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Lo riferiscono all'agenzia di stampa France-Presse (AFP) i militari americani – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:27
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L'ambasciatore russo per mezz'ora al Dipartimento di Stato
L'ambasciatore russo a Washington, Anatoly Antonov, ha lasciato il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti dopo un incontro di meno di mezz'ora con l'assistente del segretario di Stato per gli affari europei Karem Donfried. Il diplomatico, come noto, era stato convocato in seguito all'incidente tra un jet russo e un drone americano sul Mar Nero. Ne ha dato notizia la CNN.
20:10
20:10
«Il drone USA volava in direzione del confine russo»
«Questa mattina, sul Mar Nero nella regione della penisola di Crimea, il controllo delle forze aerospaziali russe ha registrato il volo di un veicolo aereo senza pilota americano MQ-9 in direzione del confine di stato della Federazione Russa».
Lo ha riferito il ministero della Difesa russo, citato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass, precisando che il drone volava con i transponder spenti «in violazione del regime temporaneo per l'uso dello spazio aereo, istituito ai fini dello svolgimento di un'operazione militare speciale». Dopo il rilevamento del drone, «combattenti delle forze di difesa aerea in servizio sono stati alzati in volo».
Il ministero della Difesa russo ha anche dichiarato che i jet russi non sono entrati in contatto e non hanno usato armi contro il drone, che sarebbe caduto a causa delle sue stesse «brusche manovre». «A seguito di brusche manovre, il veicolo aereo senza pilota MQ-9 è entrato in volo incontrollato con perdita di quota e si è scontrato con la superficie dell'acqua. I combattenti russi non hanno usato armi aviotrasportate, non sono entrati in contatto con il veicolo aereo senza equipaggio e sono tornati sani e salvi alla base», si legge in una nota citata sempre dalla Tass.
19:56
19:56
Gli USA convocano l'ambasciatore russo
Gli Stati Uniti hanno convocato l'ambasciatore russo a Washington per protestare contro lo schianto di un drone americano nel Mar Nero dopo che un aereo da guerra russo si è scontrato con esso. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price.
19:43
19:43
Anche Mattea Meyer si distanzia da dichiarazioni di Berset
Dopo Cédric Wermuth ieri, oggi è stata l'altra copresidente del Partito socialista svizzero (PS) Mattea Meyer a distanziarsi dalle dichiarazioni del proprio consigliere federale Alain Berset sulla guerra in Ucraina e sulle forniture di armi occidentali a questo Paese.
«Non sento questa 'frenesia bellicosa'», di cui ha parlato il ministro friburghese nella stampa domenicale, ha dichiarato la consigliera nazionale zurighese al telegiornale della televisione svizzero-tedesca SRF.
Si tratta dell'opinione personale di Berset, ha precisato Meyer. Personalmente e in quanto copresidente del PS, non condivido questa opinione. L'ho fatto sapere al collega di partito e presidente della Confederazione, ha aggiunto.
Certamente, gli avvenimenti bellici danno slancio alle forze che difendono il principio di un rafforzamento dell'esercito, ha dichiarato la socialista. Queste tentano pure di trarre vantaggi dalla situazione e di attenuare le direttive sull'esportazione di materiale bellico, ha proseguito Meyer.
Il governo non sta agendo in modo coerente e si nasconde dietro la neutralità, aveva dichiarato ieri Cédric Wermuth alla «Neue Zürcher Zeitung» (NZZ). «Condivido il desiderio di Alain Berset di porre fine allo spargimento di sangue, ma non la sua analisi né le sue conclusioni», aveva affermato il consigliere nazionale argoviese all'edizione online della NZZ. Per il momento, aveva aggiunto Wermuth, non ci sono prospettive per i negoziati, «Putin ha altri obiettivi, è l'unico ostacolo alla pace».
Wermuth aveva rilevato una certa incoerenza nell'operato del Consiglio federale. Se è contrario alla riesportazione di munizioni, dovrebbe almeno essere in prima linea quando si tratta di sanzioni contro gli oligarchi, il commercio di materie prime, il taglio del debito per l'Ucraina e aiuti umanitari, aveva affermato, sostenendo che l'esecutivo «si nasconde dietro la neutralità».
Berset aveva difeso in un'intervista alla NZZ am Sonntag la posizione del Consiglio federale nel conflitto ucraino. «Sento questa frenesia bellicosa in alcuni ambienti. E sono molto preoccupato (...) perché questo sentimento si basa su una visione a breve termine», aveva aggiunto Berset. La posizione del governo è chiara: «Le armi svizzere non devono essere utilizzate nelle guerre».
Secondo il presidente della Confederazione, la neutralità della Svizzera deve mantenere il suo «nocciolo duro». «Rappresenta l'attaccamento al diritto umanitario e ai diritti umani, la protezione dei civili, la tutela delle Convenzioni di Ginevra».
Tali dichiarazioni hanno suscitato vive reazioni in Svizzera e all'estero. Tutti i partiti, ad eccezione dell'UDC, le hanno criticate.
19:18
19:18
Assad è arrivato a Mosca, domani vede Putin
Il presidente siriano Bashar al Assad è giunto in serata a Mosca per una visita ufficiale. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Ria Novosti, aggiungendo che «durante la sua visita terrà colloqui con il presidente russo Vladimir Putin».
L'agenzia di stampa ufficiale russa Tass precisa che i colloqui tra i due presidenti avranno luogo domani.
18:28
18:28
«Dai russi atto pericoloso contro il drone USA»
«L'atto pericoloso e poco professionale dei russi» ha quasi causato lo schianto di uno degli aerei da combattimento e del drone, afferma il Pentagono in relazione all'incidente avvenuto sul Mar Nero tra un jet russo e un drone statunitense.
18:12
18:12
«Un jet russo si è scontrato con un drone USA sul Mar Nero»
(Aggiornamento 18.33)
Un jet russo si è scontrato con un drone statunitense sul Mar Nero. Lo riferiscono all'agenzia di stampa France-Presse (Afp) i militari americani.
Il drone MQ-9 «stava conducendo operazioni di routine nello spazio aereo internazionale quando è stato intercettato e colpito da un aereo russo, provocando un incidente e la completa perdita dell'apparecchio», ha affermato il generale dell'aeronautica statunitense James Hecker, comandante della US Air Force Europa e Africa, citato dall'Afp. «In effetti, questo atto pericoloso e non professionale da parte dei russi ha quasi causato la caduta di entrambi i velivoli».
Secondo un funzionario statunitense a conoscenza dell'incidente citato dall'emittente televisiva Cnn, il Reaper e due jet Su-27 Flanker stavano operando in acque internazionali sul Mar Nero quando uno dei jet russi è volato intenzionalmente davanti e ha scaricato carburante di fronte al drone senza pilota. Uno dei jet ha poi danneggiato l'elica del Reaper, che è montata sul retro del drone, ha detto il funzionario. Il danno all'elica ha costretto gli Stati Uniti ad abbattere il Reaper in acque internazionali nel Mar Nero.
17:59
17:59
«I Leopard 2 tedeschi saranno presto schierabili»
L'Ucraina potrebbe schierare presto i carri armati Leopard 2 tedeschi. Lo riferisce l'emittente televisiva statunitense Cnn citando un portavoce del comando di addestramento speciale della Bundeswehr, le forze armate tedesche.
I soldati ucraini hanno quasi completato il loro addestramento sui carri a Münster (Renania Settentrionale-Vestfalia). Berlino ha finora promesso di fornire all'Ucraina 18 Leopard 2 modello A6.
Secondo il portavoce, i soldati ucraini erano «altamente motivati» e hanno utilizzato in modo efficace le cinque settimane di addestramento, formandosi come autisti, artiglieri, tecnici, comandanti e personale di manutenzione. Gli allenamenti sono durati dalle dodici alle quattordici ore al giorno.
17:42
17:42
Drone occidentale coinvolto in un incidente sul Mar Nero
Un incidente che ha coinvolto un drone Reaper di fabbricazione statunitense e di proprietà sconosciuta si è verificato sul Mar Nero. Lo hanno riferito due fonti militari occidentali all'agenzia di stampa France-Presse (AFP).
«È successo qualcosa ma non abbiamo conferme che il drone sia stato abbattuto, è in corso un'indagine», ha detto una delle fonti.
16:51
16:51
«Oltre 10.000 ucraini uccisi ogni mese a Bakhmut»
«Tra i 10.000 e gli 11.000 soldati ucraini sono uccisi» ogni mese nella difesa di Bakhmut, secondo quanto afferma Yevgeny Prigozhin, capo della milizia privata russa Wagner, in prima linea nell'offensiva per la conquista di questa città del Donbass. Lo riferisce l'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti.
Secondo le ultime notizie, aggiunge l'agenzia, le forze russe hanno ormai preso il controllo o tengono sotto il tiro della loro artiglieria tutte le strade asfaltate, e il fango che comincia a prodursi con il disgelo sta rendendo molto difficile il rifornimento di munizioni e l'afflusso di rinforzi alle truppe di Kiev.
12:34
12:34
La Lituania dichiara Wagner «un'organizzazione terroristica»
Il Parlamento lituano (Seimas) ha approvato oggi all'unanimità una risoluzione che dichiara la compagnia militare russa Wagner «organizzazione terroristica». Il testo della risoluzione afferma che, fin dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio del 2022, i mercenari della compagnia hanno compiuto «crimini sistematici e gravi con aggressioni, uccisioni e torture perpetrate a scapito della popolazione civile dell'Ucraina, bombardamenti di edifici residenziali e altri obiettivi civili ossia crimini equivalenti ad atti terroristici».
La risoluzione sottolinea, inoltre, che i membri e i mercenari della compagnia rappresentano una minaccia per la sicurezza dello Stato e della società e incoraggia altri paesi a seguire l'esempio lituano sanzionando ufficialmente la Wagner come organizzazione terroristica. Già lo scorso maggio, il Parlamento lituano aveva dichiarato la Russia «Stato sostenitore del terrorismo» condannandone le azioni in Ucraina come «genocidio».
11:54
11:54
Approvata una legge contro le critiche all'operazione Ucraina
La Duma, la camera bassa del Parlamento russo, ha approvato una legge che rende più stringenti le limitazioni alle critiche sulla cosiddetta Operazione militare speciale in Ucraina. La normativa prevede infatti pene fino a 15 anni di reclusione per la diffusione di «notizie false» e fino a 7 anni per diffamazione di tutti i partecipanti all'operazione, non più solo i militari delle forze armate regolari, ma anche per i «volontari», compresi dunque quelli della Wagner.
10:36
10:36
Mosca accusa gli anglosassoni di preparare «anni di scontri» in Asia
Mosca accusa gli «anglosassoni» di preparare «anni di scontri» in Asia lanciando la loro alleanza di sottomarini nucleari Aukus. «Il mondo anglosassone sta costruendo strutture a blocchi come l'Aukus, facendo avanzare l'infrastruttura della Nato in Asia e scommettendo seriamente su anni di scontri», ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un discorso a Mosca in cui ha commentato l'ampio programma sulla sicurezza annunciato ieri da Usa, Gb e Australia.
08:02
08:02
«Troppe perdite, l'umore dei soldati ucraini è cupo»
Secondo un'inchiesta del Washington Post, le forze ucraine hanno subito perdite significative di uomini e armi dall'inizio della guerra e i funzionari occidentali stanno mettendo in dubbio che resistere a Bakhmut sia una strategia saggia.
«La qualità delle forze ucraine è stata degradata da un anno di perdite, l'umore delle truppe in prima linea è cupo, alcuni funzionari ucraini mettono in dubbio la prontezza di Kiev nell'organizzare la controffensiva di primavera». Wp riferisce che l'Ucraina potrebbe aver subito fino a 120.000 morti e feriti, rispetto ai 200.000 russi, sebbene le perdite siano tenute segrete anche agli alleati
06:58
06:58
«Guadagni minimi di territorio e un costo spaventoso in vite umane»
Le forze russe stanno attaccando lungo un arco di 160 miglia (256 km) nell'Ucraina orientale «per ottenere un vantaggio tattico prima di possibili offensive primaverili», ma i loro «guadagni sono minimi e hanno un costo spaventoso per entrambe le parti»: lo scrive il New York Times in un articolo pubblicato sul suo sito.
«Da Kupiansk, nel nord, ad Avdiivka, nel sud, passando per Bakhmut, Lyman e decine di città intermedie, le forze russe stanno attaccando lungo un arco di 160 miglia nell'Ucraina orientale», scrive il quotidiano. Il Nyt osserva che «con poche persone o edifici rimasti intatti, i luoghi più contesi hanno poco da offrire oltre al controllo di strade e ferrovie che il Cremlino considera importanti per il suo obiettivo di conquistare l'intera regione orientale... Gli assalti possono anche fornire un miglior posizionamento per il prossimo attacco, informazioni sulle posizioni della controparte e valore propagandistico».
Tuttavia, «i guadagni russi sono minimi e hanno un costo spaventoso per entrambe le parti. I funzionari e gli analisti occidentali hanno stimato circa 200.000 morti e feriti da parte russa. Non hanno dato pubblicamente i numeri delle perdite ucraine, ma sospettano che siano anch'esse enormi», prosegue il giornale.
Il New York Times ricorda che gli analisti militari occidentali avevano previsto una nuova grande offensiva russa in primavera dopo che Mosca aveva arruolato 300.000 uomini lo scorso autunno e ne aveva inviati molti in Ucraina. Ora, scrive, si chiedono se le forze armate russe siano così decimate da poter gestire poco più del tipo di attacchi già in corso. Allo stesso tempo, prevedono che gli ucraini organizzeranno una controffensiva, in vista di un grande afflusso di armi occidentali e di truppe fresche nelle prossime settimane e mesi.
06:20
06:20
Il PUNTO ALLE 6
Il presidente cinese, Xi Jinping, potrebbe visitare la Russia e incontrare il presidente Vladimir Putin già settimana prossima, lo hanno rivelato alcune fonti all'agenzia di stampa Reuters. Il leader del Dragone, dopo l'incontro di Mosca, dovrebbe inoltre parlare con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, per la prima volta dall'inizio della guerra. Pressioni in questo senso sono giunte pure dagli Stati Uniti, come annunciato ieri dal consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan ai reporter al seguito di Joe Biden.
Intanto il governo italiano ha fatto sapere che il gruppo mercenario russo Wagner sarebbe dietro all'ondata di migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo centrale a bordo di barconi. Ciò farebbe parte della strategia di Mosca per vendicarsi contro i Paesi che stanno sostenendo l'Ucraina. La notizia è stata riportata dalla Reuters. Il leader del gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha risposto a rispedito le accuse al mittente dichiarando: «Non abbiamo idea di cosa stia provocando la crisi dei migranti, non ci preoccupiamo di queste cose».