Italia

Speleologa intrappolata in una grotta sul lago d'Iseo

Nel luglio 2023 era stata salvata dopo essere rimasta bloccata per 40 ore a 150 metri di profondità, con una gamba fratturata
© Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - CNSAS/archivio
Red. Online
15.12.2024 15:04

Una speleologa è rimasta intrappolata, sabato sera, nella grotta Bueno Fonteno, sul lago d'Iseo. La 32.enne bresciana era rimasta bloccata nella stessa grotta nel luglio del 2023, era stata salvata dopo 40 ore a 150 metri di profondità.

La donna è caduta durante l'esplorazione dei cunicoli dell'abisso e si è infortunata, rimanendo bloccata in una zona remota della cavità. L'allarme è stato lanciato ieri, intorno alle 22.30, da altri due speleologi che erano con lei e che sono riusciti a tornare in superficie dopo quattro ore di cammino. La scorsa settimana i volontari del Club alpino italiano (Cai) Lovere, tra cui la 32.enne, avevano partecipato alla scoperta di un nuovo chilometro di gallerie e questo weekend avevano in programma di proseguire nell’esplorazione.

Sul posto sono intervenuti Vigili del Fuoco, carabinieri e squadre del Soccorso alpino e speleologico provenienti da Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige e Veneto. Le operazioni di soccorso si preannunciano lunghe e tecnicamente complesse; la 32.enne è rimasta intrappolata in una zona del complesso carsico bergamasco che risultava inesplorata.

La zona denominata «Abisso Bueno Fonteno» è stata scoperta solo nel 2006. Si tratta di un complesso reticolo di grotte e cunicoli nella zona carsica del Sebino, tra il lago d'Endine e quello di Iseo, che gli speleologi stanno ancora mappando per intero. Un raggruppamento di associazioni speleologiche, «Progetto Sebino», da anni è impegnato sull'area.