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Ne ha dato notizia lo Stato maggiore di Kiev, spiegando che il pilota è morto – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:48
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Kiev: «40 assalti russi oggi in direzione Pokrovsky»
Le truppe russe hanno effettuato oggi 40 assalti e azioni offensive in direzione Pokrovsky, dove si concentrano gli attacchi delle ultime settimane. Lo sostiene lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, come riporta Ukrainska Pravda.
«Qui, durante il giorno, l'aggressore ha effettuato 40 azioni d'assalto. L'attività maggiore degli occupanti russi rimane nella zona di Vozdvizhenka, Mirolyubovka, Grodovka, Novogrodovka, Karlovka, Marinovka e Mikhailovka. Nel complesso, i difensori ucraini hanno già respinto 32 attacchi in quella direzione e sono in corso altri otto scontri. La situazione è difficile, ma i nostri soldati stanno facendo di tutto per impedire al nemico di avanzare più in profondità nel territorio ucraino».
19:20
19:20
Kiev conferma, F-16 schiantato mentre respingeva un attacco
L'F-16 di fabbricazione statunitense si è schiantato mentre respingeva un attacco russo contro l'Ucraina il 26 agosto: lo conferma lo Stato maggiore ucraino.
Secondo lo Stato Maggiore, durante la battaglia aerea gli F-16 «hanno dimostrato la loro elevata efficienza, quattro missili da crociera nemici sono stati abbattuti da armi aeree».
Tuttavia, durante l'avvicinamento al bersaglio successivo, la comunicazione con uno degli aerei si è interrotta. Più tardi si è scoperto che l'aereo si era schiantato e il pilota era morto.
La CNN riferisce che l'esperto pilota ucraino Oleksiy Mes, noto come «Moonfish», a bordo del caccia è stato sepolto oggi.
18:59
18:59
Un F-16 ucraino distrutto in un incidente
Un F-16 ucraino di produzione americana è stato distrutto lunedì. Lo riporta il «Wall Street Journal» citando un funzionario statunitense, secondo il quale le indagini preliminari indicano che non è stato abbattuto dal fuoco nemico anche se l'incidente è avvenuto durante un massiccio bombardamento russo.
L'incidente potrebbe essere stato causato dall'errore del pilota.
Kiev ha ricevuto sei F-16 prodotti dagli USA.
Sempre lunedì fonti non ufficiali citate da agenzie di Mosca avevano detto che i bombardamenti russi avevano preso di mira anche un aeroporto nella regione occidentale ucraina di Ivano-Frankivsk dove si trovavano due degli F-16 forniti a Kiev.
15:04
15:04
Arrestato l'ex vice ministro della difesa russo, accusato di frode
L'ex vice ministro della difesa russo Pavel Popov è stato arrestato con accuse di frode: lo ha annunciato la portavoce del Comitato investigativo russo, Svetlana Petrenko, precisando che, secondo gli investigatori, Popov si sarebbe «arricchito a spese del parco» Patriot, di cui è stato «responsabile dello sviluppo, della manutenzione e delle operazioni dal 2021 al 2024». Lo riporta l'agenzia Interfax.
Secondo gli investigatori, afferma sempre Petrenko, Popov avrebbe agito «cospirando con il direttore del parco Vyacheslav Akhmedov e il vice capo del dipartimento del ministero della difesa russo per lo sviluppo innovativo Vladimir Shesterov», arrestati a inizio mese.
Il Parco Patriot è un progetto del ministero della difesa russo dedicato a temi militari con l'obiettivo di esaltare le forze armate russe e sovietiche, sorge vicino a Mosca ed è soprannominato «la Disneyland militare».
Il Cremlino sta cambiando in parte i vertici militari dicendo anche di voler sradicare la corruzione. Negli ultimi mesi, sono stati arrestati con accuse di corruzione alcuni notabili delle forze armate di Mosca come il vice ministro della difesa Timur Ivanov e il generale Yuri Kuznetsov.
A maggio l'economista Andrei Belousov è diventato ministro della difesa al posto di Sergey Shoigu, a cui è stata affidata la guida del Consiglio di sicurezza russo.
14:13
14:13
«Possibili negoziati tra Kiev e Mosca prima delle elezioni USA»
«Il ritardo nella consegna degli aiuti militari può essere facilmente percepito dagli ucraini come una spinta verso i negoziati con la Russia e che si rende ora necessaria una via d'uscita dalla guerra, perché i soldi stanno finendo. Ma l'Ucraina vuole una chiusura alle sue condizioni. Ecco allora l'offensiva di Kursk, per avere qualcosa da negoziare con Mosca, visto che potrebbe essere costretta ad avviare le trattative prima delle elezioni americane».
Lo dichiara all'agenzia di stampa italiana Ansa un'alta fonte diplomatica europea.
12:40
12:40
«Già usati 1,4 miliardi dei profitti dei fondi russi»
L'Unione Europea "ha iniziato a trasferire all'Ucraina" i proventi dei beni russi immobilizzati e a finanziare direttamente gli Stati membri per fornire armi a Kiev. Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell. "Abbiamo già trasferito 1,4 miliardi", ha precisato.
L'annuncio di Borrell è stato commentato dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, come "un furto" che avrà "sicuramente conseguenze legali", riporta l'agenzia Tass.
12:03
12:03
«Conquistati due villaggi nel Donetsk e Lugansk»
Le truppe russe hanno conquistato altri due villaggi nell'est dell'Ucraina: Nikolaevka nella regione di Donetsk e Stelmakhovka in quella di Lugansk. Lo annuncia il ministero della Difesa di Mosca.
12:00
12:00
«L'Europa aiuti Kiev, non sia complice della Russia»
«I nuovi attacchi su larga scala portati dalla Russia su tutta l'Ucraina devono farci chiedere se non siamo noi stessi parte del problema». Lo ha affermato oggi, al suo arrivo a Bruxelles, il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis.
Il politico lituano ha a tal proposito sottolineato che i Paesi europei non hanno finora fatto abbastanza per fornire a Kiev il supporto militare nei modi e nei tempi necessari.
Landsbergis ha inoltre aggiunto che, continuando a commerciare con la Russia, gli europei stessi forniscono a Mosca l'aiuto tecnologico necessario a continuare la guerra in Ucraina.
«Solo ponendo fine a questa tortura, potremo aiutare Kiev a porre fine alla guerra», ha aggiunto Landsbergis.
«Da giugno l'Ucraina non riceve munizioni, i Patriots promessi non sono stati ancora consegnati. Allora io mi domando: non siamo anche noi parte del problema?», ha poi detto Gabrielius Landsbergis. «Sappiamo che alcuni aiuti promessi nel 2023 saranno consegnati solo nel 2027 ma intanto i titoli di giornale sono usciti: creiamo una narrativa per dire ai nostri cittadini che combattiamo per il bene, ma poi quando si tratta di andare al sodo le cose cambiano. E Putin invece ha partner affidabili, come la Corea e l'Iran», ha aggiunto.
12:00
12:00
Lukashenko: «Non ordinerò alle truppe di combattere all'estero»
Alexander Lukashenko ha dichiarato che non darà nessun ordine all'esercito bielorusso di combattere al di fuori del Paese. Lo riporta l'agenzia Tass, che cita a sua volta l'agenzia statale bielorussa Belta. «Non c'è stato e non ci sarà alcun ordine di uscire dal nostro Paese. Andremo in guerra solo quando verranno da noi con cattive intenzioni. Questo è tutto», ha dichiarato il presidente bielorusso.
Il 25 agosto Kiev ha affermato che la Bielorussia, politicamente vicina al Cremlino, «concentra» truppe al confine e ha messo in guardia Minsk dal rischio di «atti ostili».
10:56
10:56
«I russi controllano il 40% di Chasiv Yar»
Le forze russe controllano circa il 40% della città strategica di Chasiv Yar, nel Donetsk. Lo riferisce Andriy Polukhin, portavoce della 24a Brigata meccanizzata ucraina, citato da Rbc-Ucraina.
«Al momento, il nemico controlla la parte della città fino al canale. Questa è circa il 40% della città», ha detto Polukhin spiegando che se Chasiv Yar viene catturata, le forze russe otterranno un vantaggio tattico sulle alture sopra le città di Kostiantynivka, Druzhkivka e Kramatorsk, così come sulle rotte logistiche ucraine. Secondo Polukhin Chasiv Yar è stata distrutta in modo simile a Bakhmut e Avdiivka. «Sono solo rovine», ha detto.
09:58
09:58
«Le restrizioni all'uso delle armi date all'Ucraina devono essere revocate»
«Le restrizioni all'uso delle armi date all'Ucraina devono essere revocate, ci deve poter essere pieno utilizzo per colpire obiettivi militari in Russia in linea con le regole internazionali».
Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell accogliendo il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a Bruxelles per il consiglio informale esteri.
«È chiaro - ha proseguiti Borrell - che Mosca vuole distruggere completamente, annichilire, il sistema elettrico ucraino per metterla al freddo il prossimo inverno: la Russia vuole forzare alla capitolazione piena una nazione europea a suon di bombe».
«Possiamo sconfiggere la Russia, lo abbiamo dimostrato una volta di più. Ma dobbiamo poter colpire gli obiettivi militari legittimi dentro la Russia, gli aeroporti da dove partono gli attacchi per l'Ucraina, se abbiamo missili sufficienti e possiamo colpire gli obiettivi, ridurremo la pressione sulla infrastrutture critiche», ha da parte sua dichiarato Kuleba.
«Abbiamo mostrato che le linee rosse della Russia sono vuote, non c'è paura per una escalation», ha aggiunto. «Ma ci sono troppi ritardi tra gli annunci degli aiuti militari e le consegne, sono ritardi che paghiamo con vite umane».
06:28
06:28
Il punto alle 6.30
Nella notte le forze russe hanno lanciato droni kamikaze su diverse regioni del Paese. Lo segnala l'Aeronautica militare ucraina. Esplosioni sono state udite nelle scorse ore a Kiev, come riportato da un corrispondente di Rbc-Ucraina. Le esplosioni sono avvenute intorno alle 4.21 (le 3.21 in Svizzera). Nel quartiere Dnipro di Kiev è stata segnalata la caduta di detriti di un drone su edifici residenziali. In particolare, ha riferito su Telegram il sindaco Vitaliy Klitschko, un drone abbattuto nella notte è caduto in un parco giochi in una zona residenziale del quartiere. Klitschko ha aggiunto che i detriti di un altro drone hanno danneggiato le finestre di un appartamento al sesto piano di un condominio nel quartiere di Holosiiv. Non si hanno notizie per il momento di eventuali feriti o vittime.
Oltre alla città di Kiev sono state prese di mira la stessa regione della capitale, la regione di Sumy (nord-est), la regione di Mykolaiv (sud), la regione di Kharkiv (est), quella di Dnipropetrovsk (est) e quelle di Chernihiv (nord), Poltava (centro-est), Cherkasy (centro) e Vinnytsia (sud).
Intanto, in Russia, «le difese aeree hanno abbattuto nella notte due droni ucraini al largo di Sebastopoli», nella Crimea occupata. Lo ha reso noto il governatore della città, Mikhail Razvozhayev, come riporta la Tass. In precedenza il governatore della regione russa di Bryansk aveva annunciato la distruzione di tre droni ucraini sul suo territorio.