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«Tregua parziale? L'Ucraina è pronta ad attuarla, lavoriamo per raggiungere una pace duratura»

Dopo la chiamata con l'omologo USA Donald Trump, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky conferma la disponibilità di Kiev a una tregua limitata, ma l'obiettivo rimane «espandere il cessate il fuoco per preparare, poi, un accordo di pace completo» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Tregua parziale? L'Ucraina è pronta ad attuarla, lavoriamo per raggiungere una pace duratura»
Red. Online
19.03.2025 07:16
23:25
23:25
«Putin non vuole la tregua finché restiamo nel Kursk»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che il leader russo Vladimir Putin non vuole accettare un cessate il fuoco finché le truppe ucraine combattono nel Kursk. «Non vuole un cessate il fuoco finché le nostre truppe sono sul territorio della regione di Kursk», ha detto Zelensky in una conferenza stampa online durante una visita in Finlandia. Nel corso dell'evento, il leader di Kiev ha anche fatto sapere che l'Ucraina ha ricevuto «diversi» nuovi caccia F-16.

Zelensky ha poi detto di parlare con la controparte francese Emmanuel Macron ogni giorno, dopo che il leader francese lo ha chiamato inaspettatamente anche durante una conferenza stampa. «Sì, ho appena parlato con il presidente Macron, con Emmanuel», ha detto Zelensky dopo aver ricevuto una telefonata durante il briefing. «Parliamo spesso molto. Una volta al giorno. Dopo la nostra conversazione, lo richiamerò», ha aggiunto, annunciando che andrà in Francia la prossima settimana.

23:02
23:02
E se la centrale nucleare di Zaporizhzhia passe sotto il controllo degli Stati Uniti?

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aver discusso con Donald Trump della possibilità che gli Stati Uniti controllino solo una centrale nucleare ucraina, quella di Zaporizhzhia. «Abbiamo discusso solo di una centrale elettrica, che si trova sotto occupazione russa», ha affermato il presidente ucraino durante una conferenza stampa dopo la telefonata con il presidente americano.

Zelensky ha poi assicurato di non aver sentito «alcuna pressione» da parte di Trump affinché facesse delle concessioni per arrivare alla pace.

22:15
22:15
«Massicci attacchi russi su Kupiansk, un morto e un ferito»

Le forze russe stanno conducendo un attacco aereo su larga scala a Kupiansk, nel nord-est dell'Ucraina. Lo riferisce Oleh Syniehubov, capo dell'amministrazione militare regionale su Telegram, scrive Ukrinform.

«Il nemico sta lanciando massicci attacchi aerei su Kupiansk. Solo nelle ultime ore, hanno colpito con almeno 20 bombe plananti che hanno danneggiato infrastrutture critiche, provocando anche incendi in siti civili», ha scritto. Syniehubov ha aggiunto che la minaccia costante di ripetuti attacchi sta ostacolando il lavoro dei servizi di emergenza. Quello di stasera sarebbe il quinto raid su Kupiansk segnalato oggi. Non è ancora chiaro il numero delle vittime. Le prime informazioni indicano che un uomo di 51 anni è rimasto ucciso e una donna di 54 anni è rimasta ferita in un precedente attacco sempre su Kupiansk.

19:57
19:57
Tregua parziale, Zelensky: «L'Ucraina ha confermato di essere pronta ad attuarla»

Della chiamata con Trump ha informato anche lo stesso Zelensky in un messaggio sulla rete sociale X: l'Ucraina ha accettato «la fine degli attacchi all'energia e ad altre infrastrutture civili» come «uno dei primi passi verso la fine completa della guerra».

Il capo dello stato ucraino ha definito la telefonata con Trump «una conversazione positiva, molto sostanziale e schietta».

«Il presidente Trump ha condiviso i dettagli della sua conversazione con Putin e le principali questioni discusse. Uno dei primi passi verso la completa conclusione della guerra potrebbe essere la fine degli attacchi all'energia e ad altre infrastrutture civili. Ho sostenuto questo passo e l'Ucraina ha confermato che siamo pronti ad attuarlo», ha sottolineato Zelensky.

L'obiettivo, tuttavia, rimane lavorare per un'estensione del cessate il fuoco, prima di arrivare a un accordo di pace finale: «La parte americana ha anche proposto un cessate il fuoco incondizionato sulla linea del fronte e l'Ucraina ha accettato anche questa proposta. Continueremo a lavorare perché ciò avvenga. Riteniamo che questi passi siano necessari per creare la possibilità di preparare un accordo di pace completo durante il cessate il fuoco».

«Abbiamo incaricato le nostre squadre di risolvere le questioni tecniche relative all'attuazione e all'estensione del cessate il fuoco parziale. Le squadre ucraine e americane sono pronte a incontrarsi in Arabia Saudita nei prossimi giorni per continuare a coordinare i passi verso la pace. Abbiamo incaricato i nostri consiglieri e rappresentanti di portare a termine questo lavoro il più rapidamente possibile»,

Con Trump «abbiamo concordato che l'Ucraina e gli Stati Uniti dovrebbero continuare a lavorare insieme per raggiungere una vera fine alla guerra e una pace duratura. Crediamo che insieme all'America, al presidente Trump e sotto la guida americana, si possa raggiungere una pace duratura quest'anno», aggiunge, sempre su X, il leader di Kiev, ringraziando «il presidente e il popolo americano per il loro sostegno». «Abbiamo concordato di mantenere un contatto costante, anche al massimo livello e tramite le nostre squadre».

19:01
19:01
«Trump aiuterà Zelensky ad avere più difesa aerea dall'Europa»

Il presidente statunitense Donald Trump aiuterà il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky a ottenere più difesa aerea dall'Europa. Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt leggendo una nota relativa alla telefonata odierna tra i due leader.

Nella telefonata con Trump, ha aggiunto la portavoce, Zelensky ha chiesto «nuovi sistemi per la difesa» e «il presidente ha acconsentito a lavorare insieme per aiutare a trovare ciò che è disponibile, soprattutto in Europa».

Trump ha anche promesso a Zelensky di riportare a casa i bambini ucraini deportati in Russia.

L'inquilino della Casa Bianca ha pure ventilato al capo dello stato ucraino la possibilità che gli Stati Uniti diventino proprietarie delle centrali elettriche ucraine.

Trump, si legge in una nota della Casa Bianca sulla telefonata, «ha anche discusso della fornitura elettrica e delle centrali nucleari in Ucraina affermando che gli Stati Uniti potrebbero essere molto utili nella gestione di tali impianti con la loro competenza in materia di elettricità e servizi di pubblica utilità».

«La proprietà americana di queste centrali rappresenterebbe la migliore protezione per tale infrastruttura e il miglior supporto per l'energia ucraina», si sottolinea.

16:53
16:53
Trump: «Ottima telefonata con Zelensky»

«Ho appena finito un'ottima telefonata con il presidente (ucraino Volodymyr) Zelensky che è durata circa un'ora», scrive il presidente statunitense Donald Trump sulla sua rete sociale Truth Social, precisando che il colloquio ha riguardato «per la maggior parte la chiamata di ieri con il presidente (russo Vladimir) Putin per allineare sia la Russia che l'Ucraina in termini di richieste e necessità».

«Siamo sulla buona strada e chiederò al segretario di stato Marco Rubio e al Consigliere per la sicurezza nazionale Michael Waltz di fornire una descrizione accurata dei punti discussi. Tale dichiarazione verrà pubblicata a breve», ha aggiunto Trump.

15:56
15:56
Trump: stop a sforzi per trovare bimbi ucraini in Russia

Il presidente statunitense Donald Trump ha messo fine al programma che traccia le deportazioni di massa dei bambini ucraini in Russia, scrive il quotidiano statunitense The Washington Post (WP).

I ricercatori e gli esperti coinvolti nell'iniziativa, guidata dal Laboratorio di ricerca umanitaria della Yale University, sono stati informati in febbraio che il Dipartimento di stato, ossia il ministero degli esteri, aveva silenziosamente rescisso il loro contratto, uno dei migliaia eliminati su richiesta del Dipartimento dell'efficienza governativa (DOGE) di Elon Musk - il DOGE non fa propriamente parte dell'amministrazione statunitense: è un organismo esterno di consulenza con ampia influenza ed il compito di ridurre le spese e i presunti sprechi dell'esecutivo.

In tal modo i ricercatori hanno perso l'accesso a una grande quantità di informazioni, tra cui immagini satellitari e dati biometrici che tracciavano le identità e le posizioni di ben 35'000 bambini ucraini.

Ciò che più allarma i parlamentari informati sulla questione è la presunta cancellazione della banca dati del laboratorio di ricerca nella corsa per ottemperare alla notifica di cessazione dei contratti da parte dell'amministrazione, un'azione che probabilmente ostacolerà gli sforzi per trovare i bambini scomparsi e assicurare alla giustizia i responsabili del loro rapimento.

Nel marzo del 2023, la Corte penale internazionale ha emesso un mandato d'arresto per il presidente russo Vladimir Putin e la commissaria russa per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belova. Sono accusati di crimini di guerra, in particolare della deportazione illegale di bambini ucraini.

Putin secondo l'accusa sarebbe responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di bambini dalle aree occupate dell'Ucraina alla Federazione russa. I crimini sarebbero stati commessi nel territorio occupato dall'Ucraina a partire dal 24 febbraio 2022.

15:55
15:55
USA-Ucraina: «In corso telefonata Trump-Zelensky»

Il presidente statunitense Donald Trump è nello studio ovale della Casa Bianca in colloquio telefonico con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky. Lo scrive sulla rete sociale X l'assistente di Trump Dan Scavino.

Zelensky ha indicato stamani che avrebbe avuto oggi un colloquio con Trump. «Oggi contatterò il presidente Trump e discuteremo i prossimi passi», ha detto Zelensky, sottolineando che non dovrebbe esserci alcuna «concessione» alla Russia, che chiede la fine degli aiuti occidentali a Kiev prima di un cessate il fuoco.

La richiesta russa è emersa ieri dalla telefonata tra Trump e il capo dello stato russo Vladimir Putin.

15:02
15:02
«Avvenuto lo scambio di 350 prigionieri con Kiev»

Il Ministero della difesa russo ha annunciato che Mosca e Kiev hanno effettuato uno scambio di 175 prigionieri di guerra per parte, come annunciato ieri dal presidente russo Vladimir Putin dopo la telefonata con il suo omologo statunitense Donald Trump. Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass.

15:00
15:00
Waltz: «Ho parlato con Mosca, oggi chiamerò Kiev»

Il consigliere per la sicurezza nazionale americana Mike Waltz ha detto di aver parlato oggi con la sua controparte russa e di avere in programma stamane una chiamata con funzionari ucraini.

«La diplomazia delle due sponde è dura, ma stiamo procedendo e spingendo entrambe le parti verso un cessate il fuoco e la fine di questa guerra», ha dichiarato il funzionario ai giornalisti alla Casa Bianca.

14:17
14:17
Zelensky: «Le parole di Putin sono in contrasto con la realtà»

Parlando degli attacchi notturni all'Ucraina che hanno colpito un sistema elettrico ferroviario, ospedali e le «ordinarie infrastrutture urbane», il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che «le parole di Putin sono molto diverse dalla realtà».

Palando a Helsinki, come riportano i media internazionali, Zelensky ha affermato che gli sviluppi della notte hanno sottolineato la necessità di ulteriore «supporto alla difesa e supporto aereo» perchè l'Ucraina si difenda.

14:16
14:16
Zelensky: «Su Kursk disinformazione russa, non siamo accerchiati»

«Ho informato il signor presidente (finlandese Alexander Stubb, ndr) della disinformazione russa riguardante la situazione nel settore di Kursk. Lì non c'è alcun accerchiamento e i nostri ragazzi stanno svolgendo i compiti richiesti per l'Ucraina»: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo il suo incontro avuto con Stubb oggi a Helsinki.

14:05
14:05
Kallas: «Ci troviamo in un'era totalmente nuova e che si sta plasmando un nuovo ordine internazionale»

«Ci troviamo in un'era totalmente nuova e che si sta plasmando un nuovo ordine internazionale. E se si guarda indietro all'era della Guerra Fredda, allora tutti i paesi della NATO spendevano più del 2%, alcuni anche di più, più del 5% del loro PIL per la difesa, perché la minaccia era reale. Ora non abbiamo una Guerra Fredda, ma abbiamo una Guerra Calda sul suolo europeo e la minaccia è il più reale possibile. Quindi, dobbiamo fare di più, che si tratti del nuovo livello di ambizione del 3%, del 4% o del 5%. Non mi limiterei ai numeri, ma piuttosto alle carenze di capacità che abbiamo».

Lo ha detto l'Alta rappresentante UE Kaja Kallas presentando alla stampa il Libro Bianco per la difesa europea e il piano ReArm Europe.

13:26
13:26
L'UE ha presentato il Libro Bianco sulla Difesa

La Commissione Europea ha presentato il Libro Bianco sulla Difesa, che raggruppa elementi del programma ReArm Eu e combina nuovi elementi, che danno più dettagli sull'uso dei fondi e delle partnership.

Gli Stati membri - si legge - sono invitati a incrementare rapidamente gli acquisti collaborativi nel settore della difesa, in linea con l'obiettivo di almeno il 40% proposto dalla Strategia europea per l'industria della difesa (EDIS), anche sotto l'egida dello strumento SAFE.

Il Libro Bianco fornisce dettagli aggiuntivi su come attuare il piano ReArm Europe, precisando il modo in cui i Paesi avranno accesso ai fondi comuni previsti dal Safe (uno Stato membro potrà avere il prestito se si associa ad almeno un Paese partner) e in che modo i Paesi partner potranno partecipare.

Gli Stati membri, infatti, dovranno acquistare i prodotti ammissibili da soggetti giuridici con sede legale nell'UE, negli Stati EFTA - Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera - e in Ucraina. Per i materiali di consumo bellici (prodotti non complessi), gli Stati membri «dovranno garantire che i componenti che rappresentano il 65% dei costi del prodotto finale provengano dall'Unione Europea/Paesi EFTA/ Ucraina». Per i sistemi complessi, si applicherà la stessa regola, unita alla necessità per gli Stati membri «di garantire che gli appaltatori controllino pienamente la progettazione delle attrezzature di difesa, per garantire che non si creino nuove dipendenze per i sistemi complessi».

Altri Paesi, per partecipare, dovranno essere Paesi candidati all'ingresso nell'UE - come la Turchia - o aspiranti candidati oppure firmare un accordo strategico di sicurezza con l'UE (sarebbe il caso del Regno Unito o del Canada). Inoltre - come previsto peraltro dall'EDIS - l'UE poi promette di »sostenere azioni industriali per lo sviluppo di partenariati industriali transfrontalieri per coordinare le riserve di prodotti per la difesa, componenti e relative materie prime«, sostenendo azioni di approvvigionamento per creare riserve strategiche di componenti e materie prime rilevanti. In terzo luogo, sostenendo la creazione di riserve strategiche (o pool di prontezza industriale per la difesa) di prodotti per la difesa fabbricati nell'UE.

13:23
13:23
Le condizioni di Putin «non sono realistiche»

Per Parigi, le condizioni poste da Vladimir Putin per una tregua in Ucraina «non sono realistiche»: lo ha fatto sapere il governo francese.

Vladimir Putin ha posto «condizioni che non appaiono realistiche» per una tregua in Ucraina, in particolare la fine degli aiuti militari occidentali a Kiev. Lo ha detto la portavoce del governo francese, Sophie Primas, all'indomani della trattativa telefonica fra Donald Trump e il presidente russo.

«Una telefonata tra il presidente Trump e il presidente Putin non può concludersi con un accordo fin quando gli ucraini stessi non entrano nelle discussioni e fintanto che gli europei non sono coinvolti», ha aggiunto Primas al termine del Consiglio dei ministri di questa mattina.

12:47
12:47
Putin-Trump non hanno discusso di peacekeeper

Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, sostiene che nella loro conversazione telefonica ieri sera Putin e Trump non abbiano parlato di un eventuale contingente di «peacekeeper» in Ucraina, né di un coinvolgimento dell'Ue o di singoli Paesi europei nei negoziati di pace, né di un «riconoscimento» come «territori russi» da parte dei paesi occidentali dei territori ucraini che Mosca ha strappato a Kiev. Lo riportano le agenzie russe.

12:43
12:43
Putin: «Le forze russe stanno completando l'operazione per cancellare le truppe ucraine nella regione di Kursk»

«Le forze russe stanno completando l'operazione per cancellare le truppe ucraine nella regione di Kursk». Lo afferma il presidente russo Vladimir Putin aggiungendo che «tutte le truppe ucraine nel Kursk, soprattutto i mercenari, sono terroristi». Lo riportano le agenzie russe.

«Le nostre truppe hanno recentemente effettuato una serie di operazioni rapide, audaci ed efficaci e stanno completando la sconfitta del gruppo di forze nemiche nella regione di Kursk», ha dichiarato Putin secondo le agenzie russe.

12:43
12:43
Vertici UE: «Pace sia giusta, fermi nel sostegno a Kiev»

«Una pace completa, giusta e duratura per l'Ucraina deve essere il risultato di questa terribile guerra. Ci auguriamo che la telefonata di ieri rappresenti un progresso in questa direzione. Rimaniamo fermi nel nostro sostegno all'Ucraina».

Lo scrivono in un tweet i vertici dell'Ue, Ursula von der Leyen e Antonio Costa.

12:16
12:16
Il tema delle forniture di armi all'Ucraina è stato affrontato «durante la telefonata tra Trump e Putin»

Il tema delle forniture di armi all'Ucraina è stato affrontato «durante la telefonata tra Trump e Putin, sarà prioritario nell'agenda tra Mosca e Washington ma non dovrebbe essere discusso pubblicamente». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, come riporta Interfax.

«La riluttanza della leadership ucraina a concordare un accordo è ovvia e motivo di preoccupazione», ha detto Peskov dopo la telefonata ieri tra i leader russo e americano.

«Posso affermare con un alto grado di sicurezza che i presidenti Putin e Trump si capiscono bene, si fidano l'uno dell'altro e intendono seguire gradualmente la strada della normalizzazione delle relazioni russo-americane», ha dichiarato Peskov, ripreso dalla Tass.

12:00
12:00
Mosca: «Manca la reciprocità di Kiev nello stop ai raid»

Il Cremlino accusa l'Ucraina di non mostrare «reciprocità» nella cessazione degli attacchi alle infrastrutture energetiche. «Purtroppo vediamo che finora non c'è reciprocità» da parte di Kiev. «Ci sono stati tentativi di colpire le nostre infrastrutture energetiche», ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, secondo l'agenzia Interfax.

11:44
11:44
Mosca: «L'attacco al deposito di greggio è una provocazione di Kiev»

Il ministero della Difesa russo sostiene che le forze ucraine abbiano attaccato con tre droni nella notte un deposito di petrolio nella regione di Krasnodar e la accusa di «una provocazione» volta a «minare le iniziative di pace del presidente degli Stati Uniti».

Lo riporta l'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti.

11:44
11:44
Zelensky: «Oggi parlerò con Trump»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlerà oggi con il presidente statunitense Donald Trump: lo ha annunciato lo stesso leader ucraino durante una conferenza stampa congiunta con il capo dello Stato della Finlandia, Alexander Stubb, in corso a Helsinki.

«Oggi contatterò il presidente Trump e discuteremo i prossimi passi», ha detto Zelensky, sottolineando che non dovrebbe esserci alcuna «concessione» alla Russia, che chiede la fine degli aiuti occidentali a Kiev prima di un cessate il fuoco.

«Non credo che dovremmo fare concessioni (alla Russia, ndr) in termini di aiuti all'Ucraina, ma al contrario dovremmo aumentarli», ha affermato Zelensky durante la conferenza stampa.

Il capo di Stato ucraino ha inoltre sottolineato che gli Stati Uniti dovrebbero supervisionare il cessate il fuoco di 30 giorni sulle infrastrutture energetiche del Paese concordato ieri tra i presidenti russo e statunitense. «Gli Stati Uniti devono essere il principale ente di monitoraggio» di questa tregua parziale, ha detto Zelensky.

La Russia deve accettare il cessate il fuoco proposto dall'amministrazione Trump «senza condizioni», ha detto da parte sua Stubb.

10:41
10:41
Bombe russe nella regione di Sumy, un morto

Un uomo di 29 anni è stato ucciso e altre tre persone sono rimaste ferite in un attacco lanciato ieri dalle forze russe nella regione di Sumy, nell'Ucraina nord-orientale: lo hanno reso noto l'amministrazione militare regionale e la Procura generale, come riporta Ukrainska Pravda.

«Il 18 marzo, a seguito del bombardamento russo del villaggio di Ugroidy, comunità territoriale di Krasnopil, una persona è stata uccisa e tre sono rimaste ferite», si legge in un comunicato stampa dell'amministrazione militare. La Procura, da parte sua, ha aggiunto che nell'attacco è stato colpito un condominio di due piani ed è stata danneggiata una conduttura del gas.

Questa mattina, il capo dell'ufficio del presidente ucraino ha annunciato che un drone russo ha colpito un ospedale nella città di Sumy.

10:34
10:34
USA: interrotti i lavori per contrastare il sabotaggio russo

Diverse agenzie di sicurezza nazionale degli Stati Uniti hanno interrotto i lavori su uno sforzo coordinato per contrastare il sabotaggio, la disinformazione e gli attacchi informatici russi, allentando la pressione su Mosca mentre l'amministrazione Trump spinge la Russia a porre fine alla sua guerra in Ucraina: lo riporta in esclusiva l'agenzia Reuters.

L'anno scorso, ricorda l'agenzia di stampa, l'allora presidente Joe Biden aveva ordinato al suo team di sicurezza nazionale di istituire gruppi di lavoro per monitorare la questione, dopo gli avvertimenti dell'intelligence Usa secondo cui la Russia stava intensificando una guerra ombra contro le nazioni occidentali.

Il piano era guidato dal National Security Council (NSC) del presidente e coinvolgeva almeno sette agenzie di sicurezza nazionale che hanno collaborato con gli alleati europei per sventare i complotti che avevano come obiettivo Europa e Stati Uniti, hanno detto alla Reuters sette ex funzionari che hanno partecipato ai gruppi di lavoro. Prima dell'insediamento del presidente Donald Trump, la sua amministrazione entrante è stata informata dai funzionari di Biden sugli sforzi e sollecitata a continuare a monitorare la campagna di guerra ibrida della Russia, hanno affermato gli ex funzionari statunitensi.

Tuttavia, da quando Trump è entrato in carica il 20 gennaio scorso, gran parte del lavoro si è bloccato, secondo 11 attuali ed ex funzionari. Secondo queste fonti, gli incontri regolari tra il Consiglio per la sicurezza nazionale e i funzionari della sicurezza nazionale europei non sono stati programmati e l'NSC ha smesso di coordinare formalmente gli sforzi tra le agenzie statunitensi, tra cui l'FBI, il Dipartimento per la sicurezza interna e il Dipartimento di Stato.

10:15
10:15
Yermak: «Mosca attacca le infrastrutture civili e la popolazione»

La Russia «attacca le infrastrutture civili e la popolazione»: lo afferma Andriy Yermak, capo dell'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, su X. «A Sumy, un drone russo Shahed ha colpito un ospedale. In questo momento la Russia sta attaccando le infrastrutture civili e le persone», ha affermato.

09:54
09:54
Trump: «Abbiamo parlato di tante cose, ma non si è mai parlato di aiuti a Kiev»

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che nella chiamata di ieri con il presidente russo Vladimir Putin non è stata discussa la questione degli aiuti militari all'Ucraina, nonostante il Cremlino abbia affermato che il leader russo aveva chiesto la fine dell'assistenza militare a Kiev.«Non abbiamo parlato di aiuti, non ne abbiamo parlato affatto», ha detto Trump in un'intervista serale al programma «The Ingraham Angle» della Fox News.

«Abbiamo parlato di tante cose, ma non si è mai parlato di aiuti», ha aggiunto come riporta l'agenzia Reuters sul sito.

09:50
09:50
Kallas: «Non possiamo accettare lo stop alle armi a Kiev»

L'Europa «non può accettare» che il flusso di armi all'Ucraina sia fermato perché la Russia vuole che Kiev «abbassi la guardia». Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas parlando ad un gruppo di agenzie internazionali tra cui l'agenzia di stampa italiana Ansa.

«Abbiamo visto quel che è successo con Minsk 1 e 2: se Mosca ottiene il divieto di fornire aiuti militari all'Ucraina sarà libera di continuare perché gli ucraini non potranno difendersi da soli, quindi è chiaro che non può funzionare, non può essere l'accordo», spiega. «La garanzia di sicurezza più forte è un esercito ucraino forte, anche questo è molto chiaro».

«Se si leggono i due resoconti della telefonata - sottolinea Kallas - , è chiaro che la Russia non vuole fare concessioni. Mi risulta che la Russia abbia detto che ci sono stati colloqui sugli aiuti militari all'Ucraina, mentre Trump dice di no, che questo non è stato discusso».

«Ciò dimostra anche che della Russia non ci si può fidare, forse ora lo vedono anche gli americani. Ora è lecito chiedersi cosa succederà», ha aggiunto.

A proposito del suo piano da 40 miliardi di aiuti militari a Kiev, l'alto rappresentante Ue ha detto che «Ci stiamo lavorando, su scala ridotta, ascoltando le preoccupazioni dei diversi Paesi». «L'obiettivo, per questo vertice Ue, è concordare almeno la parte sui due milioni di munizioni chiesti da Volodymyr Zelensky - vale 5 miliardi di euro - salvaguardando il principio di proporzionalità dei contributi. Le resistenze vengono »da Paesi che sono lontani e che forse non vedono la minaccia in modo così forte. Ma la minaccia c'è, oggi più che mai«.

09:28
09:28
Mosca: «Respinte 5 offensive ucraine verso regione Belgorod»

Il ministero della Difesa russo nella tarda serata di ieri ha affermato di aver respinto «cinque offensive tentate» dalle forze ucraine verso la regione russa di Belgorod sostenendo che l'ultima sia avvenuta tra le 17.30 e le 18.45 ora locale (quindi tra le 15.30 e le 16.45 svizzere) e ha accusato Kiev di voler creare «uno sfondo negativo attorno ai colloqui» telefonici di ieri tra il presidente russo Vladimir Putin e quello statunitense Donald Trump.

Lo riportano le agenzie di stampa russe. Le dichiarazioni di Mosca non sono verificabili in modo indipendente.

09:27
09:27
La Russia ha lanciato un attacco con droni sul sistema elettrico che alimenta le ferrovie nella regione ucraina di Dnipropetrovsk

La Russia ha lanciato un attacco con droni sul sistema elettrico che alimenta le ferrovie nella regione ucraina di Dnipropetrovsk (centro), ha annunciato la compagnia ferroviaria statale Ukrzaliznytsya, come riporta la BBC. Parti della ferrovia sono rimaste senza elettricità, ma il traffico non è stato interrotto. Dopo l'arrivo dei soccorritori, Mosca ha lanciato un altro attacco, noto come «doppio tocco», afferma Ukrzaliznytsya, aggiungendo che non ci sono vittime.

L'attacco giunge poche ore dopo che il presidente russo Vladimir Putin si è impegnato a sospendere gli attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine per 30 giorni.

08:51
08:51
Kiev: «Nella notte Mosca ha lanciato 6 missili e 145 droni»

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con due missili balistici Iskander-M, quattro missili antiaerei S-300 e 145 droni di vario tipo, inclusi gli Shahed kamikaze: lo ha reso noto l'Aeronautica militare di Kiev.

Le difese aeree ucraine hanno abbattuto 72 droni d'attacco, mentre 56 droni-esca sono caduti in zone aperte, ha aggiunto l'Aeronautica.

I velivoli senza pilota distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Kharkiv, Poltava, Sumy, Chernihiv, Cherkasy, Kiev, Zhytomyr, Vinnytsia, Kirovohrad, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Odessa.

Gli attacchi russi hanno colpito le regioni di Sumy, Odessa, Poltava, Dnipropetrovsk, Kiev e Cernigov.

08:32
08:32
Zelensky: «Iraid notturni mostrano che serve pressione su Mosca»

«Ora in molte regioni si può letteralmente sentire di cosa ha realmente bisogno la Russia. Circa 40 droni shahed nel nostro cielo, la difesa aerea è in funzione. Purtroppo, ci sono anche danni alle infrastrutture civili. Raid diretto da parte di uno shahed in un ospedale di Sumy, attacchi alle città della regione di Donetsk, droni d'attacco in questo momento nei cieli delle regioni di Kiev, Zhytomyr, Sumy, Chernihiv, Poltava, Kharkiv, Kirovohrad, Dnipropetrovsk e Cherkasy». Così si è espresso ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto messaggio serale su Telegram dopo la telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin.

«Sono questi attacchi notturni della Russia a distruggere il nostro sistema energetico, le nostre infrastrutture e la vita normale degli ucraini. E il fatto che questa notte non abbia fatto eccezione dimostra che dobbiamo continuare a fare pressione sulla Russia affinché raggiunga la pace», ha continuato Zelensky.

«Oggi Putin ha di fatto respinto - ribadisce Zelensky - la proposta di un cessate il fuoco completo. Sarebbe giusto che il mondo rispondesse respingendo qualsiasi tentativo di Putin di prolungare la guerra. Sanzioni contro la Russia. Aiutare l'Ucraina. Rafforzare gli alleati nel mondo libero e lavorare per garantire la sicurezza. E solo una reale cessazione degli attacchi alle infrastrutture civili da parte della Russia, come dimostrazione della volontà di porre fine a questa guerra, potrà avvicinare la pace».

07:21
07:21
Mosca: «Abbattuti 57 droni ucraini sul territorio russo»

Le difese aeree hanno abbattuto stanotte 57 droni ucraini su quattro regioni russe e sul Mar d'Azov. Lo riporta l'agenzia di stampa Tass, citando il Ministero della Difesa di Mosca.

07:20
07:20
Attacco con droni ucraini a Krasnodar, a fuoco un deposito di greggio

Le autorità russe hanno riferito stamattina che è scoppiato un incendio in un deposito di petrolio nella regione di Krasnodar, a est del confine con l'Ucraina, in seguito a un attacco con droni da parte di Kiev. «Un incendio è scoppiato nei pressi del villaggio dopo la caduta di detriti» dai droni abbattuti dalle difese antiaeree, ha affermato l'ufficio di coordinamento dei servizi di emergenza russo aggiungendo che sono stati dispiegati 105 soccorritori e che al momento non sono state segnalate vittime. 

07:18
07:18
Il punto alle 7

Il cessate il fuoco di 30 giorni tra Russia e Ucraina, concordato dal presidente americano Donald Trump e da quello russo Vladimir Putin ma non ancora accettato da Kiev, riguarderebbe l'energia e «le infrastrutture in generale».

Lo ha affermato l'inviato statunitense Steve Witkoff, rispondendo a una domanda specifica su Fox News in merito al fatto se la tregua riguardasse solo l'energia o una questione più ampia. Witkoff ha detto: «No, riguarda l'energia e le infrastrutture in generale». 

I colloqui per un cessate il fuoco, ha ribadito Witkoff, continueranno domenica nella città saudita di Gedda. Quanto alla tregua sulle infrastrutture energetiche e sugli obiettivi nel Mar Nero, l'inviato di Trump ha detto: «Penso che entrambi siano ora concordati dai russi. Sono certamente fiducioso che gli ucraini saranno d'accordo».