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Il leader politico del gruppo islamista è morto in un raid israeliano a Teheran: «Ci saranno enormi conseguenze» – Da una parte condanne a quanto accaduto, dall'altra appelli all'estrema moderazione – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:19
23:19
Beirut: «Saliti a 6 i morti nel raid di ieri sulla capitale»
Sale a sei morti il bilancio dell'attacco israeliano di ieri nel sud di Beirut, ha riferito l'agenzia di stampa statale libanese Nna rilanciata dalla Cnn. Il bilancio delle vittime comprende almeno due donne e due bambini, secondo precedenti dichiarazioni del ministero della Sanità libanese.
Hezbollah aveva precedentemente confermato la morte del comandante Fuad Shukr, ma non è chiaro se il bilancio delle vittime riportato dalla Nna includa anche lui. I soccorritori stanno ancora lavorando per rimuovere le macerie nell'area colpita, ha aggiunto l'agenzia.
22:52
22:52
La Francia all'ONU: «Allarmati per l'aumento delle tensioni in Medio Oriente»
La Francia è «allarmata» per l'aumento delle tensioni in Medio Oriente. «Condanniamo l'attacco sulle alture del Golan» ha detto la rappresentate francese all'ONU durante la riunione del consiglio di sicurezza. «È il momento di evitare un'escalation», ha aggiunto.
22:50
22:50
Migliaia di persone in strada a Istanbul per la morte di Haniyeh
Migliaia di persone hanno sfilato a Istanbul dopo le preghiere serali per denunciare la morte del leader di Hamas Ismail Haniyeh, ucciso a Teheran in un attacco che il movimento islamista palestinese e l'Iran hanno attribuito a Israele. Una folla gremita si è radunata fuori dall'imponente moschea nel quartiere conservatore di Fatih, sventolando bandiere turche e palestinesi e scandendo messaggi anti-Israele. «Israele, assassino, esci dalla Palestina», hanno gridato i manifestanti, che hanno marciato per quasi due chilometri in risposta a un appello della principale Ong islamica turca Ihh. Secondo un cameraman dell'Afp, alcuni manifestanti hanno bruciato una bandiera israeliana. «Israele, gli Stati Uniti e la Nato saranno sconfitti», recitava un messaggio in lettere bianche su due grandi striscioni neri in turco e in inglese.
22:46
22:46
«Nel raid su Beirut ucciso anche consigliere dei Pasdaran»
Nell'attacco su Beirut che ieri ha ucciso il comandante militare di Hezbollah Fuad Shukr è morto anche il consigliere militare iraniano Milad Bedi. Lo scrive l'agenzia di stampa ufficiale iraniana Fars News citata dai media israeliani, tra cui il Times of Israel e Haaretz. Secondo quanto riferito, Bedi era un consigliere delle Guardie rivoluzionarie (pasdaran) e si trovava nell'edificio in cui Israele ha colpito Shukr, e il suo corpo è stato identificato poche ore fa.
22:34
22:34
«Khamenei ha ordinato di colpire direttamente Israele»
L'ayatollah Ali Khamanei ha dato ordine all'Iran di colpire direttamente Israele in risposta all'uccisione a Teheran del leader di Hamas Ismail Haniyeh. Lo riporta il New York Times citando tre funzionari iraniani a conoscenza dell'ordine.
20:28
20:28
Hezbollah: «Shukr è stato ucciso, domani parla Nasrallah»
Hezbollah ha confermato che il suo comandante militare Fuad Shukr è stato ucciso nell'attacco israeliano in un sobborgo meridionale di Beirut. In una dichiarazione, Hezbollah ha affermato che il suo leader Hassan Nasrallah parlerà domani. Lo riporta il Guardian.
19:58
19:58
Netanyahu: «inferti colpi devastanti ai nostri nemici»
«Abbiamo inferto colpi devastanti a tutti i nostri nemici». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu questa sera in una dichiarazione pubblica dopo il gabinetto di sicurezza.
«Davanti ci sono giorni impegnativi, Israele esigerà un prezzo pesante per qualsiasi aggressione», ha aggiunto. «È una guerra di sopravvivenza contro l'anello di missili di terrore intorno a noi. Dall'inizio della guerra siamo in lotta contro l'asse del male dell'Iran».
«L'Iran cerca di stringere» un cerchio «intorno al nostro collo, ho detto al Congresso Usa che siamo lottando contro tre fronti: le tre h, Hamas, Houthi e Hezbollah», ha affermato Netanyahu. «Negli ultimi giorni abbiamo dato dei colpi importanti ai tre fronti. Tre settimane fa abbiamo attaccato il capo militare di Hamas Muhammad Deif, due settimane fa abbiamo lanciato uno dei raid di più lunga distanza dell'aeronautica (Hodeida, in Yemen, ndr). Ieri è stata la volta del capo di stato maggiore di Hezbollah», ha detto.
Abbiamo colpito «Fuad Shukr, responsabile della strage dei bambini a Majdal Shams e di tanti altri civili israeliani. Era il terrorista più ricercato del mondo, uno dei contatti più importanti tra Hezbollah e l'Iran», ha detto ancora Netanyahu. «Abbiamo chiuso il conto con Shukr e chiuderemo il conto con chiunque provi a farci del male».
Ci vorrà tempo
«Siamo pronti per ogni scenario. Resteremo uniti e determinati contro ogni minaccia», ha evidenziato il premier israeliano, ribadendo che la guerra richiederà tempo e la resistenza dei cittadini israeliani. «Da tempo sono sotto pressione in patria e all'estero per porre fine alla guerra: non ho ceduto a quelle richieste prima e non cedo neanche adesso», ha sottolineato.
Netanyahu ha poi aggiunto: «Se fossi stato a sentire, Israele non avrebbe eliminato i leader e i combattenti di Hamas, distrutto le infrastrutture, preso la zona di confine tra Gaza e l'Egitto, creato le condizioni che ci avvicinano a termini che non solo riporteranno indietro i nostri ostaggi, ma ci consentiranno anche di raggiungere tutti i nostri obiettivi di guerra».
«Tutti i risultati degli ultimi mesi sono stati ottenuti perché non ci siamo arresi», ha affermato Netanyahu, «e perché abbiamo preso decisioni coraggiose di fronte a una grande pressione in patria e all'estero. E vi dico che non è stato facile». «Insieme combatteremo e, con l'aiuto di Dio, insieme vinceremo».
19:45
19:45
Fonte di Hezbollah: «Ritrovato il corpo di Shukr»
Una fonte vicina a Hezbollah ha annunciato che è stato ritrovato il corpo del leader militare del movimento sciita, Fuad Shukr, ucciso ieri da un attacco israeliano a Beirut. Il cadavere si trovava tra le macerie dell'edificio colpito dal raid.
Una fonte vicina a Hezbollah ha detto all'Afp che il corpo del comandante Fuad Shukr è stato recuperato quasi 24 ore dopo l'attacco israeliano nel sud di Beirut. La fonte, che ha chiesto l'anonimato, ha detto che «il corpo di Shukr è stato trovato sotto le macerie dell'edificio preso di mira». L'esercito israeliano, dando l'annuncio della «eliminazione» di Shukr, lo aveva accusato di aver effettuato un attacco missilistico nel fine settimana sulle alture del Golan che aveva ucciso 12 bambini in una città araba drusa.
Israele ha descritto Shukr come il «comandante militare più anziano» di Hezbollah e «braccio destro» del capo del gruppo, Hassan Nasrallah. In precedenza Hezbollah aveva confermato che Shukr si trovava all'interno dell'edificio preso di mira, aggiungendo però che il suo destino era ancora sconosciuto. Il raid nel sobborgo di Beirut, un'area residenziale sovraffollata che è anche un bastione di Hezbollah, ha ucciso cinque civili, tre donne e due bambini, secondo il ministero della Salute libanese.
17:30
17:30
Al Jazeera: «Due nostri giornalisti uccisi in un raid a Gaza»
Due giornalisti di Al Jazeera sono stati uccisi in un attacco israeliano a Gaza. Lo ha riferito l'emittente. Le vittime sono il reporter Ismail al-Ghoul e il suo cameraman, Rami al-Rifee.
Al Jazeera ricorda che il Committee to Protect Journalists, con sede a New York, ha stimato che 108 operatori dei media siano rimasti uccisi dall'inizio della guerra.
17:22
17:22
«Chiediamo la massima moderazione in Medio Oriente»
«L'UE ha una posizione di principio di rifiuto delle esecuzioni extragiudiziali e di sostegno allo Stato di diritto, anche nella giustizia penale internazionale. Ricordiamo che l'UE e altri partner hanno inserito Hamas nell'elenco delle organizzazioni terroristiche e che il procuratore della Corte penale internazionale ha chiesto un mandato di arresto contro Ismail Haniyeh con varie accuse di crimini di guerra».
Lo dichiara il portavoce del Servizio di Azione Esterna dell'UE Peter Stano. «Chiediamo a tutte le parti di esercitare la massima moderazione e di evitare qualsiasi ulteriore escalation», aggiunge.
16:44
16:44
Libano: il DFAE invita gli svizzeri a lasciare il Paese
Dopo l'uccisione del capo di Hamas a Teheran, il Dipartimento federale degli affari esteri consiglia agli svizzeri che si trovano al momento in Libano di lasciare il Paese. La partenza, se possibile, deve avvenire coi propri mezzi, stando a una nota del DFAE.
In generale, a causa delle tensioni nella regione dovute alla guerra a Gaza, viene sconsigliato di recarsi in Libano.
La notizia della morte di Ismail Haniyeh, probabilmente ucciso da un missile israeliano che ha centrato la sua abitazione nella capitale iraniana, ha messo in fibrillazione il Medio Oriente. Dal 2017, Haniyeh era a capo dell'Ufficio politico di Hamas.
Poche ore prima di questo attacco, Israele aveva comunicato l'uccisione in un quartiere di Beirut di Fuad Schukr, un comandante di alto livello di Hezbollah, la milizia sciita alleata dell'Iran che controlla il sud del Libano.
Dall'inizio della guerra a Gaza, nell'ottobre del 2023, Tel Aviv ha eliminato diversi esponenti politici e militari di Hamas, il movimento estremista radicato nella striscia di Gaza.
16:35
16:35
Meshal forse il nuovo capo politico di Hamas dopo Haniyeh
Riunioni febbrili si sono svolte tra i funzionari di Hamas fin dal primo mattino, subito dopo la notizia dell'uccisione di Ismail Haniyeh a Teheran, per stabilire il suo successore alla guida politica del movimento.
Secondo fonti palestinesi citate dalla tv pubblica israeliana Kan, a prendere il suo posto potrebbe essere Khaled Meshal, uno dei leader del gruppo islamico all'estero e già presidente dell'ufficio politico di Hamas fino al 2017.
14:50
14:50
L'Iran ha issato «la bandiera rossa della vendetta»
La tv di Stato iraniana ha fatto sapere che «la bandiera rossa della vendetta è stata issata sulla cupola della moschea di Jamkaran nella città iraniana di Qom in seguito all'uccisione da parte di Israele del leader di Hamas Ismail Haniyeh», a Teheran.
Il colore rosso della bandiera fa riferimento al «sangue dei martiri» e viene issata anche durante tradizionali cerimonie religiose.
La stessa bandiera è stata issata sulla moschea di Qom anche nel 2020, dopo la morte dell'importante comandante delle Guardie della Rivoluzione, Qassem Soleimani, ucciso in un raid degli Usa in Iraq.
13:28
13:28
Il Cremlino: «La morte di Haniyeh ostacola la pace»
Il Cremlino ha condannato l'uccisione del capo politico di Hamas Ismail Haniyeh. «Condanniamo fermamente questo attacco, che ha portato alla morte del signor Haniyeh. Riteniamo che tali azioni siano dirette contro i tentativi di portare la pace nella regione e, cosa ancora più grave, potrebbero destabilizzare notevolmente la situazione già tesa», ha detto ai giornalisti il portavoce del presidente Putin, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta Interfax.
12:39
12:39
L'UE eroga la prima tranche di aiuti all'Autorità palestinese
L'Ue ha erogato oggi la prima tranche di sostegno finanziario d'emergenza a breve termine all'Autorità palestinese. «Come annunciato il 19 luglio, l'assistenza dell'UE contribuisce ad affrontare le esigenze finanziarie più urgenti dell'Anp e sostiene il suo programma di riforme sostanziali e credibili», ha spiegato la Commissione.
Su un totale di 400 milioni di euro Bruxelles oggi ha erogato 150 milioni, divisi tra sovvenzioni e una linea di credito accordata dalla Bei, la Banca europea per gli investimenti «L'Ue è pienamente impegnata a sostenere l'Autorità palestinese in questi tempi difficili», ha sottolineato Ursula von der Leyen.
Un'Autorità palestinese forte e riformata è la chiave per il nostro obiettivo comune di una soluzione a due Stati. Questo è l'unico modo per portare una pace sostenibile sia per gli israeliani che per i palestinesi«, ha aggiunto von der Leyen.
La prima tranche include 58 milioni di euro in sovvenzioni attraverso il meccanismo Pegase per pagare gli stipendi e le pensioni dei dipendenti pubblici in Cisgiordania e sostenere le famiglie vulnerabili. La Bei sta fornendo 92 milioni di euro attraverso una linea di credito all'Autorità monetaria palestinese.
I successivi pagamenti di questo sostegno finanziario d'emergenza a breve termine dovrebbero seguire nei mesi di agosto e settembre, a seconda dei progressi nell'attuazione dell'agenda di riforme dell'Autorità Palestinese.
All'inizio di settembre, la Commissione presenterà una proposta legislativa per un programma globale per la ripresa e la resilienza della Palestina, che sarà concepito per aiutare l'Autorità Palestinese a raggiungere l'equilibrio di bilancio entro il 2026 e garantire la sostenibilità finanziaria a lungo termine. A partire dalla fine dell'anno, tutti gli esborsi previsti da questa iniziativa a lungo termine saranno subordinati ai progressi nell'attuazione delle tappe di riforma concordate.
12:36
12:36
Blinken: «Ora il cessate il fuoco a Gaza è imperativo»
Il segretario di Stato USA Antony Blinken ha affermato che il cessate il fuoco a Gaza è «imperativo» dopo l'uccisione del capo di Hamas Ismail Haniyeh. Blinken ha pure affermato che gli Stati Uniti non sono stati «informati» né «coinvolti» nell'assassinio del leader di Hamas.
12:10
12:10
«Sono 39.445 i palestinesi uccisi a Gaza»
Sono 39.445 i palestinesi uccisi e 91.073 quelli rimasti feriti nella guerra a Gaza dal 7 ottobre: lo riporta il ministero della Salute di Gaza, gestito da Hamas, come riportano i media internazionali. Nelle ultime 24 ore sono state uccise 45 persone e 77 sono rimaste ferite, ha aggiunto il ministero.
11:39
11:39
«Come possono avere successo i negoziati?»
Il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, ha messo in dubbio il successo di una futura mediazione tra Israele e Hamas dopo l'uccisione del capo politico del gruppo palestinese, Ismail Haniyeh, a Teheran.
«Gli omicidi politici e i continui attacchi ai civili a Gaza mentre i colloqui proseguono ci portano a chiederci: come può avere successo la mediazione quando una parte assassina il negoziatore dell'altra parte? La pace ha bisogno di partner seri», ha scritto su X lo sceicco Al-Thani, che ha guidato gli sforzi di mediazione del Qatar.
11:37
11:37
«L'assassinio di Haniyeh è terrorismo di Stato»
L'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran è stato «terrorismo di Stato»: lo ha dichiarato il primo vicepresidente iraniano Mohammadreza Aref. «L'incidente è stato anche la conseguenza del silenzio della comunità internazionale sui continui crimini dei sionisti e sulla chiara violazione delle norme internazionali».
Aref ha poi aggiunto che l'assassinio non creerà alcuna sfida sul cammino della resistenza. «Questa mossa maliziosa si basa su obiettivi malvagi, tra cui la creazione di nuove crisi nella regione e nelle interazioni regionali e internazionali dell'Iran», ha aggiunto, citato dall'Isna.
11:11
11:11
L'Iran dichiara tre giorni di lutto nazionale
L'Iran ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale in seguito all'uccisione del leader di Hamas, Ismail Haniyeh.
10:51
10:51
«Ci saranno enormi conseguenze»
L'ala militare di Hamas a Gaza ha dichiarato che l'uccisione del capo politico della fazione Ismail Haniyeh a Teheran «porterà la battaglia a nuove dimensioni» e avrà «enormi conseguenze in tutta la regione».
10:50
10:50
Geert Wilders: «Khamenei e Nasrallah non dormiranno bene»
«Finalmente!»: è il commento del leader dell'ultradestra olandese, Geert Wilders, alla notizia dell'assassinio del leader di Hamas, Ismail Haniyeh.
La sua uccisione, ha aggiunto, è un avvertimento per la guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei, e per il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah.
«Khamenei, Nasrallah. Quelli che comandano. Non saranno molto contenti ora e probabilmente non dormiranno nemmeno troppo bene», ha aggiunto Wilders su X.
10:49
10:49
Erdogan condanna «il perfido assassinio» di Haniyeh
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha condannato «il perfido assassinio» del capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran, «atto a distruggere la causa palestinese».
In un messaggio su X, il leader turco ha affermato che «con una posizione più forte del mondo islamico e dell'alleanza dell'umanità, il terrore inflitto da Israele alla nostra geografia, in particolare l'oppressione e il genocidio a Gaza, giungeranno sicuramente alla fine e la nostra regione e il nostro mondo troveranno pace».
Secondo Erdogan, «la barbarie sionista non sarà in grado di raggiungere i suoi obiettivi come ha fatto finora».
Ministro Esteri turco: «Haniyeh voleva la tregua»
«Siamo testimoni degli sforzi che ha fatto recentemente per raggiungere un cessate il fuoco. Persino i membri della sua famiglia sono stati massacrati da Israele, non aveva mai smesso di credere nella pace». Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, in un messaggio su X riguardo all'uccisione del capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran.
«Ha dedicato la sua vita alla causa della Palestina, portando pace e tranquillità in Palestina», ha scritto Fidan, aggiungendo che «Haniyeh era una figura diventata simbolo della gloriosa resistenza palestinese. La sua memoria continuerà a vivere nella giusta causa del popolo palestinese».
10:43
10:43
«Il regime sionista verrà punito»
«Il regime sionista affronterà una dura punizione per l'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh»: lo ha affermato la guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei.
«Il regime sionista criminale e terrorista ha preparato il terreno per una dura punizione», ha aggiunto la Guida Suprema in un messaggio di condoglianze. «Consideriamo la vendetta e la ricerca del sangue di Haniyeh, che è stato ucciso nel territorio dell'Iran, come un nostro dovere».
10:08
10:08
«L'uccisione di Haniyeh porterà alla distruzione di Israele»
Cemil Ertem, il principale consigliere del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, ha affermato che l'uccisione del capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, porterà alla distruzione di Israele.
«Era un nome simbolico della resistenza. Il suo martirio, senza dubbio, contribuirà alla resistenza e alla distruzione dell'assassino Israele. Le mie condoglianze al popolo palestinese», ha scritto su Ertem su X, in riferimento all'uccisione di Haniyeh a Teheran.
10:07
10:07
I funerali di Haniyeh domani a Teheran
I funerali del leader di Hamas Ismail Haniyeh, ucciso nella notte a Teheran con un missile guidato, si terranno domani nella capitale iraniana. Lo riferisce l'agenzia Tasnim.
09:50
09:50
Netanyahu incontra i capi della sicurezza
Dopo l'assassinio degli alti funzionari di Hamas e Hezbollah Ismail Haniyeh e Fuad Shukar, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu incontrerà oggi pomeriggio i capi della sicurezza per «una valutazione della situazione». Lo riferiscono i media israeliani.
09:45
09:45
«Faremo pentire gli invasori terroristi»
«La Repubblica islamica dell'Iran difenderà la sua integrità territoriale, il suo onore, e farà pentire gli invasori terroristi della loro azione codarda». Lo ha affermato il presidente dell'Iran, Massoud Pezeshkian, commentando su X l'uccisione a Teheran del capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, che in Iran aveva partecipato alla sua cerimonia di insediamento.
«Il legame tra le due fiere nazioni dell'Iran e della Palestina sarà più forte di prima, e il cammino della resistenza e della difesa degli oppressi sarà seguito in modo più forte che mai», ha aggiunto Pezeshkian, affermando che l'Iran è in lutto per Haniyeh.
«Ieri ho alzato la sua mano vittoriosa e oggi devo portarlo in spalla al suo funerale», ha aggiunto Pezeshkian nel messaggio. Haniyeh aveva partecipato ieri alla cerimonia di giuramento del presidente iraniano.
09:44
09:44
La Cina «condanna l'assassinio» di Haniyeh
La Cina «condanna l'assassinio» in Iran del leader di Hamas Ismail Haniyeh, esprimendo «molta preoccupazione» perché potrebbe portare «ad ulteriore instabilità». Pechino, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, «ha sempre sostenuto la risoluzione delle controversie regionali attraverso il negoziato e il dialogo».
09:43
09:43
«Israele pagherà un prezzo pesante»
Israele pagherà un prezzo pesante per l'assassinio del leader di Hamas: lo ha detto Mohsen Rezai, membro del Consiglio di Presidenza iraniano ed ex comandante delle Guardie Rivoluzionarie.
«Questo martirio è un'altra prova della debolezza della banda criminale di Tel Aviv», ha aggiunto: «Coloro che pensano che una tale disperata dimostrazione di forza possa compensare la loro debolezza nell'affrontare l'eroica lotta dei palestinesi commettono un errore».
09:21
09:21
«Ucciso da un missile lanciato da un altro Paese»
Il media libanese al Mayadeen, legato a Hezbollah, ha riferito che il leader di Hamas Ismail Haniyeh è stato «eliminato da un missile lanciato in Iran da un altro Paese». Non ci sono al momento altre conferme.
09:19
09:19
«Israele pagherà un prezzo elevato»
L'ex comandante delle Guardie rivoluzionarie iraniane Rezaee ha affermato che «Israele pagherà un prezzo elevato per l'uccisione del capo di Hamas Ismail Haniyeh», come riportano i media statali iraniani.
09:18
09:18
«Palestinesi detenuti da Israele sottoposti a tortura»
I palestinesi detenuti da Israele durante la guerra di Gaza sono stati in gran parte tenuti in segreto e in alcuni casi sottoposti a trattamenti che possono equivalere a tortura: lo afferma l'Onu.
«Le testimonianze raccolte dal mio ufficio e da altre entità indicano una serie di atti spaventosi, come il waterboarding e il rilascio di cani sui detenuti, in flagrante violazione del diritto internazionale umanitario», ha denunciato il capo dei diritti umani delle Nazioni Unite Volker Turk.
Il rapporto dell'Ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite afferma inoltre che «almeno 53 detenuti di Gaza e della Cisgiordania» sono morti dal 7 ottobre nelle strutture militari e prigioni israeliane.
Il numero impressionante di uomini, donne, bambini, dottori, giornalisti e difensori dei diritti umani detenuti dal 7 ottobre, la maggior parte dei quali senza accusa o processo e tenuti in condizioni deplorevoli, insieme alle segnalazioni di maltrattamenti e torture e alla violazione delle garanzie del giusto processo, solleva «gravi preoccupazioni» riguardo all'arbitrarietà e alla natura fondamentalmente punitiva di tali arresti e detenzioni, ha commentato Volker Türk.
I detenuti hanno dichiarato di essere stati tenuti in strutture simili a gabbie, spogliati nudi per periodi prolungati, indossando solo pannoloni, precisa il rapporto, che cita anche resoconti degli ostaggi presi da Hamas e altri gruppi armati palestinesi lo scorso ottobre che descrivevano anche condizioni di prigionia spaventose.
L'Onu chiede che tutti i palestinesi detenuti arbitrariamente da Israele siano rilasciati e l'avvio di indagini «rapide, approfondite, indipendenti, imparziali e trasparenti». L'Alto Commissario ha infine ribadito il suo appello per l'immediato rilascio di tutti gli ostaggi ancora detenuti a Gaza.
09:15
09:15
«Shock totale» in Iran
Fonti del New York Times hanno riferito che i funzionari iraniani sono «in stato di shock totale» per l'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico di Hamas. Lo scrive su X un giornalista del Nyt.
Secondo le fonti, l'omicidio è un «duro colpo alla reputazione dell'Iran» in un momento in cui il paese sta cercando di proiettare il suo potere nella regione.
Il Qatar ha intanto condannato fermamente l'uccisione del capo di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran. Il ministero degli Esteri del Qatar ha scritto in una nota che l'uccisione di Haniyeh rappresenta «una pericolosa escalation». Lo riportano media internazionali.
08:27
08:27
In Iran riunione di emergenza del Consiglio supremo di sicurezza nazionale
«L'Iran sta tenendo una riunione di emergenza del Consiglio supremo di sicurezza nazionale presso la residenza del leader supremo, Ali Khamenei, un evento che accade in circostanze straordinarie», lo ha scritto su X Iran international.
Un funzionario iraniano ha inoltre dichiarato che «agenzie di sicurezza» della Repubblica islamica decideranno «la nostra strategia di risposta» all'assassinio del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran.
08:25
08:25
Gli USA distruggono tre droni marini nel Mar Rosso
Nelle ultime 24 ore le forze del Comando centrale degli Stati Uniti (Uscentcom) hanno distrutto con successo tre navi di superficie senza equipaggio nel Mar Rosso. Secondo l'esercito Usa i droni marini appartenevano alle milizie Houthi, appoggiate dall'Iran.
«È stato stabilito che queste armi - si legge in un post su X - rappresentavano una minaccia imminente per gli Stati Uniti, le forze della coalizione e le navi mercantili nella regione. Queste azioni sono state intraprese per proteggere la libertà di navigazione e rendere le acque internazionali più sicure».
08:05
08:05
«Tre civili uccisi nel raid israeliano sul Libano»
Il ministero della Sanità libanese ha annunciato che tre civili, una donna e due bambini, sono stati uccisi nell'attacco israeliano sulla periferia sud di Beirut, secondo un bilancio preliminare. L'attacco ha preso di mira Fuad Shukr, leader militare del gruppo filo-iraniano Hezbollah, che l'Idf ha rivendicato di aver ucciso.
08:03
08:03
Kamala Harris: «Israele ha il diritto di difendersi da Hezbollah»
«Israele ha il diritto di difendersi, e sostengo inequivocabilmente il diritto di Israele a rimanere sicura e a difendere la sicurezza di Israele»: lo ha detto Kamala Harris avvicinandosi ai reporter appena sbarcata ad Atlanta per commentare quanto accaduto nelle ultime in Medio Oriente.
«Quello che sappiamo, in particolare, è che ha il diritto di difendersi da organizzazione terroristiche, qual è esattamente Hezbollah. Ma, detto questo, dobbiamo ancora lavorare a una soluzione diplomatica per porre fine a questi attacchi, e continueremo a farlo», ha aggiunto.
07:50
07:50
«La morte di Haniyeh rende il mondo un po' migliore»
«La morte di Haniyeh rende il mondo un po' migliore», ha scritto su X il ministro israeliano del Patrimonio di estrema destra Amihai Ben-Eliyahu, commentando l'uccisione del leader politico di Hamas.
Si tratta della prima dichiarazione di un politico israeliano dopo la notizia della morte di Haniyeh. «Questo è il modo giusto per pulire il mondo dalla sporcizia. Niente più accordi immaginari di pace o resa, niente più misericordia per questi mortali», ha aggiunto.
07:49
07:49
«Un atroce crimine terroristico»
«Prendere di mira Ismail Haniyeh è un atroce crimine terroristico e una flagrante violazione delle leggi e dei valori ideali»: lo ha detto il capo del comitato rivoluzionario supremo dei ribelli Houthi dello Yemen, Mohammed Ali al-Houthi, commentando l'uccisione del leader di Hamas. Lo riporta l'agenzia di stampa Reuters sul suo sito.
06:26
06:26
«L'assassinio di Haniyeh è una grave escalation»
L'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh in Iran rappresenta una grave escalation che non raggiungerà i suoi obiettivi, ha dichiarato il funzionario della fazione islamica Sami Abu Zuhri, citato dai media israeliani.
06:19
06:19
«Un atto codardo»
«L'assassinio del comandante Ismail Haniyeh è un atto codardo e non passerà sotto silenzio». Lo ha detto, riferito dai media, Musa Abou Marzouk, uno dei maggiori dirigenti di Hamas in una delle prime dichiarazioni.
06:16
06:16
IL PUNTO ALLE 6
Hamas ha comunicato la morte del suo leader Ismail Haniyeh in seguito a un raid israeliano contro la sua residenza a Teheran, in Iran. Haniyeh era capo dell'ufficio politico di Hamas dal 2017. Inoltre è stato primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese dal 2006 al 2007 e capo dell'amministrazione della Striscia di Gaza dal 2014 al 2017.
Ismail Haniyeh sarebbe stato ucciso insieme a una delle sue guardie del corpo. Le Guardie della Rivoluzione Islamica hanno riferito che la residenza del capo di Hamas «è stata colpita a Teheran e, in seguito a questo incidente, lui e una delle sue guardie del corpo sono stati martirizzati».