Stati Uniti

«Trump? Penso che in futuro avremo scelte migliori»

L'ex vicepresidente Mike Pence non vede di buon occhio una nuova candidatura del tycoon
Donald Trump e Mike Pence ai tempi della Casa Bianca. © AP
Marcello Pelizzari
15.11.2022 09:45

Dopo avere disseminato indizi qua e là negli ultimi mesi, come noto, Donald Trump fra poche ore annuncerà ufficialmente la sua candidatura per la Casa Bianca. Apriti cielo. Mentre analisti ed esperti cercano di capire se, per i repubblicani, sia un bene o un male, lo stesso Grand Old Party sembrerebbe sempre più cercare alternative all’ex presidente. I risultati delle midterm, d’altronde, parlano chiaro. E suggeriscono, ad esempio, che il governatore della Florida Ron DeSantis – non a caso vittima preferita del tycoon nei suoi discorsi – potrebbe riunire le varie anime del partito in vista del 2024. Che piaccia (anche) all’elettorato trumpiano, insomma, non è un mistero.

In queste ore, per contro, all’equazione si è aggiunto anche l’ex vicepresidente Mike Pence. Il quale, in questi giorni, durante un’intervista con la ABC ha affermato di considerare, assieme alla sua famiglia, un’eventuale candidatura alle presidenziali del 2024. In ogni caso, ha ribadito smarcandosi una volta ancora da The Donald, gli Stati Uniti avranno «scelte migliori in futuro» rispetto a Trump. Della serie: non preoccupatevi, il Partito Repubblicano troverà il candidato giusto per sfidare Biden (o chi per lui).

Spetterà al popolo decidere

Pence, soprattutto, non teme un eventuale scontro con Trump alle primarie. Anche se, su questo aspetto, dovrebbero pronunciarsi altri ha spiegato. Quindi, l’affondo: il tycoon, se caso, sarà un buon presidente? «Penso spetti al popolo americano» decidere se Trump meriti o no un altro mandato. E ancora: «Le persone, in questo Paese, vanno abbastanza d’accordo se eviti il discorso politico. E penso vogliano vedere i loro leader mostrare la stessa compassione e la stessa generosità di spirito. Penso, in definitiva, che in futuro ci saranno scelte migliori».

Sebbene abbia mantenuto un certo riserbo in merito alle presidenziali 2024, Pence è stato a lungo visto come un potenziale aspirante alla nomina repubblicana. Detto ciò, se già l’ipotesi DeSantis fa storcere il naso a Trump figuriamoci che cose succederebbe se il suo ex vice decidesse di scendere in campo. Tanto DeSantis quanto Pence, a conti fatti, per superare il tycoon alle primarie avrebbero bisogno di rubargli elettori.

I fatti del 6 gennaio

Pressato dall’intervistatore, Pence è tornato anche sulle violenze del 6 gennaio 2021 e sull’attacco, diretto, alla democrazia americana. Perché Trump non ha fermato prima l’attacco? «Non sono in grado di spiegare che cosa stesse facendo il presidente» ha risposto il suo vice di allora, chiarendo che, quel giorno, non ha mai sentito né Trump né tantomeno la Casa Bianca.

Pence, il 6 gennaio, si trovava al Campidoglio. Ha visto e vissuto il caos in diretta. «Ma non avevo paura, ero solo pieno di indignazione per quello che vedevo». All’ex vicepresidente era pure stato offerto un salvacondotto per allontanarsi dalle violenze, ma ha gentilmente respinto l’offerta dei servizi segreti. «Semplicemente, non volevo che quei rivoltosi vedessero il corteo del vicepresidente allontanarsi a tutta velocità da Capitol Hill» le sue parole. «Non volevo dare loro quella soddisfazione».