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Toni accesi alla Casa Bianca: Zelensky se ne va senza un accordo

Duro scontro verbale fra il leader ucraino e il presidente statunitense, saltata la firma sull'accordo per le terre rare – Zelensky: «Servono garanzie di sicurezza»– TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Toni accesi alla Casa Bianca: Zelensky se ne va senza un accordo
Red. Online
28.02.2025 06:18
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Zelensky: «Il rapporto con Trump può essere salvato»

«Sono sicuro che il rapporto con Donald Trump può essere salvato». Lo ha detto Volodymyr Zelensky in un'intervista a a Fox News. «La nostra è una relazione storica tra due popoli», ha aggiunto.

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Zelensky: «Senza aiuto USA sarà difficile respingere Mosca»

«Senza l'aiuto degli Stati Uniti sarà difficile per l'Ucraina respingere la Russia». Lo ha detto Volydmyr Zelensky in un'intervista a Fox News. «Noi non vogliamo perdere l'alleanza degli USA», ha aggiunto.

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Zelensky: «Non devo nessuna scusa a Trump»

«Non devo nessuna scusa a Trump» dopo lo scontro alla Casa Bianca. Lo ha detto Volodymyr Zelensky in un'intervista a Fox News. «Lo ringrazio per l'invito e lo rispetto», ha aggiunto il presidente ucraino sottolineando che «certe conversazioni non andrebbero fatte di fronte ai media, con tutto il rispetto per la democrazia e la stampa libera».

23:32
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I democratici attaccano Trump: «Ha teso un'imboscata politica a Zelensky»

Un gruppo di democratici che questa mattina hanno incontrato Volodymyr Zelensky hanno attaccato Donald Trump accusandolo di aver teso al presidente ucraino un«imboscata politica», mentre tutto il goveno e il partito repubblicano si è schierato con il tycoon. Perfino il segretario di Stato Marco Rubio, fino a oggi uno strenuo sostenitore dell'Ucraina, ha ringraziato Trump per aver messo «l'America al primo posto».

La segretaria alla sicurezza interna Kristi Noem ha scritto sui social: «Sono così orgogliosa del nostro ccommander-in-chief, non tollereremo i giochi politici e la mancanza di rispetto per l'America». Il segretario alla Difesa Pete Hegseth si è limitato ad un laconico «Amen, signor presidente», mentre quello al Tesoro Scott Bessent ha ringraziato il tycoon «per aver difeso il popolo americano e la nostra nazione sulla scena globale».

23:29
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«Trump valuta di interrompere gli aiuti militari a Kiev»

Donald Trump sta valutando la possibilità di interrompere tutte le spedizioni di aiuti militari in corso verso l'Ucraina. Lo riferiscono fonti dell'amministrazione al Washington Post. La decisione riguarderebbe miliardi di dollari di radar, veicoli, munizioni e missili in attesa di essere inviati nel Paese.

23:12
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«È Putin che gioca alla terza guerra mondiale»

«Se qualcuno gioca alla Terza Guerra Mondiale, il suo nome è Vladimir Putin», non l'ucraino Volodymyr Zelensky, come detto da Donald Trump. Lo afferma il presidente francese, Emmanuel Macron. «Se c'è una sola persona, che abbiamo sentito tutti minacciarci con le armi nucleari, che sta giocando alla Terza Guerra Mondiale, non dovremmo cercarla a Kiev. Dovremmo piuttosto cercarla a Mosca», ha aggiunto in un'intervista ai canali portoghesi RTP1 e RTP3.

23:03
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«Serve un'azione collettiva europea per l'Ucraina»

Il Regno Unito resta impegnato a «far progredire un'azione europea per l'Ucraina» in nome del «nostro sostegno collettivo incrollabile» a Kiev «per il raggiungimento di una pace giusta e duratura che garantisca la sovranità e la sicurezza future» ucraine. Così l'ufficio del primo ministro britannico Keir Starmer in una prima reazione allo scontro fra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Reazione affidata peraltro - alla vigilia del vertice paneuropeo di Londra di domenica - a una nota del suo staff e non a una dichiarazione diretta sull'accaduto, al contrario di quanto fatto da tutti gli altri maggiori leader occidentali.

22:34
22:34
«L'esercito ucraino è al fianco di Zelensky»

L'esercito ucraino afferma di sostenere il presidente Volodymyr Zelensky dopo lo scontro con Donald Trump alla Casa Bianca. Lo afferma il comandante capo.

22:34
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«I rapporti fra Trump e Zelensky sembrano irreparabili»

I rapporti fra Donald Trump e Volodymyr Zelensky «sembrano irreparabili». Lo ha detto un funzionario della Casa Bianca a Cnn.

22:33
22:33
«Il mondo libero ha bisogno di un nuovo leader»

«L'Ucraina è l'Europa! Siamo al fianco dell'Ucraina. Incrementeremo il nostro sostegno all'Ucraina affinché possa continuare a contrastare l'aggressore. Oggi è diventato chiaro che il mondo libero ha bisogno di un nuovo leader. Sta a noi europei raccogliere questa sfida». Lo ha scritto su X l'Alto Rappresentante Ue Kaja Kallas.

21:22
21:22
Scontro nello Studio Ovale: il resoconto

Urla, minacce e recriminazioni. L'incontro tra i presidenti statunitense Donald Trump e ucraino Volodymyr Zelensky si è trasformato in un duello durissimo e senza precedenti nello Studio Ovale, luogo simbolo della diplomazia americana, che in oltre due secoli di storia ha ospitato i colloqui tra gli inquilini della Casa Bianca e centinaia di leader stranieri.

Sotto lo sguardo attonito di reporter e membri del governo americano, il presidente e il suo vice James David Vance (conosciuto come J.D. Vance) hanno messo all'angolo il leader ucraino che non è riuscito a rispondere a tono, complice anche la mancanza di un interprete, di solito presente in queste occasioni ufficiali.

Venti minuti ad altissima tensione che si sono conclusi con la partenza anticipata di Zelensky dalla Casa Bianca, senza una conferenza stampa, senza la firma sull'intesa sulle terre rare e soprattutto senza un accordo che possa portare pace in Ucraina.

L'incontro, alla fine di una settimana intensa di negoziati che ha visto alternarsi a Washington il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer, non era iniziato sotto i migliori auspici con Trump che aveva accusato Zelensky di essere un «dittatore».

Ma sembrava aver preso una piega migliore quando lo stesso presidente americano, alla vigilia del colloquio, aveva corretto il tiro esprimendo «grande rispetto» per il leader di Kiev. E, invece, al di là dei convenevoli iniziali la situazione è subito degenerata.

Ad accendere la miccia di un rapporto incrinato almeno dal 2019 - quando il presidente ucraino si rifiutò di indagare sui rapporti tra Hunter Biden, figlio dell'ex presidente democratico Joe Biden, e la società energetica ucraina Burisma come chiesto dall'allora presidente Trump - è stata l'entrata a gamba tesa del numero due del magnate, che ha accusato il presidente ucraino di aver mancato di rispetto agli Stati Uniti. «Dovresti ringraziare il presidente per aver cercato di coinvolgerti in questo colloquio», ha attaccato l'ex senatore dell'Ohio.

Visibilmente in difficoltà, il presidente ucraino ha provato a parlare al suo interlocutore del dramma che il suo popolo vive da tre anni. «Sei mai stato in Ucraina? Voi avete un bell'oceano e non sentite gli effetti della guerra ma li sentirete», ha avvertito. A quel punto, il comandante in capo rimasto in silenzio durante gli attacchi del suo vice contro l'ospite straniero non si è più tenuto, ha preso la parola, segnato la fine della conversazione e, almeno per il momento, di qualsiasi accordo.

«Non dirci cosa proveremo, noi staremo bene e saremo forti», ha tuonato Trump progressivamente alzando la voce fino ad accusare Zelensky di «giocare con la Terza Guerra mondiale». «O fai un accordo o noi ci tiriamo fuori», è stata la minaccia del magnate nel silenzio dello Studio Ovale di fronte ai giornalisti ammutoliti e all'ambasciatrice ucraina a Washington, Oksana Makarova, accasciata sulla sedie con la testa tra le mani. «Se noi ci tiriamo fuori, te la dovrai vedere da solo e non credo andrà tanto bene», ha incalzato Trump. «Senza le nostre armi avresti perso la guerra in 15 giorni», ha insistito il presidente, che ha perfino definito il suo omologo «non molto intelligente».

Che i colloqui sarebbero stati tesi si era intuito già dalle prime battute quando, mentre Zelensky rivendicava che Trump «è dalla parte dell'Ucraina», il presidente americano rimarcava di «essere nel mezzo, sia con Kiev che con Mosca». Oppure nel momento in cui il leader ucraino ha avvertito di non voler fare compromessi con «il killer (Vladimir) Putin», il presidente russo: Trump ha replicato che «senza compromessi non si fanno accordi» e che doveva prepararsi ad accettarne qualcuno. Ma nessuno poteva immaginare questo epilogo.

La pietra tombale sul bilaterale è stato il post sulla rete sociale Truth Social dello stesso Trump poco dopo l'uscita dallo Studio Ovale. «Può tornare quando sarà pronto per la pace», ha scritto il presidente che, stando all'emittente televisiva statunitense Fox News, avrebbe chiesto esplicitamente a Zelensky di lasciare la residenza.

E ora? Saltati gli accordi - la Casa Bianca ha confermato che neppure l'intesa sui minerali è stata siglata - l'unica possibilità per la pace a questo punto è che il dialogo tra Washington e Kiev riprenda attraverso canali meno ufficiali, ad esempio tramite il Dipartimento di Stato di Marco Rubio, il più strenuo sostenitore dell'Ucraina tra i repubblicani e nell'amministrazione americana.

21:07
21:07
L'Europa unita nel sostegno a Zelensky

«La Russia è l'aggressore e l'Ucraina è il popolo aggredito. Penso che abbiamo fatto bene ad aiutare l'Ucraina e a sanzionare la Russia tre anni fa, e a continuare a farlo. E dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno aiutato e rispettare coloro che hanno combattuto fin dall'inizio. Perché stanno combattendo per la loro dignità, la loro indipendenza, i loro figli e la sicurezza dell'Europa». È questo il commento, a caldo, del presidente francese Emmanuel Macron. Solo una delle tante reazioni dei capi di Stato europei dopo lo scontro verbale andato in scena nello Studio Ovale fra Trump e Zelensky.

Queste, sui social, le frasi pubblicate dai leader:

Il primo ministro polacco Donald Tusk: «Caro @ZelenskyyUa, cari amici ucraini, non siete soli».

«Ucraina, la Spagna è con te», ha invece pubblicato sui social il primo ministro spagnolo. 

Il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre: «Siamo al fianco dell'Ucraina nella sua giusta lotta per una pace giusta e duratura».

Il primo ministro svedese Ulf Kristersson: «La Svezia è al fianco dell'Ucraina. Non state combattendo solo per la vostra libertà, ma anche per quella di tutta l'Europa. Slava Ukraini!».

Il presidente lituano Gitanas Nausėda : «Ucraina, non camminerete mai da soli»-

Il ministro degli Esteri irlandese Simon Harris: «L'Ucraina non è responsabile di questa guerra causata dall'invasione illegale della Russia. Siamo al fianco dell'Ucraina».

Il primo ministro ceco Petr Fiala: «Siamo al fianco dell'Ucraina e del mondo libero!»

Il primo ministro lettone Evika Siliņa ha aggiunto semplicemente: «La Lettonia è al fianco dell'Ucraina».

21:01
21:01
I russi si sfregano le mani: «Lo scontro tra Trump e Zelensky? Storico»

Lo scontro verbale tra i presidenti statunitense Donald Trump e ucraino Volodymyr Zelensky è stato definito «storico» da un funzionario del Cremlino, il direttore del Fondo russo per gli investimenti diretti (e negoziatore nei colloqui con Washington andati in scena recentemente in Arabia Saudita) Irill Dmitriev. 

Evidente la soddisfazione russa in un'ulteriore reazione: il portavoce del Ministero degli Esteri russo ha dichiarato che «il modo in cui Trump e Vance si sono trattenuti e non lo hanno colpito è un miracolo di moderazione».

20:35
20:35
Nessuna firma sull'accordo per i minerali

Dopo lo scontro tra i presidenti statunitense Donald Trump e ucraino Voldymyr Zekensky nello Studio Ovale, la Casa Bianca ha confermato un'informazione dell'emittente televisiva statunitense Fox News secondo cui l'accordo sui minerali tra Washington e Kiev non è stato firmato.

20:08
20:08
«È stato Trump a chiedere a Zelensky di lasciare la Casa Bianca»

Il presidente ucraino Volodymy Zelensky ha lasciato la Casa Bianca dopo il violento scontro verbale con il suo omologo statunitense Donald Trump. La prevista conferenza stampa comune dei due leader è stata ovviamente annullata.

Stando all'emittente televisiva statunitense Fox News è Trump ad aver chiesto a Zelensky di lasciare la Casa Bianca.

Zelensky «può tornare quando sarà pronto per la pace», ha scritto sulla sua rete sociale Truth Social il presidente americano, accusando il leader ucraino «di aver mancato di rispetto agli Stati Uniti».

«Oggi alla Casa Bianca abbiamo avuto un incontro molto significativo», ha anche scritto. «È sorprendente ciò che emerge dalle emozioni e ho stabilito che il presidente Zelensky non è pronto per la pace se l'America è coinvolta, perché ritiene che il nostro coinvolgimento ci dia un grande vantaggio nei negoziati. Non voglio vantaggi, voglio pace. Ha mancato di rispetto agli Stati Uniti d'America nel loro amato Studio Ovale. Potrà tornare quando sarà pronto per la pace».

19:42
19:42
Cancellata la conferenza stampa Trump-Zelensky

La conferenza stampa Trump-Zelensky è stata annullata e il leader ucriano ha deciso di andarsene prima del previsto. Lo riporta Reuters citando la Casa Bianca. Ciò avviene dopo gli accesi colloqui e dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che Zelensky «non è pronto per la pace».

Sui social, Trump ha subito pubblicato un post nel quale accusa Zelensky di aver «mancato di rispetto agli Stati Uniti». 

Nel corso dell'incontro, il presidente ucraino ha ripetutamente avvertito che qualsiasi  accordo senza garanzie di sicurezza non sarebbe stato sufficiente. «Putin non si fermerà mai e si spingerà sempre più in là. Ci odia. Non si tratta di me. Odia gli ucraini. Pensa che non siamo una nazione».

L'accordo sui minerali, ha evidenziato il leader di Kiev, «non basta, servono garanzie di sicurezza».

18:40
18:40
Scontro Trump-Zelensky nello Studio Ovale

Duro scambio tra i presidenti statunitense Donald Trump e ucraino Volodymyr Zelensky allo Studio Ovale con l'inquilino della Casa Bianca che ha accusato il leader di Kiev di «mettersi in una pessima posizione» e di «non avere le carte in mano» per una accordo. «Dovete essere riconoscenti», ha poi urlato Trump.

Il presidente americano ha anche accusato il leader ucraino di «giocare con la Terza Guerra mondiale». Poi lo ha minacciato: «O fai un accordo o noi siamo fuori!».

Dal canto suo il vicepresidente degli USA James David Vance (conosciuto come J.D. Vance) ha criticato Zelensky dicendogli che è «irrispettoso» venire nello Studio Ovale e litigare di fronte ai media americani.

Poco prima, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa newyorkese Bloomberg, Trump aveva detto: «Non sono allineato con la Russia. Sono allineato con gli Stati Uniti e il bene del mondo».

Gli Stati Uniti invieranno altre armi in Ucraina ma «speriamo non molte perché la guerra finirà presto».

17:54
17:54
«Firmeremo un accordo equo sui minerali ucraini, ma l'Ucraina dovrà fare compromessi»

«Firmeremo un accordo molto equo sui minerali ucraini», ha detto il presidente statunitense Donald Trump in un incontro nello Studio Ovale con il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky.

«Mi auguro che questo documento», l'accordo sulle terre rare con gli USA, sia un passo avanti, ha replicato Zelensky, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa newyorkese Bloomberg.

«L'accordo sulla tregua in Ucraina è ragionevolmente vicino», ha poi aggiunto l'inquilino della Casa Bianca. Il leader di Kiev ha dal canto suo sottolineato che il capo del Cremlino Vladimir «Putin è un killer, non voglio compromessi».

«Insieme, possiamo fermare Putin», ha detto Zelensky sottolineando che l'Ucraina «ha bisogno della difesa aerea statunitense, la migliore difesa aerea al mondo. Anche dopo la guerra, sarà necessaria per mantenere la calma». L'uomo forte di Kiev si è detto convinto che Trump «sia dalla parte dell'Ucraina».

Trump ha però avvertito Zelensky: l'Ucraina «dovrà fare compromessi» con la Russia per arrivare ad una tregua.

17:41
17:41
Trump riceve Zelensky alla Casa Bianca

Il presidente statunitense Donald Trump ha accolto il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca per un incontro bilaterale.

L'ora dell'incontro era stata già comunicata in precedenza da giornalisti al seguito dell'uomo forte di Kiev.

I due capi di stato terranno una conferenza stampa alle 13.00 ora di Washington (le 19.00 in Svizzera), presumibilmente dopo la firma di un accordo per la gestione delle risorse minerarie strategiche ucraine.

Secondo il quotidiano economico-finanziario britannico Financial Times, che avrebbe visionato un testo dell'intesa, l'obiettivo dichiarato di Trump è quello di recuperare parte degli investimenti effettuati dagli Stati Uniti nel paese. In cambio della concessione sulle risorse, l'Ucraina otterrebbe la prosecuzione degli aiuti militari americani e un impegno generico al sostegno economico, ma senza le garanzie di sicurezza formali inizialmente richieste.

Alle 16.00 (le 22.00 in Svizzera) Zelensky terrà un discorso per l'Hudson Institute, una fabbrica di idee statunitense di orientamento conservatore, poi incontrerà la comunità ucraina.

16:38
16:38
Zelensky a Washington: presto l'incontro con Donald Trump

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a Washington nella serata di ieri e stamani ha ricevuto un gruppo di senatori americani nel suo hotel vicino alla Casa Bianca, riferiscono i giornalisti al suo seguito.

Alle 11.00 locali (le 17.00 in Svizzera), il capo dello stato ucraino sarà ricevuto dal suo omologo statunitense Donald Trump con il quale terrà una conferenza stampa alle 13.00 (le 19.00 in Svizzera), presumibilmente dopo la firma di un accordo per la gestione delle risorse minerarie strategiche ucraine.

Secondo il quotidiano economico-finanziario britannico Financial Times, che avrebbe visionato un testo dell'intesa, l'obiettivo dichiarato di Trump è quello di recuperare parte degli investimenti effettuati dagli Stati Uniti nel paese. In cambio della concessione sulle risorse, l'Ucraina otterrebbe la prosecuzione degli aiuti militari americani e un impegno generico al sostegno economico, ma senza le garanzie di sicurezza formali inizialmente richieste.

Alle 16.00 (le 22.00 in Svizzera) Zelensky terrà un discorso per l'Hudson Institute, una fabbrica di idee statunitense di orientamento conservatore, poi incontrerà la comunità ucraina.

13:57
13:57
«I russi sono entrati nel territorio ucraino, ma poi sono stati respinti»

Il portavoce dello Stato maggiore ucraino Dmitry Likhovy fa chiarezza sugli assalti russi dalla regione russa di Kursk a quella ucraina di Sumy.

«Il nemico ha preso d'assalto questo tratto di confine con forze composte da due unità meccanizzate, ha attraversato il confine di Stato dell'Ucraina nell'insediamento di Novenke, ma è stato bloccato e respinto nel territorio della Federazione Russa», spiega a Ukrianska Pravda.

Come spiega Likhovy, le truppe russe continuano a tentare operazioni d'assalto, utilizzando gruppi di fanteria mentre le forze di difesa ucraine stanno cercando di bloccarle. Nella zona infuriano i combattimenti.

12:44
12:44
Kiev: «Le forze russe stanno attaccando il confine dal Kursk»

Kiev afferma che «le forze russe stanno attaccando il confine ucraino dalla regione di Kursk», che era stata parzialmente occupata dall'esercito in ucraino con un blitz dello scorso agosto, e Sumy.

Le unità di fanteria russa stanno tentando di assaltare il confine tra la regione russa di Kursk e l'Ucraina nella regione di Sumy, ma non riescono a sfondare, ha affermato Andrii Kovalenko, direttore del Centro per la lotta alla disinformazione ucraino, come riporta Ukrinform.

I commenti di Kovalenko arrivano, spiega il Kiev Indipendent, mentre il gruppo di monitoraggio DeepState ha segnalato il villaggio di confine ucraino di Novenke come area di battaglia, fatto che suggerisce che le forze russe hanno attraversato il confine nell'oblast di Sumy.

La regione nord-orientale confina con la regione russa di Kursk, dove la scorsa estate le forze ucraine hanno lanciato un'incursione per allontanare le truppe di Mosca dal Donbass e sventare i piani russi di un'offensiva da nord.

12:20
12:20
Mosca: «Abbiamo proposto agli Stati Uniti di ristabilire i voli diretti»

La Russia ha proposto agli Stati uniti di ristabilire i collegamenti aerei diretti. Lo ha riferito, parlando dei colloqui ieri a Istanbul tra dirigenti russi e americani, il ministero degli Esteri russo, come riporta la Tass.

08:15
08:15
Starmer invita i leader europei per discutere una strategia di sostegno a Kiev

Il primo ministro britannico, Keir Starmer, reduce dal suo incontro con Donald Trump, ha invitato a Londra per domenica, il giorno prima del previsto vertice con i dirigenti Nato ed europei sulla difesa, una dozzina di alti dirigenti europei e dell'Unione europea, oltre allo stesso presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, per discutere una strategia di sostegno a Kiev, fa sapere Downing Street.

La mattina di domenica, inoltre, Starmer presiederà una riunione con i dirigenti dei Paesi baltici. Nel pomeriggio poi sono previsti gli arrivi a Londra dei leader di Ue, Nato e Turchia per il vertice di lunedì.

«Il primo ministro utilizzerà il summit per promuovere l'azione europea sull'Ucraina, segnalando il nostro sostegno comune e incrollabile a garanzia di una pace giusta e duratura e di un accordo duraturo che garantisca in futuro sovranità e sicurezza all'Ucraina», ha dichiarato Downing Street.

I leader dell'Europa continentale, tra cui Francia, Germania, Danimarca e Italia, nonché Turchia, Nato e Unione Europea, sono stati invitati al summit di Londra già da domenica, ha aggiunto l'ufficio del primo ministro. Starmer ha anche invitato i leader di Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Finlandia, Svezia, Repubblica Ceca e Romania al summit. Anche il capo della Nato Mark Rutte, oltre alla presidente della Commissione Ue, Ursula don der Leyen, e del Consiglio europeo, Antonio Costa.

Starmer ospiterà colloqui individuali a Downing Street con il primo ministro italiano Giorgia Meloni prima dell'inizio del summit. Il suo ufficio ha affermato che l'incontro prende esempio dai colloqui di Parigi ospitati dal francese Emmanuel Macron all'inizio di questo mese e si concentrerà sul «rafforzamento della posizione dell'Ucraina, incluso il continuato supporto militare e l'aumento della pressione economica sulla Russia». Sottolineerà ancora una volta la necessità di un «accordo forte e duraturo che garantisca una pace permanente» e discuterà «i prossimi passi sulla pianificazione di forti garanzie di sicurezza».

Starmer, pur insistendo nuovamente sul fatto che l'Ucraina deve prendere parte di qualsiasi negoziato per porre fine alla guerra, sottolineerà anche «la necessità che l'Europa faccia la sua parte nella difesa e si faccia avanti per il bene della sicurezza collettiva», conclude Downing Street.

06:18
06:18
Il punto alle 06.00

«Una tregua in Ucraina deve essere trovata presto o non avrà luogo affatto». Lo afferma sull'Ucraina il residente degli Stati Uniti, Donald Trump, durante la conferenza stampa congiunta con il premier britannico Keir Starmer. «Zelensky sarà qui» oggi alla Casa Bianca e «firmeremo un accordo storico che renderà gli Stati Uniti il maggior partner» dell'Ucraina nello «sfruttamento delle terre rare. L'accordo di pace» che metterà fine alla guerra in Ucraina «farà in modo che non accada un'altra guerra sul territorio europeo'', ha aggiunto.

«Penso che la discussione» di oggi riguarderà prevalentemente i minerali. «Ma come ha detto il presidente in diverse occasioni, questo di per sé è un elemento di garanzia di sicurezza, perché se c'è un accordo sui minerali, significa che ci saranno interessi economici degli Stati Uniti in gioco in Ucraina». ha dal canto suo dichiarato il premier britannico, Keir Starmer, in un'intervista a Fox News dopo il suo incontro alla Casa Bianca con il presidente americano, Donald Trump, commentando l'attesa firma di un accordo tra gli USA e l'Ucraina sui minerali rari.

«Il disastro in Ucraina mostra l'importanza che i nostri partner nella NATO investano nella difesa», ha concluso il presidente degli Stati Uniti, rispondendo alle domande dei giornalisti.