Timori per il viaggio di Putin in Corea del Nord: «La Russia cerca sostegno militare»
Dopo le anticipazioni della scorsa settimana, arriva la conferma del Cremlino: Vladimir Putin da quest’oggi sarà in Corea del Nord per una visita di due giorni. Si tratta del primo viaggio del presidente russo nel Paese asiatico in più di vent'anni, quando nel 2000 incontrò Kim Jong-il, padre dell’attuale leader nordcoreano. Dopo l’inizio della guerra in Ucraina, la collaborazione tra Mosca e Pyongyang si è fatta sempre più forte, suscitando le preoccupazioni della comunità internazionale.
Stando alla CNN, la visita dello «zar» mira a consolidare ulteriormente la partnership tra i due Paesi, fondata sulla loro condivisa repulsione verso l’Occidente e guidata dal bisogno di sostegno militare di Putin per continuare la guerra in Ucraina. Dopo la visita in Corea del Nord, il capo del Cremlino, domani, si recherà in Vietnam per due giorni.
L'Agence France-Presse fa sapere che al seguito di Putin ci sarà un folto seguito di ministri e consiglieri del governo, compresi i responsabili dell'esercito russo e dell'approvvigionamento di armamenti. Tra questi, vengono citati il nuovo ministro della Difesa, Andrey Belousov, e Denis Manturov, il vice primo ministro che supervisiona il settore della difesa.
Il consigliere presidenziale russo per la politica estera, Yuri Ushakov, ha dichiarato che il viaggio di Putin in Corea del Nord sarà «molto ricco di eventi», aggiungendo che Putin e Kim Jong-un intendono firmare una nuova partnership strategica, per garantire una maggiore stabilità nel nord-est asiatico. Il nuovo accordo sostituirà i documenti firmati tra Mosca e Pyongyang nel 1961.
Le immagini satellitari di Planet Labs e Maxar Technologies - scrive la CNN - mostrano i preparativi per una grande parata nella piazza centrale di Pyongyang. In un'immagine si vede una tribuna in costruzione sul lato orientale di piazza Kim Il Sung, il luogo in cui si tengono tutte le principali parate della Corea del Nord. Mentre in un altro scatto, risalente al 5 giugno, si possono osservare i nordcoreani esercitarsi in formazioni di marcia.
Gli Stati Uniti, la Corea del Sud e altri Paesi, tra cui il Regno Unito, hanno accusato la Corea del Nord di fornire ingenti aiuti militari per sostenere l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe di Putin, tra cui missili balistici che, in più di un'occasione, sarebbero stati usati contro il Paese invaso dai russi. Gli osservatori internazionali, invece, temono che Mosca possa violare le sanzioni internazionali per aiutare Pyongyang a sviluppare il suo programma di satelliti spia. Nonostante le ripetute accuse sul trasferimento di armamenti in Russia, i due Paesi hanno sempre negato lo scambio di rifornimenti per la guerra.
Secondo il Ministero della Difesa della Corea del Sud, tra agosto del 2023 e febbraio del 2024, Pyongyang avrebbe spedito in Russia circa 6.700 container in grado di contenere più di 3 milioni di proiettili di artiglieria da 152 mm.
Ieri il portavoce della sicurezza nazionale degli Stati Uniti John Kirby ha fatto sapere che l’amministrazione Biden non è «preoccupata per il viaggio» di Putin, aggiungendo che a destare preoccupazione è piuttosto «l’approfondimento delle relazioni tra questi due Paesi». Nello specifico, Kirby ha espresso timori per l'arrivo di nuovi missili balistici nordcoreani per «colpire obiettivi ucraini».
Putin, citato dal quotidiano Rodong Sinmun, ha recentemente affermato che la Russia «sosterrà senza indugio» la Corea del Nord in futuro, dichiarando inoltre che Pyongyang «sostiene fermamente» l'operazione militare russa in Ucraina. Lo «zar» ha pure sottolineato come gli Stati Uniti stiano «facendo di tutto per imporre» un ordine basato su regole a livello globale, «che essenzialmente non è altro che una dittatura neocoloniale globale che si basa su due standard. Le Nazioni che non sono d'accordo con questo approccio e perseguono una politica indipendente devono affrontare una crescente pressione esterna. La leadership statunitense considera questa naturale e legittima aspirazione all'autosufficienza e all'indipendenza come una minaccia al suo dominio globale».
Il viaggio del capo del Cremlino arriva dopo quello di Kim Jong-un dello scorso settembre, quando il leader nordcoreano viaggiò sul suo treno blindato nella regione dell'estremo oriente della Russia, visitando, tra le altre cose, una fabbrica che produce aerei da combattimento e un impianto missilistico.
Kim Jong-un la settimana scorsa ha riferito al Rodong Sinmun che la Corea del Nord darà pieno sostegno «all'esercito e al popolo russo». Il ministro della Difesa sudcoreano Shin Wonsik in un'intervista a Bloomberg ha spiegato che presumibilmente Putin «cercherà una più stretta cooperazione in materia di sicurezza con la Corea del Nord, in particolare su forniture militari come i proiettili di artiglieria necessari per aumentare le possibilità di vincere» in Ucraina.