Tensioni

«Truppe nordcoreane in Russia? In risposta mandiamo soldati europei in Ucraina»

Il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis rilancia la proposta di Emmanuel Macron duramente criticata negli scorsi mesi - La Corea del Sud intanto pensa di inviare militari a Kiev per monitorare la situazione
©Kristina Kormilitsyna
Red. Online
22.10.2024 11:30

La NATO e gli Stati Uniti non hanno confermato, Russia e Corea del Nord negano. E in generale, al momento, regna la cautela. Eppure, la notizia del presunto invio di truppe di Pyongyang in Russia sta suscitando serie preoccupazioni, tant’è che si è arrivati a rilanciare l’idea di inviare soldati europei in Ucraina, evocata in passato dal presidente francese Emmanuel Macron.

Il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis domenica scorsa ha dichiarato a POLITICO che è arrivato il momento per i Paesi europei di riesaminare l'idea del capo dell'Eliseo di inviare truppe a sostegno di Kiev.

«Se le informazioni sulle squadre di morte russe equipaggiate con munizioni e (affiancate da) personale militare nordcoreano saranno confermate, dovremo tornare agli "stivali sul terreno" e ad altre idee proposte da Macron», ha commentato Landsbergis.

Il presidente francese, lo scorso febbraio, aveva lanciato la proposta di inviare soldati europei, ma la sua idea era stata subito bocciata e fortemente criticata da più parti. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz in tutta risposta aveva giurato che nessuna truppa europea o della NATO sarebbe stata schierata in Ucraina.

«Purtroppo siamo di nuovo in ritardo, ma credo nella nostra capacità congiunta di compiere tutti i passi necessari per trasformare le idee del presidente Macron in azioni», ha aggiunto Landsbergis.

Per ora, comunque, i leader occidentali stanno procedendo con cautela. Né il capo della NATO Mark Rutte né il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin hanno confermato le notizie sui soldati nordcoreani condivise negli scorsi giorni da funzionari sudcoreani e ucraini. Austin ha affermato che il dispiegamento, se confermato, «causerebbe preoccupazione» negli Stati Uniti, mentre Rutte ha denunciato quella che sarebbe una «significativa escalation». Il leader ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato a parlare di una «guerra mondiale», commentando la presunta morte di soldati nordcoreani nei territori occupati di Donetsk.

Personale sudcoreano in Ucraina?

La Corea del Sud, dopo aver convocato l’ambasciatore russo a Seul per chiedere il ritiro delle truppe nordcoreane, ha in programma di inviare una delegazione al quartier generale della NATO  per discutere le scoperte dei servizi segreti sui movimenti degli uomini inviati da Kim Jong-Un. E non solo, Seul starebbe valutando la possibilità di inviare una squadra in Ucraina per monitorare da vicino le truppe nordcoreane schierate al fianco di quelle di Putin. Lo fa sapere l’agenzia sudcoreana Yonhap, citando un funzionario governativo.

La scorsa settimana, l'agenzia di spionaggio sudcoreana (NIS) aveva dichiarato che la Corea del Nord ha inviato circa 1.500 unità delle forze speciali in Russia per prendere parte alla guerra in Ucraina. Prevedendo inoltre che il Nord invierà un totale di 12 mila soldati.

«C'è la possibilità che il personale venga inviato in Ucraina per monitorare le tattiche e le capacità di combattimento delle forze speciali nordcoreane inviate a supporto della Russia», ha dichiarato il funzionario del Governo. Se schierato, scrive ancora Yonhap, il personale sudcoreano dovrebbe essere composto militari proveniente da unità di intelligence, in grado di analizzare le tattiche di battaglia degli uomini di Pyongyang o di prendere parte agli interrogatori dei nordcoreani catturati.

Seul starebbe pure valutando la possibilità di fornire supporto militare all'Ucraina, modificando così la sua politica di non fornire direttamente aiuti letali.

«Mentre osserviamo i segnali di cooperazione militare tra Corea del Nord e Russia, le (nostre) misure di risposta saranno adottate gradualmente», ha affermato ancora la fonte, precisando che la fornitura di armi difensive avrebbe comunque la priorità su quelle di attacco.

Russia e Corea del Nord negano

Negli scorsi giorni la Russia, tramite il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha parlato di «fake news», mentre la Corea del Nord ha liquidato come «voci infondate» le accuse di Seul e Kiev, affermando che le sue relazioni con Mosca sono «legittime e cooperative».

Sul presunto invio di truppe, un rappresentante nordcoreano all'ONU ha dichiarato che, «per quanto riguarda la cosiddetta cooperazione militare con la Russia, la mia delegazione non sente il bisogno di commentare tali voci stereotipate e infondate volte a diffamare l'immagine del Paese e a minare le legittime, amichevoli e cooperative relazioni tra due Stati sovrani». Il funzionario, citato dalla Yonhap, ha espresso i commenti durante una sessione tenuta ieri del Primo comitato dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite sul disarmo e la sicurezza internazionale.

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