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Nelle scorse ore la Casa Bianca è tornata a esprimere il proprio sostegno a Tel Aviv: «Ritardare il rilascio dei prigionieri palestinesi? Risposta adeguata al trattamento barbaro degli ostaggi israeliani» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:03
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«Hamas consegnerà due ostaggi morti all'Egitto»
Secondo Channel 12, si starebbe concretizzando un accordo in base al quale Hamas trasferirà i corpi di due ostaggi morti in Egitto, mentre Israele rilascerà 301 dei 602 detenuti che avrebbe dovuto scarcerare sabato scorso.
Se questa operazione avrà successo, la stessa formula potrebbe essere ripetuta con altri due ostaggi uccisi e i restanti 301 prigionieri dovrebbero essere rilasciati nella prima fase. Passare per l'Egitto significa che probabilmente la cerimonia con le bare di giovedì scorso non si ripeterà. Israele intende verificare l'identità delle salme prima del rilascio dei detenuti.
19:41
19:41
«Profonda preoccupazione per la Cisgiordania»
Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (Cicr) ha espresso oggi «profonda preoccupazione» per l'impatto dell'offensiva israeliana in corso da settimane nella Cisgiordania occupata, che ha sfollato decine di migliaia di palestinesi.
«Il Comitato Internazionale della Croce Rossa è profondamente preoccupato per l'impatto delle operazioni di sicurezza in corso sulla popolazione civile a Jenin e Tulkarem, Tubas e altre località nella Cisgiordania settentrionale», ha affermato il Cicr in una dichiarazione postata sul suo account X.
Molte persone «stanno lottando per accedere a bisogni di base come acqua pulita, cibo, assistenza medica e riparo», si legge ancora nella dichiarazione, cui si sottolinea inoltre che molti edifici sono stati danneggiati mentre alcuni sono stati ridotti in macerie.
19:32
19:32
«Rinvenuta una prima fossa comune nella provincia di Damasco»
In Siria, paese in guerra dal 2011, è stato oggi segnalato il ritrovamento della prima fossa comune a Damasco. La fossa contiene i resti di decine di persone, tra cui bambini.
L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria riferisce che nella fossa comune rinvenuta nel quartiere periferico di Sbeine, a sud-est della capitale, sono stati per ora trovati i resti appartenenti a una ventina di persone.
Secondo le informazioni disponibili, i resti dei corpi mostrano segni di colpi di arma da fuoco. Alcuni resti indicano che i corpi sono stati parzialmente carbonizzati.
Secondo l'Osservatorio, dalla caduta del regime degli Assad, l'8 dicembre scorso, sono state documentate 21 fosse comuni, che ospitano i resti di 1681 vittime, distribuite nelle regioni centrali, orientali e meridionali: 1220 corpi in 4 fosse comuni nella regione di Homs; 167 corpi in 4 fosse nella provincia Campagna di Damasco; 137 corpi in 4 fosse nella provincia di Daraa; 106 corpi in 5 fosse a Deir az Zor, tra cui resti di 6 bambini; 31 corpi in 3 fosse nella provincia di Hama; 20 corpi in una fossa comune nella provincia di Damasco.
18:45
18:45
Colpita una postazione di lancio a sud di Gaza
La Forza di difesa israeliana (Idf) riferisce di aver colpito una postazione di lancio nel sud della Striscia da cui oggi è stato sparato un razzo, che è caduto all'interno del territorio. L'esercito aggiunge di aver colpito anche un secondo sito di lancio nella stessa area.
18:44
18:44
La famiglia Bibas contro Netanyahu sulla diffusione dei dettagli degli omicidi
L'avvocato Dana Fogetz, che rappresenta la famiglia Bibas, ha rivolto un appello affinché si interrompa la diffusione di dettagli sulle circostanze dell'omicidio di Shiri, Ariel e Kfir Bibas. L'appello arriva dopo che il primo ministro Benjamin Netanyahu, durante una cerimonia ufficiale ieri ha rivelato particolari sulle modalità del massacro della famiglia Bibas, dichiarando che i bambini sono stati soffocati a mani nude.
La decisione del premier di esporre questi dettagli ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni membri del pubblico che gli hanno voltato le spalle esprimendo la loro protesta. «A nome della famiglia Bibas, ci siamo rivolti a diverse figure istituzionali per chiarire che la decisione di pubblicare qualsiasi informazione sugli orribili crimini commessi è esclusivamente della famiglia. Nessuno deve esercitare pressioni su di loro per sfruttare l'omicidio per presunti fini pubblici», ha dichiarato l'avvocato, aggiungendo che la richiesta è rivolta anche all'opinione pubblica, affinché non partecipi né contribuisca alla corsa alla diffusione di dettagli dolorosi, invasivi e privati.
17:22
17:22
Razzo lanciato dalla Striscia cade a Rafah, nel sud di Gaza
La Forza di difesa israeliana (Idf) ha riferito oggi del lancio di un razzo fallito dalla Striscia, caduto all'interno del territorio di Gaza. Secondo fonti palestinesi, il razzo è stato lanciato dall'area di Rafah ed è precipitato nel sud della città.
Un episodio simile si era verificato circa dieci giorni fa, quando un razzo lanciato dalla Striscia era esploso all'interno del campo profughi di Al-Bureij, causando la morte di un ragazzo di 14 anni.
L'Idf aveva successivamente colpito il lanciatore dal quale era partito il razzo. Per il sistema di difesa israeliano, la presenza di lanciatori nella Striscia rappresenta una violazione dell'accordo. Secondo fonti palestinesi, il razzo lanciato oggi sarebbe stato assemblato con «resti di un missile israeliano». L'ultimo lancio dalla Striscia prima di questi episodi risale all'11 gennaio.
16:45
16:45
Il bilancio dei morti a Gaza sale a 48.346
Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza ha raggiunto quota 48.346 dall'inizio della guerra, nell'ottobre 2023. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa, aggiungendo che, nello stesso periodo, le persone rimaste ferite sono almeno 111.759.
Il bilancio, precisa la stessa fonte, rimane tuttavia incompleto, poiché molte vittime rimangono intrappolate sotto le macerie, inaccessibili alle ambulanze e alle squadre di soccorso.
15:15
15:15
«Hamas rilascia due salme di ostaggi in cambio detenuti»
Secondo il quotidiano Asharq alAwsat, pubblicato a Londra, che cita fonti palestinesi coinvolte nei negoziati, ci sono stati progressi nella comunicazione tra i mediatori e Hamas per risolvere la crisi del rinvio dello scambio di detenuti e ostaggi. «Ci sono contatti che potrebbero portare, nelle prossime ore, alla consegna dei corpi di due israeliani, in cambio della liberazione dei prigionieri palestinesi che avrebbero dovuto essere liberati sabato», hanno riferito le fonti
14:53
14:53
Israele vieta l'ingresso a europarlamentare palestinese Hassan
Il ministro dell'interno israeliano Moshe Arbel ha ordinato il divieto di ingresso in Israele all'europarlamentare e attivista palestinese Rima Hassan, che si trova già sull'aereo decollato da Bruxelles verso l'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Hassan doveva atterrare in Israele insieme a una delegazione dell'Unione Europea.
14:16
14:16
«Netanyahu punta al rilascio totale dei rapiti senza fasi»
Il ministro degli Affari strategici e rappresentante personale del premier israeliano Benjamin Netanyahu Ron Dermer ha incontrato due volte in Florida l'inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, consegnandogli un messaggio secondo il quale «Israele non è impegnato nel piano di tregua in tre fasi dell'amministrazione Biden, anche se lo ha firmato».
Il piano di Netanyahu, come Dermer lo ha presentato a Witkoff, è quello di far liberare tutti gli ostaggi rimasti in un'unica tornata e scarcerare detenuti palestinesi. Lo riferiscono i media israeliani.
Il piano B di Netanyahu è una versione di quello che in Israele viene definito il 'piano dei generali«: »Israele tornerà a una guerra intensa a Gaza, creerà aree di rifugio per i civili e consentirà alle organizzazioni internazionali di distribuire cibo solo in queste aree«, riporta Haaretz.
Il primo ministro sta aspettando l'insediamento del nuovo capo di stato maggiore dell'Idf Eyal Zamir (il 6 marzo) e che formuli un programma dettagliato. Tutti gli edifici di Gaza City, i campi profughi al centro della Striscia e Khan Yunis nel sud saranno demoliti. Israele sta conducendo le trattative per il rilascio del resto degli ostaggi direttamente con gli Stati Uniti.
13:23
13:23
Israele apre al rilascio di 602 detenuti in cambio di quattro corpi
Israele ha trasmesso un messaggio ai Paesi mediatori dichiarando la disponibilità a liberare 602 detenuti palestinesi, il cui rilascio era stato posticipato sabato, in cambio della restituzione dei corpi di quattro ostaggi entro oggi.
Lo riferisce un funzionario israeliano citato da Ynet. Secondo la stessa fonte, Israele ha chiesto garanzie affinché non si svolgano cerimonie umilianti durante il rilascio simili a quelle avvenute per la restituzione dei corpi dei bambini Bibas e di Oded Lipshitz. Hamas invece insiste affinché Israele liberi i detenuti prima dell'ultima fase dell'accordo, che prevede la restituzione degli ostaggi deceduti.
12:27
12:27
Olmert rivela per la prima volta l'offerta di pace a Abu Mazen
L'ex premier israeliano Ehud Olmert ha mostrato per la prima volta la mappa della sua proposta di pace del 2008 a Abu Mazen, in un documentario trasmesso dalla Bbc, come riferisce l'emittente britannica.
L'offerta prevedeva uno Stato palestinese sul 95,1% della Cisgiordania e Gaza, con scambi territoriali con Israele. La mappa, finora nota solo tramite una versione disegnata da Abu Mazen, mostrava il mantenimento di alcuni insediamenti israeliani e la creazione di un tunnel di comunicazione tra Gaza e Cisgiordania.
Olmert propose inoltre di dividere Gerusalemme e affidare la gestione di alcuni luoghi santi a un organismo internazionale. Abu Mazen rifiutò di firmare, mentre il suo ex capo di gabinetto, Rafiq Husseini, dichiarò che l'offerta non fu presa sul serio poiché Olmert era indebolito da accuse di corruzione.
11:21
11:21
L'UE sospende le sanzioni alla Siria
L'Ue ha deciso questa mattina di sospendere una serie di misure restrittive applicate alla Siria come parte degli sforzi dell'Ue "per sostenere una transizione politica inclusiva nel Paese", spiega il Consiglio in una nota.
Sospese le misure settoriali nei settori dell'energia (compresi petrolio, gas ed elettricità) e dei trasporti e rimosse cinque entità (Industrial Bank, Popular Credit Bank, Saving Bank, Agricultural Cooperative Bank e Syrian Arab Airlines) dall'elenco di quelle soggette al congelamento. Introdotta infine un'esenzione per uso personale ai divieti di esportazione di beni di lusso.
09:07
09:07
«Merz inviterà Netanyahu a Berlino», nonostante il mandato di arresto internazionale
Dopo la vittoria elettorale in Germania, Friedrich Merz ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu anticipandogli che lo inviterà a una visita ufficiale nel Paese ignorando il mandato di arresto della Corte penale internazionale per crimini di guerra. Lo riferisce l'ufficio del premier israeliano.
09:06
09:06
Hamas: «Disposti a rivedere la cerimonia di rilascio degli ostaggi»
Il portavoce di Hamas a Gaza, Hazem Qassem, ha dichiarato che l'organizzazione jihadista è pronta ad accettare la richiesta dei Paesi mediatori «su tutto ciò che riguarda la cerimonia di liberazione degli ostaggi, per porre fine alla crisi e ottenere la liberazione dei detenuti palestinesi».
06:47
06:47
Il punto alle 6.30
La Casa Bianca afferma di sostenere la decisione di Israele di ritardare il rilascio di 602 prigionieri palestinesi, citando il «trattamento barbaro» degli ostaggi israeliani da parte di Hamas. Lo riportano i media dello Stato ebraico citando fonti USA.
La scelta del premier israeliano Benjamin Netanyahu di posticipare il rilascio dei prigionieri è una «risposta appropriata» al trattamento riservato agli ostaggi dal gruppo islamista palestinese, afferma in una dichiarazione il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americano Brian Hughes.
Il presidente Donald Trump è pronto a sostenere Israele in «qualunque linea d'azione scelga nei confronti di Hamas», aggiunge la nota della Casa Bianca. Ieri, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu si è detto pronto «in qualsiasi momento» a riprendere i combattimenti a Gaza. Il premier ha poi chiesto la «smilitarizzazione totale» della Siria meridionale.