Tre opzioni, a Berlino, per riattivare il servizio di leva
A causa dei venti di guerra che soffiano sull'Europa, la riattivazione della leva obbligatoria, sospesa dal 2011, è un tema attualmente in discussione in Germania.
E la Welt am Sonntag rivela oggi le riflessioni in corso al Ministero della Difesa, guidato dal socialdemocratico Boris Pistorius, dove sono allo studio tre diverse opzioni per rafforzare l'esercito tedesco con l'aiuto di volontari in futuro. Stando al giornale, la prima opzione sarebbe «la più cauta», prevedendo soltanto che chi abbia compito 18 anni nella Repubblica federale riceva del materiale informativo. Volontariamente i destinatari potrebbero poi compilare un questionario online relativo alle valutazioni sulla «personali condizioni fisiche e psichiche e sulla personale motivazione» a un eventuale servizio nell'esercito, per poi poter procedere ad altre consulenze.
Le seconda opzione prevede la reintroduzione della leva obbligatoria e dell'anno di servizio civile, che resterebbe volontaria solo per le donne. Una svolta in tal senso sarebbe la più utile per coprire il fabbisogno dell'esercito, che attualmente conta su 180.500 militari, mentre l'obiettivo è di arrivare a 203.000 unità, ma avrebbe un impatto maggiore sia sul piano normativo che logistico, si spiega nell'articolo.
La terza opzione prevede invece che l'anno di servizio militare o civile obbligatorio sia esteso a tutti i 18enni, senza distinzione di genere. Questo varrebbe però come servizio civile «generale»: nell'esercito come in altri istituzioni, vigili del fuoco, servizi sanitari e di protezione civile. La leva obbligatoria è stata sospesa nel 2011 dal governo di Angela Merkel sotto l'allora ministro della Csu Karl Theodor Zu Guttenberg. Nei giorni scorsi anche la Cdu di Friedrich Merz ha manifestato l'intenzione di riattivarla, seppure progressivamente.