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«Trump vuole liberarsi di Zelensky»

Lo scrive oggi il britannico Economist, evocando il nome del generale Valery Zaluzhny, ex popolare comandante delle forze ucraine silurato a suo tempo da Zelensky e spedito a Londra come ambasciatore, quale possibile successore – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Trump vuole liberarsi di Zelensky»
Red. Online
20.02.2025 06:36
22:19
22:19
Capitol Hill «non ha interesse» a garantire nuovi fondi all'Ucraina, «dobbiamo mettere fine alla guerra»

Capitol Hill «non ha interesse» a garantire nuovi fondi all'Ucraina. Lo ha detto lo speaker della Camera Usa Mike Johnson alla convention dei conservatori a Washington. «Dobbiamo mettere fine alla guerra e anche i nostri alleati europei lo pensano», ha aggiunto.

21:10
21:10
«Il piano del presidente Trump per la Striscia di Gaza viene travisato»

L'inviato degli Stati Uniti in Medio Oriente, Steve Witkoff, afferma che il piano del presidente Donald Trump per la Striscia di Gaza non riguarda lo sfratto dei palestinesi, sostenendo che le sue ripetute dichiarazioni sono state travisate e che il dibattito sul futuro di Gaza si sta concentrando su come creare un futuro migliore per i palestinesi. Lo riferisce il «Times of Israel».

«Quando il presidente parla di questo, significa che vuole scuotere il pensiero di tutti per riflettere su quale sia la soluzione migliore per il popolo palestinese», ha detto Witkoff in un intervento a Miami.

«Ad esempio, vogliono vivere in una casa lì, o preferirebbero avere l'opportunità di trasferirsi in un posto migliore, per avere un lavoro, un vantaggio e prospettive finanziarie», ha spiegato.

21:09
21:09
Il ritorno di aziende straniere in Russia? «Solo a condizioni favorevoli»

Anche se dovessero essere revocate le sanzioni contro la Russia, il ritorno di compagnie e investitori occidentali sarà «possibile solo in termini favorevoli» a Mosca. Lo ha detto il vice primo ministro Alexander Novak alla Tass, facendo capire che non si tratterebbe di un processo automatico.

«Dobbiamo agire strettamente sulla base del nostro interesse nazionale - ha affermato Novak -. Molte nicchie rimaste vuote sono già state occupate da produttori russi o partner di paesi amici. È importante tenerne conto».

Inoltre, ha aggiunto il vice premier, «il lavoro per arrivare alla sovranità tecnologica continuerà anche in caso di un cambiamento nelle circostanze esterne. La disponibilità di tecnologie avanzate prodotte internamente per le aree critiche è importante per l'ulteriore sviluppo positivo delle industrie leader in Russia».

21:08
21:08
««L'Ucraina è pronta per un accordo forte ed efficace di investimenti e sicurezza con gli USA»

«L'Ucraina è pronta per un accordo forte ed efficace di investimenti e sicurezza con il presidente degli Stati Uniti. Abbiamo proposto il modo più rapido e costruttivo per ottenere risultati. Il nostro team è pronto a lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7». Lo ha scritto Volodymyr Zelensky su X dopo l'incontro con l'inviato americano Keith Kellogg, definito «molto produttivo».

«Sono grato agli Stati Uniti per tutta l'assistenza e il supporto bipartisan all'Ucraina e al popolo ucraino. È importante per noi, e per l'intero mondo libero, che la forza americana si faccia sentire», ha aggiunto.

Zelensky ha parlato di una «buona discussione, con molti dettagli importanti. Una conversazione dettagliata sulla situazione del campo di battaglia, su come restituire i nostri prigionieri di guerra e su efficaci garanzie di sicurezza». Il leader ucraino ha «ringraziato il generale Kellogg per il lavoro congiunto per ottenere importanti risultati».

«Fin dal primo secondo di questa guerra, l'Ucraina ha cercato la pace. Dobbiamo e possiamo garantire che la pace sia forte e duratura, in modo che la Russia non possa mai tornare con la guerra», e per questo, ha spiegato Zelensky, «l'Ucraina è pronta per un accordo forte ed efficace di investimento e sicurezza con il presidente degli Stati Uniti».

17:27
17:27
Mike Waltz: L'Ucraina deve «abbassare i toni» delle sue critiche al presidente Trump

L'Ucraina deve «abbassare i toni» delle sue critiche al presidente Donald Trump: è il monito lanciato dal consigliere per la sicurezza nazionale americano Mike Waltz poco prima dell'incontro a Kiev tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e l'inviato speciale degli Stati Uniti per il conflitto russo-ucraino Keith Kellogg.

Interrogato dalla FOX News sulla «relazione incrinata» tra Zelensky e Trump, Waltz ha invitato Kiev ad «esaminare attentamente la situazione» e a «firmare l'accordo» sui minerali strategici proposto dagli Stati Uniti.

Il giorno dopo le sfuriate del presidente americano contro il leader ucraino, che Trump ha chiamato un «dittatore», Waltz ha definito «inaccettabile» la «cattiva pubblicità» del governo di Kiev nei confronti del presidente americano, evocando «tutto ciò che gli Stati Uniti hanno fatto per l'Ucraina».

15:57
15:57
«Gli USA non appoggiano la risoluzione ONU»

Gli Stati Uniti si rifiutano di essere co-autori di una bozza di risoluzione dell'ONU in occasione del terzo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina, che sostiene l'integrità territoriale del paese e condanna l'aggressione russa. Lo scrive la Reuters online.

«La situazione attuale è che gli Stati Uniti non lo firmeranno», ha detto una fonte diplomatica.

La bozza, che condanna l'aggressione russa e ribadisce l'impegno per la sovranità dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale, è sostenuta da più di 50 paesi. Secondo la Reuters non è chiaro quando scade il termine per sostenerla.

15:53
15:53
Garry Kasparov alla Svizzera: «Invece di conferenze, servono le armi»

Garry Kasparov, campione di scacchi e uno dei più noti dissidenti russi, non manca di mostrare delusione nei confronti della Svizzera.

«Invece che tenere continuamente conferenze, sarebbe più impressionante se la Svizzera facilitasse l'accesso degli ucraini alle armi con componenti elvetici», afferma il 61.enne in un'intervista pubblicata oggi dal Tages-Anzeiger. «Il futuro dell'Ucraina non si deciderà al tavolo dei negoziati, ma sul campo di battaglia. Putin sta negoziando solo perché l'esercito ucraino continua a combattere».

«Il successo dell'Ucraina non dipende solo dal coraggio dei suoi soldati, ma anche dalle armi e dalla tecnologia che riceve o non riceve», argomenta l'attivista che oggi ha la cittadinanza croata. «Il 70-80% dei componenti dei droni russi proviene dall'estero, soprattutto dagli Stati Uniti. E anche la tecnologia elvetica è utilizzata nelle armi russe», puntualizza l'intervistato.

Gli Stati dell'UE devono ora svegliarsi, perché una pace dettata da altri minaccia il continente, afferma l'ex campione mondiale di scacchi (dal 1985 al 2000), a Ginevra per un vertice sui diritti umani e la democrazia. «Gli Stati Uniti stanno negoziando senza sapere esattamente su cosa. Il solo fatto che stiano parlando di una guerra che non riguarda direttamente l'America dice tutto. La parte russa sta festeggiando: è esattamente quello che voleva Vladimir Putin. Ora la Russia chiede il ritiro delle truppe Nato dall'Europa orientale: se Donald Trump si adeguasse, sarebbe la fine della Nato».

«Non credo che Trump capisca la complessità del problema», prosegue l'ex ragazzo prodigio nato a Baku, capitale dell'allora repubblica socialista sovietica azera. «Le persone che lo circondano hanno troppa paura di dirgli che le sue conoscenze geopolitiche non sono sufficienti. Ci troviamo in una situazione molto poco convenzionale: le questioni morali purtroppo non sono più un tema», conclude.

15:50
15:50
Nigel Farage: «Zelensky non è un dittatore, ma gli ucraini dovranno votare»

Il presidente Volodymyr Zelensky «non è un dittatore» ma «agli ucraini devono essere indicati i tempi per nuove elezioni». Lo ha dichiarato Nigel Farage, il leader del partito populista britannico Reform UK, dopo che il presidente americano Donald Trump aveva definito il leader ucraino come un «dittatore» che non vuole andare al voto malgrado il suo mandato sia scaduto.

L'ex tribuno della Brexit, molto amico di Trump e in costante ascesa nei sondaggi nel Regno Unito, era stato messo sotto pressione per il silenzio iniziale sull'attacco dell'inquilino della Casa Bianca contro Zelensky.

Farage ha sottolineato che Trump «deve essere sempre preso sul serio ma non alla lettera, come in questo caso», per poi elogiare l'operato del leader americano: «aveva promesso di portare (il presidente russo Vladimir) Putin al tavolo delle trattative ed è quello che ha fatto».

Il leader di Reform UK infine ha respinto l'idea che nel Regno non vi siano state elezioni durante la Seconda guerra mondiale, affermando che si tennero nel luglio del 1945 quando dopo la resa della Germania nazista il conflitto era ancora in corso contro il Giappone nel Pacifico.

15:16
15:16
Gli USA si oppongono all'idea di definire la Russia «aggressore»

Gli Stati Uniti si oppongono all'idea di definire la Russia «aggressore» in una dichiarazione del G7 nel terzo anniversario dell'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, rischiando di far fallire una tradizionale dimostrazione di unità. Lo scrive il «Financial Times».

Gli inviati degli Stati Uniti hanno sollevato obiezioni all'espressione «aggressione russa» e a descrizioni simili utilizzate dai leader del G7 dal 2022 per descrivere il conflitto, hanno affermato funzionari occidentali citati dal giornale. «Gli americani stanno bloccando quel linguaggio, ma ci stiamo ancora lavorando e speriamo in un accordo», ha aggiunto una delle fonti.

Anche la partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al vertice virtuale del G7 di lunedì non è stata ancora concordata, hanno affermato i funzionari.

Le principali economie mondiali hanno tradizionalmente rilasciato una dichiarazione di sostegno il 24 febbraio, giorno in cui tre anni fa è iniziata l'invasione su vasta scala. L'aggressione della Russia, ad esempio, è stata menzionata cinque volte nella dichiarazione dei leader del G7 l'anno scorso.

Secondo due fonti a conoscenza della questione, l'insistenza dell'amministrazione Trump nell'ammorbidire il linguaggio riflette un più ampio cambiamento nella politica statunitense, che mira a descrivere la guerra come «conflitto ucraino».

15:13
15:13
«Possibile alleggerimento delle sanzioni USA contro la Russia»

Il segretario al Tesoro americano Scott Bessent ha affermato che sul tavolo dei negoziati per un accordo di pace in Ucraina potrebbe esserci un alleggerimento delle sanzioni contro la Russia, sottolineando che gli Stati Uniti sono pronti ad aumentare o a ridurre le misure in base alla volontà di Mosca di negoziare.

«Il presidente è impegnato a porre fine a questo conflitto molto rapidamente e questo potrebbe essere uno dei modi», ha dichiarato il ministro in un'intervista a Bloomberg Television.

12:07
12:07
«Trump vuole liberarsi di Zelensky»

L'amministrazione di Donald Trump mira ormai a «liberarsi di Volodymyr Zelensky» come presidente dell'Ucraina e starebbe già lavorando alla scopo.

Lo scrive oggi il britannico Economist, evocando il nome del generale Valery Zaluzhny, ex popolare comandante delle forze ucraine silurato a suo tempo da Zelensky e spedito a Londra come ambasciatore, quale possibile successore.

L'Economist cita poi un sondaggio secondo cui il presidente attuale risulta al 57% dei consensi, suo minimo storico dopo essere stato al 90%. E verrebbe travolto da Zaluzhny col 65% dei voti contro il 30 in un'ipotetica sfida elettorale a due.

Zaluzhny, che ha 51 anni, è stato in passato accreditato da media e commentatori ucraini e internazionali come un «eroe» e come «il salvatore dell'Ucraina», in quanto artefice della strategia che si ritiene abbia contribuito a far fallire l'iniziale avanzata verso Kiev dei reparti di Mosca subito dopo l'avvio dell'invasione russa su vasta scala del febbraio 2022.

Nominato capo di stato maggiore della Difesa dallo stesso Zelensky nel luglio del 2021, ad appena 45 anni, è stato tuttavia rimosso - a dispetto del presunto parere contrario dei comandi Usa e di altri alleati - circa un anno fa, per essere sostituito dal generale Oleksandr Syrskyi, russo di nascita e già capo dell'esercito.

Un ricambio giustificato con la volontà di dar vita a una «riforma» strutturale delle forze armate di Kiev a fronte di sfide ulteriori, e sfociato poi nella marginalizzazione dell'ex comandante nella posizione di ambasciatore nel Regno Unito. Ma che diversi analisti avevano legato invece a timori legati alla popolarità personale di Zalunzhny e anche a uno suo atteggiamento più prudente di quello dell'entourage presidenziale sui piani di guerra con la Russia dopo lo scacco della cosiddetta controffensiva ucraina del 2023.

Il suo atteggiamento è stato verosimilmente visto come incompatibile con l'idea dell'incursione in una parte della regione russa di confine di Kursk, tentata in seguito senza risultati apprezzabili rispetto agli auspici di distrarre le forze russe per provare a fermarne la graduale avanzata nel Donbass.

12:05
12:05
«Lo schieramento di truppe NATO in Ucraina? Inaccettabile»

Il Cremlino ha espresso «preoccupazione» per le notizie di stampa sull'eventualità di un futuro «invio di contingenti militari dei paesi della Nato in Ucraina».

Lo afferma il portavoce del Cremlino Putin, Dmitri Peskov, commentando la notizia del Telegraph secondo cui il premier britannico Keir Starmer si appresterebbe a presentare a Donald Trump un piano per l'invio di circa 30.000 soldati europei in Ucraina per mantenere un eventuale accordo di cessate il fuoco. Lo riporta Interfax.

«Ovviamente, lo schieramento di contingenti militari di paesi Nato sul territorio ucraino non può essere accettabile per noi», ha detto ancora Peskov

06:36
06:36
Il punto alle 6.30

Donald Trump ha ripetuto davanti alla platea di investitori della Future Investment Initiative, a Miami, le accuse contro Zelensky di essere un «comico di modesto successo» e un «dittatore non eletto» che «si rifiuta di indire elezioni» e che dovrebbe «muoversi rapidamente se non vuole perdere il Paese che gli è rimasto» perché «la guerra sta andando nella direzione sbagliata».

Ai giornalisti, il presidente americano ha poi detto di ritenere che i russi abbiano «le carte in mano» nei negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina. «Penso che i russi vogliano vedere la fine della guerra. Ma penso che un po' abbiano le carte in mano perché hanno conquistato molto territorio, quindi hanno le carte in mano», ha detto ai giornalisti.

Continuano, intanto, i combattimenti in Ucraina. Ore fa, il capo dell'amministrazione militare della regione di Kherson, Oleksandr Prokudin, ha riferito che una bomba aerea teleguidata russa ha colpito un grattacielo a Kherson ferendo anche due bambini. Lo riportano i media ucraini.