Uccide un giovane in una moschea in Francia e si consegna in Italia

Braccato per tre giorni, il presunto assassino del giovane maliano Aboubakar Cissé in una moschea nel dipartimento del Gard, nel sud della Francia, si è consegnato a una stazione di polizia di Pistoia.
L'uomo, Olivier A., nato a Lione nel 2004 e di nazionalità francese, «si è recato personalmente in una stazione di polizia di Pistoia», «domenica verso le 23», ha dichiarato oggi all'Afp il procuratore di Alès, Abdelkrim Grini.
«È una grande soddisfazione per me come procuratore. Di fronte all'efficacia e alla determinazione dei mezzi impiegati, l'autore non ha avuto altra scelta che costituirsi, ed è stata la cosa migliore che potesse fare», ha aggiunto, contattato telefonicamente.
A seguito del suo arresto in Italia, un giudice istruttore «sarà informato» e verrà emesso un mandato di arresto europeo in vista del suo trasferimento in Francia, ha precisato. Da venerdì sono stati dispiegati più di 70 agenti di polizia e gendarmi francesi per «localizzare e arrestare» quest'uomo, considerato «potenzialmente estremamente pericoloso», secondo il procuratore.
«Dopo essersi vantato del suo atto, dopo averne rivendicato la responsabilità, ha rilasciato commenti che avrebbero lasciato intendere che intendesse commettere di nuovo atti simili», aveva sottolineato ieri il procuratore Grini.
Olivier A. si è dichiarato «responsabile dell'omicidio di un fedele musulmano, avvenuto lo scorso venerdì 25 aprile in Francia nella moschea Khadidja nel comune di Grand Combe», rende noto la questura pistoiese spiegando che il 21enne si è presentata «unitamente al legale di fiducia e a un parente stretto residente» a Pistoia.
«A seguito di ciò, personale della Polizia di Stato, coordinato dalle Procure di Firenze e di Pistoia ha avviato le necessarie attività di interlocuzione con la Polizia d'Oltralpe per appurare le circostanze dei fatti e garantire che il presunto reo sia assicurato alla giustizia».