Taylor Swift dovrà volare indietro nel tempo per assistere al Super Bowl
Domenica, i Kansas City Chiefs di sua maestà Patrick Mahomes hanno battuto i Baltimora Ravens per 17-10. Conquistando, così, l'accesso al Super Bowl per il secondo anno di fila. Una notizia, certo, per gli amanti del football americano e della NFL. Subito, però, i gossipari a ogni latitudine hanno posto la fatidica domanda: Taylor Swift, dallo scorso settembre compagna del tight end dei Chiefs Travis Kelce, sarà della partita? Sì, no, forse. La cantante, sabato 10 febbraio, si esibirà in concerto in Giappone, al Tokyo Dome della capitale. Meno di ventiquattro ore dopo, scatterà il Super Bowl numero LVIII (scritto rigorosamente in numeri romani). Come fare? I tifosi dei Chiefs, anche per una questione scaramantica, si aspettano che Swift volerà direttamente da Tokyo a Las Vegas, sede della sfida contro i San Francisco 49ers.
Disponendo di due jet privati, ne avevamo parlato in termini di emissioni di CO2, l'artista non avrà certo problemi a spostarsi in velocità. Di più, Ian Rapoport di NFL Network, su X, ha risposto proprio alla domanda delle domande: «Come farà Taylor Swift ad assistere alla partita?». La risposta ha a che fare, manco a dirlo, con l'attraversamento della linea internazionale del cambio data. Versione breve: viaggiando da Tokyo – diciassette ore avanti rispetto a Las Vegas – verso gli Stati Uniti, beh, Taylor Swift di fatto tornerà indietro nel tempo. Proviamo a spiegare, nel dettaglio: il concerto è in programma alle 6 di sera di sabato 10 febbraio, in Giappone, quando a Las Vegas, nel Nevada, è solo l'una del mattino. Ancora Rapoport: «Poniamo che il concerto duri cinque ore e che, quindi, finisca alle 11 di sera, quando a Las Vegas sono le sei del mattino di sabato 10 febbraio». Di nuovo: «Immaginando un volo di 12 ore, che decolli diciamo un'ora dopo il concerto, Taylor Swift potrebbe arrivare a Las Vegas, per il Super Bowl, fra le 7 e le 8 di sera di sabato. Giusto in tempo per la festa della vigilia».
Un precedente, se così vogliamo chiamarlo, esiste. Anche se confinato alla sola musica. Nel 1985, infatti, Phil Collins si esibì a Wembley nell'ambito del Live Aid, quindi salì a bordo del Concorde e, dopo poche ore, salì sul palco di Philadelphia. Roba da matti.
A proposito di aerei, American Airlines – immediatamente dopo la vittoria dei Chiefs sui Ravens – lanciato la tratta Kansas City-Las Vegas affinché i tifosi possano assistere all Super Bowl volando con l'iconica compagnia. Il codice del volo? AA 1989 per quello di andata, un chiaro riferimento a uno degli album più famosi di Taylor Swift, AA87 per quello di ritorno, un omaggio al numero di maglia di Kelce.
Una cosa è certa: Swift non canterà nel tradizionale halftime show che allieterà i tifosi allo stadio e alla televisione. Toccherà, invece, a un altro grande nome del panorama musicale, Usher. Fronte sportivo, se i Chiefs del quarterback Patrick Mahomes dovessero imporsi, diventerebbero la prima franchigia a concedere il bis dai primi anni Duemila a oggi. Gli ultimi a firmare una simile impresa, fra il 2003 e il 2004, furono i New England Patriots.