Terremoto

Si aggrava il bilancio in Croazia: 7 i morti tra cui una 12.enne e un 20.enne

La scossa di magnitudo 6,4 ha portato al crollo di vari edifici, come l’ospedale locale e un asilo, interruzione di elettricità e linee telefoniche, il presidente Milanovic: «Un anno difficile ma ricostruiremo tutto» - La terra trema anche in Slovenia e in Italia - LE FOTO
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Red. Online
29.12.2020 12:50

(Aggiornato alle 22.49) - Oltre a decine di feriti, si contano anche sette vittime accertate nel forte terremoto che ha scosso oggi la Croazia. Si tratta di due giovanissimi: una bambina di 12 anni e un ragazzo di 20; e tre uomini: due dei quali padre e figlio, tutti travolti dai crolli e morti sotto le macerie. La forte scossa - la seconda di una certa rilevanza in soli due giorni in Croazia - è avvenuta oggi, 29 dicembre, alle ore 12.19 a Petrinja, cittadina di 23 mila abitanti che si trova ad una sessantina di chilometri a sud-est dalla capitale Zagabria, a metà strada tra quest’ultima e il confine con la Bosnia Erzegovina.

«Petrinja come Hiroshima»

Il sindaco della cittadina, Darinko Dumbovic, ha parlato di totale distruzione. «La situazione è come a Hiroshima», ha affermato. Ingenti danni materiali anche a Sisak, poco distante, dove vengono segnalati numerosi feriti.

Il terremoto, oltre ad essere stato percepito anche in Bosnia, Serbia e altri Paesi balcanici, è stato avvertito anche in Italia, lungo la costa Adriatica, da Trieste all’Abruzzo, secondo le prime stime dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). L’epicentro è, come detto, stato localizzato intorno a Petrinja,, una regione già colpita ieri da altre scosse sismiche anche se di intensità minore.

Edifici distrutti e interruzione della corrente

I media regionali parlano di gravi danni: secondo il sindaco di Petrinja Dumbovic «mezza città è distrutta» con edifici crollati, come l’ospedale locale e un asilo, interruzione di elettricità e linee telefoniche. Il terremoto di oggi è inoltre stato avvertito molto chiaramente anche nella capitale Zagabria, dove è saltata l’erogazione di energia elettrica, e la popolazione è impaurita. La città fu colpita il 22 marzo scorso da in forte sisma di magnitudo 5.5 che ha portato gravissimi danni materiali. Quello di oggi ha però superato i precedenti diventando il terremoto più violento registratosi in Croazia.

Scosse di assestamento anche nella notte precedente

Tra Petrinja e Sisak, le due località colpite anche ieri mattina da tre terremoti di magnitudo 5.2, 4.7 e 4.1, nella notte tra lunedì e martedì si sono verificate altre scosse di assestamento di bassa intensità. Quelle della notte sono state di magnitudo fra il 3.0 e il 2.5.

Popolazione impaurita ma non si è fatta guidare dal panico

La popolazione, ancora impaurita per il forte terremoto di ieri, non si è tuttavia riversata nelle strade. Sono tra 1500 e 2000, stando ai media regionali, le case e gli edifici pubblici danneggiati in varia misura nella zona interessata dal sisma.

«Un anno difficile ma ricostruiremo tutto»

Il presidente croato Zoran Milanovic, unitamente al premier Andrej Plenkovic, si è subito recato nella cittadina. Parlando con i giornalisti ha paragonato il centro dei Petrinja ridotto in macerie alle distruzioni di Grozny, la capitale della Cecenia teatro di un conflitto armato negli anni novanta tra forze russe e secessionisti locali. «È terribile. Questo è stato un anno davvero difficile. Ma ricostruiremo tutto», ha detto il socialdemocratico Milanovic, assicurando l’arrivo di squadre di soccorritori, protezione civile e reparti dell’Esercito per garantire la sistemazione per la notte delle tante persone sfollate.

Terremoto di magnitudo 4.1 anche in Slovenia

Pochi minuti prima che la terra tremasse a Petrinje, alle 12.24, una scossa di terremoto di magnitudo 4.1 è stata registrata anche nei pressi di Hinje, in Slovenia, a 126 chilometri da San Dorligo della Valle (Trieste). Secondo le rilevazioni preliminari diffuse dalla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, il sisma si è verificato a una profondità di 18 chilometri.

La terra trema anche nel Veronese

Alle 15.36, infine, una scossa di terremoto di magnitudo 4.4 e profonda 11 chilometri si è verificata oggi anche a Salizzole, nel Veronese. Il terremoto, confermato anche dal Servizio sismico svizzero è stato largamente percepito, perfino in Ticino.