Temporaneo stop alla costruzione di alberghi sull'isola di Milos

Il ministro dell'Ambiente greco ha sospeso il rilascio di nuove licenze per costruire in alcune aree dell'isola di Milos, nota meta turistica dell'arcipelago delle Cicladi, dove il recente boom edilizio di nuovi alberghi ha suscitato le accese proteste degli abitanti.
Stando a quando si apprende in una dichiarazione del ministro dell'Ambiente Thodoros Skylakakis, la sospensione dei nuovi permessi si applicherà, «fino al completamento dei piani urbanistici dell'isola», ad alcune aree «in cui gli studi esistenti propongono misure speciali per la loro protezione» ambientale, tra cui la zona della spiaggia di Sarakiniko, celebre tra i turisti per le sue scogliere bianche, e quella di Achivadolimni. «In alcune aree di maggiore interesse assistiamo a un fenomeno di intensa attività edilizia o turistica, che rende necessaria l'adozione di speciali misure di protezione affinché non si verifichino situazioni irreversibili», ha dichiarato il ministro.
Come raccontato da Kathimerini, nell'isola di Milos sono stati avviati 48 progetti di costruzione di nuove strutture alberghiere che andrebbero a raddoppiare nei prossimi anni gli alloggi attualmente disponibili, arrivando a fornire fino a 2.674 posti letto, e modificando in modo significativo il panorama dell'isola. Il progetto di costruire un grande complesso alberghiero a cinque stelle nella spiaggia di Sarakiniko aveva suscitato, nei mesi scorsi, la forte opposizione di molti residenti, che hanno denunciato il rischio di una «catastrofe ecologica». Il 4 febbraio scorso il ministero ha reso noto che i lavori di costruzione dell'albergo saranno sospesi fino a quando non verranno effettuati i controlli sulla regolarità dei permessi concessi.