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Smotrich: «Israele deve annettere una parte di Gaza»

Per il ministro esponente dell'ultradestra, Israele deve annettere la Striscia di Gaza settentrionale, il Corridoio di Filadelfia a sud e altre aree strategicamente importanti nell'enclave – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Smotrich: «Israele deve annettere una parte di Gaza»
Red. Online
17.02.2025 09:58
18:00
18:00
«Israele chiede il rilascio di 6 ostaggi sabato, non 3»

Israele ha chiesto ad Hamas il rilascio di sei ostaggi vivi sabato prossimo, invece dei tre previsti dall'accordo. Si tratta degli ultimi sei ostaggi ancora in vita della lista dei 33 che devono essere liberati nella prima fase dell'accordo. In cambio farà entrare centinaia di altre roulotte nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono i media israeliani.

17:46
17:46
Hamas consegnerà giovedì i corpi di 5 ostaggi

Israele dovrebbe ricevere giovedì i corpi di 5 ostaggi, nell'ambito della prima fase dell'accordo per la tregua che prevede il rilascio di 33 rapiti, vivi o morti. Lo riferisce la tv pubblica israeliana Kan sottolineando che l'Idf ha già iniziato i preparativi per ricevere le salme in un punto concordato per poi trasferirle all'Istituto di medicina legale di Abu Kabir per l'identificazione.

Hamas dovrebbe comunicare a Israele i nomi degli ostaggi senza vita giovedì mattina. Secondo le stime, dovrebbero essere 9 gli ostaggi senza vita dei 33 previsti dalla lista.

16:30
16:30
Libano: «Via diplomatica se il ritiro di Israele sarà parziale»

Se Israele non effettuerà domani un ritiro totale dal Libano, Beirut «procederà per via diplomatica, perché il Paese non può più tollerare un nuovo conflitto»: lo ha detto il presidente libanese Joseph Aoun.

E' confermato che l'esercito israeliano rimarrà in cinque località strategiche oltre la linea di demarcazione Onu. «L'opzione guerra non funziona», ha aggiunto Aoun citato dai media locali, assicurando che l'esercito libanese «è pronto a essere schierato nei villaggi da cui gli israeliani si ritireranno».

15:58
15:58
Smotrich: «Israele deve annettere una parte di Gaza»

Il ministro israeliano delle Finanze Bezalel Smotrich ha dichiarato che oggi chiederà, durante la riunione del governo, che si voti sull'attuazione del piano di conquista di Gaza del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, insistendo sul fatto che anche Israele deve unirsi alla richiesta del presidente Usa a Hamas di restituire immediatamente tutti gli ostaggi.

Per il ministro esponente dell'ultradestra, Israele deve annettere la Striscia di Gaza settentrionale, il Corridoio di Filadelfia a sud e altre aree strategicamente importanti nell'enclave. Lo riporta il Times of Israel.

14:46
14:46
Israele rimarrà in Libano in «cinque punti strategici»

Israele rimarrà in Libano in «cinque punti strategici che controllano le comunità nel Libano meridionale e le nostre comunità al confine»: lo afferma un funzionario israeliano, confermando i precedenti rapporti riguardanti il ritiro israeliano pianificato per domani. Lo riporta il Times of Israel.

«Allo stesso tempo - promette il funzionario - Israele continuerà a far rispettare con vigore il cessate il fuoco in Libano, come è stato chiaramente dimostrato finora, anche oggi». Un attacco delle Idf contro un'auto a Sidone ha ucciso oggi una persona che secondo Israele è un comandante di Hamas.

13:49
13:49
L'esercito israeliano ha condotto «attività antiterrorismo» in Cisgiordania

«La notte scorsa le forze di sicurezza israeliane hanno condotto attività antiterrorismo in tutta la Giudea e Samaria (Cisgiordania, ndr)», ha reso noto oggi su Telegram l'esercito (Idf).

«Ad Hableh, i soldati hanno arrestato un individuo ricercato e hanno trovato un fucile M-16 e due pistole durante le perquisizioni condotte nella sua casa. A Idna, sono stati confiscati fondi terroristici per un valore di centinaia di migliaia di shekel e sono stati arrestati due individui ricercati. A Deir Abu Mash'al sono stati arrestati sette individui ricercati e ad Al Aroub due individui ricercati. A Usarin è stato arrestato un altro individuo ricercato», si legge nel comunicato stampa.

«Le forze di sicurezza israeliane stanno continuando l'operazione antiterrorismo nella Samaria settentrionale. Ieri sera, le forze di sicurezza israeliane hanno trovato e confiscato diverse armi a Jenin e smantellato diversi Ied (ordigni esplosivi improvvisati, ndr) a Tulkarm - conclude l'Idf -. Le forze di sicurezza israeliane continuano a operare in Giudea e Samaria per proteggere la sicurezza e l'incolumità dei civili israeliani».

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ribadisce intanto che «come promesso, il giorno dopo la guerra a Gaza, né Hamas né l'Autorità Nazionale Palestinese saranno presenti» nella Striscia. Lo riportano i media ebraici.

Il premier israeliano aggiunge di essere «impegnato nel piano del presidente Trump per creare una Gaza diversa» riferendosi a un piano per sfollare i palestinesi dalla Striscia.

13:05
13:05
«Eliminato il terrorista Muhammad Shaheen»

L'esercito israeliano (Idf) ha annunciato su Telegram che oggi «i jet da combattimento dell'Iaf (l'Aeronautica militare, ndr) hanno colpito ed eliminato il terrorista Muhammad Shaheen nella zona di Sidone», in un'operazione congiunta con le forze di sicurezza. «Shaheen era a capo del Dipartimento operativo di Hamas in Libano», prosegue il messaggio.

«Shaheen è stato eliminato dopo aver pianificato di recente attacchi terroristici, diretti e finanziati dall'Iran, dal territorio libanese contro i cittadini dello stato di Israele - conclude il comunicato stampa -. Shaheen era una fonte significativa di conoscenza all'interno dell'organizzazione terroristica ed è stato responsabile durante la guerra di vari attacchi terroristici e lanciarazzi diretti ai civili israeliani».

«Temiamo che un ritiro completo non sarà raggiunto domani», ha detto intanto oggi il presidente del Libano, Joseph Aoun, riferendosi alle truppe israeliane.

«La cosa importante è raggiungere il ritiro israeliano e le armi di Hezbollah sono parte delle soluzioni su cui i libanesi sono d'accordo», ha aggiunto, secondo una dichiarazione della presidenza.

13:02
13:02
Khamenei: «L'Iran può contrastare le minacce di una guerra dura»

«Oggi, l'Iran islamico si trova a un livello estremamente alto in termini di capacità di contrastare le minacce di una guerra dura»: lo ha affermato la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei.

«La rabbia dei colonialisti del mondo è dovuta al fatto che la Repubblica islamica è stata in grado di continuare, di rimanere ferma e di mostrare loro il suo potente pugno», ha detto Khamenei, durante un discorso pubblico nella città settentrionale di Tabriz, nella provincia dell'Azerjaijan orientale, come si legge sul suo profilo su X.

Il leader iraniano ha menzionato nel suo discorso «minacce» da parte di «nemici» che punterebbero a manipolare l'opinione pubblica iraniana e a dividere la società ma si sarebbero rivelate inefficaci. «Fino ad oggi, le tentazioni del nemico non sono state in grado di scuotere i cuori del nostro popolo o di dissuadere i nostri giovani dalla loro determinazione e dall'andare avanti», ha detto la Guida suprema, riporta Mehr.

«Le dichiarazioni prepotenti degli americani e le richieste di occupare parti di un Paese sono una manifestazione della natura brutta, violenta, saccheggiatrice e autoritaria delle potenze arroganti e della complessa rete del sionismo», ha aggiunto Khamenei. Lo riporta l'Irna.

Le sue parole seguono le recenti dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di voler acquistare e controllare Gaza.

Khamenei ha inoltre chiesto ai funzionari iraniani di concentrarsi sul contrasto alle «minacce software dei nemici» e ha affermato: «Oggi, le potenze arroganti e coloniali sono arrabbiate con l'Iran, a causa della resistenza del Paese contro di loro».

10:57
10:57
L'ONU chiede un cessate il fuoco permanente a Gaza

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, è tornato a ribadire l'importanza di un cessate il fuoco permanente a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi. «La pace - ha detto Guterres - è possibile in Medio Oriente e ciò inizia con un progresso tangibile, irreversibile e permanente verso la soluzione dei due Stati».

09:59
09:59
Il punto alle 10

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, ha definito «infondata e irresponsabile» la dichiarazione critica dei ministri degli Esteri del G7 rilasciata ieri nei confronti di Teheran ed ha accusato i membri del gruppo di «sostegno militare, finanziario e politico a Israele».

I ministri avevano respinto le azioni destabilizzanti dell'Iran, incluse le sue attività nucleari e missilistiche, il sostegno alle organizzazioni terroristiche nella regione e la violazione transnazionale dei diritti umani.

Baghaei ha inoltre accusato i Paesi del G7 di ostacolare il ripristino della stabilità e della sicurezza regionali. «Le capacità militari e di difesa dell'Iran non servono solo a garantire la sicurezza nazionale, ma anche a contribuire alla pace e alla stabilità regionali», ha affermato, citato dall'Irna.

Il portavoce ha inoltre respinto qualsiasi dubbio sulla natura «pacifica» delle attività nucleari dell'Iran.

Intanto, sempre secondo Baghaei, «sono in corso relazioni e consultazioni continue tra la Repubblica islamica dell'Iran e la Russia a vari livelli e su varie questioni, tra cui il programma nucleare».

Il funzionario ha detto che ci sono contatti anche con i Paesi europei firmatari dell'accordo sul nucleare del 2015, ovvero Francia, Germania e Gran Bretagna, ma al momento non è ancora stata definita una data per un prossimo incontro.

Baghaei ha sottolineato l'impegno dell'Iran nell'ambito del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), nel contesto delle dichiarazioni di questi giorni da parte di Usa e Israele sul fatto che non deve essere permesso a Teheran di ottenere la bomba atomica.

«Negli ultimi tre decenni, l'Iran ha preso in seria considerazione i suoi diritti e obblighi ai sensi del Tnp, e tutto ciò che viene fatto come programma nucleare pacifico dell'Iran è stato fatto sulla base dei diritti inscindibili dell'Iran in quanto membro del Tnp», ha detto il funzionario durante una conferenza stampa.