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Lo scrive su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:32
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Zelensky: «Lavoriamo ad un Piano di resilienza in 10 punti»
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato in serata che la prossima settimana verrà presentato il Piano di resilienza interna dell'Ucraina, composto da 10 punti. Nel suo discorso serale - riferisce Ukrinform - il leader ucraino ha precisato che sta lavorando al piano per fare in modo che «l'Ucraina rimanga forte. Oggi abbiamo trattato diversi punti, tra cui la sovranità culturale, che comprende il patrimonio culturale dell'Ucraina, la cultura contemporanea e la diplomazia culturale». Zelensky ha aggiunto che uno degli elementi chiave del piano interno per il rafforzamento dell'Ucraina è la sua componente economica.
22:42
22:42
Raid russo contro un palazzo a Odessa, morti e feriti
«I terroristi russi hanno nuovamente attaccato in serata Odessa. Gli occupanti hanno colpito uno degli edifici residenziali della città con un drone. Ci sono morti e feriti». Lo riferisce Rbc-Ucraina citando il capo di stato maggiore ucraino Andriy Yermak e il capo dell'Amministrazione militare regionale, Oleg Kiper.
21:55
21:55
È mistero a Belgrado sulla morte di uno chef russo anti-Putin
A Belgrado è mistero sulla morte di Alexei Zimin, un noto e popolare chef russo trovato privo di vita martedì sera in un appartamento che aveva affittato nel centro della capitale serba.
Stando a notizie di vari media occidentali, che non hanno tuttavia trovato finora conferma ufficiale, Zimin - protagonista di apprezzate rubriche culinarie in televisione - sarebbe stato un oppositore dell'intervento militare russo in Ucraina e critico col presidente Vladimir Putin, e per questo nel 2022 si sarebbe trasferito da Mosca a Londra, dove gestiva un ristorante.
Il pensiero pertanto è andato velocemente ai diversi casi di oppositori di Putin e del Cremlino che hanno fatto una tragica fine.
Non sembra condividere tale ipotesi il quotidiano belgradese «Vecernje Novosti», secondo il quale lo chef russo - che il 7 novembre aveva presentato a Belgrado il suo nuovo libro «Anglomania», preparando un suo particolare menu per una cena in un club del centro storico della capitale serba - sarebbe morto per le conseguenze di seri disturbi di cui soffriva - una cirrosi epatica e la dilatazione dell'aorta tra l'esofago e lo stomaco, che si è rotta provocando una forte emorragia.
Il giornale cita fonti della procura secondo cui sul corpo di Zimin non sono stati rinvenuti segni di violenza, e trattandosi di un cittadino straniero è stata disposta l'autopsia con esami tossicologici.
A scoprire nella tarda serata di martedì il corpo senza vita di Zimin, riferisce il giornale, sarebbe stato il proprietario dell'appartamento che lo chef affittava da alcuni giorni in via Krunska, in un quartiere elegante e residenziale di Belgrado, dove si trovano ambasciate e residenze altolocate. Non avendo ottenuto ripetutamente risposta al telefono, il proprietario aveva deciso di andarlo a trovare di persona.
Nessun segno di effrazione a porta e finestre, né tracce di manomissione nell'appartamento. Pertanto - hanno osservato le fonte citate dal quotidiano - tali elementi porterebbero a escludere un crimine.
Zimin, 52 anni, ha lasciato la moglie Tatjana Dolmatovskaja, grafica costumista, diplomata all'Università di Belle Arti a Londra, e la figlia Varvara di 17 anni. Giornalista, scrittore e con la grande passione della cucina, Zimin, uomo con barba e stazza massiccia, aveva animato rubriche culinarie sulle tv russe.
A Mosca aveva aperto alcuni locali, compreso il ristorante Ragout, e il suo noto locale Zima nel quartiere Soho a Londra è noto per offrire pietanze della cucina tradizionale russa. Nella capitale britannica aveva fondato anche lo Zima Club, luogo d'incontro della comunità russa nella capitale britannica.
I responsabili di alcuni locali e ristoranti gestiti da russi a Belgrado, dove migliaia di imprenditori e facoltosi russi si sono stabiliti dopo l'imposizione a Mosca delle sanzioni occidentali, interpellati sulla vicenda non hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione, affermando di non essere a conoscenza di quanto accaduto.
17:48
17:48
Ucraina: via libera dall'UE a un nuovo pagamento da 4 miliardi
«La Commissione europea dà il via libera a un nuovo pagamento di 4 miliardi di euro dall'Ukraine Facility. Mentre ci avviciniamo al millesimo giorno dell'atroce guerra della Russia, aiuteremo a mantenere in funzione lo Stato ucraino mentre il Paese lotta per la sopravvivenza. Siamo qui per il lungo periodo». Lo scrive su X la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
La Commissione europea spiega di aver espresso una valutazione positiva per il secondo pagamento regolare di circa 4,1 miliardi di euro nell'ambito dell'Ukraine Facility, per sostenere la stabilità macrofinanziaria dell'Ucraina e il funzionamento della sua pubblica amministrazione.
Una volta adottata dal Consiglio, questa decisione porterà a 16,1 miliardi di euro i fondi totali erogati nel 2024 a sostegno del piano per l'Ucraina.
In seguito alla valutazione della seconda richiesta di pagamento presentata dall'Ucraina in ottobre, la Commissione ha concluso che l'Ucraina ha soddisfatto in modo soddisfacente i nove indicatori di riforma concordati per questo pagamento. Tali riforme riguardano settori quali la lotta alla corruzione, l'ambiente imprenditoriale, il mercato del lavoro, la politica regionale, il mercato dell'energia e la tutela ambientale.
I passaggi completati per questa richiesta di pagamento includono la maggior capacità di combattere la corruzione del Paese, il miglioramento del recupero dei beni, il miglioramento del contesto normativo, la strategia statale aggiornata per lo sviluppo regionale 2021-2027, la riforma del mercato elettrico e la nuova legge sulla prevenzione, riduzione e controllo dell'inquinamento industriale.
Il trasferimento all'Ucraina avrà luogo in seguito all'adozione di questa decisione da parte del Consiglio e all'adozione di una decisione di pagamento da parte della Commissione.
L'Ukraine Facility per il 2024-2027 vale 50 miliardi e finora sono stati mobilitati 15,6 miliardi di euro nei suoi tre pilastri, di cui 12,06 miliardi sono già stati erogati all'Ucraina alla luce dei progressi già compiuti.
17:46
17:46
Kiev: «Truppe russe a Kupiansk, ma le abbiamo respinte»
Un gruppo d'assalto russo è riuscito brevemente a penetrare nella periferia della città di Kupiansk, nel nordest dell'Ucraina, per la prima volta da quando le forze di Mosca sono fuggite nel settembre 2022.
Lo Stato maggiore ucraino, come riporta Sky News, ha dichiarato che le forze russe, tra cui soldati travestiti da truppe ucraine, hanno attaccato ieri in quattro ondate ma sono state respinte dalla città, un importante snodo ferroviario.
«Sono entrati parzialmente nei sobborghi ma sono stati distrutti dalle nostre truppe», ha affermato il capo dell'amministrazione militare della città.
16:05
16:05
Mosca protesta contro la permanenza degli ispettori a Zaporizhzhia
Mosca ha protestato con il direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) Rafael Grossi, accusandolo di avere ipotizzato la permanenza degli ispettori della stessa agenzia presso la centrale di Zaporizhzhia in Ucraina, controllata dai russi, fino a un possibile congelamento del conflitto.
La portavoce del ministero degli esteri Maria Zakharova ha detto che le dichiarazioni fatte da Grossi in un'intervista all'agenzia di stampa tedesca Deutsche Presse-Agentur (DPA) sono «inaccettabili», perché la centrale è «un impianto russo».
Zakharova ha aggiunto che gli ispettori dell'agenzia si trovano nella centrale «esclusivamente con il consenso del governo della Federazione Russa» e solo fino a che Mosca «ritiene giustificata la loro permanenza».
Il loro compito, ha affermato la portavoce, «è quello di registrare le provocazioni da parte dell'Ucraina contro l'impianto e il suo personale, che continuano ancora oggi».
Secondo Zakharova, quindi, «è del tutto inspiegabile su quali basi la direzione dell'AIEA si impegni a giudicare le prospettive del famigerato 'congelamento', che va chiaramente oltre la portata della sua autorità».
«Ci auguriamo che d'ora in poi il direttore generale presenti correttamente la situazione, impedisca la distorsione della base giuridica per la presenza di esperti dell'AIEA presso la centrale e non vada oltre le sue competenze», ha ncluso Zakharova.
11:49
11:49
Rutte: «Sull'Ucraina abbiamo chiarito che il loro futuro sarà nella NATO»
Sull'Ucraina «abbiamo chiarito che il loro futuro sarà nella NATO. C'è una decisione, che abbiamo ripetuto di nuovo al vertice Nato a Washington, di un percorso irreversibile verso l'adesione alla Nato per l'Ucraina e stiamo costruendo il ponte con la promessa di 40 miliardi di dollari (34,5 miliardi di franchi al cambio attuale)».
Lo ha detto il segretario generale dell'alleanza atlantica Mark Rutte in una conferenza stampa congiunta con il presidente della Lettonia, Edgars Rinkevičs, interpellato sulle affermazioni di stampa che ipotizzano un piano di pace per Kiev con la rinuncia all'adesione Nato.
«Solo il governo ucraino può decidere di avviare colloqui con la Russia, su come porre fine a tutto questo. Ma devono affrontare la questione da una posizione di forza, ed è per questo che dobbiamo continuare a fornire aiuti alla difesa in Ucraina per assicurarci che saranno in quella posizione di forza quando arriverà quel giorno», ha anche affermato.
Aumentare spesa per difesa
«Abbiamo bisogno di più spesa per la difesa e di una maggiore produzione nella difesa in tutta l'Alleanza per avere le forze giuste, ma anche per avere le giuste capacità per mantenere la nostra gente al sicuro», ha ribadito il segretario generale della Nato.
«Accolgo anche con favore il fermo sostegno della Lettonia all'Ucraina con equipaggiamento militare, munizioni e addestramento. L'Ucraina ha urgente bisogno del nostro aiuto. (il presidente russo Vladimir) Putin userà l'inverno come arma», ha sottolineato Rutte. Putin «cercherà di distruggere il sistema energetico ucraino. Quindi dovremo tutti aumentare il nostro sostegno all'Ucraina, anche con difese missilistiche aeree per proteggere le infrastrutture critiche».
«Il nostro sostegno all'Ucraina è la cosa giusta da fare per aiutarla a prevalere come nazione indipendente e sovrana. È anche la cosa giusta da fare per la nostra sicurezza», ha proseguito il segretario della Nato ed ex premier olandese.
Usa parte integrante della Nato
«Gli Stati Uniti sono parte integrante della Nato. Hanno fondato l'Alleanza. Sono nella Nato per una ragione storica, per non ripetere l'errore della Prima Guerra mondiale, per non ripetere l'errore della Seconda Guerra mondiale. Sanno che questa è parte integrante della loro difesa, della nostra difesa, della nostra difesa collettiva», ha sottolineato Rutte interpellato in conferenza stampa sull'assenza degli Usa alle esercitazioni in Lettonia.
«Lasciatemi essere assolutamente chiaro, i Paesi Bassi, la Francia e il Regno Unito sono stati in prima linea», ha sottolineato poi Rutte. «Siamo tutti stati in prima linea. Non c'è uno stato in prima linea che sia più vicino alla Russia o più lontano dalla Russia. E abbiamo bisogno degli Stati Uniti. E loro hanno bisogno di noi. Abbiamo bisogno l'uno dell'altro».
10:46
10:46
«Biden chiederà al Congresso nuovi fondi per Kiev»
L'attuale amministrazione statunitense prevede di inviare una richiesta al Congresso per nuovi aiuti all'Ucraina per l'anno fiscale 2025. Lo ha annunciato Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale del presidente degli Stati Uniti Joe Biden, come riferisce il corrispondente dell'agenzia di stampa statale ucraina Ukrinform.
«Nei prossimi due mesi l'amministrazione invierà un segnale al Congresso che vorremmo vedere fondi aggiuntivi per l'Ucraina nel 2025, in modo che abbia l'opportunità di raggiungere la posizione negoziale più forte possibile», ha dichiarato il funzionario della Casa Bianca, come riportano Ukrinform e vari media ucraini.
06:14
06:14
Il punto alle 06.00
«Biden ha detto a Trump che il sostegno all'Ucraina è necessario per il nostro interesse nazionale e la stabilità dell'Europa». Lo riferisce il consigliere per la sicurezza nazionale americana Jake Sullivan in un briefing con la stampa dopo l'incontro alla Casa Bianca fra il presidente uscente e quello eletto.
Lo speaker della Camera USA Mike Johnson ha detto alla trumpiana Marjorie Taylor Greene, in un incontro a porte chiuse tra i deputati repubblicani, che non saranno più inviati soldi all'Ucraina. Lo riferiscono al New York Times due fonti informate. I deputati repubblicani hanno poi indicato Johnson all'unanimità come presidente della Camera nella prossima legislatura. Dovrà affrontare il voto in aula il 3 gennaio e ottenere 218 voti. Il presidente eletto Trump ha sostenuto la conferma di Johnson: «Sono con lui fino in fondo», avrebbe detto.
«Dall'inizio dell'invasione su vasta scala, gli attacchi russi hanno completamente distrutto 227 strutture mediche in Ucraina e ne hanno danneggiate oltre 1.700». Lo ha reso noto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, precisando inoltre che «la Russia prende deliberatamente di mira ospedali, cliniche e ospedali per la maternità. Eppure, i nostri dottori, infermieri e personale medico ucraini restano al fianco dei loro pazienti, anche sotto minaccia delle loro stesse vite. Ogni giorno, salvano vite, eseguono interventi chirurgici sotto tiro e portano speranza, anche nei momenti più bui». Zelensky si è infine detto «immensamente grato per la loro dedizione e il loro coraggio».