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Il presidente USA ha affermato che «se i Paesi europei vogliono inviare truppe in Ucraina» dopo l'accordo «agli Stati Uniti va bene», aggiungendo che Kiev «non avrebbe mai dovuto iniziare la guerra» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:30
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Trump: «I colloqui con la Russia sono andati molto bene»
I colloqui con la Russia per un accordo sulla fine della guerra in Ucraina «sono andati molto bene». Lo ha detto Donald Trump a Mar-a-Lago: «Sono più fiducioso di prima», ha aggiunto il presidente USA. «Se i Paesi europei vogliono inviare truppe in Ucraina» dopo l'accordo «agli Stati Uniti va bene», ha poi affermato. Trump ha detto di essere «del tutto a favore» sulle forze di pace europee. «Se i Paesi europei vogliono farlo è fantastico, sono assolutamente d'accordo», ha precisato ai giornalisti, aggiungendo che gli Stati Uniti non avrebbero contribuito «perché siamo molto lontani».
Trump non avrebbe comunque intenzione di ritirare le truppe americane dall'Europa dopo l'accordo sull'Ucraina. «Nessuno me lo ha chiesto e non voglio farlo», ha sentenziato, dicendosi «deluso» dalle proteste di Volodymyr Zelensky per essere stato escluso dai colloqui con la Russia.
«Sono molto deluso, ho sentito che sono arrabbiati per non avere un posto al tavolo dei negoziati», ha detto il tycoon ai giornalisti, aggiungendo: «Penso di essere in grado di porre fine a questa guerra».
«L'Ucraina non avrebbe mai dovuto iniziare la guerra», ha affermato Trump riferendosi sempre alle critiche di Kiev.
Il tycoon ha poi aggiunto che incontrerà Vladimir Putin «probabilmente entro fine mese».
22:14
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Nuova riunione a Parigi: i possibili partecipanti
Il presidente francese Emmanuel Macron, che ieri ha riunito a Parigi una decina fra capi di governo e di istituzioni europee, ha annunciato a diverse testate regionali francesi l'organizzazione, domani, di una nuova riunione sull'Ucraina e la sicurezza europea in videoconferenza con «diversi stati europei e non europei». L'obiettivo sarebbe quello di consultare almeno tutti i 27 Paesi dell'Unione europea.
L'Eliseo non ha precisato quali siano i Paesi partecipanti a questa nuova riunione, ma secondo quanto apprende l'ANSA da fonti informate a Parigi, si tratterebbe di Norvegia, Canada, Repubblica Ceca, Grecia, Finlandia, Romania, Svezia, Belgio e i tre Paesi Baltici.
21:50
21:50
La Russia è una «minaccia esistenziale» per l'Europa
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha parlato oggi di «minaccia esistenziale» per l'Europa rappresentata dalla Russia in un'intervista in cui ha annunciato di voler «riunire i gruppi parlamentari e i partiti» francesi.
In un'intervista alla stampa quotidiana regionale, Macron ha parlato di «minaccia esistenziale» per l'Europa ed ha citato come esempi «i cyberattacchi, i tentativi di manipolazione elettorale, gli atti antisemiti gravissimi nel nostro Paese organizzati dai russi, le pressioni migratorie in Polonia».
18:32
18:32
Verso un secondo incontro in Francia per discutere di Ucraina e sicurezza
La Francia ha in programma di ospitare un secondo incontro per discutere di Ucraina e sicurezza europea domani, estendendo l'invito ai Paesi europei che non erano presenti ai colloqui di ieri e il Canada, alleato della NATO.
Lo scrive la Reuters sul suo sito citando alcune fonti diplomatiche. Secondo quanto riferito l'incontro sarebbe allargato a Norvegia, Canada, i tre stati baltici (Lituania, Estonia e Lettonia), Repubblica Ceca, Grecia, Finlandia, Romania, Svezia e Belgio. Alcuni di loro potrebbero partecipare in video, hanno affermato due diplomatici. L'Eliseo - sottolinea la Reuters - non ha al momento commentato.
16:21
16:21
Keith Kellogg andrà a Kiev questa sera
Il rappresentante speciale del presidente degli Stati Uniti per l'Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, andrà a Kiev questa sera. Lo riporta Rbc Ukraina riprendendo media internazionali. Nelle scorse settimane fonti ucraine e lo stesso presidente Voldymyr Zelensky avevano indicato il 20 febbraio come data della visita dell'inviato Usa in Ucraina.
16:20
16:20
Zelensky rinvia il viaggio in Arabia Saudita
Volodymyr Zelensky ha annunciato di aver rinviato il viaggio in Arabia Saudita, che era previsto domani. In precedenza il leader ucraino aveva criticato la riunione tra rappresentanti russi e americani che si è svolta oggi a Riad, perché gli ucraini non erano stati invitati.
«Siamo onesti e aperti mentalmente, non voglio coincidenze. Ecco perché non andrò in Arabia Saudita», ha detto Zelensky dalla Turchia, riferendosi ai colloqui appena avvenuti a Riad tra i rappresentanti americani e russi. Zelensky ha spiegato di aver concordato con le autorità saudite di posticipare il viaggio al «10 marzo».
16:11
16:11
Nel piano di pace anche le elezioni in Ucraina
Il piano di pace degli Stati Uniti e della Russia prevede anche nuove elezioni in Ucraina. Lo riporta Bloomberg citando il post su X di una giornalista di Fox. Dal canto suo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha criticato i colloqui tra USA e Russia oggi a Riad.
Citando fonti americane, Fox successivamente precisa che l'idea delle elezioni in Ucraina è stata solo «ventilata» e che «potrebbe essere parte di future trattative». Fonti diplomatiche hanno riferito a Fox che gli Stati Uniti e la Russia riterrebbero nuove elezioni in Ucraina come una condizione chiave per il successo.
Alcune fonti ucraine hanno spiegato a Fox che il presidente russo Vladimir Putin ritiene che ci siano buone possibilità di eleggere un «presidente fantoccio ed è convinto che qualsiasi altro candidato sarebbe più flessibile e pronto a trattare e fare concessioni. Dall'altra parte, Trump è pronto ad accettare ogni risultato».
Dal canto suo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha criticato i colloqui tra USA e Russia oggi a Riad come colloqui sulla guerra in Ucraina senza la partecipazione ucraina. Si stanno svolgendo colloqui «tra i rappresentanti della Russia e i rappresentanti degli Stati Uniti d'America. Sull'Ucraina, ancora sull'Ucraina, e senza l'Ucraina», ha detto Zelensky durante una visita ufficiale in Turchia.
13:50
13:50
La Russia e gli Usa cominceranno «a tempo debito» negoziati sull'Ucraina
La Russia e gli Usa cominceranno «a tempo debito» negoziati sull'Ucraina. Lo ha detto il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, al termine dei colloqui a Riad. «Sarà il presidente Putin a decidere quando i colloqui con gli Usa sull'Ucraina cominceranno», aggiunge Ushakov, come riporta Interfax.
«Abbiamo discusso (di questo argomento), abbiamo delineato i nostri approcci fondamentali e concordato che i singoli team di negoziatori su questo argomento entreranno in contatto a tempo debito», ha detto Ushakov in un'intervista alla televisione di Stato russa, ripresa dall'agenzia Interfax. Alla domanda di quando questo potrebbe avvenire, Ushakov ha risposto: «Gli americani dovrebbero nominare i loro rappresentanti, noi nomineremo i nostri e poi, probabilmente, il lavoro procederà».
«I negoziati con gli Usa vanno bene, le parti hanno avuto conversazioni molto serie su tutte le questioni», ha aggiunto Ushakov, presente al tavolo tra russi e statunitensi a Riad. Ushakov ha poi detto «improbabile» che l'incontro tra Vladimir Putin e Donald Trump si svolga la prossima settimana, ma si lavora all'organizzazione, riportano le agenzie russe.
Washington e Mosca nomineranno squadre «di alto livello» per negoziare la fine del conflitto, hanno affermano dal canto loro gli Usa in un comunicato al termine del primo round di colloqui.
12:54
12:54
La Francia è il più grande importatore europeo di GNL russo
La Francia supera la Spagna e diventa il primo importatore di gas naturale liquefatto (Gnl) russo in Europa. È quanto rende noto l'istituto Ieefa (Institute for Energy, economics and financial analysis), secondo il quale la Russia ha rappresentato oltre 1/3 delle importazioni francesi di gas naturale liquefatto nel 2024.
Secondo l'istituto nel 2024 le importazioni di GNL russo in Francia sono balzate dell'81%, a fronte di un calo del 13% a 25,3 miliardi di metri cubi delle importazioni complessive.
Attraverso il terminale di Dunkerque ha accolto il 27% delle importazioni di GNL russo dell'Unione Europea nel 2024, riferisce l'istituto Ieefa. In totale, tra gennaio e novembre, i flussi di GNL russo attraverso i 5 terminali di rigassificazione della Francia hanno raggiunto un valore di circa 2,7 miliardi di euro.
12:35
12:35
Bayrou avverte: ora la guerra può arrivare in Europa
«Per la prima volta dal 1945, la guerra può arrivare sul suolo europeo, intorno a noi»: è l'avvertimento lanciato dal premier francese François Bayrou, in occasione di una riunione sull'Ucraina che si è tenuta a Palazzo Matignon.
«Siamo in un contesto anni '30, con degli iceberg che ci arrivano in faccia e la riunione di Parigi all'Eliseo non ha consentito di allontanarli», ha aggiunto Bayrou, in riferimento al vertice di ieri tra Macron e i leader dei principali Paesi europei.
Per Bayrou, assistiamo oggi «ad un'alleanza imprevedibile di Putin e Trump che marginalizza l'Europa sul proprio territorio».
11:17
11:17
Peskov: «Putin è pronto anche a colloqui con Zelensky»
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito oggi che il presidente russo Vladimir Putin è pronto anche ad avere colloqui con quello ucraino Volodymyr Zelensky, ma resta l'incognita della legittimità di quest'ultimo.
«Putin ha detto più volte che, se necessario, sarebbe anche pronto a negoziati con Zelensky - ha detto Peskov, citato dall'agenzia Interfax -. Allo stesso tempo, la formalizzazione legale di accordi deve essere discussa approfonditamente, considerando la realtà che lascia spazio a dispute sulla legittimità dello stesso Zelensky».
Il mandato come presidente ucraino è finito nel maggio del 2024 senza elezioni per la legge marziale.
Sempre parlando di Ucraina, Peskov ha affermato che la Russia non ha nulla in contrario a un ingresso di Kiev nell'Ue. «Questo - ha commentato citato dall'agenzia Interfax - è il diritto sovrano di qualsiasi Paese. Stiamo parlando di processi di integrazione economica. Qui, ovviamente, nessuno può dettare nulla a un altro Paese, e noi non lo faremo». «Ma naturalmente - ha aggiunto - la nostra posizione è completamente diversa su questioni relative alla sicurezza, alla difesa e alle alleanze militari. Lì, abbiamo un approccio diverso, ed è ben noto a tutti».
10:18
10:18
Colloqui USA-Russia senza le strette di mano per i reporter
I colloqui tra delegazioni americana e russa nel palazzo Diriyah di Riad, di proprietà della famiglia reale saudita, sono cominciati senza essere preceduti dalle tradizionali strette di mano a beneficio di fotografi e telecamere. I giornalisti sono stati ammessi brevemente nella sala dove si svolgono le trattative quando le delegazioni erano già sedute al tavolo.
Alla destra dei mediatori sauditi - il ministro degli esteri saudita, il principe Faisal bin Farhan Al Saud, e il consigliere per la sicurezza nazionale saudita Mosaad bin Mohammad Al-Aiban - siedono i rappresentanti americani: il segretario di Stato Marco Rubio, il consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz e l'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff. Alla sinistra i russi: il ministro degli Esteri Serghei Lavrov e il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov. Quest'ultimo aveva detto ieri che ai colloqui avrebbe presenziato anche Kirill Dmitriev, capo del Fondo russo per gli investimenti diretti, una figura molto autorevole a Mosca.
Dmitriev ha annunciato di attendersi progressi nelle relazioni economiche tra Mosca e Washington «entro i prossimi due o tre mesi», riferiscono le agenzie di Mosca.
08:51
08:51
Al via a Riad i colloqui tra delegazioni USA e Russia
A Riad sono cominciate le trattative tra la delegazione americana e quella russa. Lo riferisce l'agenzia russa Ria Novosti.
I colloqui si svolgono in uno dei palazzi della famiglia reale saudita, Diriyah, nel complesso di Albasatin, precisa Ria Novosti. Presenti il ministro degli esteri russo Sergei Lavrov e il Segretario di Stato Usa Marco Rubio.
Negli stessi istanti, la Cina ha auspicato che «tutte le parti possano prendere parte» ai colloqui di pace sulla guerra in Ucraina. A dirlo è stato il portavoce del ministero degli Esteri Guo Jiakun, nel briefing quotidiano.
In risposta a una domanda sui colloqui Usa-Russia che non includono l'Ucraina, Guo ha replicato di essere «felice di vedere tutti gli sforzi indirizzati verso la pace. Allo stesso tempo, auspichiamo che tutte le parti e le parti interessate possano partecipare ai colloqui di pace a tempo debito».
Il presidente americano Donald Trump spinge per una rapida risoluzione del conflitto in Ucraina prossimo al suo terzo anno, mentre la Russia vede l'impegno del tycoon come un'opportunità per ottenere concessioni, anche per l'assenza di Kiev e Ue. «Speriamo che tutte le parti possano lavorare insieme per risolvere le cause profonde della crisi ucraina, trovare una struttura di sicurezza equilibrata, efficace e sostenibile fino a raggiungere la pace e la stabilità a lungo termine in Europa», ha proseguito il portavoce.
La Cina, da parte sua, «ha sempre sostenuto che il dialogo e la negoziazione siano l'unica via d'uscita possibile per risolvere la crisi. Ci siamo costantemente impegnati a promuovere i colloqui di pace». Per questo, Pechino «è lieta di vedere tutti gli sforzi compiuti per la pace, incluso il consenso raggiunto da Stati Uniti e Russia in merito ai colloqui. Attendiamo la tempestiva partecipazione di tutte le parti e degli stakeholder al processo di colloqui di pace», ha concluso Guo.
06:23
06:23
Il punto alle 06.00
«Dopo aver riunito diversi leader europei, ho appena parlato con il presidente Trump, poi con il presidente Zelensky. Vogliamo una pace solida e duratura in Ucraina. A tal fine, la Russia deve porre fine alla sua aggressione e ciò deve essere accompagnato da garanzie di sicurezza forti e credibili per gli ucraini. Altrimenti il rischio sarebbe quello di vedere finire questo cessate il fuoco come è avvenuto con gli accordi di Minsk. Lavoreremo su questo con tutti gli europei, gli americani e gli ucraini. Questa è la chiave»: lo scrive in un messaggio pubblicato a tarda notte su X il presidente francese, Emmanuel Macron.
L'Ucraina non riconoscerà alcun risultato dei negoziati in Arabia Saudita che si svolgeranno senza l'Ucraina. Lo ha detto il presidente Volodymyr Zelensky in un punto stampa online con i media ucraini da Abu Dhabi. «L'Ucraina non parteciperà. L'Ucraina non ne sapeva nulla. E l'Ucraina considera qualsiasi negoziato sull'Ucraina senza l'Ucraina come privo di effetti», ha affermato. «Non possiamo riconoscere alcuna cosa o accordo su di noi senza di noi. E non riconosceremo tali accordi. Probabilmente esiste un canale bilaterale. E gli Stati Uniti hanno il diritto di farlo se hanno questioni bilaterali. A dire il vero, ne avevano già parlato in passato. Solo ora hanno iniziato a parlarne pubblicamente. All'epoca sembrava quasi immorale, parlare con l'aggressore in tempo di guerra», ha detto Zelensky. Il presidente ha anche fornito maggiori informazioni sulla visita in Arabia Saudita: «Per quanto ci riguarda, abbiamo gli Emirati Arabi Uniti e una visita ufficiale in Arabia Saudita. I giornalisti e tutti sanno che lo status di visita ufficiale non può essere ottenuto in un giorno o tre. È semplicemente impossibile. Ho fatto molte visite diverse durante la guerra, ma questa è una visita ufficiale. Sono stati preparati i documenti pertinenti e così via. Pertanto, non ha nulla a che fare con le cose che stanno accadendo in Arabia Saudita a livello di rappresentanti statunitensi e russi».