Iran

Una ciocca di capelli «per la libertà» delle donne iraniane

In tutto il mondo, migliaia di persone esprimono la propria vicinanza al movimento di protesta imitando il taglio di capelli effettuato dalle giovani ragazze di Teheran — Intanto c'è qualcuno che critica: «Video puramente performativi»
Federica Serrao
07.10.2022 12:40

Una ciocca di capelli. Mora, bionda, nera. Riccia, liscia, mossa. Una ciocca sempre diversa, ma tagliata per lo stesso motivo. «Per la libertà». Negli scorsi giorni, sul profilo Instagram dell'attrice francese Juliette Binoche è apparso un video composto da svariate clip in cui lei e altre donne francesi di alto profilo, una dopo l'altra, si tagliavano una ciocca di capelli. Un gesto simbolico di sostegno delle donne e delle ragazze iraniane uccise nelle proteste per la morte di Mahsa Amini lo scorso 16 settembre, avvenuta tre giorni dopo l'arresto per non aver indossato correttamente il velo hijab. Ma questo non è l'unico caso. Mentre il video si diffonde rapidamente online, centinaia di donne stanno a loro volta manifestando solidarietà al popolo iraniano tagliandosi una ciocca di capelli. C'è chi lo mostra su TikTok e chi lo fa, pubblicamente, nelle piazze di tutto il mondo. 

Da Juliette Binoche a Julie Gayet

Una compilation accompagnata da una colonna sonora simbolica. È sulle note della versione persiana dell'inno della resistenza italiano «Bella ciao» che vediamo le donne francesi tagliarsi i capelli, facendo eco a tutti i filmati in cui sono le donne iraniane a togliersi l'hijab in segno di protesta, tagliandosi una ciocca dalla chioma. Juliette Binoche fa da apripista. Si taglia una corposa ciocca di capelli e poi guarda verso l'obiettivo esclamando «For freedom!». Per la libertà, appunto. Nelle sequenze successive del video appaiono altri noti volti francesi, come quelli di Marion Cotillard, Isabelle Adjani, Isabelle Huppert. Mentre la voce di Gandom, giovane cantante iraniana, continua a risuonare nel video, vediamo anche alcune colleghe europee, come la belga Angèle, o Jane Birkin, filmata insieme alla figlia Charlotte Gainsbourg, compiere lo stesso gesto di solidarietà. Non manca all'appello nemmeno Julie Gayet, moglie dell'ex presidente francese François Hollande. Ma perché tagliare proprio una ciocca di capelli? Come viene spiegato dal Washington Post, si tratta di un gesto culturalmente simbolico in Iran, la cui origine risale all'antica letteratura persiana. Nato come segno di protesta, rabbia o dolore, il taglio dei capelli si è diffuso a livello internazionale tra i manifestanti della diaspora iraniana e dai sostenitori.

Anche al Parlamento Europeo e a un concerto

Ormai se ne parla da settimane. La morte della giovane Mahsa Amini ha scatenato un'ondata di indignazione in tutto l'Iran. Nessuna delle 31 province del Paese è stata risparmiata. Da giorni, i manifestanti scendono nelle piazze dove urlano a gran voce, implorando la caduta del regime iraniano. Ogni giorno, mettendo in pericolo la propria vita. Alcune donne hanno bruciato il loro hijab, e tra queste, qualcuna si è tagliata una ciocca in segno di protesta. Da qui nasce il gesto solidale che più donne, in tutto il mondo, stanno compiendo per dimostrare la propria vicinanza al popolo iraniano. Infatti, non sono solo le donne francesi ad aver espresso solidarietà con il taglio dei capelli. Fra queste, anche la legislatrice svedese di origine irachena, Abir Al Sahlani, ha dato il suo contributo. E, per la precisione, lo ha fatto nel Parlamento dell'Unione Europea a Strasburgo. Durante un dibattito proprio sulle proteste, la donna ha iniziato a tagliarsi i capelli. Poco dopo, ha scritto su Twitter un messaggio rivolto alle donne iraniane, in cui esprimeva la sua vicinanza. «La vostra voce è ascoltata fin qui». La pop star turca, Melek Mosso, ha fatto altrettanto, tagliandosi una ciocca di capelli a metà di un concerto. L'attrice italiana Claudia Gerini non è stata da meno. Una volta tagliata, ha inviato la ciocca all'ambasciata iraniana a Roma. E sempre nel Bel Paese, il museo MAXXI di Roma ha dato il via a una campagna di solidarietà, che permetterà a chiunque lo desideri di recarsi nel museo per tagliarsi sul posto i capelli, che successivamente verranno raccolti in una scatola e - come nel caso di Claudia Gerini - poi consegnati all'ambasciata iraniana in Italia. Sul consolato iraniano di Milano, invece, ha fatto la sua comparsa Marge dei Simpson. Dipinto da Alexando Palombo, nel murales si vede il personaggio tenere tra le mani una ciocca di capelli blu e una forbice. Ma il gesto, tuttavia, è stato compiuto da molte donne durante le manifestazioni tenutesi in queste ultime settimane in tutto il mondo. Reperti fotografici da Francia, Turchia, Stati Uniti, Cile, Germania, e anche dalla nostra capitale Berna, mostrano più e più donne nell'atto di tagliarsi in capelli nel corso delle proteste in piazza. 

Per qualcuno è un gesto ipocrita

Sui social tutti questi gesti non sono passati inosservati. Il video francese, in particolare, si è diffuso rapidamente, accompagnato dall'hashtag #soutienfemmesiran (sostegno alle donne iraniane). Tuttavia, a detta del Washington Post, non tutti ne hanno apprezzato il contenuto. Qualcuno ha definito "ipocrita" il video delle attrici, comiche e cantanti francesi, reputandolo un gesto puramente "performativo". Secondo l'artista e accademica britannico-iraniana Katayoun Shahandeh, il video in Iran sarà sicuramente ben accetto, ma lei stessa ci intravede una punta di ironia. «Ciononostante, il video sarà probabilmente sostenuto dai manifestanti». A detta di Sara Silvestri, docente di politica europea e religione in un'università londinese interpellata dal quotidiano statunitense, la solidarietà potrà dare un ulteriore incentivo ai manifestanti, ma molto difficilmente avrà un effetto diretto sul comportamento del regime. Tuttavia, l'hashtag #HairForFreedom continua a essere di tendenza su Twitter. Digitandolo, appaiono centinaia e centinaia di tweet in cui le persone riportano spezzoni del video delle donne francesi o testimonianze personali. Una ragazza scrive: «#HairForFreedom è un gesto simbolico di solidarietà per le donne iraniane. Non l'ho filmato, ma ho appena tagliato anche io un paio di centimetri di capelli». Ma in particolare, è su TikTok che si contano centinaia di video di donne (e anche uomini) che si tagliano i capelli per solidarietà. In sottofondo, anche in questo video amatoriali, risuona sempre la stessa melodia. La malinconica "Bella ciao" persiana. 

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