Trump sul palco con Kennedy Jr.: è sfida all'establishment
Donald Trump e Robert F. Kennedy Jr sono saliti sul palco insieme e hanno lanciato la sfida a quell'establishment che li guarda con sospetto e li ripudia.
In Arizona, uno degli Stati chiave per la conquista della Casa Bianca, l'ex presidente si è detto orgoglioso di aver ricevuto l'appoggio di Kennedy Jr, rampollo di una delle dinastie politiche più famose d'America. E ha promesso che pubblicherà le carte segrete sull'assassinio dello zio John Fitzgerald Kennedy, uno dei 'misteri' che più affascina l'immaginario americano.
Trump ha infatti spiegato di voler creare una commissione presidenziale indipendente sui tentati assassinii di presidenti e candidati, incluso il suo. La commissione «condurrà un esame rigoroso dell'attacco del mese scorso», ha assicurato l'ex presidente parlando dell'incidente a Butler.
«Bobby ha perso il padre e lo zio mentre servivano questo Paese, e anche lui è stato oggetto di ripetute minacce nel corso di questa campagna», ha aggiunto mentre dalla folla si alzava il coro 'Bobby, Bobby'. Dal palco di Glendale e fra temperature elevate (decine di persone al comizio sono state soccorse per l'eccessivo caldo), il rampollo dei Kennedy ha spiegato di condividere con Trump alcune battaglie comuni. I loro valori - ha detto - si sovrappongono su temi come l'«avere cibo sicuro e porre fine all'epidemia di malattie croniche».
L'apparizione congiunta ha fatto seguito alla decisione di Kennedy Jr di sospendere la sua campagna elettorale negli Stati in bilico, infliggendo di fatto un colpo definitivo alla sua corsa alla Casa Bianca che non è mai decollata. Con l'erede dei Kennedy, Trump si augura si conquistare voti cruciali per vincere la Casa Bianca. In media il candidato indipendente ha il 3-4% dei consensi a livello nazionale e negli Stati in bilico, voti che potrebbero fare la differenza a novembre.
In quest'ottica l'ex presidente ha 'dimenticato' le critiche mosse a Kennedy Jr nei mesi scorsi. A caccia di un posto di rilievo in una possibile amministrazione Trump, anche il candidato indipendente ha accantonato i suoi attacchi contro l'ex presidente («in nessuna circostanza mi unirò al ticket di Donald Trump», disse nel 2023). La speranza di Kennedy Jr è conquistare un ruolo nella sanità, tema che gli sta particolarmente a cuore.
Convinto no-vax, il rampollo è il più controverso della famiglia Kennedy, e i suoi trascorsi non lo aiutano nel costruirsi un'immagine di affidabilità. Lasciò infatti un orso morto a Central Park e quando era all'università a Harvard, secondo indiscrezioni, spacciava cocaina. Dettagli che a Trump e al suo staff non sembrano comunque interessare. Per loro la vittoria a novembre è l'obiettivo da centrare, costi quel che costi.