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Gli ucraini hanno riunito 6 brigate e stanno avanzando con mezzi corazzati – Mosca: «Il gruppo d'assalto è stato sconfitto dall'artiglieria e dagli aerei» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:45
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Zelensky: «Voglio parlare di pace con Trump prima che con Putin»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di voler incontrare il futuro presidente americano Donald Trump per parlare di un piano di pace prima di ogni negoziazione con il presidente russo Vladimir Putin. «Prima di tutto con Trump, siamo d'accordo con lui su come porre fine alla guerra, su come fermare Putin», ha detto Volodymyr Zelensky in una intervista di tre ore con il podcaster americano Lex Fridman, affermando anche che è «molto importante che l'Europa abbia un voce» nei colloqui. «Trump e io raggiungeremo un accordo, e sono sicuro che sarà in grado di offrire forti garanzie di sicurezza con l'Europa, e poi potremo parlare con i russi», ha detto.
L'intervista, registrata alla fine di dicembre a Kiev, ha toccato molti argomenti ed è stata condotta da Lex Fridman in russo, con Zelensky che ha risposto alle domande in ucraino. La versione iniziale del video dell'intervista, però, prevedeva solo il doppiaggio inglese realizzato utilizzando l'intelligenza artificiale. Il presidente ucraino ha ribadito la sua aspettativa che Donald Trump possa porre fine alla guerra. «Ora vedo che quando parlo di qualcosa con Donald Trump - sia di persona che al telefono - tutti i leader europei mi chiedono 'come è andata?'» ha detto . «Ciò dimostra l'influenza di Donald Trump, e questo non è mai successo prima con un presidente americano, per mia esperienza», ha aggiunto Zelensky prima di aggiungere: «Ti dà fiducia che possa porre fine a questa guerra».
Il presidente ucraino ha poi affermato: «Mi piace il messaggio del presidente Trump quando parla. Penso che condividiamo l'idea di pace attraverso la forza che è molto importante», ha detto. La vittoria elettorale dei repubblicani lo scorso novembre ha messo in dubbio il futuro del sostegno americano all'Ucraina, con il futuro presidente degli Stati Uniti che aveva promesso di porre fine alla guerra «in 24 ore». Per Zelensky queste di Trump «non sono solo parole». «Conto davvero su di lui e penso che la nostra gente conti davvero su di lui», ha detto. «Ha abbastanza potere per fare pressione su Putin», ha aggiunto il leader ucraino.
22:02
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Ucraina: «Lanciata una nuova offensiva nel Kursk»
L'esercito ucraino ha lanciato una nuova offensiva nella regione russa di Kursk. Ad annunciarlo non è Kiev, ma Mosca, il cui ministero della Difesa ha dichiarato di essere impegnato «a distruggere le formazioni militari ucraine», con la conferma, meno laconica, di blogger militari, soprattutto russi, che mostrano un'avanzata di mezzi corazzati, incolonnati nella neve, in un video che circola sui social.
«Intorno alle 9 di domenica (le 7 in Svizzera), il nemico ha lanciato un contrattacco per fermare l'avanzata delle truppe russe nella zona di Kursk», dice lo scarno comunicato moscovita precisando che «il gruppo d'assalto dell'esercito ucraino è stato sconfitto dall'artiglieria e dagli aerei» e che «le operazioni per distruggere le formazioni militari ucraine continuano».
In serata l'agenzia ucraina Unian si è imitata a confermare, citando il canale Telegram dello Stato maggiore militare, «intensi scontri» nel Kursk. L'Ucraina controlla ancora circa 800 km quadrati di terra russa nel Kursk, pari a circa il 40% di quella che aveva conquistato con la prima offensiva del 6 agosto, malgrado la pressione militare russa sia cresciuta nelle ultime settimane con l'apporto di decine di migliaia di soldati nordcoreani. Secondo Mosca, le forze ucraine da agosto nel solo Kursk hanno perso 49 mila uomini mentre Kiev parla di 38 mila perdite russe, oltre ad un battaglione di Pyongyang, nella regione.
A contraddire le sbrigative dichiarazioni di Mosca sulla nuova operazione ucraina, sono in primis i blogger militari pro-russi, come il canale Telegram Ryber: «I principali sviluppi della nuova tentata offensiva ucraina sono chiaramente di là da da venire». Ma non è ancora chiaro a cosa punti la nuova incursione supportata, secondo i blogger, da almeno 6 brigate con mezzi corazzati, blindati preceduti da mezzi per lo sminamento e iniziata già prima dell'alba.
Confrontando le mappe, la nuova azione appare come un affondo ulteriore in profondità in territorio russo dalla testa di ponte già conquistata dagli ucraini. Stretti dalla controffensiva russo-nordcoreana da nord-ovest e da sud-est, gli ucraini sembrano essersi spinti oltre in direzione nord-est, l'unica non protetta, verso le cittadine di Berdin e Velike Soldatske, forse già occupate.
Rinforzo? Attacco di alleggerimento? Diversivo? Le ipotesi restano tutte aperte come quella di un'avanzata verso la centrale nucleare di Kursk, che si trova a Kurchatov a poche decine di chilometri di distanza, per «catturarla», come suggeriscono alcuni blogger russi, nonostante ad ottobre scorso il presidente Volodymyr Zelensky avesse smentito fosse tra gli obiettivi.
Kiev e i suoi vertici politici e militari per ora tacciono, tranne qualche commento sibillino, come quello del capo del Centro per la Lotta alla Disinformazione, Andriy Kovalenko, secondo cui «nella regione di Kursk, i russi sono molto preoccupati perché sono stati attaccati su più fronti ed è stata una sorpresa per loro. Le forze di difesa stanno lavorando». O del potente capo dell'Ufficio presidenziale, Andryi Yermak: «Dalla zona di Kursk buone notizie! la Russia sta avendo ciò che si merita». «Non riesco a capire come mai sia necessario parlare ufficialmente delle notizie dalla regione di Kursk. Forse è meglio aspettare quando l'operazione sarà conclusa», ha invece detto un parlamentare ucraino, Oleksiy Goncharenko.
Le forze russe, che controllano finora circa un quinto del territorio ucraino, inclusa la Crimea, continuano intanto ad avanzare, seppure a prezzo di grandi perdite, nel Donbass, concentrandosi soprattutto nell'accerchiamento della città strategica di Pokrovsk, dove gli ucraini, stremati, riconoscono di essere in difficoltà. Nel 2024, secondo il think-tank americano Istituto per lo studio della guerra (Isw), Mosca è avanzata in Ucraina di quasi 4 mila chilometri quadrati, più o meno la superficie del Molise, sette volte di più che nel 2023.
Anche Kiev cerca di massimizzare i suoi sforzi militari in vista del cambio della guardia alla Casa Bianca. Se l'offensiva di agosto nel Kursk era un diversivo per alleggerire il fronte del Donbass, l'obiettivo è fallito. Ma presentarsi ad un futuro possibile incontro con Putin con una zolla di territorio russo in più da mettere sul tavolo negoziale è una carta da giocare per Zelensky.
17:22
17:22
Scholz: «Nessun incontro con Putin»
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha smentito seccamente le indiscrezioni circa un suo possibile incontro con Vladimir Putin, bollandole come «indecenti». «Si tratta di un'asserzione falsa e una cosa del genere non è ammissibile, è semplicemente indecente», ha affermato il Kanzler, in risposta al post dell'esponente della Cdu, Roderich Kiesewetter, che ha messo in circolazione la voce.
«Credo che sia giusto che le persone oneste si indignino quando si lavora con affermazioni infondate», ha aggiunto. Il portavoce Steffen Hebestreit ha annunciato l'intenzione del cancelliere di procedere alle vie legali contro le speculazioni.
14:52
14:52
L'offensiva ucraina nel Kursk è iniziata stanotte con 6 brigate
La nuova controffensiva ucraina nella regione russa di Kursk è iniziata durante la scorsa notte, con un'avanzata in una zona differente dalla precedente della scorsa estate: nella zona di Suzhi, verso la cittadina di Velike Soldatske e il villaggio di Berdin.
Lo scrive il sito ucraino Onliner.Ua, citato anche da altri media, fra cui il Guardian. Il ministero della Difesa russo aveva detto che la nuova offensiva ucraina era scattata alla 9 ora locale di oggi e che era stata «respinta».
«Gli ucraini - scrive Online.Ua, citando anche il sito russo RosZmi - hanno riunito 6 brigate per un attacco e stanno avanzando con mezzi corazzati in direzione del villaggio di Velike Soldatske e del vicino villaggio di Berdin lungo l'autostrada 38K-004, e hanno anche attaccato le posizioni russe nel villaggio di Pushkarne, nella regione di Kursk».
La notizia della nuova controffensiva nell'oblast russo non è stata ancora confermata ufficialmente dalle forze armate ucraine, ma solo dal Centro ucraino per la lotta alla disinformazione e dal suo capo, Andryi Kovalenko, oltre che da vari blog militari indipendenti, soprattutto russi.
La cittadina di Velike Soldatske, su cui punta l'avanzata, si trova a 20 km a nord-est di Suzhi, già occupata dalle truppe ucraine, e a 80 km in direzione di Kursk.
Diversi blogger russi hanno annunciato la presunta cattura del villaggio di Berdin e hanno affermato che l'obiettivo dell'avanzata ucraina potrebbe essere la «cattura» della centrale nucleare di Kursk, che si trova a Kurchatov, anche se in ottobre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky disse che l'Ucraina potrebbe, se volesse, occupare la centrale nucleare, ma di non avere intenzione di farlo. Entrambe le notizia (la cattura di Berdin e l'obiettivo della centra nucleare) non sono al momento suffragate da informazioni ufficiali, né da parte russa né da parte ucraina.
Intanto, il viceministro della Difesa della Federazione Russa, Yunus-Bek Yevkurov, è arrivato a Kursk.
Gli ucraini negli ultimi mesi hanno perso circa il 40% dei territori che avevano conquistato con l'offensiva lanciata ad agosto nel Kursk, dove i russi hanno schierato anche le truppe nordcoreane.
13:44
13:44
Mosca: «Kiev ha perso 49.000 soldati nel Kursk» dall'inizio dei combattimenti
Le forze armate ucraine hanno perso più di 49.000 uomini dall'inizio dei combattimenti nella regione russa di Kursk: lo ha dichiarato oggi il ministero della Difesa russo, aggiungendo che nelle ultime 24 ore le perdite sono ammontate a 340 unità. Lo riporta la Tass, senza specificare se le stime includano anche i feriti o solo i soldati caduti.
Secondo il ministero, dall'inizio dei combattimenti nel Kursk, gli ucraini hanno perso 273 carri armati, 209 veicoli da combattimento di fanteria, 153 veicoli corazzati per il trasporto di personale, 1.461 veicoli da combattimento, 1.407 veicoli a motore, 340 cannoni d'artiglieria e 44 piattaforme di lancio Mlrs (a lancio multiplo).
13:38
13:38
Kiev lancia un'offensiva nel Kursk, Mosca: «Respinta»
L'esercito ucraino ha lanciato una nuova offensiva nella regione russa di Kursk, che secondo il ministero della difesa di Mosca è stata respinta dalle forze russe.
«Intorno alle 9.00 (le 7.00 in Svizzera), il nemico ha lanciato un contrattacco per fermare l'avanzata delle truppe russe nella zona di Kursk», hanno indicato le forze armate del Cremlino in un comunicato, secondo le quali «il gruppo d'assalto dell'esercito ucraino è stato sconfitto dall'artiglieria e dagli aerei».
Smentita ucraina
«Kursk, buone notizie, la Russia sta avendo ciò che si merita», scrive però sul servizio di messaggistica Telegram Andriy Yermak, capo dell'Ufficio del presidente ucraino, commentando l'offensiva dell'esercito di Kiev nel Kursk.
Gli fa eco, sempre su Telegram, il capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza dell'Ucraina, Andriy Kovalenko: «Nella regione di Kursk, i russi sono molto preoccupati perché sono stati attaccati su più fronti ed è stata una sorpresa per loro. Le forze di difesa stanno lavorando», afferma l'alto funzionario.
07:57
07:57
Germania, «Scholz potrebbe incontrare Putin prima del voto»
Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz potrebbe incontrare il presidente russo Vladimir Putin prima delle elezioni parlamentari del 23 febbraio: lo sostiene il portavoce per la sicurezza del principale partito di opposizione tedesco, la Cdu, Roderich Kiesewetter. Lo riporta Ukrainska Pravda.
Finora nulla di ufficiale, ma secondo Kiesewetter «ci sono sempre più segnali che indicano che il Cancelliere Scholz si recherà a Mosca o incontrerà Putin prima del 23 febbraio». Il politico tedesco dell'opposizione ha inoltre osservato su X che bisogna essere preparati «alle sorprese della campagna elettorale».
07:47
07:47
Il punto alle 7.30
I sistemi russi di difesa aerea hanno distrutto ieri sera 61 droni ucraini nelle regioni della Federazione Russa. Lo ha riferito il Ministero della Difesa di Mosca. «61 veicoli aerei senza pilota ucraini sono stati distrutti dai sistemi di difesa aerea in servizio, 37 droni sono stati distrutti sul territorio della regione di Rostov», ha osservato il ministero. Venti droni sono stati abbattuti nella regione di Bryansk, 2 nella regione di Voronezh, 1 ciascuno nelle regioni di Belgorod e Oryol.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che le forze russe e nordcoreane hanno subito pesanti perdite nelle battaglie nel Kursk. «Nelle battaglie di ieri e venerdì vicino a un solo villaggio, Makhnovka, nella regione di Kursk, l'esercito russo ha perso fino a un battaglione di soldati di fanteria nordcoreani e paracadutisti russi», ha detto Zelensky. «Questo è significativo». Zelensky non ha fornito dettagli specifici. Un battaglione può variare in termini di dimensioni, ma è generalmente composto da diverse centinaia di soldati. Zelensky ha anche detto che «feroci battaglie» hanno infuriato lungo l'intera linea del fronte di 1.000 chilometri, con la situazione più difficile nei pressi della città di Pokrovsk. Un portavoce militare ucraino in precedenza aveva detto che Pokrovsk è rimasto il settore della linea del fronte «più caldo», con le truppe russe che hanno lanciato nuovi attacchi nei pressi della città nel tentativo di aggirarla da sud e tagliare le vie di rifornimento alle truppe ucraine.