Stati Uniti

Trump nomina una donna come capo staff, chi è Susie Wiles

Nativa del New Jersey, è una stratega politica repubblicana di lunga data – Il neo presidente eletto l'ha definita la «signora di ghiaccio»: «È dura, intelligente, innovativa ed è universalmente ammirata e rispettata»
© KEYSTONE (AP Photo/Alex Brandon)
Red. Online
08.11.2024 12:59

Donald Trump ha annunciato di avere nominato la direttrice della sua campagna Susan Wiles come suo Chief of staff alla Casa Bianca. È la prima nomina del presidente neo eletto. E Wiles sarà la prima donna a ricoprire il ruolo di capo di gabinetto della Casa Bianca, ovvero il più importante membro dell'ufficio esecutivo del presidente americano, come riporta il New York Times.

Di Susan Wiles, il tycoon ha parlato durante il suo «discorso della vittoria», al Convention Center di Palm Beach: «Mi ha appena aiutato a raggiungere una delle più grandi vittorie politiche nella storia americana. È dura, intelligente, innovativa ed è universalmente ammirata e rispettata». Il presidente eletto desidera essere affiancato da una persona che lo conosce bene, con la quale ha lavorato a stretto contatto e che comprenda il suo modus operandi. Wiles, inoltre, ha aiutato Trump a trattare con gli avvocati nei vari casi penali e civili.

Insomma, la 67.enne è il guru della vittoria. Nativa del New Jersey, è una stratega politica repubblicana di lunga data. Trump l'ha definita la «signora di ghiaccio» («Ice Maiden»). Negli anni Settanta, lavorava nell'ufficio di Washington del deputato di New York Jack Kemp. Meno di un anno dopo all'entrata politica, si unì alla fortunata campagna di Ronald Reagan prima delle elezioni del 1980. È stata la consigliera di due sindaci e di vari candidati in Florida e ha lavorato per la deputata Tillie Fowler.

Nel 2010, aiutò a trasformare Rick Scott, allora uomo d'affari con poca esperienza politica, in governatore della Florida. In soli sette mesi. Scott è ora senatore degli Stati Uniti. Wiles incontrò Trump durante le primarie presidenziali repubblicane del 2015 e divenne la co-presidente della sua campagna in Florida. La vittoria in quello stato, lo ricordiamo, lo aiutò a conquistare la Casa Bianca. Il governatore della Florida Ron DeSantis – che l'ha messa a capo della sua corsa vincente due anni dopo – ha descritto Susan Wiles come «la migliore nel settore». Secondo Politico, l'influenza di Susie (così la chiama Trump) Wiles sugli eventi politici americani è tanto evidente quanto invisibile.

Ma c'è anche un «ma». Nel 2021 Wiles ha criticato aspramente Trump dopo l'attacco del 6 gennaio al Campidoglio da parte dei suoi sostenitori. Nel 2016 ripose a dure critiche sulla sua performance: se voleva vincere, disse al tycoon, doveva lasciarla lavorare.Oggi è diventata la guru della campagna elettorale che ha portato il tycoon alla vittoria.

Un rapporto di fiducia

Come detto, Susan Wiles sarà la prima donna a ricoprire il ruolo di capo di gabinetto della Casa Bianca. È mamma, nonna, figlia del defunto giocatore di football americano e conduttore radiofonico Pat Summerall. Lei si è descritta come proveniente da un background politico «tradizionale». A lei più di tutti è attribuito il successo della campagna, che nonostante le «uscite estemporanee» del tycoon, ha messo a punto ed eseguito senza errori una strategia premiata dal successo alle urne. Nonostante il ruolo cruciale, ha sempre evitato i riflettori: non ha preso il microfono sul palco neppure nella notte in cui Trump ha celebrato la vittoria. In una recente e rara intervista al Wall Street Journal aveva detto, parlando della cerchia di voci attorno all’allora candidato: «Forse sono la prima del villaggio, ma è un villaggio». Ha tenuto a bada quasi sempre personaggi che potevano danneggiare il candidato. E la sua scelta di rimanere dietro le quinte nonostante il ruolo cruciale svolto è stata particolarmente apprezzata dal presidente eletto.

Qual è il ruolo ufficiale della Chief of staff alla Casa Bianca? «Responsabile per dirigere, gestire, e supervisionare tutti gli sviluppi delle politiche, le operazioni quotidiane e l’attività dello staff per conto del presidente. Coordina e comunica con tutti i ministeri e le agenzie dell’amministrazione». Il punto forte di Wiles è quindi il rapporto di fiducia con Trump, che l’ha probabilmente scelta (anche) per aiutare a stabilizzare l’amministrazione.

Le reazioni social

La nomina di Susan Wiles è già stata molto commentata, soprattutto sui social media. «Il misogino nomina una donna come suo capo di gabinetto per la prima volta nell'intera storia della presidenza degli Stati Uniti». «Trump odia le donne, eppure...». E ancora «Trump è misogino, le donne avranno meno diritti, nessuna donna forte attorno al tycoon, lui odia le donne...».

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