«Temiamo che tutte le persone a bordo del volo di Jeju Air, tranne due, siano morte»
(Aggiornato alle 11:35) «Si presume che dei 181 passeggeri del volo Jeju Air 179 siano morti». A detta delle autorità, solo due persone – un passeggero e un membro dell'equipaggio – si sarebbero salvati nello schianto del velivolo avvenuto durante un atterraggio di emergenza all'aeroporto internazionale di Muan, in Corea del Sud, nelle scorse ore. Notizie terribili, a cui seguono scene strazianti. Sono più di 100, infatti, i familiari delle persone a bordo dell'aereo coinvolto nell'incidente che si sono riuniti in una sala riunioni per ricevere aggiornamenti sui loro cari. Aggiornamenti che, tuttavia, sono tutt'altro che positivi. «Non c'è davvero alcuna possibilità di trovare sopravvissuti?», hanno chiesto alcuni parenti. «Mi dispiace tanto, ma sembra di no», la risposta di Lee Yeong-hyeon, capo della stazione dei pompieri di Muan. E più il tempo passa, più si concretizzano le paure delle autorità. Secondo l'ultimo bollettino, le vittime confermate sono infatti 177. Solo due, insomma, le persone che ancora mancano all'appello.
In mezzo al dolore, c'è anche tanta rabbia. Alcune famiglie, secondo quanto riferisce il Guardian, hanno criticato duramente quella che hanno identificato come «una risposta tardiva da parte delle autorità e della compagnia aerea». I parenti, infatti, avrebbero «supplicato di potersi avvicinare al luogo dell'incidente da questa mattina». Una richiesta che è stata loro negata, a causa della natura limitata della zona dell'aeroporto». Nonostante il presidente in carica, Choi Sang-mok, visitando l'aeroporto, abbia chiesto alle autorità di «pensare prima alle famiglie delle persone coinvolte».
Nel frattempo, cominciano a circolare anche le prime testimonianze in merito all'incidente. Alcune persone hanno riferito di aver sentito forti rumori prima che l'aereo colpisse una barriera dell'aeroporto, rompendosi in due pezzi e prendendo fuoco. Come riferito subito dopo l'incidente, tra le prime ipotesi è spuntata quella del bird strike, combinata con condizioni meteorologiche sfavorevoli. Ipotesi parzialmente confermata da un filmato trasmesso dall'emittente locale MBC, in cui si vede l'impatto dell'aereo, in fase di atterraggio, con un uccello. Tuttavia, sono in corso indagini approfondite, per determinare quale sia stata, davvero, la causa. Se il bilancio delle vittime venisse confermato, si tratterebbe del peggior disastro dell'aviazione civile nazionale della Corea del Sud, ma anche il primo incidente, nel Paese, con un numero di morti importante che coinvolge una compagnia aerea low-cost.
Parallelamente, i funzionari del ministero dei trasporti hanno rivelato «una sequenza critica di sei minuti prima dell'incidente», secondo quanto riporta Yonhap News. Alle 08:57, i controllori del traffico aereo hanno infatti avvisato l'aereo, in avvicinamento, del rischio di «impatto con uccelli». Un minuto dopo, alle 08:58, il pilota ha dichiarato un «mayday». L'aereo, dunque, ha tentato di atterrare alle 09:00 e si è schiantato alle 09:03.
A conferma dell'ipotesi del bird strike, ci sarebbe anche la testimonianza di uno dei due membri dell'equipaggio sopravvissuti. Mentre veniva estretto dal velivolo in fiamme, secondo quanto dichiarato dai vigili del fuoco, avrebbe detto ai soccorritori che «l'aereo aveva subito un impatto con uccelli». Nel frattempo, il ministero dei trasporti ha confermato che gli investigatori hanno recuperato il registratore dei dati di volo, mentre il registratore vocale della cabina di pilotaggio è ancora in fase di ricerca.
Al contempo, la National Police Agency ha impegnato 169 investigatori forensi per aiutare a identificare le vittime. Separatamente, 579 ufficiali sono stati schierati per assistere nelle operazioni di ricerca e scortare i veicoli di emergenza sul luogo dell'incidente.