Russia

Steven Seagal: «Morirei per Vladimir Putin»

Il divo di Hollywood, simbolo dei picchiaduro anni Ottanta e Novanta, da tempo ha sposato la causa del Cremlino
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Red. Online
12.10.2024 12:00

È stato uno degli attori-simbolo dei picchiaduro anni Ottanta e Novanta. Quei film in cui, per intenderci, il protagonista si faceva largo (e giustizia) con la forza. Da tempo, però, Steven Seagal ha perso qualsiasi contatto e legame con Hollywood. Avvicinandosi, per contro, sempre di più alla Russia o, meglio, a Vladimir Putin. Nell'agosto del 2022, per dire, l'attore aveva fatto discutere, e non poco, per una visita nel Donbass. Con l'obiettivo di girare un documentario e, allargando il campo, far cambiare la percezione dell'opinione pubblica sulla guerra in Ucraina.

Cittadino della Federazione Russa dal 2016, Seagal – ora – ha riguadagnato i riflettori affermando, in una lettera, che sarebbe pronto a morire per Vladimir Putin. «Sarò dalla parte del mio presidente, combatterò dalla parte del mio presidente e, se necessario, morirò con il mio presidente» le parole utilizzate dal 72.enne, come mostra una clip del citato documentario, intitolato In nome della giustizia. L'attore, dicevamo, da tempo funge da megafono internazionale del Cremlino. È stato insignito del ruolo di rappresentante speciale per motivi culturali ed è spesso presente nelle cerimonie ufficiali. Lo scorso maggio, durante l'ultimo insediamento di Vladimir Putin, Seagal aveva fatto bella mostra di sé.

Il documentario riassume la visita di Seagal nei territori occupati dalle forze armate russe. L'annuncio di Seagal, evidentemente, non è passato inosservato. Tanto in Occidente quanto nella Federazione, dove il partito Veterani di Russia si è detto disposto a offrire all'attore «tutto il sostegno necessario in caso decidesse di prendere parte all'operazione speciale», come ha scritto in una lettera il presidente Ildar Reziapov. Il partito ha pure ringraziato Seagal per il suo sostegno alla Russia in un momento così delicato. Esaltando l'attore, «simbolo di lealtà e patriottismo».

Detto che, da tempo, Seagal si è trasferito in Russia interrompendo ogni rapporto con l'America, l'assenza dell'attore dagli Stati Uniti si spiega anche con le violazioni finanziarie e fiscali di cui è stato protagonista e, soprattutto, con i possibili procedimenti penali per accuse di violenza sessuale.