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Attacco russo con droni Shahed nella notte su Kiev – Il sistema di difesa aerea russo ha abbattuto 23 droni ucraini – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:17
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Almeno 14 feriti in un bombardamento russo a Kharkiv
KIEV, 30 OTT - Almeno 14 persone sono rimaste ferite nel corso di un bombardamento russo a Kharkiv. Lo ha riferito il governatore regionale Oleh Syniehubov. (ANSA-AFP).
22:58
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Colpiti centri di comando di Hezbollah a Baalbeck e Nabatiyeh
GERUSALEMME, 30 OTT - L'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira e colpito "centri di comando e infrastrutture" di Hezbollah durante gli attacchi effettuati in giornata nelle città di Baalbeck, nel Libano orientale, e Nabatiyeh nel sud del paese. "Hezbollah utilizza sistematicamente le infrastrutture civili e le regioni di tutto il Libano per preparare e portare avanti attività terroristiche, mettendo deliberatamente in pericolo la vita dei civili libanesi", ha affermato in una nota. (ANSA-AFP).
20:17
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L'UE avverte la Georgia: «Cambi rotta o non entra»
La Georgia cambi rotta o l'adesione all'Ue sarà impossibile. All'indomani delle contestatissime elezioni nel Paese caucasico ma, soprattutto, della virata autoritaria che il governo di Tbilisi ha imboccato dalla scorsa primavera, Bruxelles si ritrova costretta a lanciare un doloroso ultimatum.
Nel pacchetto annuale sul dossier allargamento la Commissione Ue ha messo nero su bianco che «la linea di condotta intrapresa dal governo mette a repentaglio il percorso della Georgia verso l'Unione, arrestando di fatto il processo di adesione». Il problema è che il partito che ha governato finora, Sogno Georgiano, è destinato a continuare a farlo con il pieno sostegno di Mosca.
Il dossier Georgia resterà centrale nei prossimi giorni e sarà tra quelli più caldi della riunione della Comunità Politica europea, che si terrà il 7 novembre a Budapest alla vigilia del summit informale dei 27. Quel giovedì i leader europei si riuniranno a cena per parlare proprio del caso Georgia, oltre che dell'elefante nella stanza del vertice, le elezioni negli Usa. I due temi, seppur non in prima battuta, sono collegati. Perché una vittoria di Donald Trump darebbe inusitato vigore al principale alleato in Europa del governo filo-russo di Tbilisi: Viktor Orban, che è anche presidente di turno dell'Ue.
Non a caso le elezioni in Georgia hanno portato all'apice le tensioni tra Bruxelles e diversi Paesi membri e il governo ungherese. Budapest è arrivata a convocare l'ambasciatore svedese dopo che - questa l'accusa del ministro degli Esteri magiaro Peter Szijjarto - il primo ministro Ulf Kristersson ha affermato che Orban potrebbe agire nell'interesse di Mosca. «Parole che vanno oltre i limiti», ha avvertito il governo ungherese.
La questione georgiana è destinata a non spegnersi anche perché, nella Repubblica caucasica, è tutt'altro che finita. La Procura generale ha annunciato di avere aperto un'inchiesta su possibili frodi nelle elezioni di sabato scorso, andando così incontro alle opposizioni. Almeno apparentemente, perché l'iniziativa dei pubblici ministeri, per i migliaia che hanno protestato contro i presunti brogli, potrebbe trasformarsi in un boomerang.
Poche ore dopo, infatti, la presidente della Repubblica Salomé Zourabichvili, punto di riferimento dei partiti europeisti, ha annunciato di aver rifiutato la convocazione della Procura. «L'ufficio del procuratore sembra aspettarsi che io fornisca delle prove. In qualsiasi indagine standard, è compito dell'organo investigativo raccogliere le prove, non il contrario. Non ho mai visto un'autorità investigativa chiedere a un presidente prove relative alle elezioni», ha spiegato in una conferenza stampa. E la presidente non ha nascosto la crescente tensione che sta vivendo il Paese. «Quello a cui stiamo assistendo è un tentativo di alimentare la tensione e la paura tra la frustrazione per i voti rubati. C'è una pressione psicologica diretta sia a voi che a me. Ma io non ho paura», ha avvertito Zourabichvili.
Sulla legittimazione o meno del voto l'Ue sta mantenendo una certa prudenza. «Dobbiamo rimanere calmi e tecnici, ma anche tenere conto dell'impeto che si è creato ed evitare dichiarazioni incendiarie», ha spiegato l'Alto Rappresentante Ue Josep Borrell. Decisivi, per il futuro delle relazioni tra Ue e Georgia, saranno gli esiti del riconteggio dei voti e il rapporto degli osservatori internazionali dell'Osce.
20:16
20:16
Massiccio attacco russo contro la regione di Odessa
Le truppe russe hanno lanciato in serata un massiccio attacco missilistico su Odessa, in Ucraina. Lo ha reso noto il capo dell'amministrazione statale regionale, Oleg Kiper, come riporta l'Ukrainska Pravda.
«Il nemico ha lanciato una decina di razzi di vario tipo nella regione di Odessa. Le informazioni sulle conseguenze verranno fornite in seguito», ha precisato la stessa fonte.
20:05
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«I nordcoreani sono a 50 chilometri dal confine ucraino»
Kiev afferma che i primi 3000 soldati nordcoreani sono stati schierati in territorio russo a 50 chilometri dal confine ucraino, mentre la ministra degli Esteri di Pyongyang è arrivata a Mosca per consultazioni definite "strategiche". La questione delle truppe inviate dallo Stato eremita rimane dunque al centro dell'attenzione internazionale, mentre le truppe di Mosca continuano a rivendicare nuove conquiste nell'est ucraino.
Secondo il Financial Times, che cita funzionari dell'intelligence di Kiev, i soldati nordcoreani - avanguardie di una forza complessiva di 12'000 uomini, sempre secondo l'Ucraina - sarebbero stati trasportati in segreto a bordo di camion civili dall'estremo oriente russo alla regione di Kursk, dove si sarebbero acquartierati in caserme a poche decine di chilometri dal confine con l'Ucraina.
Le stesse autorità di Kiev avevano detto nelle scorse settimane che i soldati asiatici sarebbero stati impiegati proprio sul territorio russo di Kursk per combattere le truppe d'invasione ucraine. Mosca e Pyongyang non hanno smentito il trasferimento, affermando che esso non violerebbe alcuna norma internazionale. Il presidente Vladimir Putin, in particolare, ha ricordato l'articolo 4 del trattato di cooperazione strategica tra i due Paesi, che prevede l'aiuto reciproco in caso di aggressione dall'esterno. E tale è, per la Russia, l'invasione nella sua regione di confine.
Quanto alla visita della ministra degli Esteri nordcoreana Choe Son Hui a Mosca, la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova ha sottolineato che essa avviene "in conformità" con lo stesso trattato, sottoscritto lo scorso giugno a Pyongyang durante una visita di Putin. Della situazione in Ucraina, e nella penisola coreana, si è parlato anche a Pechino in un incontro tra il capo della diplomazia cinese, Wang Yi, e il vice ministro degli Esteri russo Andrei Rudenko. Nessun cenno, nel resoconto ufficiale, alle truppe nordcoreane, ma solo un richiamo da parte di Mosca alla necessità di "eliminare i rischi di un conflitto armato su vasta scala" sulla penisola coreana e un invito a "Washington e i suoi alleati" ad "abbandonare la linea della sfida tra i blocchi".
Sul terreno, continua l'avanzata delle truppe russe nell'est dell'Ucraina. Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che i suoi soldati hanno preso nelle ultime 24 ore il controllo del villaggio di Kruglyakovka, nella regione di Kharkiv, una ventina di chilometri a sud della città di Kupyansk. Mentre si torna a parlare della possibilità di un'apertura di un dialogo tra la Russia e l'Ucraina su temi specifici che possa aprire la strada a negoziati più vasti per cercare di mettere fine al conflitto.
Sempre il Financial Times, citando una fonte diplomatica, ha scritto che "ci sono trattative appena iniziate per riavviare i negoziati (in precedenza naufragati) per mettere fine ai reciproci attacchi di Kiev e Mosca su infrastrutture energetiche". Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha tuttavia respinto tali notizie come "falsità che non hanno nulla a che fare con la realtà". E ha ribadito che per arrivare a un cessate il fuoco la Russia continua a pretendere che le truppe ucraine si ritirino da tutte le "regioni russe", comprese dunque le quattro in Ucraina annesse nel 2022 da Mosca anche se sono ancora solo in parte controllate dalle sue truppe.
Intanto i dissidenti russi Ilya Yashin, Vladimir Kara-Murza e Yulia Navalnaya - moglie di Alexei Navalny, morto in prigionia in Russia lo scorso febbraio - hanno deciso di organizzare un corteo contro la guerra in Ucraina il 17 novembre a Berlino. Ad annunciarlo è stato lo stesso Yashin, secondo il quale l'obiettivo è chiedere che "si ritirino le truppe russe dall'Ucraina, che si processi Putin come criminale di guerra e che si liberino tutti i prigionieri politici".
16:55
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«Il post di una bambina discredita le forze armate russe»: indagata la madre
La polizia della Crimea, annessa nel 2014 alla Russia, ha posto sotto inchiesta amministrativa una donna accusandola di essere venuta meno ai suoi doveri genitoriali dopo che sua figlia, di 10 anni, ha postato online un video che secondo le autorità «discredita» le forze armate di Mosca e «dissacra la bandiera» russa. La donna, di 38 anni, rischia un'ammenda di 500 rubli (meno di 5 franchi) o un monito ufficiale.
Il video, condiviso su alcuni canali Telegram russi, mostra la bambina tra una bandiera russa e una ucraina, la prima accompagnata da un emoji con una faccia arrabbiata e la seconda da un cuore.
«La polizia - scrive sul suo canale Telegram il ministero dell'Interno della Crimea - ha identificato l'autore del video: una studentessa di 10 anni di una scuola della città di Saki. Data l'età della studentessa, la responsabilità amministrativa ricade sulla madre».
Nel marzo del 2023 un uomo russo, Alexei Moskalyov, era stato condannato a due anni di reclusione dopo che sua figlia, in un disegno fatto per la lezione di arte a scuola, aveva rappresentato missili russi che piovevano su una madre e suo figlio. Moskalyov è stato rilasciato nelle scorse settimane.
10:33
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Negoziati Kiev-Mosca per uno stop ai raid sulle infrastrutture energetiche
Ucraina e Russia hanno avviato negoziati in via preliminare per porre fine agli attacchi contro le reciproche infrastrutture energetiche: lo riporta il quotidiano economico-finanziario britannico Financial Times (Ft), che cita fonti a conoscenza della questione. Ma Mosca smentisce.
Kiev stava cercando di riprendere i negoziati mediati dal Qatar, che si erano avvicinati ad un accordo in agosto prima di essere deragliati a causa dell'invasione ucraina della regione russa di Kursk, hanno riferito al Ft le fonti, tra le quali alti funzionari di Kiev.
«Ci sono trattative appena iniziate per riavviare potenzialmente» i negoziati, ha detto un diplomatico. «Ora i colloqui riguardano le strutture energetiche».
Mosca smentisce
«Ora ci sono molte falsità che non hanno nulla a che fare con la realtà» e «anche le pubblicazioni più rispettabili non disdegnano queste falsità», ha detto, stando a quanto riferisce l'agenzia di stampa non governativa russa Interfax, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in merito all'articolo del Ft.
06:17
06:17
Il punto alle 06.00
Attacco russo con droni Shahed nella notte su Kiev. Lo riferisce su Telegram il sindaco della capitale ucraina, Vitaly Klitschko. «Edifici non residenziali sono in fiamme nel distretto di Solomyan. È scoppiato anche un altro incendio nella stessa zona. Alcuni droni sorvolano la città, le forze di difesa aerea stanno lavorando». I cittadini sono stati invitati a ripararsi nei rifugi.
Nella notte il sistema di difesa aerea russo ha abbattuto 23 droni ucraini nelle regioni di Rostov, Kursk, Smolensk, Oryol, Bryansk e Belgorod. Lo ha riferito - come riporta l'agenzia Interfax - il ministero della Difesa russo. «Sette droni si trovavano sul territorio della regione di Rostov, cinque sul territorio della regione di Kursk, quattro sul territorio della regione di Smolensk, tre ciascuno sui territori delle regioni di Oryol e Bryansk e uno sul territorio territorio della regione di Belgorod» è precisato in una nota.