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Trump: «Non serve includere Zelensky alle riunioni sulla pace»

Il presidente degli Stati Uniti ha ribadito il concetto in un'intervista radio con Fox, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Trump: «Non serve includere Zelensky alle riunioni sulla pace»
Red. Online
21.02.2025 06:08
21:43
21:43
Allerta a Kiev e in varie regioni per droni russi

Lo stato di allerta è stato dichiarato in serata a Kiev e in diverse regioni ucraine. Si teme l'arrivo di droni russi. Lo ha riferito Rbc-Ucraina citando l'amministrazione militare della città di Kiev.

19:27
19:27
Musk cambia le regole di X contro le critiche su Kiev

Elon Musk si impegna a fermare gli utenti di X che hanno cercato di correggere Donald Trump e le sue affermazioni su Volodymyr Zelensky e la guerra in Ucraina. Il miliardario ha annunciato infatti di voler «riparare» la funzione 'community notes' del suo social network, quella che consente a chi usa la piattaforma di appuntare post che potrebbero contenere disinformazione.

«Purtroppo le community notes vengono utilizzate sempre di più dai governi e dai media tradizionali. Risolveremo questo problema», ha promesso Musk, scendendo in campo in difesa del suo boss. Le recenti dichiarazioni del presidente su Zelensky sono state oggetto di 'correzioni' su X, con molti utenti che hanno fatto notare come il gradimento del leader ucraino è ben più alto del 4% indicato da Trump. Un sondaggio del Kiev International Institute of Sociology postato sulle community notes e ampiamente circolato online, infatti, lo indica al 57%. Una rilevazione a cui Musk non crede: «È ovvio che un sondaggio controllato da Zelensky sulla sua approvazione non è credibile», ha detto postando le affermazioni di un utente, secondo il quale il Kiev International Institute of Sociology è stato fondato dall'Usaid, l'agenzia che il Dipartimento per l'Efficienza del governo vuole smantellare.

L'annuncio di Musk sulle community notes è in controtendenza rispetto alle decisioni di Mark Zuckerberg. Dopo l'addio al fact checking, visto come un allineamento al governo Trump, Meta ha annunciato infatti l'avvio del programma Community Notes per Facebook, Instagram e Threads negli Stati Uniti. Meta selezionerà i partecipanti, che verranno informati con una notifica sui social. Per garantire l'imparzialità delle segnalazioni, solo quando una nota riceve un certo numero di consensi da parte del resto della comunità, sarà resa pubblica a tutti.

17:34
17:34
Scholz e Zelensky hanno discusso di una «pace giusta»

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky hanno discusso al telefono dei «mezzi» migliori per raggiungere «una pace giusta» in Ucraina. Lo riferisce il governo tedesco.

Scholz e Zelensky hanno concordato in una telefonata «che l'Ucraina deve essere al tavolo nei futuri negoziati sulla pace in Ucraina e che le questioni sulla sicurezza europea devono essere discusse insieme agli europei», ha affermato il portavoce del cancelliere Steffen Hebestreit in un comunicato.

17:27
17:27
Trump: «Non serve includere Zelensky alle riunioni sulla pace»

Per Donald Trump non c'è bisogno che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky partecipi alle trattative per mettere fine alla guerra con la Russia.

«Se devo essere onesto, non penso sia importante agli incontri. Quando Zelensky ha detto che non è stato invitato all'incontro» è perché «non era una priorità, visto che ha fatto un cattivo lavoro finora nel negoziare», ha detto Trump in un'intervista a Fox radio, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.

16:55
16:55
Il NYP a Trump: «Il dittatore è Putin, lui ha iniziato la guerra»

Il «dittatore è Vladimir Putin», ed è stato lui a «iniziare la guerra». Lo afferma Douglas Murray rivolgendosi a Donald Trump in un editoriale sulla home page del New York Post, quotidiano dell'impero di Rupert Murdoch e vicino a Donald Trump.

Una vicinanza che, però, non gli impedisce di criticare e correggere il presidente americano su Kiev. Pur ritenendo che Trump abbia ragione a voler mettere fine alla guerra, l'editoriale mette in evidenza «dieci verità da non ignorare».

«La prima è che a dispetto di quello che ha detto Trump, a iniziare la guerra è stato Vladimir Putin». Douglas quindi continua precisando che «Putin è un dittatore» mentre Zelensky «non lo è», e nota come la «Russia non è amica degli Stati Uniti: l'Ucraina lo è». E ancora: «A Putin non si può credere. Questo non è solo un fatto è qualcosa a cui credono l'81% degli americani», mette in evidenza l'editoriale osservando che gli aiuti americani all'Ucraina «non sono sprecati».

16:53
16:53
L'UE presenterà un piano per aiuti da 6 miliardi a Kiev

L'Ue intende erogare all'Ucraina un ulteriore sostegno militare da almeno 6 miliardi «il prima possibile, nel 2025» per coprire il finanziamento di munizioni di artiglieria di grosso calibro - con un obiettivo minimo di 1,5 milioni di colpi - sistemi di difesa aerea, missili e droni e sostegno alla rigenerazione delle brigate (addestramento ed equipaggiamento).

Lo si apprende da una bozza di un non paper che il Servizio europeo per l'azione esterna, spiegano più fonti europee, intende discutere alla riunione del Consiglio Esteri di lunedì.

16:52
16:52
«La Russia valuta 300 miliardi congelati per la ricostruzione dell'Ucraina»

La Russia potrebbe accettare di utilizzare 300 miliardi di dollari di beni sovrani congelati in Europa per la ricostruzione dell'Ucraina, come parte di un eventuale accordo di pace, ma insisterà affinché parte del denaro venga speso per un quinto delle regioni occupate dalle forze di Mosca, hanno detto alla Reuters tre fonti.

I colloqui tra Russia e Stati Uniti sono ancora in una fase iniziale: l'idea circola a Mosca, sottolinea la Reuters, che non è riuscita a stabilire se sia stata discussa tra le controparti russe e statunitensi durante l'incontro del 18 febbraio tra delegazioni russe e americane in Arabia Saudita.

16:07
16:07
Madrid: «Trump vuole riscrivere storia dell'invasione in Ucraina»

La ministra spagnola di Difesa, Margarita Robles, ha criticato oggi «la contorsione delirante» del presidente degli Sati Uniti, che ha accusato il presidente dell'Ucraina, Volodimir Zelensky, di essere 'un dittatore' e di aver mosso guerra alla Russia. «Siamo tutti scossi dal discorso di Trump in relazione all'Ucraina. Sa perfettamente cosa è successo, sa che l'unico responsabile è Putin e che la popolazione civile è vittima di massacri», ha detto la Robles in un'intervista alla radio nazionale Rne.

La ministra ha definito «incomprensibile» la posizione del presidente nordamericano. «Dall'inizio della guerra, la Ue e la Nato hanno dato un'immagine di unità, in difesa della pace e dei valori», ha ricordato. «In maniera sorprendente adesso, in una contorsione delirante», Trump «ha voluto riscrivere la storia» dell'invasione russa in Ucraina.

Tuttavia Robles ha assicurato che, a fronte del «forte attacco non solo all'Ucraina o a Zelensky ma ai valori delle società democratiche e libere», «l'Europa e la Nato nel loro complesso, ad accezione dell'Ungheria, rimarranno unite».

La titolare della Difesa ha, infine, rinfacciato «la devozione assoluta» del leader del partito di estrema destra Vox, Santiago Abascal - presente ieri alla convention del Cpac - «ai deliri di Trump».

15:34
15:34
L'inviato di Trump in Ucraina: «Buona conversazione con Zelensky»

L'inviato del presidente americano Donald Trump, Keith Kellogg, per l'Ucraina ha dichiarato di aver avuto un colloquio «positivo» il giorno prima a Kiev con il «coraggioso» presidente ucraino in un contesto di forti tensioni tra Washington e Kiev.

«Una discussione approfondita e positiva con Volodymyr Zelensky il leader coraggioso e combattivo di una nazione in guerra», ha scritto il funzionario.

15:06
15:06
Putin: «Le sanzioni hanno giocato un importante ruolo stimolante per l'industria russa»

Le sanzioni hanno «giocato un importante ruolo stimolante» per l'industria russa. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin intervenendo a un forum sul futuro dell'industria chimica.

«Le società russe si stanno rivolgendo in modo crescente ai nostri scienziati e stanno ricevendo aiuto», ha aggiunto Putin, citato dalla Tass, affermando che «le soluzioni nazionali spesso si rivelano più efficaci di quelle straniere».

Il 72enne ha aggiunto che alle aziende russe dovranno essere garantiti certi vantaggi nei confronti delle concorrenti straniere che vorranno tornare ad operare nel paese dopo averlo lasciato in seguito al conflitto in Ucraina.

«Possiamo regolamentare opportunamente il rientro sul nostro mercato di chi vuole rientrare, creando e mantenendo vantaggi per i nostri stessi produttori», ha detto Putin, citato dal servizio stampa del Cremlino. «Questo deve essere fatto in modo sottile, con attenzione, ma deve essere fatto senza fallo», ha aggiunto il presidente, sottolineando che tali azioni dovranno avvenire nel quadro delle regole dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto).

Il presidente ha anche dichiarato che la Russia deve sviluppare il proprio settore chimico e l'estrazione di «metalli rari e delle terre rare» nonché produrre litio. «Per far fronte alle dinamiche del progresso e della concorrenza globale, dobbiamo aumentare esponenzialmente il potenziale del settore chimico nazionale e dei rami correlati, costruire l'intero ciclo dalla prospezione e sviluppo di nuovi giacimenti, compresi i metalli rari e delle terre rare, alla produzione di prodotti ad alta tecnologia ad alto valore aggiunto. Ci sono cose su cui lavorare».

«Non estraiamo ancora il litio. Come possiamo svilupparci senza di esso? Questo è ovvio per gli specialisti, ma possiamo farlo e avremmo potuto farlo 10, 15 anni fa», ha dichiarato Putin.

«L'Artico: siamo i leader indiscussi lì. Molti paesi ora vogliono collaborare con noi alla produzione di una flotta di rompighiaccio a propulsione nucleare, ma questo, ovviamente, è impossibile senza materiali moderni», ha concluso.

12:43
12:43
«Putin vuole annunciare la vittoria il 24 febbraio»

Vladimir Putin avrebbe l'intenzione di annunciare la vittoria sull'Ucraina e la NATO il 24 febbraio, terzo anniversario dell'aggressione russa. Lo riferiscono tra gli altri la Bild e il Kyiv Independent, citando informazioni dei servizi ucraini.

I servizi di intelligence militare ucraini affermano inoltre che il Cremlino potrebbe usare i recenti colloqui tra Stati Uniti e Russia in Arabia Saudita per imporre le sue condizioni di pace al mondo, cercando di dipingere i governi in Europa che sostengono Kiev come «nemici della pace», scrive il Kyiv Independent.

Non sono state annunciate decisioni concrete in seguito all'incontro tra le delegazioni americana e russa, ma l'esclusione dell'Ucraina ha suscitato allarme a Kiev e in Europa.

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Interfax, ha intanto comunicato che Putin ha in programma presto un colloquio telefonico con il presidente cinese Xi Jinping, per informarlo dei risultati dell'incontro a Riad tra gli Usa e la Russia.

12:10
12:10
Non c'è motivo di trasmettere informazioni bancarie alla Russia

Nel contesto attuale, non vi è motivo di trasmettere informazioni bancarie alla Federazione russa. Lo ha stabilito il Tribunale federale accogliendo il ricorso di persone coinvolte in una richiesta di assistenza amministrativa in materia fiscale presentata da Mosca.

La Russia voleva ottenere informazioni sui conti bancari detenuti in Svizzera da una società russa, i cui beneficiari economici avevano in parte legami con l'Ucraina. La richiesta risale al 2018.

Un anno dopo l'Amministrazione federale delle contribuzioni aveva concesso l'assistenza. Decisione poi confermata Tribunale amministrativo federale (TAF) tre giorni prima dell'invasione russa all'Ucraina del 24 febbraio 2022.

Chiamato ad esprimersi, il Tribunale federale (TF) aveva deciso di sospendere la proceduta in considerazione delle misure e delle sanzioni adottate nei confronti di Mosca. Vista l'assenza di sviluppi positivi, l'esame del dossier è stato ripreso nel novembre 2023.

In una sentenza pubblicata oggi, la seconda Corte di diritto pubblico del TF ha accolto il ricorso dei detentori della società. La decisione si basa su una clausola contenuta nella convenzione contro le doppie imposizioni in vigore tra Svizzera e Russia, che consente di rifiutare di fornire informazioni la cui comunicazione sarebbe contraria all'ordine pubblico.

Nel caso in questione, dopo l'aggressione contro l'Ucraina, la Federazione russa non è più membro del Consiglio d'Europa né parte contraente della Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Inoltre, è stata sospesa dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.

In queste condizioni, non si può escludere che l'arsenale legislativo russo venga utilizzato per limitare l'esercizio dei diritti umani. Dare seguito alla richiesta di assistenza amministrativa avanzata da Mosca non fornirebbe le garanzie necessarie, soprattutto perché le informazioni richieste riguardano anche cittadini ucraini, sottolineano i giudici di Mon Repos.

Il rifiuto pronunciato oggi dal TF non impedisce alla Russia di presentare in futuro una nuova richiesta di assistenza. Questa sarà esaminata alla luce della situazione che si presenterà in quel momento, precisa il tribunale.

11:22
11:22
In Svizzera si tengono regolarmente incontri tra attori coinvolti nel conflitto in Ucraina

In Svizzera si tengono regolarmente incontri tra attori coinvolti nel conflitto in Ucraina. Lo ha detto il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) a Keystone-ATS, precisando che tali «attività» rientrano nell'ambito della diplomazia legata alla guerra. Secondo quanto riportato oggi dal Blick, a questi incontri avrebbero partecipato rappresentanti statunitensi e russi.

«Questi incontri regolari - ha precisato il DFAE - avvengono tra attori coinvolti nel conflitto in Ucraina, nel quadro di contatti diplomatici del tipo 'Track 2'». Si tratta di contatti organizzati da attori non governativi, che consentono scambi senza un coinvolgimento diretto delle autorità statali, ha ricordato il dipartimento di Ignazio Cassis.

Secondo il DFAE, tali attività rientrano comunque nella diplomazia tra Stati. Possono quindi essere considerati come legati agli sforzi diplomatici relativi al conflitto.

Stando a indiscrezioni, un incontro di questo tipo si sarebbe svolto la scorsa settimana. Secondo l'agenzia Reuters, citata dal Blick, questi contatti sarebbero iniziati sotto la presidenza di Joe Biden e si sarebbero svolti al di fuori dei canali diplomatici ufficiali.

Non si sa invece niente in merito ai contenuti delle discussioni, agli eventuali risultati e all'identità dei partecipanti. Non si sa ad esempio se rappresentanti ucraini vi hanno partecipato. Il DFAE non ha fornito risposte a queste domande.

09:54
09:54
«Zelensky potrebbe trasferirsi in Francia»

«Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha pochi, se non nessuno, sostenitori nella cerchia ristretta del presidente Trump, e il peggioramento dei rapporti tra i due rischia di indebolire la posizione di Kiev nei colloqui di pace con la Russia». Lo scrive il New York Post sottolineando che «una fonte vicina a Trump suggerisce che la soluzione migliore per [Zelensky] e per il mondo è che vada immediatamente in Francia».

08:03
08:03
«Gli Stati Uniti devono avere relazioni con la Russia, che piaccia o no»

«Gli Stati Uniti devono avere relazioni con la Russia indipendentemente dal fatto che piacciano o no le azioni di Mosca»: lo afferma il segretario di Stato americano Marco Rubio in un'intervista con la giornalista Catherine Herridge, pubblicata sul suo account X e ripresa dalla Tass.

«Alla fine dobbiamo essere in grado di parlare con una nazione che ha, in alcuni casi, la più grande riserva di armi nucleari tattiche al mondo e la seconda più grande, se non la più grande, riserva di armi nucleari strategiche al mondo», ha aggiunto Rubio. «Alla fine, che ci piaccia o no, la Russia è una potenza, una potenza globale».

L'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello degli Stati Uniti Donald Trump «deve essere sostanziale e dipenderà dai progressi dell'accordo ucraino», ha poi detto Rubio.

«Non conosco i tempi, ma un incontro tra il presidente Putin e il presidente Trump deve essere un incontro su qualcosa. Dobbiamo sapere di cosa parlerà quell'incontro, cosa si otterrà. In genere non teniamo questi incontri finché non c'è un risultato o un progresso».

06:27
06:27
Musk: «Troppi soldi buttati via per la corruzione in Ucraina»

«La quantità di denaro che è stata buttata per via della corruzione» nella guerra in Ucraina «è disgustosa». Lo ha detto Elon Musk alla convention dei conservatori a Washington. «Dovremmo provare empatia per le persone che muoiono in prima linea. Questa è la cosa più importante. Per quanti anni ancora dovrebbe andare avanti questa guerra?», ha aggiunto il miliardario.

06:13
06:13
Il punto alle 6

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha detto ai suoi omologhi del G20 che si sta aprendo una «finestra per la pace» per la crisi ucraina, pochi giorni dopo l'incontro dei principali diplomatici statunitensi e russi in Arabia Saudita.

«La Cina ha notato che di recente sono aumentate le richieste di colloqui di pace e si sta aprendo una finestra per la pace», ha detto Wang secondo una lettura del suo discorso all'incontro del G20 in Sudafrica pubblicata dal Ministero degli Esteri di Pechino.

Durante i colloqui a Riad di martedì, Russia e Stati Uniti hanno concordato di istituire team per negoziare un percorso per porre fine alla guerra iniziata quando le forze di Mosca hanno invaso l'Ucraina nel febbraio 2022. La Cina sostiene tutti gli sforzi per raggiungere la pace, incluso questo «recente consenso» raggiunto tra Usa e Russia, ha detto Wang. «Ci auguriamo che tutte le parti coinvolte possano trovare una soluzione sostenibile e duratura che affronti le reciproche preoccupazioni», ha aggiunto il ministro degli Esteri cinese.