«Stop ai voli notturni, ne va della nostra salute»

Centotrenta iniziative. Per un totale di quindici Paesi. Oggi, 13 settembre, le organizzazioni aderenti alla rete Stay Grounded – il cui obiettivo è riportare l'aviazione a una dimensione equa e sicura per il clima – hanno indetto la Giornata internazionale per il divieto dei voli notturni negli aeroporti. «I decolli e gli atterraggi durante la notte sono un onere irragionevole con conseguenze particolarmente dannose per la salute di tutte le persone in prossimità degli aeroporti» si legge in una nota diffusa alla stampa. Detto in altri termini, questi voli «sono inutili ed evitabili».
La maggior parte delle iniziative annunciate è legata a gruppi di residenti che vivono nei pressi di scali come Atene, Francoforte, Londra-Gatwick e Nantes. Così Fernando Ciria, la cui abitazione è in zona Madrid Barajas: «Ogni notte c'è una scia di aerei che sorvola le nostre case» dice. «È impossibile riposare, ci svegliamo di continuo». La questione del rumore, evidentemente, è molto sentita. Di recente, gli elettori del Canton Zurigo si sono recati alle urne per accettare o meno l'allungamento delle piste di Zurigo-Kloten. Un allungamento volto a migliorare e rendere più sicure le operazioni serali. Più sicure e silenziose. Inciso: dalle 21 – nei fine settimana dalle 20 – la Germania chiude il suo spazio aereo, rendendo impossibili gli avvicinamenti da nord allo scalo zurighese. Ancora Ciria: «Nonostante le nostre lamentele, le compagnie aeree trovano sempre una giustificazione per operare i voli di notte».
I danni causati da questi voli alla salute e al clima, secondo Stay Grounded, sono sproporzionati rispetto – citiamo – alla «presunta necessità». Di qui la richiesta, esplicita: la fine immediata dei voli notturni negli aeroporti. Salvo eccezioni, come le emergenze mediche. Il rumore generato dal traffico aereo, scrive la rete di associazioni, è associato a una serie di gravi problemi di salute. Fra i più critici figurano le malattie cardiache, il diabete, il deterioramento cognitivo, soprattutto nei bambini, e disturbi mentali come la depressione.
Stando a uno studio, l'inquinamento fonico legato all'aeroporto di Francoforte, uno dei più trafficati al mondo, causerebbe 2.340 ospedalizzazioni all'anno e 340 decessi. Magdalena Heuwieser, portavoce di Stay Grounded, non usa giri di parole: «È essenziale ridurre i voli, soprattutto quelli notturni. Il miglioramento delle operazioni e delle tecnologie degli aerei non saranno sufficienti a risolvere il problema dell'impatto del rumore generato dall'aviazione sulla salute».