Thomas Matthew Crooks e l'AR-15, l'arma nazionale degli americani
A detta di tutti, il fucile semiautomatico AR-15 è l'arma nazionale degli Stati Uniti. E questo perché è la più diffusa, in assoluto, con oltre 40 milioni di pezzi venduti secondo le stime. Non a caso, l'AR-15 – sin qui – è stato il protagonista di tante, troppe stragi di massa. Quelle che, puntualmente, insanguinano il Paese. Era un AR-15, stando alle prime ricostruzioni, anche il fucile usato sabato dal ventenne Thomas Matthew Crooks nell'attentato a Donald Trump, durante un comizio a Butler in Pennsylvania. Un AR-15 style, volendo essere precisi, ma ci arriveremo in seguito.
Paradossalmente, ma nemmeno troppo, quest'arma è il simbolo prediletto di chi, in America, si schiera sempre e comunque, nonostante i morti, a favore della libera vendita di pistole e fucili. Un anno fa, circa, l'AR-15 comparve, sotto forma di spilletta, su giacche e cravatte di alcuni membri del Congresso di area repubblicana. Il motivo? Sempre quello: riaffermare il diritto dei cittadini statunitensi di detenere e portare armi.
La produzione di questo fucile cominciò alla fine degli anni Cinquanta. Inizialmente, l'uso era limitato agli ambienti militari. Quindi, si diffuse anche fra la popolazione civile. AR sta per ArmaLite, l'azienda produttrice dell'epoca, laddove il 15 indica il numero del modello, il quindicesimo. La linea produttiva venne poi venduta alla Colt, la sola azienda oggi che può assemblare questo modello. Altre aziende, invece, realizzano i cosiddetti AR-15 style. Modelli pressoché simili all'originale, come quello che avrebbe utilizzato l'attentatore di Trump. La diffusione dei fucili AR-15, originali e derivati, se così vogliamo definirli, è talmente ampia che i prezzi variano. È stata pure fondata un'associazione dedicata, l'AR-15 Owners of America.
Dicevamo delle stragi. Finora, l'AR-15 è stato utilizzato per gli eccidi sia perché può avere caricatori capienti, fino a 100 proiettili, sia perché, come detto, è facilissimo da trovare e acquistare. Non solo, questo fucile può sparare fino a 60 colpi al minuto. L'ultima strage per mano di un AR-15 è del marzo scorso, quando la 28.enne Audrey Elizabeth Hale uccise tre bambini, la preside, il custode e una supplente di una scuola di Nashville, nel Tennessee. Era un AR-15 anche l'arma utilizzata per un'altra strage in ambito scolastico, quella di Sandy Hook nel Connecticut. Bill Clinton, durante la sua presidenza, era riuscito a mettere al bando la vendita di questo modello. Ma dal 2004 in avanti, quindi negli ultimi vent'anni, l'orizzonte è cambiato.