Trovata una fossa comune di civili fucilati nella Guerra Civile

Una fossa comune con decine di corpi di civili fucilati all’inizio della Guerra Civile spagnola, nel 1936: è questo l’ultimo ritrovamento avvenuto in Spagna legato a una delle pagine più oscure della storia recente del Paese iberico, secondo un articolo pubblicato oggi dal quotidiano El País.
Il sepolcro collettivo è stato ritrovato nel cimitero di Belchite, una località situata a sud di Saragozza (Aragona). Dentro potrebbero esservi stati ammassati i corpi di circa 150 persone, secondo l’Associazione Mariano Castillo Carrasco, che si è occupata di condurre le ricerche e lavori su questa fossa comune grazie a fondi pubblici. Si tratterebbe delle vittime di uno dei primi rastrellamenti nella zona da parte di uomini del generale Francisco Franco, avvenuto due giorni dopo il tentativo di colpo di Stato militare delle truppe a lui fedeli, in seguito al quale ci fu un conflitto civile armato chiusosi con l’inizio della dittatura imposta dallo stesso Franco. Non è escluso che possano esserci altre vittime sepolte in punti non ancora esplorati di Belchite, aggiunge El País.
Quello della ricerca e identificazione delle vittime dimenticate della Guerra Civile e del franchismo, seppellite a migliaia in fosse comuni, è una questione aperta tutt’oggi in Spagna: un progetto di legge presentato dal governo di centrosinistra di Pedro Sánchez e ora in discussione in Parlamento prevede che sia lo Stato a doversi incaricare di trovarle e identificarle.
Il tema è trattato anche nell’ultimo film di Pedro Almodóvar, intitolato «Madres Paralelas».