Politica

Starmer annuncia tagli negli apparati pubblici: è polemica nel Regno Unito

La riforma, accolta dalle polemiche dei sindacati di categoria, ma anche da dubbi dei media e dalle contestazioni di parte della base del Labour, prevede un ridimensionamento radicale dell'organico di funzionari e impiegati pubblici, definito da Starmer «pletorico» nelle dimensioni e «iper-prudente» negli interventi burocratici
©TOLGA AKMEN
Ats
13.03.2025 13:14

Arriva la formalizzazione dell'annunciatissimo progetto di riforma dimagrante degli apparati pubblici del Civil Service britannico da parte del premier laburista Keir Starmer, che in un intervento pubblico odierno mette nero su bianco il suo impegno a colpi di tagli, in contrapposizione con le parallele promesse recenti di un'accelerazione dell'incremento miliardario della spesa per la difesa e il riarmo.

La riforma, accolta dalle polemiche dei sindacati di categoria, ma anche da dubbi dei media e dalle contestazioni di parte della base del Labour, prevede un ridimensionamento radicale dell'organico di funzionari e impiegati pubblici, definito da Starmer «pletorico» nelle dimensioni e «iper-prudente» negli interventi burocratici.

Di qui l'idea di snellirlo rispetto a uno staff salito a circa 130'000 dipendenti durante la gestione delle fasi più complicata del dopo Brexit o della pandemia di Covid. E di concentrare l'impegno diretto dello Stato solo sui «grandi dossier» con l'aiuto di una deregulation più liberale che laburista. Nonché d'imporre al Civil Service un approccio manageriale da «azienda privata» per migliorane «l'efficienza» (da valutare tramite risultati e produttività).

Starmer ha anche annunciato l'abolizione di NHS England, l'agenzia pubblica chiamata finora a coordinare le attività del servizio sanitario nella maggiore nazione del Regno Unito. L'iniziativa prevede il ritorno del sistema sanitario in Inghilterra sotto il controllo diretto del governo centrale, competente in materia solo in questa nazione del Regno in forza della devolution.

Sir Keir ha quindi imputato alle inefficienze di questa struttura il fatto che le liste di attesa dei pazienti si siano allungate e non accorciate negli ultimi anni, a dispetto delle ripetute promesse governative. L'annuncio segue le recenti dimissioni del responsabile di NHS England e la sua mancata sostituzione.

La retorica del premier è già stata definita «incendiaria» dalle organizzazioni sindacali, che la paragonano a quella adottata da Elon Musk per conto dell'amministrazione Trump in materia di tagli alle agenzie pubbliche del governo federale americano.

E che anche secondo l'analisi di media istituzionali come la BBC sembra riprodurre, in sostanza, gli obiettivi di un piano analogo evocato a suo tempo dall'effimero governo conservatore ultraliberista di Liz Truss, caduto poi nel giro di pochi mesi in seguito a una fallimentare manovra finanziaria d'esordio e additato ripetutamente dallo stesso sir Keir come modello disastroso per l'economia britannica.