Timori per l'avanzata russa a Kharkiv: «Combattimenti feroci, la situazione è difficile»

La resistenza ucraina è in difficoltà di fronte all’offensiva russa nel nord della regione di Kharkiv, la seconda città più grande del Paese, dove le truppe di Putin stanno guadagnando terreno attaccando senza sosta lungo tutta la frontiera.
Negli ultimi tre giorni, le forze russe hanno colpito con aerei, artiglieria e droni kamikaze, riuscendo ad attraversare il confine nord-orientale dell’Ucraina e conquistando almeno nove villaggi e insediamenti. Il New York Times evidenzia come l’esercito di Mosca abbia occupato più chilometri quadrati al giorno rispetto a qualsiasi altro momento della guerra, ad eccezione dei primi giorni del conflitto. Secondo il quotidiano statunitense, tra gli ucraini ora si starebbe insinuando il timore per una svolta nel conflitto a favore di Mosca.
Il comandante delle forze armate ucraine Alexander Syrsky ha ammesso la gravità della situazione, ma ha pure sottolineato che «la difesa sta mantenendo le posizioni» nell’oblast di Kharkiv. Migliaia di civili, lo scorso weekend, sono fuggiti dal nord della regione per cercare rifugio nei centri di accoglienza della grande città.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di «combattimenti feroci su gran parte della nostra fascia di confine» nel Kharkiv, spiegando che «alcuni villaggi sono passati da una zona grigia a una zona di guerra», e che «gli occupanti stanno tentando di prendere il controllo di alcuni di essi mentre ne utilizzano altri per avanzare». Il leader ucraino ha poi aggiunto che «alla periferia di Vovchansk la situazione è estremamente difficile: la città è costantemente sotto il fuoco russo e i nostri militari contrattaccano aiutando i residenti locali».
Gli analisti militari ritengono che l’avanzata russa abbia messo l’Ucraina in una posizione molto pericolosa. Tuttavia, secondo il think tank statunitense Institute for the Study of War (ISW), in questa fase è improbabile aspettarsi una svolta nel conflitto, in quanto le operazioni degli invasori sarebbero ancora «relativamente limitate lungo il confine», e nonostante i progressi «tatticamente significativi» in aree «probabilmente meno difese dagli ucraini», le forze russe non starebbero portando avanti un'operazione su larga scala per accerchiare o conquistare la città di Kharkiv, nel frattempo costantemente colpita dai raid aerei di Mosca.
L’esercito ucraino è ancora alle prese con una grave carenza di munizioni, esacerbata dal ritardo della consegna degli aiuti statunitensi, mentre i soldati ucraini sono sempre più esausti. Dopo oltre due anni di combattimenti, l’Ucraina sta disperatamente cercando nuovi soldati, anche attraverso leggi controverse, come la mobilitazione dei detenuti (proprio come fa la Russia) e il blocco del rinnovo dei passaporti agli uomini in età di leva che si trovano all’estero.
I russi in queste ore stanno spingendo su Lyptsi, una cittadina più vicina a Kharkiv rispetto alla già assediata Vovchansk. La presa di Lyptsi metterebbe i russi nelle condizioni di usare il fuoco d’artiglieria direttamente su Kharkiv, metropoli da oltre un milione di abitanti già colpita duramente da missili e droni.
La minaccia russa su Kharkiv, secondo alcuni analisti, mira a costringere l’Ucraina a dirottare le truppe da altri campi di battaglia, in particolare quelle impiegate nel Donbass.
Una fonte militare ucraina di alto livello, citata dalla Reuters, ha dichiarato che le forze russe al 10 maggio si erano spinte per un chilometro all'interno del confine ucraino vicino a Vovchansk, aggiungendo che Mosca sta cercando di respingere la resistenza di Kiev fino a 10 km all'interno dell'Ucraina, come parte di uno sforzo per creare una «zona cuscinetto». Lo scorso marzo il presidente Vladimir Putin aveva ventilato la possibilità di creare una «zona cuscinetto» per impedire all'esercito ucraino di bombardare la regione russa di Belgorod, che confina proprio con la regione di Kharkiv.
Sulla possibile svolta nel conflitto, Thibault Fouillet, vicedirettore dell'Institut d’études de stratégie et de défense, ha affermato che l’avanzata russa nella regione di Kharkiv avrà uno «scarso impatto sulla guerra in generale», in quanto Mosca sta facendo conquiste «limitate e costose».
La Russia aveva già conquistato aree di confine nella regione di Kharkiv all’inizio dell’invasione del febbraio 2022. L’esercito di Kiev era però riuscito a liberare i territori occupati con una controffensiva a sorpresa. Fonti russe citate da Meduza, lo scorso marzo, hanno affermato che gli alti funzionari della sicurezza stavano valutando di tentare di prendere la città di Kharkiv per poi dichiarare la fine dell'«operazione militare speciale».