Titan, sul sito di OceanGate la breve nota: «Sospendiamo le esplorazioni»

«OceanGate Expeditions: You're invited to dive with us». Cercando su Google, la pagina di OceanGate — azienda responsabile della progettazione del sommergibile Titan e della programmazione delle sue immersioni verso il relitto del Titanic — sembra continuare la promozione delle proprie attività. «Siete invitati a immergervi con noi», si legge sul link che conduce al sito ufficiale. Qui, in homepage, una suggestiva foto di quanto rimane del transatlantico, affondato nel 1912, pubblicizza l'esplorazione a 3.800 metri di profondità. Addirittura, cliccando su «Learn more», è possibile visualizzare il programma, già in calendario, per le prossime missioni del 2024. Date: 12-20 giugno, 21-29 giugno.
Pare che qui il tempo si sia fermato a qualche settimana fa. A prima che, il 18 giugno, l'implosione del Titan uccidesse i cinque passeggeri a bordo, CEO di OceanGate compreso. Ma il sommergibile non scenderà nuovamente negli abissi. La missione del 2023 (che sul sito risulta ancora «underway», in corso) si è conclusa in tragedia.
Solo una minuscola nota rossa, apparsa in questi giorni (i media oltreoceano stanno ancora cercando di capire, esattamente, quando), segnala un dato importante. «OceanGate ha sospeso tutte le esplorazioni ed operazioni commerciali».

La polemica
Ne abbiamo parlato negli scorsi giorni: per OceanGate, all'orizzonte, si delineano nuovi guai. Il New Yorker ha infatti pubblicato una mail scritta da un ex dipendente della società, David Lochridge, indirizzata a un ex socio della compagnia, Rob McCallum, nella quale esprimeva dubbi e preoccupazioni sulla sicurezza del sommergibile. Non solo. Lochridge si era espresso anche sul CEO della società, Stockton Rush, morto nell'incidente: «Non voglio fare la Cassandra (riferito a persona che predice avvenimenti tristi senza essere creduta, ndr.), ma sono molto preoccupato che possa uccidere sé stesso e altri nel tentativo di appagare il suo ego».