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«Israele ha trasformato Gaza in un campo di sterminio»

Così il segretario generale ONU Antonio Guterres: «Nella Striscia nessun aiuto da più di un mese, ma in quanto potenza occupante, Tel Aviv ha obblighi inequivocabili ai sensi del diritto internazionale umanitario» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Israele ha trasformato Gaza in un campo di sterminio»
Red. Online
08.04.2025 06:44
22:13
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«Una decisione sconcertante»

L'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito «sconcertante» la sentenza pronunciata oggi dalla Corte Suprema sul caso del licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronan Bar, che prevede il suo mantenimento in servizio ed esorta il governo a trovare un compromesso sulla sua posizione entro il 19 aprile, fine delle feste di Pasqua.

Il premier ha fatto una dichiarazione, ripresa dai media israeliani tra cui il Times of Israel, dall'aereo Wing of Zion, a bordo del quale sta facendo ritorno in Israele dopo la visita negli Stati Uniti.

Netanyahu ha detto di non comprendere la decisione, avendo i giudici ribadito che la nomina e la rimozione del capo dell'agenzia di spionaggio Shin Bet compete al governo. «Pertanto, la decisione dell'Alta Corte di posticipare di 10 giorni la fine del mandato dello Shin Bet è sconcertante», ha detto.

Non è chiaro se il premier israeliano intenda rispettare o meno la sentenza, ma intanto accusa il procuratore generale Gali Baharav-Miara di voler impedire il licenziamento di Bar per tenere in piedi la sua indagine sullo scandalo Qatargate nell'ufficio di Netanyahu come pretesto.

«È impensabile che al governo israeliano venga impedito di rimuovere un capo fallito dello Shin Bet semplicemente perché è stata aperta un'indagine che non è correlata a nessuno dei ministri del governo», sostiene Netanyahu, aggiungendo che il precedente consentirebbe al direttore dell'agenzia di aprire un'indagine per prevenire il suo licenziamento.

«Netanyahu continuerà a intervistare i candidati per sostituire Bar», fa sapere il suo ufficio.

22:11
22:11
«Il capo dello Shin Bet resterà al suo posto fino a una decisione successiva»

La Corte suprema israeliana ha stabilito che il capo dello Shin Bet Ronen Bar resterà al suo posto «fino a una decisione successiva», dopo un'udienza durata ore sulla contestata decisione del governo di licenziarlo.

«È stato emesso un ordine preliminare che stabilisce che Ronen Bar, il capo dello Shin Bet, continuerà a svolgere i suoi compiti fino a una decisione successiva», ha affermato la sentenza della corte, aggiungendo che «non c'è nulla che impedisca i colloqui con i candidati per la carica, senza annunciare una nomina».

Durante l'udienza ci sono stati urla e caos in aula da parte degli oppositori al premier Netanyahu.

19:03
19:03
«Israele ha trasformato Gaza in un campo di sterminio»

Il segretario generale ONU Antonio Guterres ha accusato Israele per aver trasformato Gaza in un «campo di sterminio». «L'attuale percorso è un vicolo cieco, totalmente intollerabile agli occhi del diritto internazionale e della storia, e il rischio che la Cisgiordania occupata si trasformi in un'altra Gaza lo rende ancora peggiore. È tempo di porre fine alla disumanizzazione, proteggere i civili, liberare gli ostaggi, garantire aiuti salvavita e rinnovare il cessate il fuoco», ha aggiunto.

«È trascorso più di un mese senza che un solo aiuto sia arrivato a Gaza. In quanto potenza occupante, Israele ha obblighi inequivocabili ai sensi del diritto internazionale umanitario, ma niente di tutto ciò sta accadendo, nessuna fornitura umanitaria può entrare nella Striscia», ha ribadito Guterres.

«Le agenzie delle Nazioni Unite e i nostri partner sono pronti e determinati a consegnare gli aiuti - ha proseguito - ma le autorità israeliane hanno recentemente proposto meccanismi di autorizzazione che rischiano di limitare in modo spietato gli aiuti fino all'ultima caloria e all'ultimo granello di farina. Voglio essere chiaro: non parteciperemo ad alcun accordo che non rispetti pienamente i principi umanitari, ossia umanità, imparzialità, indipendenza e neutralità».

Guterres ha poi sottolineato che «deve essere garantito un accesso umanitario senza ostacoli e al personale umanitario deve essere fornita la protezione che gli è accordata dal diritto internazionale».

18:43
18:43
«L'offensiva israeliana non riporterà indietro vivi gli ostaggi: li mette solo in pericolo»

La nuova offensiva militare israeliana «non riporterà indietro vivi gli ostaggi, metterà a rischio le loro vite e li ucciderà. L'unico modo per riportarli indietro è attraverso i negoziati». Lo ha dichiarato Hamas in un comunicato.

L'organizzazione fondamentalista palestinese ha accusato Israele di attuare «una vendetta brutale contro civili innocenti», invitando la comunità internazionale a «fermarli immediatamente».

Secondo Hamas, «l'intensificarsi dell'aggressione non piegherà la volontà del popolo, ma rafforzerà la resistenza». Nel testo Hamas attacca direttamente Benyamin Netanyahu: «La sua politica di vendetta contro bambini, donne e anziani non porterà a una vittoria, ma a un fallimento inevitabile».

14:41
14:41
«Israele e Turchia in contatto per evitare scontri in Siria»

Israele e Turchia mantengono un canale diretto di comunicazione per coordinare le rispettive attività in Siria e scongiurare incidenti tra eserciti. Lo riferisce Middle East Eye, che cita «fonti occidentali».

Il sito ricorda che nei giorni scorsi l'esercito isareliano ha colpito la base aerea siriana T4 proprio prima che Ankara inviasse una squadra tecnica per ricostruirla.

Secondo il rapporto, la Turchia sta cercando di installare nella base sistemi di difesa aerea Hisar e S-400 e prevede di utilizzare il sito come punto di lancio per droni e missili nel contesto della lotta contro l'Isis.

Secondo le fonti, dopo l'attacco alla base, il dialogo tra Gerusalemme e Ankara è proseguito. «Entrambe le parti hanno rilasciato dichiarazioni simili lo stesso giorno, affermando di non cercare uno scontro», ha detto una delle fonti, aggiungendo che gli Stati Uniti vogliono una de-escalation tra i suoi due alleati.

Ieri sera il presidente americano Donald Trump ha dichiarato di «avere un ottimo rapporto con (Recep Tayyip) Erdogan e se Benyamin (Netanyahu) ha un problema con lui, lo risolviamo».

13:49
13:49
La Mezzaluna Rossa palestinese: «Paramedici colpiti con l'intento di uccidere»

Le autopsie condotte su 15 paramedici e soccorritori civili palestinesi uccisi dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza dimostrano che sono stati colpiti alla parte superiore del corpo con «l'intento di uccidere», secondo la Mezzaluna Rossa palestinese, che chiede un'indagine internazionale sull'attacco. Lo riporta il «Guardian».

Le uccisioni sono avvenute nella Striscia meridionale il 23 marzo, pochi giorni dopo l'inizio di una nuova offensiva israeliana nel territorio governato da Hamas, e hanno suscitato la condanna della comunità internazionale.

I risultati delle autopsie si aggiungono a un crescente corpo di prove che contraddice nettamente la versione israeliana dell'incidente, tra cui filmati che mostrano che i veicoli viaggiavano con i fari accesi e le luci rosse lampeggianti e che il personale indossava giubbotti ad alta visibilità nel momento in cui sono stati colpiti.

Tra le vittime figurano otto membri della Mezzaluna Rossa, sei membri dell'agenzia di protezione civile di Gaza e un dipendente dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi.

I corpi sono stati poi ritrovati sepolti nei pressi del luogo della sparatoria, nella zona di Tal al-Sultan della città di Rafah, in quella che l'ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari ha descritto come una fossa comune.

13:20
13:20
Macron e Sisi nel Sinai tra feriti e aiuti umanitari

Il presidente francese Emmanuel Macron e quello egiziano Abdel Fattah el-Sisi sono arrivati ad al-Arish, nel Sinai, la penisola egiziana che confina anche con la Striscia di Gaza. Lo ha riferito una fonte qualificata egiziana contattata per telefono.

Il due capi di Stato dapprima visiteranno l'ospedale generale di al-Arish per incontrare feriti e malati palestinesi provenienti da Gaza, poi ispezioneranno magazzini della Mezzaluna Rossa egiziana nel Sinai Settentrionale, dove terranno «diverse riunioni», ha precisato la fonte riferendosi a depositi di aiuti umanitari destinati alla Striscia.

A margine della visita, «migliaia di cittadini egiziani» si sono radunati nei pressi dell'aeroporto della città del Sinai settentrionale per respingere l'idea di uno spostamento dei palestinesi dalla Striscia di Gaza e affermare il proprio sostegno alle decisioni di el-Sisi e «alla posizione dello Stato egiziano riguardo alla causa palestinese».

Il raduno - riferisce l'emittente pubblica egiziana al-Qaera - avviene su invito di diversi partiti politici pro-Sisi e dell'Unione delle tribù e delle famiglie egiziane guidata dall'uomo d'affari Ibrahim al-Argani.

11:09
11:09
Caos e urla all'udienza sul licenziamento del capo dello Shin Bet

Scene caotiche si sono verificate in aula e fuori dalla Corte di Gerusalemme dove si sta tenendo l'udienza sulle petizioni contro la decisione del governo Netanyahu di licenziare il capo dello Shin Bet (i servizi di sicurezza interni) Ronen Bar.

In aula un uomo il cui figlio è stato ucciso in guerra ha gridato contro i giudici criticandoli aspramente. Le guardie di sicurezza lo hanno portato fuori, provocando indignazione nel pubblico. Una deputata del Likud, Tali Gotliv, è stata espulsa, mentre all'esterno del tribunale è scoppiata una rivolta tra sostenitori e oppositori del governo.

A causa delle ripetute interruzioni e contestazioni l'udienza è stata sospesa per un'ora e i disordini sono continuati nei corridoi. Nel frattempo i giudici hanno deciso di riprendere il dibattimento ma senza pubblico, permettendo tuttavia la trasmissione in diretta.

Durante l'udienza odierna i giudici e i team legali hanno concordato di analizzare le due argomentazioni: il fatto che il tribunale abbia l'autorità di esaminare il caso e le argomentazioni del caso stesso.

08:55
08:55
L'Iran: «Sabato in Oman colloqui "indiretti" con gli USA»

«Sabato si terranno in Oman colloqui indiretti ad alto livello» tra Stati Uniti e Iran, ha annunciato il ministro degli esteri iraniano Seyed Abbas Araghchi.

«Questa è tanto un'opportunità quanto un test. La palla è nel campo americano», ha scritto Araghchi su X dopo che il presidente statunitense Donald Trump ha affermato da parte sua che Washington inizierà sabato colloqui «diretti» con Teheran sul suo programma nucleare.

L'agenzia di stampa iraniana Tasnim afferma che Araghchi ha confermato lo svolgimento di «colloqui indiretti» sabato in Oman con l'inviato statunitense per il Medio Oriente Steve Witkoff in «un messaggio indirizzato a un giornalista di Tasnim».

08:19
08:19
Hamas: «Da ieri sera uccise 26 persone negli attacchi israeliani»

Secondo le autorità sanitarie di Hamas, gli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza avvenuti durante la notte e fino al mattino hanno provocato la morte di 26 persone.

L'ospedale dei martiri di al-Aqsa afferma che 15 persone sono state uccise in diversi raid a Deir al-Balah, nel centro dell'enclave; sette persone sono morte nella città settentrionale di Beit Lahiya e altre quattro a nord-ovest di Gaza City.

Intanto un organo di stampa vicino al movimento palestinese della Jihad islamica ha annunciato oggi la morte di uno dei suoi giornalisti nell'attacco israeliano della notte tra domenica e ieri che ha colpito una tenda per giornalisti vicino all'ospedale Nasser a Khan Yunis, nel sud della Striscia.

«Ahmed Mansur, giornalista dell'agenzia di stampa Palestine Today, è stato ucciso in un bombardamento da parte dell'occupazione (Israele, ndr) della tenda dei giornalisti situata accanto all'ospedale Nasser di Khan Yunis», si legge in una nota dell'agenzia di stampa affiliata alla Jihad islamica e considerata un'organizzazione terroristica da molti paesi, tra cui gli Stati Uniti.

Ieri era stato reso noto che nell'attacco sono morti il giornalista palestinese Helmi al-Faqawi e un altro civile.

06:44
06:44
Il punto alle 6.00

Donald Trump insiste sul suo progetto per Gaza, «piace a tutti, lo chiamano il piano Trump» sostenendo che la Striscia ha un «incredibile valore immobiliare».

«Avere una forza di pace come gli Stati Uniti che controlla e possiede Gaza sarebbe una cosa buona», ha detto in un colloquio nello Studio Ovale con Benjamin Netanyahu.