Telegram a muso duro: «Pavel Durov non ha nulla da nascondere»
Telegram non ci sta. E, attraverso un altro social, nello specifico X, ha preso posizione dopo l'arresto del suo amministratore delegato, Pavel Durov, avvenuto sabato sera all'aeroporto di Parigi Le Bourget. La piattaforma e il suo fondatore, ricordiamo, secondo le autorità francesi avrebbero favorito – non applicando la necessaria moderazione – abusi e crimini, fra cui riciclaggio di denaro, traffico di droga e condivisione di contenuti pedofili.
«Telegram rispetta le leggi dell'Unione Europea, incluso il Digital Services Act» ha scritto la società di messaggistica istantanea su X. «La sua attività di moderazione è conforme agli standard del settore e in continuo miglioramento.️ L'amministratore delegato di Telegram, Pavel Durov, non ha nulla da nascondere e viaggia spesso in Europa».
E ancora: «È assurdo affermare che una piattaforma o il suo proprietario siano responsabili dell'abuso di tale piattaforma. Quasi un miliardo di utenti in tutto il mondo utilizza Telegram come mezzo di comunicazione e come fonte di informazioni vitali. Stiamo aspettando una rapida risoluzione di questa situazione».