Titanic: la ringhiera di Jack e Rose, oramai, non esiste più
Trentanove anni fa, il 1. settembre del 1985, dall'oscurità delle profondità dell'Oceano Atlantico «emerse» la prua della nave. Non una nave qualunque, ma il Titanic, il transatlantico britannico affondato nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912. Il relitto del Titanic, nello specifico, venne ritrovato durante una spedizione guidata dal ricercatore Robert Ballard. A 486 miglia al largo di Terranova, adagiato a 3.810 metri di profondità. Presto, quell'immagine fece il giro del mondo. Diventando, a suo modo, un simbolo.
Una nuova spedizione, ora, ha rivelato gli effetti del lento (ma inesorabile) decadimento cui è confrontato il relitto. Un'ampia sezione della ringhiera, come testimoniano le immagini, si è staccata. Finendo, a sua volta, sul fondale marino. La perdita di buona parte della ringhiera, quella per intenderci immortalata da Leonardo DiCaprio e Kate Winslet nell'omonimo film del 1997, Jack e Rose, è stata scoperta quest'estate nel corso di una serie di immersioni tramite robot subacquei.
La nave affondò nell'aprile del 1912 dopo aver urtato un iceberg. Quella notte, morirono 1.518 persone. «La prua del Titanic è semplicemente iconica, grazie anche alla cultura pop, ed è la prima immagine che viene in mente pensando al naufragio» ha dichiarato Tomasina Ray, direttrice delle collezioni della RMS Titanic Inc, la società che ha effettuato la spedizione. «Ma non è più così». E ancora: «La gente chiede sempre: per quanto tempo il Titanic rimarrà lì? Non lo sappiamo, ma lo stiamo osservando in tempo reale». La squadra della RMS Titanic Inc ritiene che il tratto di ringhiera, lungo circa 4,5 metri, si sia staccato (in un certo momento) negli ultimi due anni. Le immagini e le scansioni digitali del 2022, condotte dalla società di mappatura delle profondità marine Magellan e dai documentaristi di Atlantic Productions, mostravano la ringhiera ancora intatta. Sebbene stesse iniziando a deteriorarsi. «A un certo punto il metallo ha ceduto e si è staccato» ha aggiunto Ray.
La ringhiera di prua, leggiamo, non è l'unica parte della nave che sta «scomparendo». La struttura metallica, infatti, è letteralmente consumata dai microbi. Già precedenti spedizioni, come quella guidata da Victor Vescovo nel 2019, hanno mostrato cedimenti in altre parti del transatlantico. La spedizione di RMS Titanic Inc si è svolta fra luglio e agosto. Due robot subacquei a comando remoto (ROV) hanno catturato oltre due milioni di immagini e 24 ore di filmati ad alta definizione sia del relitto, spaccatosi in due mentre affondava con la prua e la poppa distanti circa 800 metri, sia del campo di detriti che lo circonda. La società sta ora esaminando attentamente i filmati per catalogare i reperti e, alla fine, creerà una scansione digitale 3D altamente dettagliata dell'intero sito del relitto. Altre immagini delle immersioni saranno svelate nei prossimi mesi.
L'équipe, intanto, ha pure annunciato di aver localizzato la miniatura della Diana di Versailles, una statua di bronzo presente sul Titanic e fotografata per la prima volta da Robert Ballard in una spedizione del 1986. Ballard, a suo tempo, non fu in grado di localizzare il manufatto e, da allora, nessuno sapeva che fine avesse fatto: la statua, ora, è «riapparsa» a faccia in su fra i sedimenti del campo di detriti. «È stato come trovare un ago in un pagliaio» ha dichiarato James Penca, ricercatore nonché presentatore del podcast Witness Titanic. La statua, un tempo, faceva bella mostra di sé in primaclasse. Ancora Penca: «Il salone di prima classe era la stanza più bella e incredibilmente dettagliata della nave. E il fulcro di quella stanza era la Diana di Versailles».
«Ma sfortunatamente, quando il Titanic si spaccò in due durante l'affondamento, il salone si aprì. E nel caos e nella distruzione, Diana è stata strappata dal suo mantello ed è atterrata nell'oscurità del campo di detriti». Il Titanic era la nave passeggeri più grande e lussuosa dell'epoca. RMS Titanic Inc, per contro, ha i diritti di recupero del Titanic ed è l'unica società legalmente autorizzata a rimuovere oggetti dal luogo del naufragio. Nel corso degli anni, l'azienda ha recuperato migliaia di oggetti dal campo di detriti, una selezione dei quali è stata esposta in tutto il mondo. L'idea, ora, è di recuperare anche la Diana di Versailles. Alcuni, però, ritengono che il relitto sia un luogo di sepoltura e che, per questo, dovrebbe essere lasciato intatto: «Questa riscoperta della statua di Diana è l'argomento perfetto per non abbandonare il Titanic» ha detto Penca al riguardo. «Parliamo di un'opera d'arte che doveva essere vista e apprezzata. Quella bellissima opera d'arte da 112 anni si trova sul fondo dell'oceano, nell'oscurità più nera, dove è rimasta per 112 anni. Riportarla in vita, in modo che la gente possa vederla con i propri occhi, è ciò che dà valore a tutto questo. Non si può lasciare un'opera così sul fondo dell'Oceano».