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Ucraina: allerta in tutto il Paese per il lancio di missili da crociera

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Ucraina: allerta in tutto il Paese per il lancio di missili da crociera
Red. Online
15.01.2025 06:42
22:53
22:53
Kiev: «Mosca lancia droni kamikaze, allerta aerea in molte zone»

«L'esercito russo ha lanciato droni kamikaze in direzione dell'Ucraina. In molte zone è stata dichiarata l'allerta aerea». Lo riferisce Rbc-Ucraina con riferimento all'aeronautica delle forze armate ucraine.

17:53
17:53
USA: «Nuove sanzioni contro il settore della difesa russo»

Gli Stati Uniti ha sanzionato oltre 250 persone coinvolte nel settore della difesa russo. Lo ha annunciato il segretario di Stato Antony Blinken.

Le misure prendono di mira decine di aziende fuori dalla Russia che aiutano Mosca ad aggirare le sanzioni dell'Occidente, in particolare in Cina, che rimane il più grande fornitore di beni cruciali per la difesa del Cremlino.

16:54
16:54
Zelensky: «Bisogna utilizzare 250 miliardi di dollari di beni russi congelati per acquistare armi per Kiev»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato l'Occidente a utilizzare circa 250 miliardi di dollari di beni russi congelati non assegnati per acquistare armi a Kiev e aiutarla a combattere l'esercito invasore della Russia.

«Il sostegno più forte per l'esercito ucraino è lo stanziamento di 250 miliardi. L'Ucraina prenderà questi soldi, ne destinerà una grande quantità alla produzione nazionale e all'importazione di quei tipi di armi che l'Ucraina non possiede», ha dichiarato Zelensky durante una conferenza stampa a Varsavia.

15:16
15:16
Tusk: «Mosca pianificava terrore aereo in tutto il mondo»

Il primo ministro polacco Donald Tusk ha affermato che la Russia aveva pianificato atti di «terrore aereo» contro le compagnie aeree in tutto il mondo, accusando Mosca di aver organizzato sabotaggi e dirottamenti sul suolo polacco e altrove.

Tusk lo ha detto a margine dei colloqui a Varsavia con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. «Non entrerò nei dettagli, ma posso confermare la fondatezza di questi timori, è che la Russia aveva pianificato atti di terrore aereo, e non solo contro la Polonia, ma contro le compagnie aeree di tutto il mondo», ha detto Tusk ai giornalisti.

14:53
14:53
Tusk: «Pronti a ospitare vertice sulla ricostruzione dell'Ucraina»

«Siamo pronti di organizzare in Polonia il prossimo vertice internazionale sulla ricostruzione post-bellica dell'Ucraina». Lo ha detto il premier polacco Donald Tusk dopo l'incontro oggi a Varsavia con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Secondo il premier, la collaborazione con l'Ucraina «è parte del lavoro per garantire la sicurezza» della Polonia e dell'Europa. Il reale e serio coinvolgimento europeo nel garantire la sicurezza di Kiev potrebbe - secondo Tusk - far modificare anche l'atteggiamento di Donald Trump a questo proposito.

13:50
13:50
«La Polonia romperà lo stallo sull'ingresso di Kiev nell'UE»

«La presidenza di turno polacca dell'Unione Europea romperà lo stallo che si è formato sul percorso di adesione dell'Ucraina nell'UE, accelereremo il lavoro». Lo ha detto il premier polacco Donald Tusk nel corso di un incontro a Varsavia con il presidente ucraino Volodomyr Zelensky, precisando che tra Ucraina e Polonia non c'è solo un rapporto di amicizia ma anche di «comuni interessi».

«Una Ucraina indipendente e sovrana, che decide del suo futuro, è prerequisito per la sicurezza della Polonia e dell'Europa: Kiev può contare sul sostegno di Varsavia e uno dei miei compiti e galvanizzare l'aiuto dell'UE verso l'Ucraina».

13:46
13:46
Mosca: «Scambio con Kiev di 25 prigionieri per parte»

La Russia e l'Ucraina hanno rilasciato 25 prigionieri di guerra per parte in uno scambio favorito dalla mediazione degli Emirati arabi uniti. Lo ha riferito il ministero delle difesa di Mosca.

Attualmente, fa sapere il ministero, i militari russi liberati si trovano sul territorio della Bielorussia dove stanno ricevendo «la necessaria assistenza psicologica e medica» prima di essere trasferiti in Russia.

Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha scritto oggi su X: «Riportare a casa la nostra gente è ciò a cui l'Ucraina sta lavorando costantemente e non ci fermeremo finché non riporteremo indietro tutta la nostra gente. Oggi, altre 25 persone stanno tornando a casa in Ucraina. Si tratta dei nostri militari e civili. Tra loro ci sono i difensori di Mariupol e Azovstal, così come delle nostre regioni di Kharkiv, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson. Molti di loro hanno gravi ferite e malattie e ognuno riceverà tutte le cure mediche necessarie».

«Sono grato al team che cerca la nostra gente e organizza questo importante lavoro. Estendiamo la nostra gratitudine agli Emirati Arabi Uniti per la loro assistenza nel rendere possibile l'evento di oggi», ha aggiunto.

10:43
10:43
Zelensky: «Attaccati da oltre 40 missili»

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha detto che nelle prime ore di oggi sono stati lanciati oltre 40 missili balistici dalla Russia contro l'Ucraina, almeno 30 dei quali sono stati abbattuti, oltre ad almeno 70 droni. Obiettivo principale dell'attacco sono state le infrastrutture energetiche, che però sono rimaste in funzione. Lo ha scritto lo stesso leader ucraino sul suo canale Telegram, citato dai media ucraini, fra cui Ukrinform.

«Un altro massiccio attacco russo. È pieno inverno e l'obiettivo per i russi rimane lo stesso: il nostro settore energetico. Tra gli obiettivi ci sono le infrastrutture del gas e gli impianti energetici che garantiscono la vita normale delle persone. In questo attacco erano presenti più di 40 missili, compresi quelli balistici. Almeno 30 sono stati distrutti. Nella notte sono stati lanciati anche più di 70 droni d'attacco russi. Grazie al nostro sistema di difesa aerea, tutte le unità coinvolte mantengono in funzione il nostro sistema energetico», ha detto Zelensky.

Ci sono stati alcuni brevi blackout subito dopo l'attacco, che ha preso di mira anche strutture «critiche» nell'oblast di Leopoli, ma la fornitura è poi ripresa. Non è chiara ancora l'entità dei danni prodotti dall'attacco russo, che finora non sembra aver fatto vittime.

La Russia - in un comunicato diramato dal ministero della difesa - ha confermato di avere colpito stamane con bombardamenti «infrastrutture critiche del gas e dell'energia che sostengono il funzionamento del complesso militare-industriale dell'Ucraina».

10:04
10:04
Colpite infrastrutture energetiche a Leopoli, Varsavia ha fatto levare in volo jet da combattimento

Nell'ambito di un massiccio attacco missilistico russo di questa mattina all'Ucraina, alcuni missili da crociera hanno colpito infrastrutture energetiche nell'oblast occidentale di Leopoli, al confine con la Polonia. Varsavia ha fatto levare in volo jet da combattimento.

Lo riferisce il governatore regionale, Maksym Kozytskyi, citato dai media ucraini. «Due infrastrutture energetiche critiche nei distretti di Drogobych e di Stryi sono stati coliti. Per fortuna non ci sono vittime, ma ci sono danni», ha detto il governatore.

La Polonia ha fatto levare in volo jet da combattimento dopo la segnalazione di missili russi in avvicinamento nell'Ucraina occidentale, che confina con il territorio polacco, fa sapere il Comando operativo polacco, citato dal giornale online in lingua inglese ucraino.

L'operatore di rete statale ucraino, Ukrenergo, ha imposto blackout elettrico di emergenza come misura preventiva, ha annunciato il ministro dell'Energia, Herman Haluschenko.

I bombardieri Tupolev Tu-95, scrivono i media ucraini, si sono levati in volo da Olenya, nell'oblast russo di Murmansk, mentre diversi missili balistici sono stati lanciati dall'oblast confinante di Belgorod.

Mosca - ricordano i media ucraini - aveva minacciato di reagire dopo l'attacco a siti militari e industriali compiuto ieri da missili e droni ucraini nella Russia centrale.

10:04
10:04
Il premier polacco Tusk incontra oggi Zelensky a Varsavia

Il primo ministro della Polonia e presidente di turno dell'Ue, Donald Tusk, ospiterà oggi a Varsavia per un colloquio il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo comunica il governo polacco.

06:42
06:42
Il punto alle 06.30

Allerta in tutta l'Ucraina per il lancio di missili da crociera segnalato dalla difesa aerea. In particolare nel mirino ci sarebbe tra le altre la città centrale di Kryvyi Rig, la regione settentrionale di Chernigiv, quella centrale di Poltava e quella meridionale di Mykolaiv. L'allarme arriva all'indomani del più grande attacco aereo di Kiev contro il territorio russo in quasi tre anni di guerra.

L'Ucraina ha lanciato un «potente attacco» che ha colpito diversi obiettivi nelle città russe di Engels, Saratov, Kazan, Bryansk e Tula, ha infatti detto martedì un alto funzionario ucraino. Andriy Kovalenko, capo del Centro ufficiale ucraino contro la disinformazione, ha dichiarato alla TV che gli attacchi hanno preso di mira «raffinerie di petrolio, depositi di petrolio, fabbriche che producono componenti di armi: tutti elementi senza i quali l'esercito russo non sarà in grado di combattere intensamente».

Intervenendo alla conferenza stampa annuale, il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha salutato positivamente i segnali inviati dal presidente eletto Donald Trump in merito alla guerra in Ucraina, a meno di una settimana dall'investitura ufficiale il 20 gennaio. Seduto accanto alla portavoce Maria Zakharova, Lavrov ha dichiarato: «Non appena Trump diventa presidente, esprimerà la sua posizione definitiva sulla questione ucraina, la studieremo ovviamente. Tutto ciò che viene detto ora è in preparazione all'inaugurazione, in preparazione a cose serie. Aspettiamo iniziative concrete. Il presidente Putin ha detto più volte di essere pronto a un incontro, ma finora non ci sono state proposte di questo tipo». Trump avrebbe infatti detto, secondo il capo della diplomazia russa, che «Putin vuole che ci incontriamo, e io penso che dovremmo incontrarci, ma prima dobbiamo entrare in carica». Sulla proposta di Trump di «acquisire» la Groenlandia, il ministro russo ha poi detto: «Penso che dovremmo prima ascoltare i groenlandesi. Proprio come noi, vicini di isole, penisole e terre, ascoltiamo il popolo della Crimea, il popolo del Donbass e il popolo della Novorossia per scoprire il loro atteggiamento nei confronti del regime», intendendo il «regime di Kiev».