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Stoltenberg: «Trovato l'accordo, Svezia presto nella NATO»

Lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza al termine dell'incontro trilaterale con i leader di Svezia e Turchia — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Stoltenberg: «Trovato l'accordo, Svezia presto nella NATO»
Red. Online
10.07.2023 06:22
22:08
22:08
«Bene l'accordo tra la Svezia e la Turchia»

"Accolgo con favore la dichiarazione rilasciata questa sera dalla Turchia, dalla Svezia e dal Segretario generale della Nato, sull'impegno del presidente Erdogan a dare il via libera all'adesione di Stoccolma".

Lo scrive in una nota il presidente degli Stati Uniti Joe Biden "Sono pronto a collaborare con il presidente turco e il suo Paese per rafforzare la difesa nell'area euro-atlantica. Non vedo l'ora di dare il benvenuto al Primo Ministro Kristersson e alla Svezia come nostro 32° alleato nella Nato", ha sottolineato il presidente americano ringraziando Stoltenberg "per la sua ferma leadership".

22:02
22:02
«La Svezia sosterrà l'ingresso di Ankara nell'UE»

«Non sta alla NATO commentare il processo di ingresso della Turchia nell'UE ma la Svezia ha concordato, come membro dell'UE, di sostenere il rinvigorimento del processo di ingresso di Ankara». Lo ha detto il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg al termine dell'incontro trilaterale con i leader di Svezia e Turchia.

21:32
21:32
«Trovato l'accordo, Svezia presto nella NATO»

«Sono felice di annunciare che il presidente Erdogan ha concordato di concedere l'ingresso della Svezia nella NATO il prima possibile». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine dell'incontro trilaterale con i leader di Svezia e Turchia.

«Siamo stati in grado di riconciliare le preoccupazioni della Turchia e della Svezia, ora abbiamo nel testo concordato fatti passi avanti su come implementare la lotta al terrorismo, lavorare insieme come alleati e far sì che le restrizioni sull'export delle armi da Stoccolma ad Ankara siano rimosse», ha detto Stoltenberg. Alla NATO verrà creato un Coordinatore speciale per la lotta contro il terrorismo, ha notato il segretario generale.

«Oggi è giorno storico. Abbiamo un chiaro impegno da parte di Ankara di presentare la ratificazione della Svezia al Parlamento il primo possibile e di lavorare perché la ratificazione avvenga il prima possibile. Ma non è mio compito dare dei tempi su quanto tempo ci vorrà, dobbiamo rispettare i tempi del Parlamento turco», ha aggiunto. Budapest ora resta l'altro paese a dover dare luce verde. «Credo che il problema dell'Ungheria verrà risolto», ha notato.

21:02
21:02
«La NATO dia un segnale chiaro sull'adesione di Kiev»

Alla vigilia del vertice della NATO di Vilnius, il presidente Volodymyr Zelensky chiede un «segnale chiaro» sull'adesione dell'Ucraina all'Alleanza atlantica.

«L'Ucraina merita di far parte dell'Alleanza. Non ora, perché ora c'è la guerra, ma abbiamo bisogno di un segnale chiaro e questo segnale è necessario già adesso», ha detto Zelensky in un videomessaggio su Telegram.

21:00
21:00
In Ucraina possibile uso di armi di distruzione di massa

Lo scontro militare in Ucraina tende all'escalation e alla sua diffusione al di fuori del territorio ucraino, e l'opzione di utilizzare armi di distruzione di massa non può essere completamente esclusa. È quanto si legge nel rapporto annuale dell'Agenzia per la sicurezza nazionale bulgara (Dans) pubblicato oggi a Sofia.

«L'invasione russa in Ucraina erode in modo significativo l'architettura di sicurezza esistente in Europa, intensifica le rivalità tra gli attori geopolitici e crea vettori per l'insicurezza energetica, economica e alimentare globale», è scritto nel documento.

Nel rapporto si afferma che «la guerra in Ucraina e il crescente potenziale di instabilità nei Balcani occidentali stanno avendo un impatto significativo sulla sicurezza nazionale della Bulgaria». «La regione del Mar Nero è emersa come un'area di primaria importanza a causa dell'aggressione russa in Ucraina, che ha portato alla concentrazione delle capacità della Nato per difendere gli Stati membri e contenere la Russia. Secondo il rapporto della Dans, il conflitto sta generando un'impennata del flusso di migranti verso l'Europa, il che crea ulteriori sfide per i paesi ospitanti.

20:46
20:46
«La presenza di Kiev al vertice NATO dimostra la nostra forza»

«Domani, nel giorno del vertice NATO, ormai impensabile senza l'Ucraina, sarà il 503. giorno di una guerra su larga scala. Questo la dice lunga sulla nostra forza - la forza del popolo ucraino, che di fronte a una guerra del genere, dopo tante battaglie e tanti giorni, ha la forza senza la quale la sicurezza dell'Europa è semplicemente inimmaginabile». Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«Vi ringrazio, soldati ucraini, per questa forza» ha concluso il presidente ucraino, «è un onore per me rappresentare queste persone e questa Ucraina!».

20:09
20:09
«Salgono a 5 i morti del bombardamento a Zaporizhzhia»

Il numero delle vittime dell'attacco aereo russo su Orikhiv, nella regione di Zaporizhzhia, è salito a 5 persone. Lo ha dichiarato durante una trasmissione televisiva il capo dell'amministrazione militare regionale Yurii Malashko, come riportato da Unian.

«Sfortunatamente, abbiamo già cinque persone che sono morte» ha detto Malashko aggiungendo che alcune «persone potrebbero essere ancora sotto le macerie».

19:00
19:00
«Bombardamenti russi nel Donetsk, almeno 2 morti»

Le truppe russe hanno bombardato nel primo pomeriggio di oggi le cittadine di Avdiivka e Gostroy, nella regione di Donetsk, uccidendo almeno due civili e ferendone altri tre, secondo quanto scrive Rbc-Ucraina che cita l'ufficio del procuratore generale ucraino.

Quest'ultima, scrive l'emittente ucraina, ha avviato un'istruttoria contro i russi per violazione delle regole belliche e crimini di guerra.

18:43
18:43
Biden è arrivato a Vilnius per il vertice NATO

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden è arrivato a Vilnius, capitale della Lituania, per il vertice della NATO che inizierà domani.

18:03
18:03
Lavrov su accordo del grano: «Non si può migliorare ciò che non esiste»

«Non si può migliorare quello che non esiste»: lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in merito all'accordo sull'esportazione del grano ucraino, in quella che suona come una conferma della volontà della Russia di non rinnovare l'intesa dopo la sua scadenza, il 17 luglio.

«Per quanto riguarda la parte russa del pacchetto - ha affermato Lavrov, citato dall'agenzia Tass - nessuna delle condizioni previste è stata applicata. Per mesi abbiamo sentito rappresentanti del segretario generale dell'Onu (Antonio Guterres) dire che non stanno risparmiando alcuno sforzo e stanno facendo il massimo. Questi sforzi non hanno portato ad alcun risultato. Quindi non so come qualcosa che non esiste possa essere migliorato».

L'accordo per l'esportazione del grano ucraino dai porti del Mar Nero era accompagnato da un memorandum tra Mosca e l'Onu che prevedeva tra l'altro la rimozione dell'export di grano e fertilizzanti russi dalla lista delle sanzioni. Mosca chiede inoltre che vengano rispettati altri punti del memorandum, tra cui la riconnessione al circuito Swift della banca agricola russa, Rosselkhozbank.

15:51
15:51
«Evacuati a Sumy i residenti da una zona di confine di 5 km»

Le autorità della regione ucraina di Sumy hanno annunciato l'evacuazione dei residenti da una zona di confine di cinque chilometri. Lo ha annunciato su Facebook il capo dell'amministrazione militare regionale, Volodymyr Artyukh, spiegando che gli insediamenti di confine sono costantemente bombardati e che «da gennaio a luglio 2023 sono stati uccisi 35 civili».

Artyukh ha spiegato il problema delle sortite dei gruppi di sabotaggio russi nel territorio della regione. «La presenza dei civili non permette ai nostri militari di rispondere efficacemente alle azioni nemiche, di reagire adeguatamente, perché questo metterebbe la popolazione civile in un pericolo ancora maggiore».

«La gente qui non vive, ma sopravvive, sotto i continui bombardamenti. Settimane, mesi senza luce. Negozi, scuole, ospedali spesso non funzionano. È impossibile consegnare in modo sicuro cibo, medicinali e così via. In condizioni di bombardamento costante, è quasi impossibile ripristinare le strutture distrutte», ha concluso il capo dell'amministrazione militare regionale.

15:45
15:45
«Bombe a grappolo? Aiuti secondo leggi internazionali»

«Sul necessario sostegno militare all'Ucraina ci muoveremo nel pieno rispetto dei Trattati internazionali. Non è che se dalla Russia c'è una violazione dei trattati internazionali, noi dobbiamo fare lo stesso».

Lo ha detto il commissario UE alla Giustizia Diedier Reynders rispondendo, nella conferenza stampa dopo il Consiglio Affari Generali, ad una domanda sull'invio di bombe grappolo all'Ucraina.

14:36
14:36
«A Bakhmut russi in trappola, città sotto controllo»

«Bakhmut. Il nemico è in trappola e la città viene posta sotto il controllo delle forze di difesa». Lo ha scritto su Telegram il generale ucraino Oleksandr Syrskyi.

A fare eco alle parole di Syrsky anche la viceministra della difesa ucraina Hanna Malyar che, sempre su Telegram spiega che le forze di Kiev «hanno tenuto sotto controllo le entrate, le uscite e i movimenti del nemico in città per diversi giorni» e che questo è «reso possibile dal fatto che nel corso della loro avanzata, le nostre truppe hanno preso il controllo delle principali alture dominanti intorno a Bakhmut».

13:41
13:41
«La NATO ha rimosso il MAP per Kiev»

La NATO ha deciso di eliminare l'obbligo per Kiev di seguire il Piano d'azione per l'adesione (Membership action plan, Map) come parte del percorso di entrata nell'Alleanza atlantica: lo ha annunciato su Twitter il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

«A seguito di intensi colloqui, gli alleati della NATO hanno raggiunto un consenso sulla rimozione del MAP dal percorso di adesione dell'Ucraina. Accolgo con favore questa decisione a lungo attesa che accorcia il nostro percorso verso la NATO», ha scritto Kuleba sul social alla vigilia di un vertice NATO in Lituania.

«Le consultazioni» sulla rimozione del MAP per l'Ucraina «sono in corso. Non c'è una decisione finale ancora presa ma confido che gli alleati mandino un chiaro messaggio all'Ucraina e che domani ci sia un accordo. È presto per andare nel dettaglio», ha però in seguito precisato il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg.

In occasione del summit di Vilnius «aumenteremo il nostro sostegno all'Ucraina con un pacchetto di assistenza multipla e avvicineremo Kiev alla NATO», ha detto il norvegese nel corso di una conferenza stampa nella capitale lituana.

13:28
13:28
«Droni russi su Odessa, uccisi 4 civili»

Almeno quattro persone sono morte e altre 25 sono rimaste ferite in seguito a un attacco con droni lanciato la notte scorsa dalle forze russe su Odessa: lo ha reso noto il sindaco della città, Gennady Trukhanov, come riferisce Unian.

Nell'attacco, ha precisato , è stato preso di mira il distretto di Peresypsky, dove è scoppiato un incendio in un condominio di 10 piani e diversi altri edifici residenziali sono stati danneggiati, oltre a scuole e asili.

Secondo Trukhanov, un uomo è deceduto in ospedale e tre persone sono morte sul colpo: una donna che si trovava nel condominio in fiamme e due persone che si trovavano in strada, vicino all'edificio. Tra i feriti ci sono anche due bambini e una donna incinta.

12:43
12:43
«Sì, Prigozhin ha incontrato Putin»

Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha confermato che il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin ha incontrato il presidente Vladimir Putin. L'incontro è avvenuto il 29 giugno. Lo riferisce la Tass.

Peskov ha confermato le indiscrezioni pubblicate dalla testata francese Libération, precisando che all'incontro hanno partecipato 35 persone, compresi Prigozhin e comandanti di vari reparti della Wagner. «L'incontro è durato quasi tre ore», ha aggiunto il portavoce.

In questa occasione, i comandanti militari della Wagner hanno «ribadito il loro sostegno al presidente» e hanno affermato di essere pronti a continuare a combattere per la patria, ha poi affermato Peskov.

11:50
11:50
«Prigozhin è a Mosca, ha incontrato Putin»

Il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin sarebbe a Mosca e avrebbe incontrato il presidente russo Vladimir Putin. Lo riporta Libération, citando fonti «dei servizi di informazione occidentali».

Da inizio luglio, scrive il quotidiano francese, «Prigozhin sarebbe al Cremlino, dove è stato convocato dai suoi principali comandanti».

Prigozhin, precisa Libération, avrebbe incontrato Putin e sarebbe stato ascoltato dal generale Viktor Zolotov, comandante della guardia nazionale Rosgvardia e fedelissimo del presidente, e da Serghei Naryshkin, capo dei servizi di informazione esterni russi.

11:46
11:46
«Riconquistati 14 km quadrati a est e sud in 7 giorni»

L'esercito ucraino ha riconquistato 14 chilometri quadrati nell'est e nel sud del Paese la scorsa settimana come parte della sua controffensiva. Lo ha detto oggi il portavoce Andrii Kovaliov.

"Più di 10 chilometri quadrati sono stati liberati nel sud dell'Ucraina la scorsa settimana", ha detto alla televisione ucraina, aggiungendo che altri 4 km quadrati sono stati liberati anche "nel settore Bakhmut", a est.

Queste cifre portano a 193 chilometri quadrati l'area totale occupata dall'Ucraina dal lancio della sua controffensiva all'inizio di giugno.

Secondo Kovaliov, l'esercito ucraino ha conquistato "169 km quadrati nei settori di Melitopol e Berdyansk", le due principali città dell'Ucraina meridionale attualmente sotto il controllo russo, e 24 chilometri quadrati nel settore di Bakhmut.

09:48
09:48
«Kiev ha tentato di attaccare ieri il ponte di Crimea»

Le forze ucraine hanno tentato di attaccare il ponte di Crimea ieri con missili S-200: lo ha reso noto il comandante delle forze aerospaziali russe, Viktor Afzalov, come riporta la Tass.

«Tre missili che avevano come obiettivo il corridoio di trasporto di Kerch e l'aeroporto di Morozovsk sono stati abbattuti dalle difese aeree. Non sono state segnalate vittime o danni», ha dichiarato Afzalov in una comunicazione al capo di Stato maggiore Valery Gerasimov.

Ieri il traffico sul ponte che collega la Crimea alla Russia continentale era stato sospeso temporaneamente dopo l'abbattimento di un un missile da parte della difesa aerea russa.

09:46
09:46
«Alto tasso di mortalità tra soldati russi per cure inadeguate»

L'alto tasso di mortalità tra i soldati russi feriti in Ucraina è causato da cure mediche inadeguate: si potrebbe prevenire fino al 50% dei decessi. Lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.

La Russia è quasi certamente alle prese con una crisi delle forniture mediche da combattimento dopo aver subito una media di circa 400 vittime al giorno per 17 mesi, si legge nel rapporto pubblicato su Twitter. L'afflusso di vittime militari ha probabilmente compromesso la normale fornitura di alcuni servizi medici civili russi, soprattutto nelle regioni di confine con l'Ucraina, aggiunge Londra.

È probabile che fino al 50% delle vittime russe sul campo di battaglia avrebbe potuto essere evitato con un primo soccorso adeguato, sottolineano gli esperti del ministero citando il capo della divisione di addestramento alla medicina da combattimento dell'azienda Kalashnikov.

L'evacuazione molto lenta dei feriti, insieme all'uso inappropriato del rozzo laccio emostatico da combattimento in dotazione ai servizi sanitari russi, è una delle principali cause dei decessi e delle amputazioni evitabili, conclude il rapporto.

08:30
08:30
Bombe russe sulla regione di Zaporizhzhia, 4 civili uccisi

Quattro persone sono state uccise durante un attacco russo alla città di Orikhiv, nella regione di Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'Amministrazione militare regionale, Yury Malashko, come riporta Ukrainska Pravda.

L'attacco, ha precisato, è avvenuto con una bomba aerea guidata mentre venivano distribuiti aiuti umanitari. «I russi hanno commesso un crimine di guerra nella città in prima linea di Orikhiv - ha scritto Malashko -. Hanno colpito con una bomba aerea guidata durante la distribuzione di aiuti umanitari in un quartiere residenziale. Quattro persone sono morte sul colpo: tre donne di 43, 45 e 47 anni e un uomo di 47 anni».

07:38
07:38
«Le nostre forze in netta avanzata a sud di Bakhmut»

Le truppe ucraine registrano una «netta avanzata» sul fianco sud della città di Bakhmut, nell'est del Paese: lo ha reso noto su Telegram la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar.

«Nella direzione di Bakhmut, il nemico è sulla difensiva. C'è una netta avanzata delle nostre truppe sul fianco meridionale. Sul fianco nord non ci sono cambiamenti di posizione», ha scritto Malyar.

07:13
07:13
Ferito al fronte il regista ed ex prigioniero politico Sentsov

Il regista ucraino ed ex prigioniero politico Oleg Sentsov è stato ferito al fronte. Lo riporta lui stesso in un video pubblicato sulla sua pagina Facebook, come riporta Unian.

Sentsov afferma che lui e gli altri militari ucraini avevano appena finito un combattimento in una linea del fronte importante per la controffensiva e che in tre sarebbero rimasti feriti. "Ho una contusione, non grave", ha detto Sentsov. Il regista ucraino ha chiarito che il video è stato registrato sabato 8 luglio e oggi sta già meglio.

Famoso per Gamer, il suo film più conosciuto uscito nel 2011, Sentsov viene arrestato nel 2014 dopo l'annessione russa della Crimea. Condannato a 20 anni di carcere, viene liberato nel 2019 a seguito di uno scambio di prigionieri con Mosca. Nel 2018 il Parlamento europeo gli ha consegnato il premio Sakharov per la libertà di pensiero. Con l'invasione russa si è unito alle forze armate di Kiev.

07:12
07:12
Le minacce di Medvedev

Mosca potrebbe colpire impianti nucleari nell'Europa orientale se fosse confermato un tentativo d'attacco alla centrale russa di Smolensk con missili Nato, ha minacciato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev.

«Se verrà confermato un tentativo d'attacco alla centrale nucleare di Smolensk con missili Nato, sarà necessario esaminare uno scenario d'attacco simultaneo della Russia alle centrali ucraine di Pivdennoukrainski, Rivne e Khmelnytskyi, nonché a impianti nucleari nell'Europa dell'est: non c'è nulla di imbarazzante al riguardo», ha scritto Medvedev sul suo canale Telegram. Secondo diversi canali social filorussi, truppe ucraine avrebbero cercato di organizzare un attacco missilistico alla centrale nucleare di Smolensk.

Già ieri la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha evocato un incidente nucleare, affermando su Telegram che i leader della Nato dovrebbero discutere della centrale di Zaporizhzhia e non di nuove armi all'Ucraina. «Dopotutto, la stragrande maggioranza dei membri dell'Alleanza si troverà nella zona d'impatto diretto se dovesse accadere qualcosa nello stabilimento», ha scritto Zakharova.

06:23
06:23
Il punto alle 6.00

Oggi, lunedì 10 luglio, è il 502. giorno dall'inizio della guerra in Ucraina. Esplosioni sono state segnalate nella notte nella città ucraina meridionale di Mykolaiv, capoluogo dell'omonima regione. Lo riportano i media locali aggiungendo che l'allarme antiaereo è scattato anche negli oblast di Kharkiv, Donetsk e Kherson. Il governatore della regione di Mykolaiv, Vitaliy Kim, ha detto su Telegram che la città è stata bersagliata da missili a lungo raggio S-300 russi. Non sono state segnalate vittime e al momento non si conosce l'entità dei danni causati dall'attacco.

In un'intervista rilasciata ad ABC News, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che gli aiuti statunitensi a Kiev devono rimanere una priorità politica nonostante i «segnali pericolosi» di alcuni politici Usa. «È importante per noi preservare il sostegno bipartisan all'Ucraina», ha sottolineato Zelensky.

Per quanto riguarda la controffensiva di Kiev, il presidente ucraino ha dichiarato di non sentirsi sotto pressione per accelerarne il ritmo: «Oggi l'iniziativa è dalla nostra parte», ha detto. Zelensky non ha quindi smentito le notizie secondo cui un obiettivo chiave della controffensiva ucraina sia di raggiungere il confine con la Crimea e spingere il presidente russo Vladimir Putin a negoziati. Una volta che le forze ucraine raggiungeranno quel punto «è molto probabile che Putin sarà costretto a cercare il dialogo con il mondo civile», ha affermato Zelensky.

Il presidente ucraino ha detto che la rivolta della Wagner ha rivelato la debolezza del dittatore russo. «Ci sono segnali che potrebbe esserci un altro ammutinamento in Russia, una rivoluzione», ha affermato Zelensky. In merito al prossimo vertice Nato, il presidente ucraino ha espresso la speranza che da Vilnius possano arrivare concrete garanzie di sicurezza per Kiev. «Siamo un Paese rispettato, che sta davvero lottando per i valori umani, per i diritti umani, per la libertà e per la democrazia», ha sottolineato Zelensky.