Un bus è precipitato da un cavalcavia a Mestre: «Scena apocalittica»
(In aggiornamento) Questa sera, tra le 19 e le 20, un autobus di linea è caduto dalla rampa di un cavalcavia, a Mestre, da un’altezza di una decina di metri. Prendendo immediatamente fuoco. Il prefetto di Venezia, citato da diversi media italiani, ha dichiarato che ci sono almeno 21 morti. 15 invece i feriti, di cui 5 in gravi condizioni. Fra le vittime vi sono anche due bambini. L’autobus, secondo quanto appreso, era diretto a Marghera: sarebbe fuoriuscito dalla carreggiata in corsa, precipitando dal cavalcavia. E finendo a terra, vicino ai binari della linea ferroviaria Mestre-Venezia, dove avrebbe appunto preso fuoco.
Sul posto sono accorsi i Vigili del Fuoco, diverse ambulanze e le forze dell'ordine. Le operazioni di spegnimento ed estrazione dei corpi hanno richiesto ore, mentre la linea ferroviaria fra Mestre e Venezia è stata sospesa. L'autobus precipitato appartiene a La Linea, che lavora per ACTV, l'Azienda del Consorzio Trasporti Veneziano. «Ci sono tanti morti, troppi», le parole di un vigile del fuoco, riportate dal Corriere della Sera, allontanatosi per qualche minuto della zone di operazioni di recupero del pullman. L'intera zona dell'incidente è stata presidiata dalle forze dell'ordine, che non hanno fatto entrare nessuno. Il bus precipitato dal cavalcavia stava svolgendo un servizio per conto di un campeggio della zona, a Marghera («Hu» il nome). Il mezzo era pieno di persone. «L'incidente ha coinvolto anche alcuni minori», ha detto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto. «Le vittime e i feriti sono di varie nazionalità, non solo italiani». A bordo c'erano anche cittadini ucraini, tedeschi, francesi e croati, ha scritto l'ANSA. L'autista era italiano e pure lui risulta tra le vittime.
Tra le prime ipotesi sulle cause di quanto accaduto, ha spiegato il comandante della Polizia municipale di Venezia, Marco Agostini, ci sarebbe un malore dell'autista. Parlando con i cronisti sul luogo del disastro, il comandante ha specificato che dai rilievi fatti non vi sono tracce di frenata sull'asfalto. Il pullman, un mezzo elettrico, ha divelto il guardrail ed è finito nella scarpata, «incendiandosi nell'impatto al suolo». E ancora: «Che vi sia stato un malore dell'autista è un'ipotesi, altre andranno verificate».
L’USL 3 di Venezia, l’Unità sanitaria locale, dal canto suo ha attivato il protocollo delle «grandi emergenze» che prevede la messa a disposizione di tutti i Pronto soccorso degli ospedali nonché il richiamo di personale di rinforzo. Allertati pure gli ospedali di Treviso e di Padova, per accogliere i feriti.
Sul luogo dell'incidente è giunto anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, evidentemente sconvolto dalla portata della tragedia. Quello che si è trovato davanti agli occhi il primo cittadino è, come ha scritto in un post su X, «una scena apocalittica». Il sindaco ha già annunciato di aver subito disposto il lutto cittadino.
Sul fronte politico, per contro, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dichiarato: «Esprimo il più profondo cordoglio, mio personale e del governo tutto, per il grave incidente avvenuto a Mestre. Il pensiero va alle vittime e ai loro familiari e amici. Sono in stretto contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e con il ministro Matteo Piantedosi per seguire le notizie su questa tragedia». A parlare è stato anche il vicepremier e ministro Matteo Salvini, che «sta seguendo l'evoluzione del drammatico incidente di Mestre» secondo una nota del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Cordoglio anche da parte del citato Luca Zaia: «Ho chiesto all’intera nostra sanità di mettere in campo ogni risorsa possibile per prestare il massimo dell’assistenza», ha dichiarato. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, infine, ha telefonato al sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, per esprimergli il suo cordoglio per la gravissima tragedia.
Gli inquirenti, come detto, sono già al lavoro per capire le cause di questo terribile incidente. La polizia stradale ha effettuato i rilievi del caso. Bisognerà verificare e capire la traiettoria della caduta, ma anche quali erano le condizioni del manto stradale. Segni di frenata sull'asfalto, appunto, non ce ne sarebbero. E, al momento, il malore dell'autista sembrerebbe l'unica spiegazione possibile.