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La Russia ha accettato di sospendere gli attacchi contro gli obiettivi energetici dell'Ucraina per 30 giorni – Trump: «Con Putin colloquio molto buono e produttivo» – Zelensky: «Putin non è pronto a porre fine alla guerra» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:16
23:16
Zelensky: «I raid notturni mostrano che serve pressione su Mosca»
«Ora in molte regioni si può letteralmente sentire di cosa ha realmente bisogno la Russia. Circa 40 droni 'shaheed' nel nostro cielo, la difesa aerea è in funzione. Purtroppo, ci sono anche danni alle infrastrutture civili. Raid diretto da parte di uno »shaheed« in un ospedale di Sumy, attacchi alle città della regione di Donetsk, droni d'attacco in questo momento nei cieli delle regioni di Kiev, Zhytomyr, Sumy, Chernihiv, Poltava, Kharkiv, Kirovohrad, Dnipropetrovsk e Cherkasy. Sono questi attacchi notturni della Russia a distruggere il nostro sistema energetico, le nostre infrastrutture e la vita normale degli ucraini. E il fatto che questa notte non abbia fatto eccezione dimostra che dobbiamo continuare a fare pressione sulla Russia affinché raggiunga la pace». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto messaggio serale su Telegram dopo la telefonata tra Trump e Putin.
«Oggi Putin ha di fatto respinto - ribadisce Zelensky - la proposta di un cessate il fuoco completo. Sarebbe giusto che il mondo rispondesse respingendo qualsiasi tentativo di Putin di prolungare la guerra. Sanzioni contro la Russia. Aiuta l'Ucraina. Rafforzare gli alleati nel mondo libero e lavorare per garantire la sicurezza. E solo una reale cessazione degli attacchi alle infrastrutture civili da parte della Russia, come dimostrazione della volontà di porre fine a questa guerra, potrà avvicinare la pace».
21:54
21:54
Scholz-Macron: «Continueremo a fornire aiuti militari a Kiev»
L'Ucraina può contare sulla prosecuzione degli aiuti militari. Lo assicurano il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron in conferenza stampa a Berlino.
L'accordo raggiunto fra il presidente americano Donald Trump e quello rsso Vladimir Putin in merito a una tregua di trenta giorni sulle infrastrutture energetiche «è un buon inizio» ma «non può esserci alcuna intesa senza l'Ucraina», ha dichiarato Scholz. «Il prossimo passo dev'essere un completo cessate il fuoco in Ucraina il più presto possibile, e su questo siamo ovviamente d'accordo», ha concluso il cancelliere uscente.
Macron da parte sua ha sottolineato come Francia e Germania «abbiano promosso la pace fin dal primo giorno e questo obbiettivo non può essere raggiunto senza che l'Ucraina prenda parte alle trattative».
20:58
20:58
Zelensky: «Putin non è pronto a porre fine alla guerra»
Il presidente ucraino Voldymyr Zelensky ha affermato che le condizioni del presidente russo Vladimir Putin dimostrano che non è pronto a «porre fine» alla guerra e «puntano a indebolire l'Ucraina». E ha fatto sapere che l'Ucraina continuerà a combattere nella regione russa di Kursk.
«Per ora aspettiamo i dettagli dalla parte americana, ma al momento abbiamo gli Shahed e la minaccia missilistica nel nostro paese, quindi gli accordi non funzionano ancora»: è la reazione dell'ufficio di Zelensky dopo la telefonata tra il presidente americano Donald Trump e quello russo Vladimir Putin, come riporta RBC Ukraina.
Zelensky ha affermato che l'Ucraina è favorevole alla tregua agli attacchi contro le infrastrutture energetiche approvata dalla Russia, ma ha bisogno prima di maggiori dettagli da Trump.
«Dopo aver ottenuto i dettagli dal presidente degli Stati Uniti, da parte americana daremo la nostra risposta», ha detto ai giornalisti, aggiungendo che gli Stati Uniti dovrebbero essere «garanti» e «la nostra parte manterrà l'impegno» finché la Russia lo rispetterà.
L'ufficio del presidente ha sottolineato che la proposta di tregua nei cieli e nei mari era originariamente venuta dall'Ucraina. Tuttavia, la parte americana aveva proposto di andare oltre, arrivando a un cessate il fuoco totale. «Quindi ora sono stati gli stessi russi a respingerlo, il che significa che hanno bisogno di una guerra».
L'ufficio presidenziale ha inoltre aggiunto a RBC che sta attualmente lavorando sui prossimi passi da compiere per raggiungere la pace in Ucraina. «Stiamo chiarendo i dettagli a livello di team e siamo pronti a compiere i prossimi passi insieme ai partner, ma questo deve essere fatto insieme ai partner, perché è l'unico modo in cui può essere efficace», hanno aggiunto le fonti a RBC.
L'Ucraina considera una linea rossa il suo status, che la Russia vorrebbe condizionato alla neutralità, e non accetta di mettere sul piatto dei negoziati un piano un ridimensionamento del proprio apparato militare. «Non riconosceremo mai come russi i territori temporaneamente occupati», ha ribadito il capo staff presidenziale Andriy Yermak.
Zelensky, nelle stesse ore del colloquio tra Trump e Putin è atterrato in Finlandia, dove domani avrà incontri incentrati sulle «misure per porre fine alla guerra» in un paese dove è molto forte il timore di un possibile espansionismo russo. «L'Europa deve essere al tavolo delle trattative e tutto ciò che riguarda la sicurezza europea deve essere deciso insieme all'Europa», si è limitato a dire arrivando a Helsinki con la first lady Olena.
Il tema delle concessioni territoriali è stato al centro di un tam tam di indiscrezioni andate avanti da settimane. Fonti citate dall'americano «Semafor» hanno riferito ad esempio che l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la Crimea - annessa da Mosca nel 2014 - «come territorio russo nell'ambito di qualsiasi accordo futuro per porre fine alla guerra», e che si sarebbe impegnata per una analoga mossa dell'ONU.
E nella ristretta cerchia dei consiglieri di Zelensky, ha rivelato invece il «New York Times», si teme addirittura che gli USA siano disponibili a «soddisfare le mire del Cremlino anche sul porto di Odessa».
20:39
20:39
Trump: «Con Putin colloquio molto buono e produttivo»
«La mia conversazione telefonica di oggi con il presidente russo Putin è stata molto buona e produttiva. Abbiamo concordato un immediato cessate il fuoco su tutta l'energia e le infrastrutture, con l'intesa che lavoreremo rapidamente per avere un cessate il fuoco completo e, in definitiva, la fine di questa orribile guerra tra Russia e Ucraina»: lo scrive Donald Trump su Truth.
«Questa guerra - prosegue - non sarebbe mai iniziata se fossi stato il presidente! Sono stati discussi molti elementi di un contratto di pace, incluso il fatto che migliaia di soldati vengono uccisi e sia il presidente Putin che il presidente Zelensky vorrebbero veder finire questo. Quel processo è ora in pieno vigore ed effetto e, si spera, per il bene dell'umanità, porteremo a termine il lavoro!».
20:27
20:27
Kiev: «Esplosioni nella capitale, difesa aerea in funzione»
In serata, dopo la telefonata tra il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Donald Trump, si sono udite esplosioni a Kiev: è stato dichiarato lo stato di allerta aerea nella capitale e in diverse regioni e sono in funzione le forze di difesa aerea contro obiettivi nemici. Lo riporta RBC-Ucraina citando il capo dell'Amministrazione militare della città di Kiev, Timur Tkachenko.
«Le forze di difesa aerea stanno lavorando per eliminare la minaccia nei cieli di Kiev. Restate nei rifugi fino al segnale ufficiale di fine allarme. Seguite le misure di sicurezza», affermano le autorità.
19:48
19:48
«Starmer vuole che aziende partecipino al piano ReArm EU»
Il premier britannico Keir Starmer sta facendo pressioni affinché le aziende produttrici di armamenti del Regno Unito vengano classificate come «europee» all'interno del programma ReArm Europe annunciato dall'UE, nonostante il divorzio di Londra dall'Unione con la Brexit. È quanto si legge sul «Daily Telegraph» online, che cita una fonte diplomatica di Bruxelles.
Il primo ministro laburista, che ha avviato di recente un incremento accelerato del budget per la difesa e il riarmo nel Regno, vuole infatti che i colossi militari britannici possano beneficiare degli investimenti multimiliardari previsti dal piano, con cui si intendono privilegiare le aziende del continente in base al principio del «buy European».
Ma, sempre secondo il quotidiano filo-Tory, Starmer ha incontrato la ferma opposizione del presidente francese Emmanuel Macron, che invoca invece un trattamento preferenziale solo per i membri dell'Unione, per evitare la concorrenza rappresentata dai produttori d'oltremanica.
In questo modo emergono i primi conflitti d'interesse sia nella partnership fra UE e Regno Unito nel campo della sicurezza e della difesa, sia in quella fra Londra e Parigi, in prima fila per guidare la cosiddetta «coalizione dei volenterosi», con l'obiettivo di organizzare una missione di peacekeeping in Ucraina una volta raggiunto un accordo per la cessazione delle ostilità con la Russia.
19:32
19:32
Bozza del summit UE: «La pace solo con garanzie di sicurezza per l'Ucraina»
«Un accordo di pace globale, che rispetti l'indipendenza, la sovranità e l'integrità dell'Ucraina, deve essere accompagnato da solide e credibili garanzie di sicurezza per l'Ucraina per scoraggiare future aggressioni russe». È quanto si legge nella bozza del vertice europeo, visionata dall'ANSA.
«Il Consiglio europeo riafferma il suo continuo e incrollabile sostegno alla sovranità e all'integrità territoriale dell'Ucraina. L'UE mantiene il suo approccio di 'pace attraverso la forza', che richiede che l'Ucraina sia nella posizione più forte possibile si legge nella bozza che domani sarà sottoposta ad un'ultima verifica da parte dei rappresentanti permanenti dei 27, -. In linea con questo approccio, l'UE rimane impegnata, in coordinamento con gli alleati che condividono lo stesso approccio, a fornire un ulteriore sostegno globale all'Ucraina e al suo popolo, nell'esercizio del suo diritto intrinseco all'autodifesa contro la guerra di aggressione russa.»
«L'Unione europea continuerà a fornire all'Ucraina un sostegno finanziario regolare e prevedibile. Il Consiglio europeo invita la Commissione a prendere rapidamente tutte le misure necessarie per anticipare il finanziamento nell'ambito dello Strumento per l'Ucraina e dell'iniziativa del G7. Esorta la Commissione e gli Stati membri a utilizzare tutte le opzioni previste dallo Strumento per l'Ucraina per aumentare il sostegno finanziario all'Ucraina», si legge ancora nella bozza delle conclusioni, dove l'Ucraina figura al primo paragrafo.
«Tutto il sostegno militare - si legge nel testo - e le garanzie di sicurezza per l'Ucraina saranno forniti nel pieno rispetto della politica di sicurezza e di difesa di alcuni Stati membri e tenendo conto degli interessi di sicurezza e di difesa di tutti gli Stati membri. Il Consiglio europeo ribadisce il forte impegno dell'UE a garantire la piena responsabilità per i crimini di guerra e gli altri crimini più gravi commessi in relazione alla guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina. In questo contesto, i progressi compiuti nell'istituzione di un Tribunale speciale per il crimine di aggressione contro l'Ucraina, nel quadro del Consiglio d'Europa, rappresentano un passo importante».
L'Unione europea, si legge ancora nel testo, «è pronta ad alzare la pressione» su Mosca. «I sua beni resteranno immobilizzati fino a quando la Russia non cesserà la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina e non risarcirà i danni causati da questa guerra».
19:05
19:05
Il comunicato del Cremlino
Il presidente russo Vladimir Putin ha accettato di sospendere gli attacchi contro gli obiettivi energetici dell'Ucraina per 30 giorni, conferma il Cremlino, dopo la telefonata con il presidente americano Donald Trump. «Durante la conversazione, Donald Trump ha avanzato una proposta affinché le parti in conflitto rinuncino reciprocamente agli attacchi alle infrastrutture energetiche per 30 giorni. Vladimir Putin ha accettato questa iniziativa e ha immediatamente impartito all'esercito russo l'ordine corrispondente», si legge nel comunicato del Cremlino.
Il presidente russo «ha espresso gratitudine a Donald Trump per il suo desiderio di contribuire a raggiungere il nobile obiettivo di porre fine alle ostilità e alle perdite umane», afferma ancora il Cremlino, ripreso dalla Tass. Egli ha detto alla sua controparte che per la soluzione della crisi in Ucraina è necessario eliminare le cause radicali del conflitto. Nel contesto dell'iniziativa per il cessate il fuoco, Putin ha affermato che si deve fermare la mobilitazione ucraina e l'invio di armi a Kiev. Il presidente russo ha anche informato Trump di uno scambio di 175 prigionieri per parte con l'Ucraina a suo dire in programma domani, riferisce il Cremlino. Putin ha poi riaffermato «l'impegno fondamentale per una risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina», ha indicato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, come riporta la Tass.
18:41
18:41
Sì a un cessate il fuoco limitato alle infrastrutture energetiche
La Russia ha accettato un cessate il fuoco di 30 giorni limitato alle infrastrutture energetiche in Ucraina come parte dell'iniziativa guidata dagli Stati Uniti per porre fine all'invasione russa del Paese, ha confermato la Casa Bianca. In una dichiarazione rilasciata dopo la telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin, la Casa Bianca ha dichiarato che le due parti hanno concordato di tenere «negoziati tecnici» su un cessate il fuoco marittimo e, successivamente, su un cessate il fuoco completo e una pace permanente.
Trump e Putin hanno anche «concordato che, in futuro, un miglioramento delle relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia comporterà enormi vantaggi», in particolare in termini di «enormi accordi economici e stabilità geopolitica».
«Oggi il presidente Trump e il presidente Putin hanno parlato della necessità di pace e di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina» scrive la Casa Bianca. «Entrambi i leader hanno concordato sulla necessità di porre fine a questo conflitto con una pace duratura. Hanno inoltre sottolineato la necessità di migliorare le relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia. Il sangue e il tesoro che sia l'Ucraina che la Russia hanno speso in questa guerra sarebbero meglio spesi per i bisogni dei loro popoli. Questo conflitto non sarebbe mai dovuto iniziare e sarebbe dovuto finire molto tempo fa con sforzi di pace sinceri e in buona fede. I leader hanno concordato che il movimento verso la pace inizierà con un cessate il fuoco per le infrastrutture energetiche, nonché con negoziati tecnici sull'attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero, un cessate il fuoco completo e una pace permanente. Questi negoziati inizieranno immediatamente in Medio Oriente. I leader hanno parlato in generale del Medio Oriente come regione di potenziale cooperazione per prevenire futuri conflitti. Hanno inoltre discusso della necessità di fermare la proliferazione delle armi strategiche e si impegneranno con altri per garantire la più ampia applicazione possibile. I due leader hanno condiviso l'opinione che l'Iran non dovrebbe mai essere in grado di distruggere Israele. I due leader hanno convenuto che un futuro con un miglioramento delle relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia ha enormi vantaggi. Ciò include enormi accordi economici e stabilità geopolitica una volta raggiunta la pace».
18:28
18:28
Ci sarà uno scambio di 175 prigionieri fra Russia e Ucraina
Il Cremlino, tramite Reuters, conferma che i due leader hanno discusso dell'Ucraina e hanno concordato, in particolare, che Ucraina e Russia si scambieranno 175 prigionieri di guerra.
18:05
18:05
«Colloquio concluso»: la conferma da Cremlino e Casa Bianca
Sia il Cremlino sia la Casa Bianca, dopo le indiscrezioni di media e agenzie stampa, hanno confermato che la telefonata è terminata.
17:45
17:45
Il colloquio Trump-Putin si è concluso
L'emittente statunitense CBS News e l'agenzia di stampa statale russa TASS riferiscono che la telefonata Trump-Putin si è conclusa.
16:50
16:50
Von der Leyen: «L'Europa deve prepararsi alla guerra»
"Questa storica Accademia è uno dei motivi per cui ho scelto la Danimarca per parlare di sicurezza. E per sostenere che se l'Europa vuole evitare la guerra, deve prepararsi alla guerra". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel suo discorso alla Royal Danish Military Academy.
"Potremmo desiderare che queste cose non fossero vere. O che non dovessimo dirle in modo così schietto. Ma ora è il momento di parlare onestamente, in modo che ogni europeo capisca cosa è in gioco. Perché il disagio di sentire queste parole impallidisce di fronte al dolore della guerra. Basta chiedere ai soldati e al popolo ucraino", ha affermato la von der Leyen a Copenaghen annunciando l'istituzione "di una task force congiunta con Kiev per coordinare il sostegno militare dell'UE e degli Stati membri all'Ucraina".
"Ora la Russia è su un percorso irreversibile verso la creazione di un'economia di guerra. Ha ampliato enormemente la sua capacità di produzione militare-industriale. Il 40% del bilancio federale è destinato alla difesa. Il 9% del suo PIL. Questo investimento alimenta la sua guerra di aggressione in Ucraina, preparandola al contempo al futuro confronto con le democrazie europee. E proprio mentre queste minacce aumentano, vediamo il nostro partner più antico, gli Stati Uniti, spostare la propria attenzione verso l'Indo-Pacifico", ha detto la presidente della Commissione europea.
"L'era dei dividendi della pace è ormai lontana. L'architettura della sicurezza su cui facevamo affidamento non può più essere data per scontata. L'era delle sfere di influenza e della competizione per il potere è tornata", ha aggiunto.
"Il punto è che dobbiamo vedere il mondo così com'è e dobbiamo agire immediatamente per affrontarlo. Perché nella seconda metà di questo decennio e oltre si formerà un nuovo ordine internazionale. Quindi l'Europa si trova di fronte a una scelta fondamentale per il suo futuro. Continueremo a reagire a ogni sfida in modo incrementale e cauto? O siamo pronti a cogliere questa opportunità per costruire un'Europa più sicura? Un'Europa prospera, libera, pronta, disposta e capace di difendersi", ha chiesto.
"Entro il 2030 l'Europa deve avere una forte posizione sulla difesa. 'Prontezza 2030' significa aver riarmato e sviluppato le capacità per avere una deterrenza credibile", ha proseguito la presidente della Commissione europea anticipando uno dei pilastri del Libro bianco della difesa. istituiremo una task force congiunta con l'Ucraina per coordinare il sostegno militare dell'Ue e degli Stati membri all'Ucraina". Lo ha
Von der Leyen ha sottolineato la necessità di investire in trasporti militari, munizioni, droni, difesa aerea e missili. "La portata, i costi e la complessità dei progetti vanno ben oltre le capacità di ogni singolo paese. Ecco perché dobbiamo sviluppare progetti su larga scala e intensificare gli appalti congiunti".
"Oggi la maggior parte degli investimenti nella difesa avviene al di fuori dell'Europa, con ricerca, sviluppo e innovazione al di fuori dell'Europa - ha ricordato -. E non è sostenibile. Dobbiamo acquistare di più in Europa e mettere in comune la nostra domanda e gli appalti ". La presidente della Commissione europea ha annunciato al contempo l'istituzione di un "meccanismo europeo di vendita militare per contribuire a realizzare questo obiettivo", ispirato al modello statunitense di vendita militare all'estero, lo U.S. Foreign Military Sales (FMS).
"So che il mio messaggio di oggi è stato crudo - ha ancora affermato -. Ho dipinto un quadro di un mondo pieno di pericoli. Ma siamo più forti di quanto pensiamo. E non siamo soli. L'Europa è più unita che mai. È più determinata che mai. E ha partner, amici e alleati con cui può lavorare e su cui può contare."
"Le sfide della sicurezza hanno spesso implicazioni globali. Ciò che accade altrove può accadere rapidamente anche qui. E viceversa. E la maggior parte delle minacce che affrontiamo sono transfrontaliere, sia che si tratti di una Russia determinata a riorganizzarsi, sia che si tratti di attacchi ibridi o informatici, sia che si tratti di minacce nello spazio o in mare", ha spiegato la von der Leyen.
"Ecco perché siamo pienamente impegnati a lavorare con la NATO e gli Stati Uniti. La nostra sicurezza è indivisibile - ha aggiunto -. Ecco perché stiamo lavorando per aprire nuovi orizzonti sulla sicurezza con il Regno Unito e altri partner in Europa, nel nostro vicinato o all'interno del G7. Dal Canada alla Norvegia. E anche lontano, in India e in altre parti dell'Asia."
"La Danimarca è profondamente consapevole della propria sicurezza e delle minacce che la riguardano. Non da ultimo a causa della sua geografia unica e strategica. Ma anche a causa di eventi recenti, come la continua competizione per l'influenza nella regione artica, compresa la Groenlandia. A tutti i cittadini della Groenlandia - e della Danimarca in generale - voglio dire chiaramente che l'Europa difenderà sempre la sovranità e l'integrità territoriale", ha ancora sottolineato la presidente della Commissione europea nel suo discorso alla Royal Danish Military Academy. "Ed è in questo complesso contesto che apprezzo la decisione del primo ministro di aumentare la spesa per la difesa al 3% del PIL nei prossimi due anni. Questa è vera leadership", ha sostenuto la von der Leyen.
Intanto, nel corso di una conferenza stampa a Tallinn, il primo ministro estone Kristen Michal ha annunciato che il governo estone ha approvato oggi un principio in base al quale, a partire dal 2026, l'Estonia destinerà al comparto della difesa "almeno il 5% del PIL".
16:25
16:25
CNN: «Il colloquio Trump-Putin in corso da un'ora»
I presidenti degli Stati Uniti Donald Trump e della Federazione russa Vladimir Putin sono al telefono da quasi un'ora e il colloquio è ancora in corso. Lo riferisce l'anchor della CNN Kaitlan Collins su X.
16:15
16:15
Il colloquio Trump-Putin «sta procedendo bene»
Il presidente americano Donald Trump è attualmente nello Studio Ovale a parlare con il suo omologo russo Vladimir Putin dalle 10.00 (ora di Washington, ndr). «La chiamata sta procedendo bene ed è ancora in corso», scrive su X l'assistente di Trump, Dan Scavino.
14:12
14:12
Mosca: «Presto discussioni con Musk sulla cooperazione spaziale»
L'inviato speciale del Cremlino per gli investimenti e la cooperazione economica con i Paesi stranieri e capo del Fondo russo per gli investimenti diretti, Kirill Dmitriev, ha dichiarato che «discussioni con (Elon) Musk», consigliere del presidente statunitense Donald Trump e patron tra l'altro dell'azienda aerospaziale SpaceX, sulle prospettive di cooperazione tra Russia e USA nello spazio «saranno avviate il prima possibile».
Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass. «Crediamo che Musk sia un leader unico, che si concentra sul fatto che l'umanità va avanti insieme», ha detto Dmitriev, secondo quanto riferito da Tass.
14:00
14:00
«L'Ucraina pronta alla prima tappa per i negoziati di ingresso nell'UE»
La Commissione europea crede che sia possibile «aprire il primo cluster» sui negoziati d'ingresso dell'Ucraina nell'UE e al momento «l'unico ostacolo è l'unanimità». L'Ungheria ha infatti messo il veto e rimanda tutto a «consultazioni bilaterali» da tenersi questa estate.
«Il nostro processo di allargamento è un processo basato sul merito. È sempre stato così», ha spiegato un portavoce dell'esecutivo europeo, sottolineando che «l'allargamento è e rimarrà una priorità per questa Commissione».
«Per quanto riguarda l'Ucraina abbiamo avviato i negoziati per l'adesione a giugno 2024. È stato un riconoscimento della determinazione dell'Ucraina ad avanzare nel suo percorso verso l'UE, ad attuare riforme trasformative nonostante la guerra di aggressione in corso della Russia», ha ricordato.
Il portavoce ha sottolineato i «progressi costanti» compiuti da Kiev, che si trova ora nella fase del cosiddetti screening, un esercizio tecnico condotto dalla Commissione per preparare l'avvio formale dei negoziati di adesione, in cui viene allineata la normativa dello Stato che aspira ad entrare nell'UE a quella europea settore per settore.
«A condizione che siano soddisfatte tutte le condizioni richieste, la Commissione è impaziente di aprire il primo cluster, quello sui fondamentali, il prima possibile nel 2025», ha aggiunto il portavoce ricordando che è necessario che «tutti gli stati membri siano d'accordo».
Di recente l'Ungheria è tornata più volte a minacciare il veto sulla questione dell'adesione dell'Ucraina all'UE, dossier che richiede numerose deliberazioni all'unanimità. «Il futuro del processo di allargamento è ora nelle mani dei cittadini ungheresi. Avranno la possibilità di esprimere la loro posizione in questa consultazione avviata dal governo ungherese. Stiamo aspettando i risultati prima dell'estate», ha detto oggi il ministro ungherese per gli affari europei Janos Boka, lasciando intendere che il blocco resterà almeno fino al termine della consultazione.
13:27
13:27
«Putin vuole uno stop generale all'invio di armi in Ucraina»
Il presidente russo Vladimir Putin chiede la sospensione di tutte le consegne di armi all'Ucraina durante un cessate il fuoco proposto dal presidente statunitense Donald Trump: lo scrive l'agenzia di stampa newyorchese Bloomberg, che cita persone a conoscenza della questione.
A poche ore dall'attesa telefonata tra i due leader, due delle fonti hanno affermato che se da una parte la Russia vuole lo stop a tutte le consegne di armi all'Ucraina, il suo obiettivo minimo è la sospensione degli aiuti militari da parte degli Stati Uniti.
Il leader russo, che ha incontrato un inviato di Trump la scorsa settimana, ha reso l'interruzione delle forniture di armi un prerequisito per la firma del cessate il fuoco, hanno affermato un alto funzionario europeo e tre persone a Mosca a conoscenza della posizione russa. Né il portavoce del Cremlino, né il Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca hanno risposto a richieste di commento.
L'alto funzionario europeo ha aggiunto che l'Europa è estremamente riluttante ad accettare la richiesta della Russia di bloccare le consegne di armi all'Ucraina da parte dei suoi alleati durante qualsiasi tregua. Ciò rischierebbe di generare una situazione in cui la Russia sarebbe in grado di riarmarsi durante una cessazione delle ostilità, mentre all'Ucraina sarebbe impedito di farlo, ha spiegato il funzionario.
10:51
10:51
Paesi baltici e Polonia vogliono uscire dal trattato contro le mine antiuomo: «Dobbiamo pensare alla difesa»
I ministri della difesa di Lituania, Lettonia, Estonia e Polonia hanno annunciato congiuntamente l'intenzione di ritirarsi dalla Convenzione di Ottawa che mette al bando le mine antiuomo. Invocano la necessità di rafforzare le loro difese dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.
«Con questa decisione, stiamo inviando un chiaro messaggio: i nostri Paesi sono pronti e possono utilizzare tutte le misure necessarie per difendere il nostro territorio e la nostra libertà», hanno dichiarato i ministri nella nota congiunta. La decisione dovrà ora essere approvata dai parlamenti dei quattro Paesi.
Lo scorso 7 marzo, il primo ministro polacco Donald Tusk aveva già dichiarato di sostenere il ritiro del suo Paese, membro dell'UE e della Nato, dallo storico trattato.
«Raccomanderò un parere positivo alla Polonia per ritirarsi dalla Convenzione di Ottawa e possibilmente dalla Convenzione di Dublino. Sto parlando di mine antiuomo e munizioni a grappolo», aveva detto Tusk al parlamento polacco.
Il giorno precedente la Lituania, anch'essa membro dell'UE e della Nato, aveva annunciato l'uscita dal trattato sulle bombe a grappolo.
10:47
10:47
La telefonata Putin-Trump tra le 14.00 e le 16.00
La telefonata tra i presidenti russo e statunitense, Vladimir Putin e Donald Trump, è prevista oggi tra le 14.00 e le 16.00 in Svizzera (tra le 16.00 e le 18.00 ora di Mosca), ha indicato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, nella conferenza stampa quotidiana. I due leader discuteranno della guerra in Ucraina e della «normalizzazione» delle relazioni russo-americane.
Trump vuole convincere Putin ad accettare la sua proposta di un cessate il fuoco di 30 giorni in Ucraina, un'idea sulla quale il presidente russo ha finora espresso riserve.
07:07
07:07
Il punto alle 7.00
Come annunciato negli scorsi giorni, il presidente statunitense parlerà oggi con l'omologo russo Vladimir Putin della fine della guerra in Ucraina. L'amministrazione Trump, secondo alcune fonti citate da Semafor, starebbe discutendo il riconoscimento della Crimea. Trump non avrebbe tuttavia preso ancora una decisione. Secondo le stesse fonti, l'amministrazione Trump starebbe valutato la possibilità per gli Stati Uniti di premere sull'ONU affinché faccia lo stesso e riconosca la Crimea come territorio russo.
Su Truth, ieri sera, il presidente statunitense ha scritto: «Domani mattina parlerò con il presidente Putin della guerra in Ucraina. Molti elementi dell'accordo finale sono stati concordati, ma molto resta ancora da fare. Migliaia di giovani soldati sono uccisi. Ogni settimana porta 2.500 morti fra i soldati, da tutte e due le parti, e questo deve finire ora. Aspetto con impazienza di parlare con Putin».