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Ne dà notizia la forza ONU in un comunicato, ricordando che Israele e tutti gli attori coinvolti dovrebbero garantire la sicurezza e la protezione del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:32
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«Se Israele usa civili a Gaza come scudi sarebbe inaccettabile»
Un eventuale uso di civili di Gaza come scudi umani da parte dell'esercito israeliano sarebbe «completamente inaccettabile»: quanto riportato dal New York Times è «incredibilmente inquietante». Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.
Secondo un'indagine del New York Times, l'Idf ha usato civili palestinesi come scudi umani a Gaza. I soldati di Israele, secondo l'inchiesta, costringono regolarmente gli abitanti della Striscia a svolgere il ruolo di «esca» anche all'interno dei tunnel di Hamas o ammanettati tra le rovine di una città semi distrutta alla ricerca di bombe lasciate dai terroristi.
22:12
22:12
«Attacchi aerei di Israele nel Libano orientale»
I media libanesi riferiscono che sono in corso attacchi aerei israeliani nella valle della Bekaa e nelle regioni di Baalbek, nel Libano orientale. Lo scrive The Times of Israel precisando che queste zone sono note come roccaforti di Hezbollah. Non ci sono commenti immediati da parte dei militari israeliani.
21:07
21:07
Netanyahu: «Non abbiamo nulla contro l'Unifil»
«Non abbiamo assolutamente nulla contro l'Unifil». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un'intervista a Le Figaro. «È vero che Hezbollah si nasconde spesso dietro postazioni Unifil per lanciare dei missili contro di noi», ribadisce, rammaricandosi che dal 2006 la risoluzione 1701 non sia stata implementata.
La milizia libanese «ha scavato centinaia di tunnel e di nascondigli, dove abbiamo appena trovato una quantità di armamenti russi di ultima generazione. In quasi vent'anni, quanti missili di Hezbollah ha fermato l'Unifil? Zero!», conclude il premier.
20:29
20:29
UNIFIL: «Un tank israeliano ha sparato su una nostra postazione»
L'UNIFIL ha denunciato che un carro armato israeliano ha sparato contro una sua postazione nel sud del Libano. L'attacco è avvenuto nel settore in un cui opera il contingente spagnolo dei caschi blu e al momento non si ha notizia di feriti.
«Questa mattina, i peacekeeper in una posizione vicino a Kafer Kela hanno osservato un carro armato Merkava dell'IDF sparare alla loro torre di guardia. Due telecamere sono state distrutte e la torre è stata danneggiata», riferisce UNIFIL in una nota.
«Ancora una volta vediamo fuoco diretto e apparentemente deliberato su una posizione UNIFIL», denuncia la forza ONU dispiegata al confine tra Libano e Israele.
«Ricordiamo all'IDF e a tutti gli attori - conclude la nota - il loro obbligo di garantire la sicurezza e la protezione del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite e di rispettare l'inviolabilità dei locali delle Nazioni Unite in ogni momento».
19:46
19:46
Gli USA: «Visti passi di Israele su aiuti, ne servono altri»
«Abbiamo visto dei miglioramenti da parte di Israele sugli aiuti a Gaza da quando abbiamo inviato la lettera». Lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, in un briefing con la stampa. «Sono passi iniziali, vogliamo vedere entrare più camion, più cibo, più acqua e che i civili palestinesi possano riprendere la vita», ha precisato.
19:03
19:03
Allarmi continui nel nord di Israele per l'arrivo di droni
Nell'ultima mezzora le sirene d'allarme sono scattate più volte nel nord di Israele segnalando l'infiltrazione di droni provenienti dal sud del Libano. L'allarme sta suonando a Margaliot e in precedenza a Safed, Adamit, Arab al-Aramshe, Betzet, Liman, Hanita, Metzuba, Rosh Hanikra e Shlomi. Lo riferisce l'Idf.
17:52
17:52
Israele tratterà con Hezbollah solo «sotto il fuoco»
Il ministro della Difesa Yoav Galant ha effettuato oggi una valutazione della situazione con la divisione 146 e ha affermato che Israele negozierà con Hezbollah solo «sotto il fuoco». «La cattura dei terroristi di Hezbollah testimonia due cose: il successo dell'Idf e la difficile situazione di Hezbollah», ha aggiunto, «la combinazione tra l'indebolimento di Hezbollah e la sua soppressione consentirà il ritorno dei residenti alle loro case nel nord».
17:43
17:43
Gli USA: «Israele dice che non taglia il cibo a Gaza, controlleremo»
«Diverse decine di camion di aiuti sono entrati nel nord di Gaza per la prima volta da diverse settimane. Ma non è abbastanza. Sono necessarie molte, molte altre consegne e continueremo a spingere per questo nel sud di Gaza». Lo ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thomas-Greenfield al Consiglio di Sicurezza.
La politica della fame a Gaza sarebbe «orribile e inaccettabile», ha proseguito: «Il governo di Israele ha affermato che questa non è la loro politica, che il cibo e altre forniture essenziali non saranno tagliate, e noi osserveremo che le azioni di Israele sul campo corrispondano a questa dichiarazione».
17:42
17:42
«Stop atrocità a Gaza, serve azione urgente e inequivocabile»
«In una sola settimana, circa 400 palestinesi sarebbero stati uccisi a Gaza e circa 1.500 feriti. Il mondo ha visto le immagini di pazienti e sfollati che erano rifugiati vicino all'ospedale di Al Aqsa, bruciati vivi. Decine di altri, tra cui donne e bambini, stanno soffrendo il dolore straziante di gravi ustioni. Non c'è modo di fornire loro le cure urgenti di cui hanno bisogno per sopravvivere e gestire tali ferite. Se un tale orrore non risveglia il nostro senso di umanità e non ci spinge all'azione, cosa lo farà?».
Lo ha detto il capo ad interim degli affari umanitari dell'Onu, Joyce Msuya, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza. «Ci deve essere una responsabilità per i crimini internazionali - ha aggiunto -. Le atrocità a Gaza devono finire, ma questo non può avvenire attraverso le parole, deve avvenire attraverso l'azione, un'azione urgente e inequivocabile».
17:41
17:41
Uccisi comandanti di Hezbollah nel sud del Libano
L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto di aver eliminato il terrorista di Hezbollah Jalal Motzfa Hariri, comandante della zona di Kfar Kana, nel sud del Libano.
Hariri, secondo l'esercito, è stato responsabile della pianificazione e dell'esecuzione di numerosi complotti terroristici contro le retrovie israeliane dal settore di Kana, con lui sono stati uccisi anche il capo dell'artiglieria e il capo dei missili anticarro dell'organizzazione nella regione.
16:22
16:22
UNIFIL: «Rivedere le regole d'ingaggio»
I ministri della Difesa di 16 Paesi europei di Unifil hanno concordato «sull'importanza di mantenere una presenza stabile in Libano, sottolineando che ogni decisione riguardante il futuro della missione Unifil dovrà essere presa collettivamente in sede Onu».
La riunione in videoconferenza promossa dal ministro italiano della Difesa Guido Crosetto e dal collega francese Sebastien Lecornu, aveva «l'obiettivo di definire un'azione unitaria per il contributo europeo alla missione Unifil, alla luce dei recenti sviluppi nel sud del Libano». I ministri hanno inoltre espresso «con forza la necessità di rivedere le regole d'ingaggio, in modo da permettere a Unifil di operare in maniera più efficace e sicura».
Durante l'incontro, tutti i ministri hanno espresso «unanime preoccupazione per la situazione nella regione, condannando con forza gli attacchi che hanno colpito le basi di Unifil, mettendo a rischio la sicurezza del personale militare impegnato nella missione delle Nazioni Unite. È stata sottolineata l'importanza di garantire il pieno rispetto per il mandato e la protezione del personale di Unifil, esortando la comunità internazionale a mantenere un impegno costante e risoluto».
I partecipanti hanno ribadito che «la mancata o parziale implementazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell'Onu non può in alcun modo giustificare gli attacchi contro le forze di Unifil».
I 16 paesi hanno concordato sulla necessità di rafforzare le forze armate libanesi, attraverso un adeguato supporto addestrativo e finanziamenti internazionali, «affinché possano diventare una forza credibile e contribuire alla stabilità della regione con il sostegno di Unifil».
Alla conferenza hanno partecipato i ministri della Difesa, o loro delegati, di Francia, Italia, Spagna, Austria, Croazia, Finlandia, Grecia, Irlanda, Lettonia, Paesi Bassi, Polonia, Germania, Estonia, Ungheria, Malta e Cipro.
15:51
15:51
«Improbabile un attacco ai nostri siti nucleari»
Il portavoce dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran (Aeoi) Behrouz Kamalvandi ha affermato che un attacco israeliano ai siti nucleari iraniani è improbabile e che anche in caso di attacchi, ci sarebbero danni minimi alle strutture. «In ogni caso, l'Iran è pronto per qualsiasi scenario», ha aggiunto, citato dalla Tv di stato.
«Nel caso in cui il nemico faccia una mossa sciocca, a parte la risposta militare dell'Iran, non possono farci alcun danno, poiché l'Aeoi ha osservato i principi necessari e ha fatto delle considerazioni a riguardo», ha sottolineato Kamalvandi.
«Le minacce di attaccare i siti nucleari dell'Iran non sono una novità», ha detto, aggiungendo: «Oggi, l'Iran è invincibile in diversi campi. Prendiamo sul serio le minacce e quindi abbiamo fatto previsioni e piani per sopportare il minor danno in caso di qualsiasi attacco».
14:45
14:45
Trenta razzi dal Libano sulla Galilea, quattro feriti
Il servizio di ambulanze Magen David Adom ha comunicato che quattro persone sono rimaste ferite dalle schegge nell'ultimo lancio di razzi dal Libano verso la Galilea. Secondo l'esercito israeliano (Idf) Hezbollah ha tirato uno sciame di una trentina di razzi, la maggior parte è stata intercettata ma alcuni hanno colpito la zona. Ynet riferisce che un'abitazione nella cittadina araba vicino a Karmiel è stata colpita direttamente da un razzo.
14:38
14:38
«Blinken vuole presentare il piano postbellico per Gaza dopo il voto»
Il segretario di Stato americano Antony Blinken sta considerando un piano postbellico per Gaza basato su idee sviluppate da Israele e dagli Emirati Arabi Uniti che verrebbe presentato dopo le elezioni presidenziali di novembre. Lo riferiscono ad Axios funzionari statunitensi.
14:09
14:09
Rafforzate le truppe in Cisgiordania per festa di Sukkot
Le forze di difesa israeliani (Idf) hanno annunciato che in vista della festività di Sukkot, che inizia questa sera, stanno rafforzando la presenza di truppe in Cisgiordania. In seguito a una valutazione della situazione un certo numero di compagnie militari saranno dispiegate in tutta l'area del comando centrale - ha detto il portavoce dell'Idf - questo rafforzerà la difesa degli insediamenti nella zona e lungo la Linea Verde.
14:06
14:06
Il Regno Unito chiede una riunione del Consiglio di sicurezza per Gaza
Il Regno Unito ha chiesto insieme a Francia e Algeria una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell'Onu per affrontare la situazione umanitaria «terribile» a Gaza. È quanto si legge in una nota del Foreign Office.
«Israele deve garantire la protezione dei civili e consentire il passaggio degli aiuti vitali» alla popolazione palestinese, ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico David Lammy.
13:56
13:56
Sale a 6 morti e 43 feriti il bilancio del raid a Nabatiyeh
Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che sei persone sono state uccise e 43 ferite dopo un attacco israeliano contro un edificio municipale a Nabatiyeh, nel Libano meridionale.
Le cinque vittime finora identificate sono il sindaco Ahmad Kahil, Sadek Issa, un membro del consiglio comunale, un funzionario dei media del comune, Mohammad Bitar, Kassem Hijazi e Mohammad Zahri. Lo riporta L'Orient Le jour.
13:49
13:49
Scholz: «Consegniamo armi a Israele e continueremo a farlo»
«Ci sono consegne di armi a Israele e ce ne saranno in futuro. Su questo Israele può fare affidamento». Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz parlando al Bundestag in vista del Consiglio europeo. Scholz ha insistito di nuovo sulla necessità di arrivare a una «tregua» in Medio Oriente.
«Non accetteremo che l'Iran attacchi Israele con i razzi. Questo non deve succedere. L'Iran gioca col fuoco», ha sottolineato.
Parlando poi dell'Ucraina il cancelliere tedesco ha detto che «Germania e Usa sono i più forti sostenitori nella difesa della sua democrazia e lo rimarremo».
Scholz ha sottolineato che va mandato «un chiaro messaggio a Putin», prendendo decisioni sul sostegno finanziario all'Ucraina che «andrà avanti».
«È giusto che quando ci chiedono se parleremo anche con il presidente russo diciamo: sì è così», ha detto. «Non ci saranno mai decisioni ai danni degli ucraini e mai senza accordo con i nostri più stretti alleati», ha aggiunto.
13:35
13:35
Distrutta la «fossa di Hezbollah» nel sud del Libano
Dopo dieci giorni di intensi scontri, il 7012mo battaglione della brigata Alexandroni delle forze di difesa israeliane (IDF) ha fatto saltare in aria completamente con decine di tonnellate di esplosivo il villaggio di Muhabbab, dove era stato insediata la cosiddetta 'fossa di Hezbollah', il centro della gestione dei combattimenti nel sud del Libano.
L'IDF ha trovato in tutte le case depositi di munizioni e dispositivi avanzati, il più grande arsenale scoperto finora, centinaia di cariche, mine anticarro, lanciatori, missili a spalla, bombe. Dentro le abitazioni c'erano gli ingressi ai tunnel. Decine di terroristi sono state eliminate, ha detto l'IDF.
13:28
13:28
«L'invio del sistema missilistico USA a Israele? È guerra psicologica»
La consegna da parte degli Usa del sistema di Difesa missilistico Thaad (Terminal High Altitude Area Defense) a Israele fa parte della «guerra psicologica israeliana» contro l'Iran. Lo ha affermato il ministro della Difesa di Teheran, Aziz Nasirzadeh.
«La consegna del Thaad, nell'ambito della recente assistenza militare degli Stati Uniti al regime sionista, non è una questione nuova o un problema», ha aggiunto Nasirzadeh, osservando che «il regime sionista ha sempre minacciato l'Iran».
Il Pentagono ha annunciato domenica che invierà il sistema di Difesa a Israele, assieme alle truppe che metteranno in funzione la batteria. La decisione è stata presa dopo il lancio di 180 missili da parte dell'Iran contro il territorio israeliano, l'1 ottobre, a cui Israele ha promesso di rispondere.
12:57
12:57
«Servono più pressioni su Israele per fine il conflitto»
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha chiesto una maggiore pressione sui sostenitori di Israele per «fermare la macchina di morte e crimine del regime a Gaza e in Libano».
Il presidente iraniano ha fatto questa osservazione durante una conversazione telefonica oggi con il sultano omanita Haitham bin Tariq.
Il presidente ha anche sottolineato che il rafforzamento della fratellanza tra i Paesi musulmani della regione è necessario in questo importante momento. «In questo modo, il regime israeliano non oserà commettere crimini così facilmente, e anche gli Stati Uniti e altri Paesi occidentali interromperanno il loro sostegno al regime», ha affermato.
Secondo l'Irna, il Sultano omanita, da parte sua, ha affermato che sostenere i diritti della popolazione di Gaza e del Libano è una priorità per il suo Paese e ha definito il sostegno dei Paesi occidentali a Israele «inaccettabile e ingiustificato».
12:56
12:56
Arresto a Tel Aviv: voleva uccidere uno scienziato su mandato dell'Iran
Un residente di Tel Aviv è stato arrestato con l'accusa di aver accettato direttive da una rete di intelligence iraniana in Israele, tra cui l'omicidio di uno scienziato israeliano in cambio di una somma di 100 mila dollari. Lo riportano i media israeliani sottolineando che l'arresto è avvenuto nell'ambito di un'operazione congiunta dello Shin Bet e dell'unità di polizia Lahav 433.
11:53
11:53
«Il piano di Israele per l'attacco all'Iran è pronto»
Il piano di Israele per rispondere all'attacco dell'Iran del primo ottobre è pronto: lo rivela la Cnn. Secondo la fonte della tv Usa, funzionari israeliani, tra cui il primo ministro Benjamin Netanyahu, hanno assicurato agli Stati Uniti che un eventuale contrattacco all'Iran sarebbe limitato ad obiettivi militari e non a impianti petroliferi o nucleari.
11:26
11:26
Sale a 42.409 il numero di morti a Gaza
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 42.409, di cui 65 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 99.153, secondo la stessa fonte.
11:25
11:25
«A Nabatiyeh colpiti diversi obiettivi di Hezbollah»
Le forze di difesa israeliane (idf) hanno confermato di aver attaccato la città di Nabatiyeh, nel Libano meridionale, sottolineando che sono stati «colpiti decine di obiettivi terroristici di Hezbollah» e che le infrastrutture sotterranee utilizzate dalle Forze Radwan di Hezbollah nel sud del Paese sono state «smantellate».
«Le truppe dell'Idf continuano un'attività operativa limitata, localizzata e mirata contro le infrastrutture terroristiche di Hezbollah nel sud del Libano. Negli ultimi giorni, le truppe hanno localizzato e condotto raid mirati su un'ampia rete di infrastrutture sotterranee e pozzi di tunnel che includevano alloggi e armerie e hanno trovato una grande quantità di armi - si legge in un comunicato pubblicato su Telegram -.
Queste infrastrutture erano destinate ad aiutare le forze di Radwan nell'ambito del piano di Hezbollah 'Conquistare la Galilea'. La rete di tunnel era inserita nel cuore della città, sotto le case dei civili libanesi che venivano utilizzate dai terroristi di Hezbollah, che sfruttavano cinicamente le infrastrutture civili nel sud del Libano. Questa mattina (mercoledì), la rete di tunnel è stata smantellata dalle truppe dell'Idf».
L'esercito precisa che l'Aeronautica militare ha colpito questa mattina nell'area di Nabatiyeh «siti di infrastrutture terroristiche, centri di comando di Hezbollah e strutture di stoccaggio delle armi, che Hezbollah aveva posto vicino a infrastrutture civili, sfruttando la popolazione civile come scudo umano».
11:13
11:13
Scontri tra Hezbollah e soldati israeliani a Ramiye
I media libanesi riferiscono di intensi scontri tra soldati dell'esercito israeliano e combattenti di Hezbollah lungo la Linea Blu di demarcazione tra i due paesi nei pressi di Ramiye.
Alcune fonti riferiscono che i soldati israeliani hanno raggiunto la sede del comune di Ramiye, località 400 metri a nord dalla linea di demarcazione.
11:12
11:12
Giorgia Meloni in visita in Giordania e a Beirut venerdì
La premier italiana Giorgia Meloni sarà venerdì alle 12 ad Aqaba, in Giordania per un incontro con il Re di Giordania, Abdallah II. Nel pomeriggio la presidente del Consiglio sarà invece a Beirut, in Libano, dove alle 16.30 nel palazzo del Governo incontrerà il primo ministro libanese, Najib Mikati. È quanto si legge nell'agenda ufficiale della presidente del Consiglio italiano.
11:04
11:04
Delta sospende i voli New York-Tel Aviv fino al 31 marzo 2025
La Delta Air Lines ha sospeso tutti i suoi voli tra l'aeroporto John F. Kennedy di New York e Tel Aviv almeno fino al 31 marzo a causa del conflitto in corso.
«La Delta sta monitorando continuamente l'evoluzione del contesto di sicurezza e valutando le nostre operazioni in base alle indicazioni di sicurezza e ai rapporti di intelligence e comunicherà eventuali aggiornamenti se necessario», ha dichiarato la compagnia aerea in un comunicato. Lo riporta il Guardian.
«Come sempre, la sicurezza dei clienti e dell'equipaggio rimane fondamentale. I clienti devono essere preparati a possibili modifiche al programma dei voli Delta a TLV, comprese ulteriori cancellazioni a rotazione», prosegue la nota.
10:51
10:51
Cinque morti in un raid israeliano sul municipio di Nabatiyeh
Almeno cinque persone sono state uccise nei ripetuti attacchi israeliani contro il municipio di Nabatiyeh: lo ha reso noto il governo.
Secondo il quotidiano libanese L'Orient-Le Jour, i raid israeliani sono stati «una quindicina».
10:42
10:42
«La pressione degli USA sugli aiuti umanitari è sbagliata»
Amichai Chikli, ministro israeliano per gli Affari della diaspora e membro del partito Likud del premier Benjamin Netanyahu, ha attaccato alla radio pubblica «questa politica dell'amministrazione Biden di esercitare una pressione massiccia sulla questione umanitaria che è sbagliata e alla fine ci costringerà a prolungare i combattimenti». Lo riporta la Bbc.
«Gli aiuti umanitari, in molti casi, finiscono nelle mani sbagliate. Inoltre, la pratica che consente ai civili di spostarsi in aree sicure è conforme al diritto internazionale», ha detto. Per il ministro, «purtroppo, sembra ci siano in gioco anche considerazioni interne americane».
10:36
10:36
Ucciso in un raid israeliano il sindaco di Nabatiyeh
Il sindaco della città di Nabatiyeh, nel sud del Libano, è stato ucciso in un attacco israeliano: lo ha reso noto un funzionario. «Per ora, 11 attacchi hanno colpito principalmente Nabatiyeh ma anche i suoi dintorni», ha detto il governatore di Nabatiyeh Howaida Turk.
10:09
10:09
Arrivano i primi aiuti nel nord di Gaza dopo due settimane
Dopo la lettera degli Usa che domenica chiedeva a Israele di aumentare l'accesso degli aiuti a Gaza o corre il rischio di vedere tagliata parte dell'assistenza militare statunitense, i primi aiuti in due settimane sono arrivati nel nord di Gaza.
Secondo un aggiornamento di Cogat, l'organismo israeliano che supervisiona i territori palestinesi e si coordina con i gruppi umanitari, gli aiuti sono arrivati nel nord di Gaza per la prima volta in due settimane. 145 camion contenenti cibo, prodotti per l'igiene, latte in polvere per neonati e attrezzature per rifugi, sono entrati a Gaza attraverso i valichi di Kerem Shalom ed Erez.
Nove autocisterne di carburante e sei autocisterne di gas da cucina destinate al funzionamento delle infrastrutture essenziali sono state trasferite a Gaza, ha aggiunto.
«Un convoglio di 28 camion - ha scritto il Cogat su X - è entrato a Gaza direttamente attraverso il Gate 96. Il coordinamento della rotazione del personale umanitario è stato completato con successo. 12 panetterie sono operative a Gaza, 4 panetterie nella parte settentrionale di Gaza e 8 panetterie nella parte meridionale di Gaza».
08:24
08:24
Continuano le «operazioni anti Hezbollah», colpiti 140 obiettivi
Nel resoconto sulle «attività operative» nel sud del Libano, le forze di difesa israeliane (Idf) spiegano di aver eliminato nelle ultime 24 ore numerosi terroristi e di aver colpito oltre 140 obiettivi legati ad Hezbollah.
«La 98/ma divisione - si legge nella nota diffusa su Telegram - continua a condurre limitate, localizzate e mirate attività operative nel sud del Libano contro obiettivi e infrastrutture legate ad Hezbollah. Il giorno passato, le truppe hanno eliminato numerosi terroristi durante scambi a fuoco e attacchi aerei. I soldati hanno localizzato molte armi, compresi lanciarazzi, mortai e missili anticarro puntati verso il nord di Israele, così come granate e altro equipaggiamento militare». «Inoltre - conclude l'esercito dello Stato ebraico - sono stati distrutti con attacchi aerei oltre 140 obiettivi di Hezbollah, tra cui depositi di armi, infrastrutture e cellule terroristiche».
06:21
06:21
Il punto alle 6.00
Un raid ha colpito il sud di Beirut, secondo quanto mostra l'Afptv. L'attacco è arrivato poco meno di un'ora dopo l'ordine di evacuazione ai residenti emesso dall'IDF. Il fumo nero si è alzato tra i palazzi di Haret Hreik.
In precedenza, l'esercito israeliano ha ordinato ai residenti di lasciare l'area a sud di Beirut, in un avvertimento che solitamente prelude un attacco nella zona interessata. «Vi trovate nei pressi di strutture e interessi affiliati a Hezbollah contro i quali IDF lavorerà in un prossimo futuro» nell'area di Haret Hreik, ha scritto su X il portavoce dell'esercito Avichay Adraee.
Nel frattempo, nella notte «circa 50 proiettili sono stati lanciati dal Libano verso il territorio Israeliano». Lo annuncia l'IDF sul proprio profilo Telegram spiegando che alcuni dei missili «sono stati intercettati e i resti caduti sono stati identificati».