Mondo
La diretta
«Se io e la Russia non dovessimo riuscire a raggiungere un accordo per fermare lo spargimento di sangue in Ucraina e se dovessi pensare che è colpa della Russia allora applicherò tariffe secondarie sul loro petrolio» ha spiegato il presidente degli Stati Uniti – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE

22:23
22:23
Kiev: allerta aerea nella capitale e in diverse regioni ucraine
«Questa sera è stato dichiarato un allerta aerea a Kiev e in diverse regioni dell'Ucraina. Il motivo dell'allerta è la minaccia dell'impiego di droni d'attacco e di armi balistiche». Lo riporta Rbc-Ucraina citando l'Aeronautica militare dell'Ucraina, precisando che sono stati registrati «droni nemici a ovest di Donetsk, a est di Kharkiv, a nord di Sumy, nonché nella parte orientale e centrale delle regioni di Chernihiv».
22:00
22:00
Salgono a 55 i feriti del raid russo di ieri a Kharkiv
È salito a 55 feriti il bilancio dell'attacco russo con droni a Kharkiv, avvenuto ieri. Tra i feriti si contano 5 bambini. I morti sono invece due.
Lo ha affermato nel suo consueto discorso serale il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riportato da Ukrainska Pravda.
Sempre oggi su Telegram, Zelensky ha scritto che «la Russia merita una pressione maggiore, merita tutti i duri provvedimenti che possono indebolire la sua capacità di combattere il suo sistema che altro non vuole che la guerra».
16:31
16:31
Trump si arrabbia con Putin: «Senza intesa metto dazi»
Donald Trump ha confessato di essere «molto arrabbiato», minacciando l'imposizione di dazi al 25% sul petrolio russo nel caso non venisse raggiunto un accordo sul cessate il fuoco in Ucraina.
La frustrazione del presidente americano è emersa chiaramente in un'intervista a Nbc, durante la quale il tycoon ha criticato il presidente russo per aver minato la credibilità di Volodymyr Zelensky paventando un governo di transizione e un nuovo leader per l'Ucraina.
«Se io e la Russia non dovessimo riuscire a raggiungere un accordo per fermare lo spargimento di sangue in Ucraina e se dovessi pensare che è colpa della Russia, allora applicherò tariffe secondarie sul tutto il loro petrolio», ha spiegato riferendo che Putin è consapevole della sua arrabbiatura e che i due parleranno nuovamente in settimana.
Pur usando toni duri con il leader del Cremlino, Trump ha comunque ricordato che fra i due c'è un «buon rapporto» e che la sua rabbia può «dissiparsi rapidamente» se Putin «fa la cosa giusta».
Il presidente americano ha fatto della pace in Ucraina la sua priorità di politica estera e negli ultimi mesi ha lavorato per favorire contatti fra le due parti nel tentativo di spuntare un'intesa, che gli consentirebbe di mantenere una delle sue promesse elettorali e continuare a inseguire il suo sogno di ottenere il premio Nobel per la pace.
Nei giorni scorsi la Russia e l'Ucraina hanno raggiunto un accordo per un cessate il fuoco parziale e limitato che consentirebbe una navigazione sicura nel Mar Nero e fermerebbe gli attacchi alle rispettive strutture energetiche. Un'intesa messa a dura prova dai raid che continuano e dalle accuse reciproche di violazione dei termini stabiliti.
«La Russia sta prolungando la guerra. Ci aspettiamo una risposta dall'America, dall'Europa e da tutti i nostri alleati a questo terrore contro il nostro popolo», ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riferendosi ai continui attacchi russi. Gli ultimi in ordine temporale stanotte su Kharkiv che hanno causato due morti.
Mentre guarda a una possibile soluzione per l'Ucraina, Trump non perde di vista l'Iran e neanche la Groenlandia, sua ossessione da anni. Il messaggio inviato a Teheran è chiaro: senza un accordo sul nucleare ci saranno «bombardamenti come non ne hanno mai visti prima» e «dazi secondari». Pur precisando comunque che si stanno «parlando».
Il presidente iraniano Massoud Pezeshkian, pur sostenendo di non essere contrario ai negoziati, ha chiarito che attraverso l'Oman Teheran ha per ora rifiutato l'opzione di colloqui diretti «ma siamo aperti a negoziati indiretti».
Il presidente Usa è stato altrettanto esplicito sulla Groenlandia. «Sarà nostra al 100%», ha detto a Nbc senza escludere l'uso della forza per la conquista dell'isola più grande del mondo. «Penso ci siano buone possibilità di poter» ottenere la Groenlandia «senza l'uso della forza militare. Ma non l'ho mai esclusa», ha spiegato Trump mostrandosi incurante di fronte alle proteste di Groenlandia e Danimarca.
Il ministro degli esteri danese Lars Lokke si è infatti lamentato dei «toni» usati dal vicepresidente americano JD Vance durante la sua breve visita in Groenlandia dove ha attaccato direttamente Copenaghen, accusandola di non aver fatto un buon lavoro per gli abitanti dell'isola.
«Non apprezziamo il tono con cui sono state espresse le critiche», ha detto Lokke. Stessa linea della fermezza dal neopremier groenlandese Frederil Nielsen: «Dobbiamo dimostrare in modo chiaro, distinto e calmo al presidente americano che la Groenlandia è nostra».
Parole che non hanno alcun effetto su Trump. A chi gli chiedeva che tipo di messaggio un'eventuale annessione della Groenlandia avrebbe inviato a Putin e al resto del mondo, il presidente ha risposto: «non ci penso molto e non mi interessa». L'isola «è pace e sicurezza internazionale».
14:15
14:15
Il ruolo segreto degli USA nella guerra in Ucraina
Il coinvolgimento degli Stati Uniti nella guerra in Ucraina è stato fin dall'inizio più profondo di quanto si possa pensare. Un'indagine del New York Times rivela infatti che la partnership - siglata in Germani poco dopo l'invasione russa - è stata la spina dorsale delle operazioni militari ucraine, con gli ufficiali statunitensi e quelli di Kiev che pianificavano a Wiesbaden la controffensiva ucraina.
L'idea guida della collaborazione era che lavorare insieme avrebbe potuto consentire agli ucraini di compiere la più improbabile delle imprese, ovvero infliggere un duro colpo ai russi. E i primi successi sul campo di battaglia indicavano proprio questo. Ma con il passare del tempo i rapporti si sono irrigiditi fra rivalità, risentimenti e idee divergenti. A volte - ricostruisce il New York Times - gli ucraini vedevano gli americani come autoritari, mentre gli americani non riuscivano a capire come i loro alleati non accettassero semplicemente dei buoni consigli.
La partnership ha operato fra i timori che Vladimir Putin la vedesse come una violazione di una linea rossa e decidesse di dare seguito alle sue minacce sul nucleare. L'amministrazione Biden di volta in volta ha autorizzato operazioni clandestine della partnership che vedeva nei generali Mykhaylo Zabrodskyi e Christopher Donahue il suo centro.
08:09
08:09
«I russi hanno attaccato un ospedale militare a Kharkiv»
Le truppe russe hanno attaccato un ospedale militare a Kharkiv con droni. Il raid ha danneggiato la struttura e alcuni edifici residenziali, provocando vittime. Lo riferisce Rbc-Ucraina citando lo Stato maggiore delle Forze armate dell'Ucraina e il capo dell'amministrazione militare regionale di Kharkiv Oleg Synegubov. L'esercito ha precisato che «in serata violando ancora una volta cinicamente le norme del diritto umanitario internazionale, i terroristi russi hanno attaccato un ospedale militare a Kharkiv».
07:02
07:02
Il punto alle 7
Almeno due persone sono state uccise e altre 25 sono rimaste ferite nel corso di un bombardamento russo su Kharkiv. Lo affermano le forze dell'ordine citate da Rbc Ukraine. L'esercito di Mosca ha pure attaccato la città di Kupyansk: si registrano almeno due feriti e alcuni edifici distrutti. Lo riferisce sempre Rbc-Ucraina citando il capo dell'Amministrazione statale regionale di Kharkiv, Oleg Synegubov. I feriti sono una donna di 54 anni e un uomo di 55 anni.