Starmer difende coalizione dei volenterosi dopo le critiche USA

Il premier britannico Keir Starmer, tramite una portavoce, ha difeso la sua intensa attività diplomatica per formare un contingente militare di garanzia a sostegno dell'Ucraina in caso di cessazione delle ostilità con la Russia, attraverso i Paesi europei e non disposti a collaborare in varia forma alla cosiddetta «coalizione dei volenterosi», dopo le dure critiche dell'inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, che ha bollato l'iniziativa come «una posa » di fatto inutile, sottolineando di non vedere la necessità di un tale dispiegamento di forze per la sicurezza di Kiev.
«Siamo concentrati sul risultato. Il primo ministro non potrebbe essere più chiaro sul ruolo della coalizione dei volenterosi e sul suo valore», ha detto la portavoce di sir Keir ribadendo comunque che c'è «una visione condivisa» con il presidente americano Trump sul raggiungimento di una pace duratura in Ucraina.
Intanto però dubbi sull'iniziativa del primo ministro laburista, come si legge sul Telegraph online, sono stati espressi in forma anonima anche da alti ufficiali britannici, secondo cui i piani di Starmer per una coalizione di volenterosi sono più che altro una mossa di «teatro politico» per i problemi di fattibilità dell'intera operazione e la mancanza di dettagli cruciali sulle truppe e sugli equipaggiamenti messi a disposizione dai diversi Paesi.