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Il colloquio Trump-Putin «sta procedendo bene»

È quanto scrive su X l'assistente di Trump, Dan Scavino – Secondo alcune fonti, citate da Semafor, Washington starebbe valutando il riconoscimento della Crimea come territorio russo – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Il colloquio Trump-Putin «sta procedendo bene»
Red. Online
18.03.2025 07:07
16:50
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Von der Leyen: «L'Europa deve prepararsi alla guerra»

"Questa storica Accademia è uno dei motivi per cui ho scelto la Danimarca per parlare di sicurezza. E per sostenere che se l'Europa vuole evitare la guerra, deve prepararsi alla guerra". Lo ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nel suo discorso alla Royal Danish Military Academy.

"Potremmo desiderare che queste cose non fossero vere. O che non dovessimo dirle in modo così schietto. Ma ora è il momento di parlare onestamente, in modo che ogni europeo capisca cosa è in gioco. Perché il disagio di sentire queste parole impallidisce di fronte al dolore della guerra. Basta chiedere ai soldati e al popolo ucraino", ha affermato la von der Leyen a Copenaghen annunciando l'istituzione "di una task force congiunta con Kiev per coordinare il sostegno militare dell'UE e degli Stati membri all'Ucraina".

"Ora la Russia è su un percorso irreversibile verso la creazione di un'economia di guerra. Ha ampliato enormemente la sua capacità di produzione militare-industriale. Il 40% del bilancio federale è destinato alla difesa. Il 9% del suo PIL. Questo investimento alimenta la sua guerra di aggressione in Ucraina, preparandola al contempo al futuro confronto con le democrazie europee. E proprio mentre queste minacce aumentano, vediamo il nostro partner più antico, gli Stati Uniti, spostare la propria attenzione verso l'Indo-Pacifico", ha detto la presidente della Commissione europea.

"L'era dei dividendi della pace è ormai lontana. L'architettura della sicurezza su cui facevamo affidamento non può più essere data per scontata. L'era delle sfere di influenza e della competizione per il potere è tornata", ha aggiunto.

"Il punto è che dobbiamo vedere il mondo così com'è e dobbiamo agire immediatamente per affrontarlo. Perché nella seconda metà di questo decennio e oltre si formerà un nuovo ordine internazionale. Quindi l'Europa si trova di fronte a una scelta fondamentale per il suo futuro. Continueremo a reagire a ogni sfida in modo incrementale e cauto? O siamo pronti a cogliere questa opportunità per costruire un'Europa più sicura? Un'Europa prospera, libera, pronta, disposta e capace di difendersi", ha chiesto.

"Entro il 2030 l'Europa deve avere una forte posizione sulla difesa. 'Prontezza 2030' significa aver riarmato e sviluppato le capacità per avere una deterrenza credibile", ha proseguito la presidente della Commissione europea anticipando uno dei pilastri del Libro bianco della difesa. istituiremo una task force congiunta con l'Ucraina per coordinare il sostegno militare dell'Ue e degli Stati membri all'Ucraina". Lo ha

Von der Leyen ha sottolineato la necessità di investire in trasporti militari, munizioni, droni, difesa aerea e missili. "La portata, i costi e la complessità dei progetti vanno ben oltre le capacità di ogni singolo paese. Ecco perché dobbiamo sviluppare progetti su larga scala e intensificare gli appalti congiunti".

"Oggi la maggior parte degli investimenti nella difesa avviene al di fuori dell'Europa, con ricerca, sviluppo e innovazione al di fuori dell'Europa - ha ricordato -. E non è sostenibile. Dobbiamo acquistare di più in Europa e mettere in comune la nostra domanda e gli appalti ". La presidente della Commissione europea ha annunciato al contempo l'istituzione di un "meccanismo europeo di vendita militare per contribuire a realizzare questo obiettivo", ispirato al modello statunitense di vendita militare all'estero, lo U.S. Foreign Military Sales (FMS).

"So che il mio messaggio di oggi è stato crudo - ha ancora affermato -. Ho dipinto un quadro di un mondo pieno di pericoli. Ma siamo più forti di quanto pensiamo. E non siamo soli. L'Europa è più unita che mai. È più determinata che mai. E ha partner, amici e alleati con cui può lavorare e su cui può contare."

"Le sfide della sicurezza hanno spesso implicazioni globali. Ciò che accade altrove può accadere rapidamente anche qui. E viceversa. E la maggior parte delle minacce che affrontiamo sono transfrontaliere, sia che si tratti di una Russia determinata a riorganizzarsi, sia che si tratti di attacchi ibridi o informatici, sia che si tratti di minacce nello spazio o in mare", ha spiegato la von der Leyen.

"Ecco perché siamo pienamente impegnati a lavorare con la NATO e gli Stati Uniti. La nostra sicurezza è indivisibile - ha aggiunto -. Ecco perché stiamo lavorando per aprire nuovi orizzonti sulla sicurezza con il Regno Unito e altri partner in Europa, nel nostro vicinato o all'interno del G7. Dal Canada alla Norvegia. E anche lontano, in India e in altre parti dell'Asia."

"La Danimarca è profondamente consapevole della propria sicurezza e delle minacce che la riguardano. Non da ultimo a causa della sua geografia unica e strategica. Ma anche a causa di eventi recenti, come la continua competizione per l'influenza nella regione artica, compresa la Groenlandia. A tutti i cittadini della Groenlandia - e della Danimarca in generale - voglio dire chiaramente che l'Europa difenderà sempre la sovranità e l'integrità territoriale", ha ancora sottolineato la presidente della Commissione europea nel suo discorso alla Royal Danish Military Academy. "Ed è in questo complesso contesto che apprezzo la decisione del primo ministro di aumentare la spesa per la difesa al 3% del PIL nei prossimi due anni. Questa è vera leadership", ha sostenuto la von der Leyen.

Intanto, nel corso di una conferenza stampa a Tallinn, il primo ministro estone Kristen Michal ha annunciato che il governo estone ha approvato oggi un principio in base al quale, a partire dal 2026, l'Estonia destinerà al comparto della difesa "almeno il 5% del PIL".

16:25
16:25
CNN: «Il colloquio Trump-Putin in corso da un'ora»

I presidenti degli Stati Uniti Donald Trump e della Federazione russa Vladimir Putin sono al telefono da quasi un'ora e il colloquio è ancora in corso. Lo riferisce l'anchor della CNN Kaitlan Collins su X.

16:15
16:15
Il colloquio Trump-Putin «sta procedendo bene»

Il presidente americano Donald Trump è attualmente nello Studio Ovale a parlare con il suo omologo russo Vladimir Putin dalle 10.00 (ora di Washington, ndr). «La chiamata sta procedendo bene ed è ancora in corso», scrive su X l'assistente di Trump, Dan Scavino.

14:12
14:12
Mosca: «Presto discussioni con Musk sulla cooperazione spaziale»

L'inviato speciale del Cremlino per gli investimenti e la cooperazione economica con i Paesi stranieri e capo del Fondo russo per gli investimenti diretti, Kirill Dmitriev, ha dichiarato che «discussioni con (Elon) Musk», consigliere del presidente statunitense Donald Trump e patron tra l'altro dell'azienda aerospaziale SpaceX, sulle prospettive di cooperazione tra Russia e USA nello spazio «saranno avviate il prima possibile».

Lo riporta l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass. «Crediamo che Musk sia un leader unico, che si concentra sul fatto che l'umanità va avanti insieme», ha detto Dmitriev, secondo quanto riferito da Tass.

14:00
14:00
«L'Ucraina pronta alla prima tappa per i negoziati di ingresso nell'UE»

La Commissione europea crede che sia possibile «aprire il primo cluster» sui negoziati d'ingresso dell'Ucraina nell'UE e al momento «l'unico ostacolo è l'unanimità». L'Ungheria ha infatti messo il veto e rimanda tutto a «consultazioni bilaterali» da tenersi questa estate.

«Il nostro processo di allargamento è un processo basato sul merito. È sempre stato così», ha spiegato un portavoce dell'esecutivo europeo, sottolineando che «l'allargamento è e rimarrà una priorità per questa Commissione».

«Per quanto riguarda l'Ucraina abbiamo avviato i negoziati per l'adesione a giugno 2024. È stato un riconoscimento della determinazione dell'Ucraina ad avanzare nel suo percorso verso l'UE, ad attuare riforme trasformative nonostante la guerra di aggressione in corso della Russia», ha ricordato.

Il portavoce ha sottolineato i «progressi costanti» compiuti da Kiev, che si trova ora nella fase del cosiddetti screening, un esercizio tecnico condotto dalla Commissione per preparare l'avvio formale dei negoziati di adesione, in cui viene allineata la normativa dello Stato che aspira ad entrare nell'UE a quella europea settore per settore.

«A condizione che siano soddisfatte tutte le condizioni richieste, la Commissione è impaziente di aprire il primo cluster, quello sui fondamentali, il prima possibile nel 2025», ha aggiunto il portavoce ricordando che è necessario che «tutti gli stati membri siano d'accordo».

Di recente l'Ungheria è tornata più volte a minacciare il veto sulla questione dell'adesione dell'Ucraina all'UE, dossier che richiede numerose deliberazioni all'unanimità. «Il futuro del processo di allargamento è ora nelle mani dei cittadini ungheresi. Avranno la possibilità di esprimere la loro posizione in questa consultazione avviata dal governo ungherese. Stiamo aspettando i risultati prima dell'estate», ha detto oggi il ministro ungherese per gli affari europei Janos Boka, lasciando intendere che il blocco resterà almeno fino al termine della consultazione.

13:27
13:27
«Putin vuole uno stop generale all'invio di armi in Ucraina»

Il presidente russo Vladimir Putin chiede la sospensione di tutte le consegne di armi all'Ucraina durante un cessate il fuoco proposto dal presidente statunitense Donald Trump: lo scrive l'agenzia di stampa newyorchese Bloomberg, che cita persone a conoscenza della questione.

A poche ore dall'attesa telefonata tra i due leader, due delle fonti hanno affermato che se da una parte la Russia vuole lo stop a tutte le consegne di armi all'Ucraina, il suo obiettivo minimo è la sospensione degli aiuti militari da parte degli Stati Uniti.

Il leader russo, che ha incontrato un inviato di Trump la scorsa settimana, ha reso l'interruzione delle forniture di armi un prerequisito per la firma del cessate il fuoco, hanno affermato un alto funzionario europeo e tre persone a Mosca a conoscenza della posizione russa. Né il portavoce del Cremlino, né il Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca hanno risposto a richieste di commento.

L'alto funzionario europeo ha aggiunto che l'Europa è estremamente riluttante ad accettare la richiesta della Russia di bloccare le consegne di armi all'Ucraina da parte dei suoi alleati durante qualsiasi tregua. Ciò rischierebbe di generare una situazione in cui la Russia sarebbe in grado di riarmarsi durante una cessazione delle ostilità, mentre all'Ucraina sarebbe impedito di farlo, ha spiegato il funzionario.

10:51
10:51
Paesi baltici e Polonia vogliono uscire dal trattato contro le mine antiuomo: «Dobbiamo pensare alla difesa»

I ministri della difesa di Lituania, Lettonia, Estonia e Polonia hanno annunciato congiuntamente l'intenzione di ritirarsi dalla Convenzione di Ottawa che mette al bando le mine antiuomo. Invocano la necessità di rafforzare le loro difese dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

«Con questa decisione, stiamo inviando un chiaro messaggio: i nostri Paesi sono pronti e possono utilizzare tutte le misure necessarie per difendere il nostro territorio e la nostra libertà», hanno dichiarato i ministri nella nota congiunta. La decisione dovrà ora essere approvata dai parlamenti dei quattro Paesi.

Lo scorso 7 marzo, il primo ministro polacco Donald Tusk aveva già dichiarato di sostenere il ritiro del suo Paese, membro dell'UE e della Nato, dallo storico trattato.

«Raccomanderò un parere positivo alla Polonia per ritirarsi dalla Convenzione di Ottawa e possibilmente dalla Convenzione di Dublino. Sto parlando di mine antiuomo e munizioni a grappolo», aveva detto Tusk al parlamento polacco.

Il giorno precedente la Lituania, anch'essa membro dell'UE e della Nato, aveva annunciato l'uscita dal trattato sulle bombe a grappolo.

10:47
10:47
La telefonata Putin-Trump tra le 14.00 e le 16.00

La telefonata tra i presidenti russo e statunitense, Vladimir Putin e Donald Trump, è prevista oggi tra le 14.00 e le 16.00 in Svizzera (tra le 16.00 e le 18.00 ora di Mosca), ha indicato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, nella conferenza stampa quotidiana. I due leader discuteranno della guerra in Ucraina e della «normalizzazione» delle relazioni russo-americane.

Trump vuole convincere Putin ad accettare la sua proposta di un cessate il fuoco di 30 giorni in Ucraina, un'idea sulla quale il presidente russo ha finora espresso riserve.

07:07
07:07
Il punto alle 7.00

Come annunciato negli scorsi giorni, il presidente statunitense parlerà oggi con l'omologo russo Vladimir Putin della fine della guerra in Ucraina. L'amministrazione Trump, secondo alcune fonti citate da Semafor, starebbe discutendo il riconoscimento della Crimea. Trump non avrebbe tuttavia preso ancora una decisione. Secondo le stesse fonti, l'amministrazione Trump starebbe valutato la possibilità per gli Stati Uniti di premere sull'ONU affinché faccia lo stesso e riconosca la Crimea come territorio russo.

Su Truth, ieri sera, il presidente statunitense ha scritto: «Domani mattina parlerò con il presidente Putin della guerra in Ucraina. Molti elementi dell'accordo finale sono stati concordati, ma molto resta ancora da fare. Migliaia di giovani soldati sono uccisi. Ogni settimana porta 2.500 morti fra i soldati, da tutte e due le parti, e questo deve finire ora. Aspetto con impazienza di parlare con Putin».