Il caso

Una petroliera alla deriva nel Baltico: «Appartiene alla flotta ombra russa»

Berlino sta lottando per mettere in sicurezza la Eventin, imbarcazione che avrebbe subito un guasto mentre si trovava vicino alla Germania – Per le autorità, però, non ci sono dubbi: la nave è una delle «petroliere fatiscenti» di Mosca, utilizzate per aggirare le sanzioni
©HAVARIEKOMMANDO / HANDOUT
Red. Online
11.01.2025 18:15

Si torna a parlare di «flotta ombra russa». Questa volta perché, secondo quanto scrivono alcuni media tedeschi, una petroliera della flotta in questione avrebbe avuto un guasto nelle vicinanze delle coste settentrionali della Germania. Motivo per cui, ora, Berlino starebbe «lottando per metterla in sicurezza», mentre si trova alla deriva, nel Mar Baltico. 

Nello specifico, la Eventin – l'imbarcazione coinvolta, lunga 274 metri – stava navigando dalla Russia all'Egitto con 100.000 tonnellate di petrolio quando, improvvisamente, ha subito un guasto al motore che le ha fatto perdere la capacità di manovrare. L'incidente, secondo il comando centrale tedesco per le emergenze marittime, sarebbe avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì. E la nave, secondo le prime indagini di Berlino, apparterrebbe proprio alla flotta ombra di Mosca. Nonostante la petroliera navigasse sotto bandiera panamense, il ministero degli Esteri tedesco l'ha infatti collegata alla «flotta ombra» del Cremlino, utilizzata per evitare le sanzioni occidentali sulle sue esportazioni di petrolio a causa dell'invasione dell'Ucraina. Anche a causa del suo aspetto «fatiscente». 

A tal proposito, infatti, la ministra degli Esteri Annalena Baerbok ha criticato Mosca di utilizzare «petroliere fatiscenti», nel tentativo di evitare le sanzioni sulle esportazioni di petrolio, pur costituendo «una minaccia alla sicurezza europea». E non solo. 

Anche la Eventin, infatti, costituisce un problema. Soprattutto, a causa del guasto registrato. Ragione per cui, per evitare perdite di petrolio, tre rimorchiatori si sono agganciati alla petroliera nel tentativo di guidarla verso nord-est, lontano dalla costa e verso una zona più sicura, «dov'è più spazio marino», secondo quanto riferito, ancora, dal comando tedesco. Ma le condizioni meteo avverse stanno rendendo l'operazione più complicata del previsto. 

Nonostante gli sforzi messi in atto nelle scorse ore, questa mattina il comando tedesco ha dichiarato che la Eventin e i rimorchiatori che la accompagnavano erano «ancora a nord dell'isola di Ruegen e si stavano muovendo verso est». L'intero convoglio, dunque, ha iniziato «a viaggiare lentamente», a una velocità di circa 1-2 nodi (2,5 km/h), verso «acque più sicure» a nord-est di Capo Arkona, a Ruegen. Un'operazione resa difficoltosa dai forti venti (con forza da 6 a 7 nella scala Beaufort) e la probabilità di raffiche tempestose, che potrebbero presumibilmente portare onde importanti. «Una volta raggiunta la posizione, il convoglio attenderà i forti venti», ha quindi dichiarato il comando, ancora, in una nota. 

Baerbock, commentando il fatto che la Eventin possa appartenere alla flotta ombra, ha affermato che «schierando spietatamente una flotta di petroliere arrugginite, Putin non solo sta aggirando le sanzioni, ma sta anche accettando di buon grado che il turismo sul Mar Baltico si fermi in caso di incidente». E un caso come questo potrebbe esserne la prova. 

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