Stati Uniti

Trump sui social allude alla riconquista del canale di Panama

L'accusa del presidente eletto: «Le tariffe addebitate sono ridicole, soprattutto considerando la straordinaria generosità concessa a Panama dagli Stati Uniti»
©Matias Delacroix
Ats
22.12.2024 21:59

In una sfilza di post sul suo social media Truth nella serata di ieri Donald Trump ha accusato Panama di applicare tariffe «esorbitanti» per passare attraverso il canale e ha minacciato di riprendere il controllo della via navigabile.

«Le tariffe addebitate sono ridicole, soprattutto considerando la straordinaria generosità concessa a Panama dagli Stati Uniti», ha accusato il tycoon accennando poi al rischio che Pechino possa prendere il sopravvento sul canale.

«Quando il presidente Jimmy Carter lo ha stupidamente ceduto, per un dollaro, spettava esclusivamente a Panama gestirlo, non alla Cina, o a chiunque altro», ha attaccato il presidente eletto insinuando che possa finire «in cattive mani». Gli Stati Uniti «devono riprendersi il canale perché è fondamentale per il commercio statunitense e per il rapido dispiegamento della Marina in caso di emergenza per la sicurezza. Il governo locale dovrà accettare la nostra richiesta», ha poi ribadito durante un evento in Arizona.

Immediata la replica delle autorità del Paese. «Ogni metro quadrato del Canale appartiene a Panama e continuerà ad esserlo», ha risposto il presidente di Panama, José Raúl Mulino «La sovranità e l'indipendenza del nostro Paese non sono negoziabili. Ogni panamense, qui e ovunque nel mondo, lo porta nel cuore ed è parte della nostra storia di lotta e di conquista irreversibile», ha sottolineato Mulino in un messaggio alla nazione diffuso sui social network e sui media.

Lo strategico punto di transito globale che collega gli oceani Pacifico e Atlantico, è stato costruito dagli USA durante l'amministrazione del presidente Teddy Roosevelt e ne sono ancora i principali clienti, responsabile di circa tre quarti delle merci che transitano ogni anno.

La Cina è il secondo e una società cinese con sede a Hong Kong controlla due dei cinque porti adiacenti al canale, uno su ciascun lato. Nel 1977 l'allora presidente Carter negoziò i trattati Torrijos-Carter, per il passaggio di controllo alle autorità di Panama, e quello di neutralità della striscia d'acqua. Dopo un periodo di co-amministrazione venticinque anni fa Washington ha definitivamente ceduto il controllo.

L'attacco di Trump sul canale è solo l'ultimo esempio del cambiamento che il presidente eletto imprimerà alla politica estera una volta tornato alla Casa Bianca soprattutto rispetto alla Cina e all'Europa.