Medicina

Un cuore di maiale per un uomo

David Bennett Sr è il primo trapiantato con il cuore dell’animale geneticamente modificato – «Funziona e sembra normale ma non sappiamo cosa succederà domani» – LE FOTO
© KEYSTONE (EPA/University of Maryland School of Medicine)
Jona Mantovan
11.01.2022 09:15

La svolta. Un passo avanti clamoroso che promette sviluppi molto interessanti nel campo del trapianto di organi. Perché il primo trapianto del cuore di un maiale geneticamente modificato su un uomo è avvenuto con successo. L’uomo che si è sottoposto all’intervento si chiama David Bennett Sr, ha 57 anni e abita nel Maryland. L’operazione—iniziata alle 8.30 di venerdì mattina (7 gennaio 2022) per concludersi nel pomeriggio inoltrato—si è svolta a Baltimora. Lunedì (10 gennaio), i medici dell’università di medicina hanno riferito che il loro paziente, dopo tre giorni, sta bene. Il nuovo organo «crea il battito, crea la pressione, è il suo cuore», ha sottolineato Bartley Griffith, autore dell’intervento. «Non abbiamo mai fatto nulla di simile—ha aggiunto nella videointervista rilasciata dall’istituto—. Mi piace pensare di avergli dato un’opzione migliore rispetto alla terapia che stava seguendo. Ma cosa succederà tra un giorno, una settimana, un mese, un anno?... Questo non lo so» (guarda il video allegato a quest’articolo). L’uomo in questione aveva una malattia cardiaca che minacciava la sua vita e questa era la sua ultima opzione. Per effettuare l’intervento, sperimentale, c’è poi voluta anche un’autorizzazione da parte del Governo, per la precisione dall’ente statunitense preposto alla sicurezza di farmaci e generi alimentari, FDA (Food and Drug Administration). Il via libera è arrivato proprio il giorno di Capodanno, attraverso il programma di uso «compassionevole».

La potenziale svolta potrebbe portare un giorno alla fornitura di organi animali da trapiantare nei pazienti. Lo scorso anno, oltre 40.000 persone negli Stati Uniti hanno ricevuto un organo trapiantato. Un rene, per oltre metà di loro, secondo i dati forniti da una società senza fini di lucro che coordina gli sforzi nazionali per procurare organi (la United Network for Organ Sharing). Ma c’è una grande carenza, tanto che circa una decina di persone nella lista muore ogni giorno. Gli scienziati lavorano febbrilmente per «sviluppare» maiali i cui organi non siano rigettati dal corpo umano e la ricerca ha accelerato nell’ultimo decennio grazie alla nuove tecnologie di modifica e clonazione genetica.

«So che è un salto nel buio. Ma qui le opzioni sono due: morire o sottopormi a questo trapianto. E io voglio vivere. Questa è la mia ultima scelta», aveva detto David Bennett un giorno prima del suo intervento, in una dichiarazione rilasciata dall’università. «La FDA ha usato i nostri dati e quelli del maiale sperimentale per autorizzare il trapianto in un paziente con malattia cardiaca allo stadio terminale che non aveva altre opzioni di trattamento», ha detto il dottor Muhammad Mohiuddin, che dirige il programma dell’Università sugli xenotrapianti— così è chiamato il trapianto di organi animali negli esseri umani.

Il cuore di maiale geneticamente modificato di David Bennett proviene da Revivicor, una società con sede a Blacksburg, in Virginia. La mattina dell’intervento, il gruppo di esperti in trapianti ha rimosso il cuore del maiale e lo ha collocato in un dispositivo speciale per preservare la sua funzione fino all’intervento.
I maiali sono stati a lungo una fonte allettante di potenziali trapianti perché i loro organi sono così simili a quelli umani. Un cuore di maiale al momento della macellazione, per esempio, è circa la dimensione di un cuore umano adulto. Altri organi degli stessi animali e studiati per il trapianto nell’uomo, includono reni, fegato e polmoni.
I precedenti tentativi di trapianto da maiale a uomo erano falliti a causa di differenze genetiche, che causavano il rigetto dell’organo, o di virus, che rappresentavano un rischio di infezione. Gli scienziati hanno affrontato questo problema modificando i geni potenzialmente dannosi. Nel cuore impiantato a Bennett, infatti, tre geni precedentemente legati al rigetto dell’organo sono stati «eliminati» dal maiale donatore, mentre sei geni umani legati all’accettazione immunitaria sono stati inseriti nel genoma del maiale. I ricercatori hanno anche eliminato un gene suino per prevenire la crescita eccessiva del tessuto cardiaco suino. Il lavoro è stato finanziato in parte attraverso una sovvenzione di ricerca di 15,7 milioni di dollari per valutare i cuori di maiale geneticamente modificati di Revivicor in studi sui babbuini. Oltre alle modifiche genetiche al cuore di maiale, Bennett ha ricevuto un farmaco sperimentale anti-rigetto messo a punto da Kiniksa Pharmaceuticals, azienda con sede a Lexington, nello stato del Massachusetts.

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