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Su Twitter spam e pornografia oscurano le proteste in Cina

Un valanga di tweet 'spam', provenienti presumibilmente da profili legati al governo, sta mostrando contenuti porno, annunci di escort e giochi d'azzardo che mirano ad offuscare le manifestazioni di dissenso
© AP
Ats
29.11.2022 20:25

Il primo mese di Elon Musk alla guida di Twitter - l'operazione da 44 miliardi è stata ufficializzata il 28 ottobre scorso - fino ad ora assomiglia ad un giro sulle montagne russe. Il patron di Tesla oltre a ripensare al business della piattaforma, e alla crociata intrapresa contro il dominio Apple e Google, deve fare i conti con le falle dovute all'assottigliamento dei team di controllo e sicurezza per l'ondata di licenziamenti.

L'ultima in ordine di tempo riguarda la Cina, alle prese con le forti proteste per le misure anti-Covid. Un valanga di tweet 'spam', provenienti presumibilmente da profili legati al governo, sta infatti mostrando contenuti porno, annunci di escort e giochi d'azzardo che mirano ad offuscare così le manifestazioni di dissenso.

A lanciare l'allarme è lo Stanford Internet Observatory, che ha condotto un'analisi. Facendo ricerche sul social delle principali città cinesi punti caldi della protesta come Pechino, Shanghai, Nanchino e Guangzhou, ha notato un flusso ininterrotto di contenuti porno o non attinenti alle manifestazioni, in alcuni casi anche nel 95% delle ricerche, il che fa pensare ad una vera e propria censura mascherata da spam. Nel paese, come è noto, c'è il blocco di internet, 'The great firewall', ma si stima che Twitter sia usato dai tre ai 10 milioni di utenti cinesi che si connettono con le Vpn, reti virtuali private. La grande quantità di spam rende anche difficile per gli utenti fuori dalla Cina trovare informazioni sul campo.

L'ondata di spam cinese su Twitter arriva dopo la notizia dei giorni scorsi che ci sarebbero state falle nella piattaforma, per cui usando una vulnerabilità ora risolta sarebbero fuoriusciti milioni di dati degli utenti poi apparsi su forum hacker. Tutte queste vicende coincidono con l'ondata di licenziamenti avviata da Musk che ha avuto un forte impatto sul team sicurezza. Di recente Musk ha anche riammesso i profili banditi dopo un sondaggio 'Vox populi vox dei' tra gli utenti. «Musk danneggia la libertà di espressione, finora ha governato Twitter a seconda dei suoi desideri e capricci», è l'attacco del board editoriale del Washington Post.

Un'altra battaglia che il neo proprietario di Twitter ha ingaggiato è quella contro Apple e contro Google che «controllano di fatto l'accesso alla maggior parte di internet tramite i loro app store». In particolare il patron di Tesla ha riferito che Cupertino ha «minacciato» di bloccare Twitter dal suo Apple Store senza dire il perché. «Questa è una battaglia per il futuro della civiltà. Se la libertà di parola viene persa anche in America, la tirannia è tutto quello che ci attende» twitta Musk che riceve anche l'appoggio del repubblicano Ron De Santis, governatore della Florida.

La scommessa di Musk sarà come rendere profittevole la piattaforma dopo che diverse grandi aziende hanno bloccato la pubblicità in attesa di capire che orientamento avrà in futuro. Oltre ad aver annunciato un'app Twitter 2.0 che comprenda varie funzioni, Musk punta a servizi in abbonamento come Blue che permette di acquistare il badge di verifica dell'account, e probabilmente aumenterà i caratteri nei tweet, dagli attuali 280 fino a 1000. «È nella lista delle cose da fare», ha scritto ad un utente senza specificare però se l'estensione sarà gratis o a pagamento.