione - spiega il Centcom -. Queste azioni sono state intraprese per proteggere la libertà di navigazione e per rendere le acque internazionali sempre più sicure».

06:22
06:22
Il punto alle 6

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accettato, ieri, di inviare una squadra negoziale israeliana ai colloqui con gli ostaggi giovedì.

Domani, martedì, è invece previsto un incontro con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden alla Casa Bianca e mercoledì un discorso a una sessione congiunta del Congresso.

Sarà il suo quarto discorso di questo tipo al Congresso, dopo quelli del 2015, 2011 e 1996.

L'incontro alla Casa Bianca sarà il primo da quando Netanyahu è tornato in carica nel dicembre 2022, ma da allora ha già incontrato Biden due volte. Una volta a margine della sessione di apertura dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel settembre 2023 e un'altra volta un mese dopo, quando Biden ha visitato lo Stato ebraico in ottobre, dopo l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre. L'accordo sugli ostaggi sarà all'ordine del giorno dell'agenda Netanyahu-Biden.

Domenica, Netanyahu «ha tenuto una discussione approfondita sulla questione degli ostaggi insieme al team negoziale e ad alti funzionari della sicurezza», ha dichiarato l'Ufficio del primo ministro. «Netanyahu ha dato istruzioni affinché un gruppo di negoziatori parta questo giovedì» per ulteriori colloqui, ha dichiarato lo stesso Ufficio.